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Autore: _CreepyAlis_    30/04/2015    1 recensioni
"Ma Hitoto... Dove siamo finiti?!". "Cammina, Mido. Tranquillo. Ma se hai paura, ci sono qua i-". "V-va bene! Uff, tu stà zitto però..."
Piccola avventura di Mido e Hiroto nei giorni natalizi... spero vi piaccia! ^^
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Natale'
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Hey! :)
 
[Questo capitolo è intersecato con il quarto di *Say my Name*, quindi se volete il P.O.V. di un altro, lo troverete lì. La vicenda sarà dal punto di vista di Burn.]
 
Questo è il penultimo capitolo della nostra storia, e penso che vorrete andare a vedere cosa é successo a Mido, giusto?
 
Quindi... chiudo, e vi lascio
Alla storia! ^^


*Be my baby... I'll look after you*
 
Primo... Vedevo buio.
 
Secondo... Sentivo.
 
Le palpebre pesanti, restie ad aprirsi.
Un dolore acuto alle braccia.
E voci.
 
Raccumulando l'energia che avevo, riuscii ad aprire gli occhi, e la prima cosa che vidi dopo la luce, fu una persona che parlava.
 
Aveva i capelli rossi.
 
'... Hiroto?' pensai.
 
"Ma dove state andando? Cosa volete fare?".
... No, era un'altra persona... Una ragazza, a giudicare dalla voce.
 
La guardai meglio, e decisi che era Touko. Mi stava anche curando un po' le braccia, a giudicare dalla sensazione delle bende cge mi stringevano in vari punti.
 
Raccumulati questi 'dati', per me molto importanti, decisi di guardare nella direzione in cui Touko stava indirizzando le parole.
 
Girai la testa per avere la visuale, e per un attimo vidi tutto sfuocato e mi faceva tutto di nuovo male.
 
Riaprii gli occhi e inizialmente vidi due colori, bianco albino e rosso fuoco. Poi l'immagine si fece più nitida... Gazel e Burn.
Che stavano finendo la mia parete. Seguendo i numeri per di più, a giudicare da come giravano i fogli per vederne il retro.
 
Li guardai per tutto il tempo, e non si notava la differenza di mani con il resto. Ero felice.
 
Cominciai a piangere, e quando Burn si girò seguito da Gazel, sorrise nel vedermi così.
 
Poi mi portarono lungo il corridoio insieme a Touko, e fui felice di addormentarmi con l'immagine di Hiroto che correva da me e, presomi, mi diceva "Guardami, Mido! Mido!".

 
Bip.
 
Bip.
 
Bip.

 
"Ma cos..." mi alzai dal letto, e vidi pareti bianche. Poi rosso vicino al mio letto, e blu scuro vicino alla porta della stanza.
 
Hitomiko, il blu scuro, si avvicinò nel vedermi sveglio, e mi chiarì un po' la confusione che avevo.
"Shh, Ryuuji. Sei in ospedale, ma rilasceranno a breve. Ti abbiamo trovato questa mattina, ora sono le tre di pomeriggio. Ho appena finito di parlare con i medici. Non hanno trovato gravi ferite per fortuna, e ti hanno solo prescritto qualche antidolorifico per il complesso."
 
"Grazie Hitomiko. Mi dispiace..."
 
Lei mi sorrise scuotendo la testa: non é colpa tua, anzi.
 
Poi uscì, dicendo di avere altre domande da fare ai medici, ma aveva un sorrisetto strano...
 
Appena chiuse la porta, sentii un leggero 'Mido', quasi sussurrato, e vidi Hiroto, il rosso di prima, che dormiva su una sedia e mi teneva una mano con entrambe le sue. Mi stava sognando?
Avrà sentito la mia voce, e-
 
"Mido... Mido!" disse lui svegliandosi.
'Infatti' sorrisi.
 
Lui mi abbracciò stretto, pur stando attento alle ferite.
 
"Midorikawa Ryuuji! Perché fai sempre tutto da solo! Vedi cosa ti succede! Cosa ti é successo!". Non me lo aspettavo così arrabbiato...
 
Poi continò, sta volta quasi... Se la stava prendendo con se stesso?
"Anche all'FFI! Ti allenavi da solo, di sera, allo sfinimento... E io non ne sapevo niente fino a quando non ti ho visto per caso... "
 
Era questo il punto debole di Hiroto. Amava troppo i compagni. Avevano perso contro Endō nella finale Aliea-Raimon perché non aveva voluto ascoltare nostro padre: non aveva voluto indennizzare la squadra rimuovendo il limitatore.
Non era stato triste per la sconfitta. Anzi.
 
"Mi dispiace... Hiroto, mi dispiace. Non credevo che sarebbe finito così il nostro Natale..." dissi.
 
Per accorgermi che avevo detto nostro. Come se Hiroto non avesse altri che me.
 
Un po' era così per me. Oltre a Diam e quelli relativi alle varie squadre, non avevo nessun altro.
 
Lui... Era nella stessa situazione, ma sembrava così diversa dalla mia.
Forse perché viveva con Hitomiko nee-san e non da solo, come me.
 
