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Autore: Testa d_Alghe    30/04/2015    2 recensioni
Annabeth Chase è la più popolare della scuola.
La più bella.
La più intelligente.
Si prende quello che vuole quando vuole con chi vuole.
Probabilmente non si aspettava l'arrivo di un ragazzo come Percy Jackson
Riuscirà il ragazzo a far crollare la maschera della ragazza?
Riuscirà a farla affrontare le sue paure?
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan, Percy Jackson, Piper McLean, Talia Grace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Pov Percy
 

Ero di fianco al letto di mia madre, che sembrava dormisse serena, mentre invece era in coma farmacologico, che i medici avevano indotto per tenerla sotto controllo

Avevo la sua mano nella mia, e la sentivo fredda, freddissima

Pensai di nuovo a quel ragazzo e Gabe, e il pensiero della vendetta mi attraversò la testa, ma lo misi subito da parte. La mamma non voleva che mi mettessi in pericolo

Sentii un leggero bussare alla porta

Andai con le mani in tasca chiedendomi chi potesse essere

Mi ritrovai davanti due occhi caleidoscopici, e poi due braccia mi avvolsero stretto. Mi accorsi che era Piper, un’altra amica di Annabeth

Dietro di lei stava Jason, che mi guardava strano, e Talia, che teneva lo sguardo fisso su l viso della ragaza dai capelli biondi

D’un tratto fui preso da parte per un braccio

-Ehi amico, ho visto cosa hai fatto a quel biondo tinto. Hai fatto proprio un bel laoretto, gli devono rifare completamente il setto nasale, e anche uno zigomo. Però…-

Lo guardai grato ma qualcosa mi fece provare una brutta sensazione

-..Viene nella nostra scuola. Appena potrà-

Lo guardai cercando di capire se mi stava prendendo in giro, ma non era così

Tirai un pugno al mobile li di fianco, che si incrinò.

-Come osa quel pezzo di merda venire nella mia stessa scuola? Con che coraggio?-

-Guarda il lato positivo: nessuna ragazza gli farà il filo. So che non riusciranno a rifarlo come prima, così nessuna ci cascherà-

-Già questo lato mi tira su completamente- risposi ironico e con un’alzata al cielo degli occhi

-Jason… stasera non vengo alla festa, mi dispiace, ma non me la sento. Voi andateci lo stesso, mi terrete aggiornato, e se ci sono problemi vengo-

Nessuno obiettò

Sentii un mugolio, e il battito aumentò

Subito dopo mia madre aprì gli occhi, e mi strinse la mano

I suoi occhi color nocciola si posarono su ciascuno dei ragazzi presenti, per poi ricadere su di me, e fermandosi nei miei blu mare

-Percy…-

-Ehi mamma. Come stai?-

-Meglio… ma cosa è successo? Dove sono?-

-Sei all’ospedale, e ti avevano messa in coma per monitorarti. Hai due gambe rotte , e sei fortunata ad essere viva-

-Chi è stato?-

-Luke Castellan e…-

Mi morsi il labbro, e lei capì all’istante. I suoi occhi si fecero angosciati, ma poi si tranquillizzarono

-Cosa hai fatto al ragazzo?-

-Magari ho picchiato Gabe…-

-No, non lo hai fatto. Tu… sono sicura che hai fatto qualcosa al ragazzo, e non so se essere felice o preoccupata per te-

Le raccontai tutto, e lei si lasciò scappare un sorriso quando le dissi che non poteva più conquistare ragazze, ma si fece subito arrabbiata

Mi fece una ramanzina, e mi disse che non avrei dovuto picchiarlo, e i miei amici ridevano sotto i baffi, mentre io li fulminavo con gli occhi

Cercai con lo sguardo l’aiuto di Annabeth e Talia, che ridevano senza più un contegno, e che mi risposero con un occhiolino

 

Quel pomeriggio rimasi con mia madre, anche se lei aveva insistito per farmi andare via con le mie amiche. Inoltre aveva detto qualcosa ad Annabeth che l’aveva fatta arrossire, ed ero preoccupato

Alla sera poi rimasi sempre con lei, facendola mangiare con calma, e la portai anche a fare un giro in carrozzina

Verso le undici quando mia madre si era addormentata, mi arrivò un messaggio di Talia

