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Autore: Pink Novelist    29/12/2008    1 recensioni
Ecco a voi l'attesissimo seguito di DVD. Tre mesi dopo il drammatico episodio che ha fatto lasciare Dvd e Stella, la storia ricomincia da qui, in giorno di pioggia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Lo so, vi ho fatto aspettare tanto, ed eccovi il nuovo capitolo!

6 Novembre, ore 7.30.
Si va a Roma!
Ci troviamo alla stazione con la prof di mate e quello di italiano.
Io e Demi siamo tra i primi ad arrivare, così ha tempo per raccontarmi più nel dettaglio cosa gli è successo il giorno prima. Ha scoperto da Cucks che Elisa si è messa con uno di quinta. La cosa l'ha steso parecchio. Mi dispiace per lui, anche se me l'aspettavo.
Gli altri arrivano un po' per volta, i prof ci contano, vedono che ci siamo tutti e ci dirigono verso il binario da cui partirà il nostro treno.
Salendo, riesco a trovare due posti vicini per me e per Demi, così ci sediamo e ascoltiamo qualcosa dal mio iPod. Mentre si mette a fare il playback di Bla Bla Bla mi metto a fissare i suoi due orecchini al lobo sinistro che si è fatto fare di recente. Gli stanno bene. Intanto continua a fare lo scemo e io mi metto a ridere, poi parte Voglio Solo Limonare e finiamo per spanciarci.
Nel frattempo il treno parte e noto un frenetico viavai di miei compagni per sistemarsi con chi vogliono loro, poi arriva il nostro prof di italiano che si mette a chiacchierare facendo il ficcanaso/terzo incomodo.
- Ma state insieme tutto il giorno, voi due? - ci chiede.
Io gli rispondo:- No, vabè, ogni tanto esco pure col mio ragazzo.
Mi mostra un'espressione confusa:- Ah. Quindi voi due non siete... Non state insieme?
Interviene Demi:- No, no, siamo solo amici.
Il prof ci guarda malizioso.
- Prof, non pensi male, sono una ragazza fedele! - esclamo io.
- Bè, l'importante è che in classe seguiate e non disturbiate. Vi lascio, vado a vedere i vostri compagni più in là - ci dice sorridendo mentre si allontana.
Demi sospira, si guarda intorno. Non ci sono sguardi indiscreti di nessuno, i nostri due posti sono isolati da quelli degli altri.
Si avvicina a me e lentamente mi bacia.
- Demi, ma che fai? - gli chiedo io - Sai che non mi piace la poligamia.
- Ma io non sono mica poligamo adesso.
- Parlavo di me - rispondo sospirando - E' che mi mette in ansia combinare casini con Giulio. Ok che ha sepolto l'ascia di guerra, ma non si sa mai. Secondo me sarebbe capacissimo di prenderti a coltellate.
- Però ammetti che ci stai.
- No!
- E dai... Confessa.
- Uffa... NI.
- Va già meglio - dice con tono sensuale.
In quel momento arriva Luca.
- Ehi, stiamo giocado a carte di là, ti va di unirti a noi? - chiede rivolgendosi a Demi.
- No, grazie, non ho tanta voglia.
- Ma che stai a fare qua?
- Cazzi miei, Luca!
- Su, non fare il depresso, che le romae sono tutte tope, anzi, come dicono loro, fregne! - si volta verso di me per controllare la mia eventuale reazione, poi aggiunge:- Dai, Stella, non fare la gelosa, tanto c'hai già Giulio con cui scopare, se te e Dvd per una volta non fate gli amanti non casca mica il mondo...
Ma che cavolo sta dicendo, 'sta facciatosta?!?
Alla fine gli rispondo con:- Luca, anche se cerchi di offendermi, io non ti cago lo stesso.