"Ah... Scusa Hiroto, ho detto nostr-"
 
Lui si staccò prima che potessi finire, e mi guardò.
"Mido..."
 
"S-sai... Sulla terra hanno un detto... Usare nostro per indicare un qualcosa di grande e di tutti..." sorrisi nervosamente, sperando che la bevesse. In certi casi, Reize serviva ancora.
 
"Mido... Io non voglio che tu sia di tutti... " disse guardandomi, in attesa della mia risposta.
Sembrava un gatto che aspettava le carezze per aver catturato un terribile animale, ad esempio una lucertola. Ed era serio.
 
E io... Ero stupito.
 
Non ero l'unico...
 
Non riuscivo a crederci.
 
Forse avevo frainteso, ma... Non volevo più scappare, in un certo senso. Anche se non avevo mai cominciato a correre.
 
"Hiroto... Che giorno è?".
 
Haha, questa non se l'aspettava.
"... Il ventidue, Mido. Ma...?"
 
"Allora scusami, ma..." iniziai.
 
Poi lo baciai. In mille modi contemporaneamente, che neanche io sapevo esistessero.
 
Dolcemente, per fargli sapere che non ero più di tutti.
Intensamente, per fargli capire che ero davvero suo.
A lungo, per fargli capire che era sempre stato così e che non l'avrei mai lasciato.
 
E lui... Ricambiò. Tutt' e tre le sfumature. E tutte le altre che non sapevo descrivere.
 
Lo amavo. Dio se lo amavo.
 
Quando ci staccammo per riprendere fiato, io gli sorrisi.
 
"Quindi scusami Hiroto, ma... Buon Natale. E grazie di questo bellissimo regalo." gli dissi, finendo la frase di prima.
 
Lui mi guardò, poi mi riabbracciò.
Si lanciò su di me come un fulmine, la sua espressione quella di un gatto estasiato.
 
Io risi di lui, e lui mi guardò imbronciato, per poi sorridere anche lui, felice di avermi intrattenuto.
 
"Ne, Mido..."
"Sì, Hiro?". Lui s'illuminò, e continuò più sicuro.
"Verresti... A vivere da noi?".
 
Lo guardai sorridendo. "Sì, Hiro."
 
Lui tirò uno sbuffo di sollievo, felice.
 
"Hiro... Hiro..." cominciai a cantilenare, e lui sfoggiò un sorriso che faceva concorrenza a quelli di Endō.
Avevo visto giusto. Amava quel nome. Anzi... Amava me.
 
Questo mi bastava.
 
Sobbalzammo tutti e due quando la porta si sbatté. Era stata aperta di botto, e girandoci, potemmo vedere che praticamente sia tutta la Raimon che la ex-Aliea era stipata nel corridoio. In testa ovviamente c'era Endō, che aveva 'aperto' la porta.
 
"Midorikawa! Stai bene?!" urlò, per poi calmarsi vedendomi seduto.
 
Da lì in poi dovetti passare ore a parlare e scusarmi con tutti per il disturbo.
Nonostante ciò, dopo tutta questa serietà tra me, il mondo e il mio nuovo mondo che era Hiroto, Endō portava quella demenzialità necessaria a godere dei momenti precedenti.
 
Endō poi era felice, sia per me che per se stesso, che non avessi avuto altre ferite alle gambe, perché quando sarebbero guarite le breccia e il torso sarei potuto tornare a giocare a calcio con loro.
 
Le infermiere continuavano a contorcersi per farsi strada tra i ragazzi e venire a controllarmi, ed era sera ormai quando spinsero fuori tutti praticamente a calci.
Avrebbero fatto invidia persino a Gouenji i loro colpi per spedirli fuori.
 
Una, Rika, che a quanto mi avevano detto era stata lei a sistemarmi all'arrivo dell'ambulanza, mi disse che mi avrebbero fatto tornare a casa il giorno dopo, e si accordò con Hitomiko perché nee-san avesse l'autorizzazione di venirmi a prendere. Dopotutto, casa mia sarebbe stata sotto il suo tetto, e quindi sarei stato sotto la sua custodia d'ora in poi.
 
Dopo aver salutato l'ultimo, Hiroto, che mi diede un bacio sulla fronte prima di chiudere la porta, mi addormentai con il calore delle sue labbra impresso sulla mia pelle e un sorriso.
 
La nostra storia era iniziata con il buio in cui mi ero addormentato dopo averlo visto al magazzino, continuata con quell'ultimo bacio, e finita... ?
 
No.
 
Non ci saremmo mai lasciati.
 
Heya! ^^
 
Che ne pensate? Hehe, visto, non era grave!
*Va a nascondersi da tutti i fan di Mido che la vorrebbero uccidere per la caduta del loro idolo. >.< *
 
Diciamo che questo è quello capitolo di transizione/lancio... Hehe, dovrete aspettare il prossimo! Xp
 
Comunque... Spero vi piacerà anche quell'ultimo ^͜  ^
 
Quindi...
Alla prossima~ ^^*
 
[Canzone del titolo: The Fray -  Look after you (Nightcore)]
   
 
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