Talia: PERCYYYY devi venire subito qui in discoteca sta succendendo un casino, Annabeth sta piangendo, Jason le sta prendendo… vieni subito qui Testa d’Alghe

Percy: arrivo subito
 

Andai di corsa verso la mia macchina e aprì con forza la portiera, per poi lanciarmi nel traffico notturno di New York

Superai un paio di semafori rossi, beccandomi i clacson, ma non avevo tempo da perdere

Quando arrivai vidi una folla fuori dalla sala, e anche da lontano si sentiva il rumore della musica assordante della discoteca

Mi diressi verso il buttafuori, che mi squadrò da capo a piedi, per poi farmi passare

Andai diretto verso il centro della sala, dove c’erano due persone che se le davano, con divertimento del pubblico numeroso

Uno era più alto, l’altro era evidentemente ferito e in difficoltà

Con calma, poiché avevo riconosciuto i due che se le davano mi infilai come un coltello nel burro nella folla di persone dirigendomi nel centro

Proprio mentre Jason cadeva e si beccava un calcio in pieno stomaco entrai nel cerchio, con dei brusii alle mie spalle

Presi per il polso quello in piedi, che mi guardò malissimo

-Non ti è bastata stamattina? Ora se non vuoi riceverne di peggio, perché qua non mi porteranno via, ti consiglio di andartene-

Lui per risposta mi tirò un pugno che io incassai senza problemi, prendendolo per il polso, e ribaltandolo contro un tavolo, che si ruppe

Sentii il boato dei ragazzi alle mie spalle, e questo mi diede fastidio, ma poi cominciai a colpire Luke, che svenne piano piano sotto i miei colpi

-Sei contento ora?-

-Con tu madre lo sarei stato di più- mi rispose strafottente lui ridendo nonostante il naso rotto di nuovo

-TU OSI PARLARE DI LEI DOPO AVERLA INVESTITA, PROVATO A STUPRARLA, E PER DI Più CON QUEL COGLIONE DI…-

Mi accorsi di stare per parlare troppo, così lo zitti facendolo svenire

Poi presi in braccio il corpo del mio amico,e lo portai in macchina seguito da Talia ed Annabeth, che piangeva ancora

Quella vista mi mozzò le gambe, e non seppi il motivo, ma sentivo un gran desiderio di toglierle quelle lacrime, e farla sorridere anche solo per il mio sollievo

Posai Jason sul sedile posteriore della macchina poi andai da Annabeth facendo segno a Talia di andare dal fratello

Presi in braccio il corpo della bionda scosso dai singhiozzi, un braccio dietro la schiana uno dietro alle ginocchia e la portai in macchina

Andammo tutti insieme a casa mia dove dormimmo tutti nel letto matrimoniale di mia madre, che poteva ospitarci tutti e quattro se rannicchiati

Jason si era ripreso  cinse con un braccio la vita di Talia,

Io feci lo stesso con Annabeth che si accoccolò su di me, piangendo silenziosamente

Cercai di rincuorarla, ma non sapevo come visto che nonostante le avessi chiesto cos’era successo non mi aveva detto niente

In ogni caso, le sussurrai che io per lei ci sarei stato sempre, che non mi importava di quello che pensava la maggior parte dei ragazzi

Lei si girò verso di me e si aggrappò alla maglietta bagnandola.

Dopo un po’ si addormentò, ed io la girai delicatamente, cercando di metterla comoda

La osservai con la luce della luna che filtrava e che la facevano quasi risplendere di bellezza, e che facevano risaltare quelle lacrime

Le scostai con delicatezza una ciocca di capelli dalla fronte, e notai che era già sudata, segno di un incubo in corso

La accarezza piano sulla pancia, senza imbarazzo, e lei piano si calmò sotto il mio tocco, cosa che mi fece battere mentalmente una pacca sulla spalla

Pensai che era veramente bellissima, e subito dopo pensai che non dovevo pensare sciocchezze

La verità era cercavo di negare anche a me stesso quel sentimento che avevo represso dopo quello che era successo un anno prima

Stavo riscoprendo quel sentimento ogni giorno di più e ne ero spaventato

Mi addormentai col suo nome sulle labbra, e non vidi che in realtà lei si era svegliata e che sorrideva come un’adolescente alla sua prima cotta
   
 
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