E finalmente arriviamo nella città eterna, andiamo in albergo a posare i bagagli e poi via subito a vedere i vari monumenti.
Dopo ore e ore di camminate, poi, ci viene concesso un po' di tempo libero per girare, basta che si torni in albergo entro l'ora di cena.
Io e Demi vorremmo vedere il Colosseo, ma l'infinita coda ci scoraggia, così prendiamo una stradina sopraelevata per farci qualche foto con l'anfiteatro sullo sfondo. Chiediamo aiuto a qualche passante, e ci mettiamo in posa abbracciati, in una ci diamo i bacini sulle guance e alla fine Demi riesce a strapparmene una col bacio a stampo.
Poi andiamo al Circo Massimo, ci stendiamo sul prato e facciamo altre foto con l'autoscatto.
Ad un certo punto Demi finisce per ricoprirmi di baci e io, non so come, mi ritrovo consenziente.
Mi dice:- Vedi che non resisti con la lontananza di Giulio...
Mi sento colpevole. Ma come ha fatto a fregarmi?
Dopo qualche minuto, poi, decidiamo di tornare in albergo.

Dopo cena. Mi ritrovo in camera faccia a faccia con Marina. Mi dice che va nella camera di Marta e viola, al piano di sotto, dove ci sono anche Fabio e Giò riuniti. Mi chiede pure se voglio unirmi a loro, io però rifiuto l'offerta e me ne rimango da sola, intanto Marina torna per mezzanotte e io me ne sto tranquilla per un po'.
Mi metto a sfogliare virtualmente le foto fatte durante la giornata. Mi piacciono, sono molto allegre. In fondo tra me e Demi c'è stato solo un gioco. Basta che non facciamo sesso (anche se credo sia un po' impossibile farlo, vista la sorveglianza dei prof che ogni tanto bussano alle porte delle camere) e allora è tutto a posto.
Si parlava di bussare. Ma è Demi.
- Sei sola?- mi chiede. Annuisco. - I prof sono al piano di sotto a controllare che gli altri non facciano casino, visto che ci saranno 18 persone divise in tre camere. Non verranno a sorvegliare qua, che tanto ci sono quelli più tranquilli. io vengo dalla camera dall'altra parte del piano dove Hang e Lodo stanno guardando la tv.
- Che intendi dire con questo, ehm, discorso? - gli chiedo.
- Niente, solo che... Su questo piano dovremmo essere in undici e invece siamo solo in quattro, e gli altri due non hanno la minima intenzione di uscire dalla loro camera. Sono solo le dieci e tutti devono tornare nelle proprie camere per mezzanotte.
- Ok, ma a che cosa vuoi arrivare?
- A questo. - Mi bacia sul collo e infila la mano sotto la mia maglietta.
- Demi... Sai come la penso... - cerco di bloccarlo.
- E dai, che male c'è, rimarrà un segreto - continua a baciarmi sul collo.
- Non voglio casini, no.
- Ma sì che lo vuoi...- porta le mani sui suoi jeans, ma prima si accerta che la porta della camera sia ben chiusa, poi riprende il suo lavoro spogliandosi.
Devo resistere. L'idea del rischio un po' mi attira, ma non posso farlo. Mi sento in dovere nei confronti di Giulio. Si tratta di essere onesti.
Mi toglie la maglietta, oppongo resistenza ma senza molta convinzione. Mi sfila il reggiseno, vorrei reagire ma non lo faccio, come se fossi sotto ipnosi. Mi toglie i jeans, si intrufola nei miei slip.
Sento una vampata di calore ma non devo cedere. Mi dà giusto un tocco e mi accorgo di cercarlo.
Rimane nudo davanti a me, avvicina pericolosamente la mia testa tra le sue gambe, mi attrae a sè con decisione, e mi ritrovo ad accoglierlo con la lingua.
Dopo poco mi ferma. Prende un preservativo dai jeans che aveva buttato per terra.
- Lo porto per le occasioni speciali- sussurra con voce tiepida.
Mi accompagna sul letto. Si stende sopra di me e diventiamo un unico corpo. Mi bacia, mi lecca, mi tocca. Cerchiamo di non fare rumore. Accarezzo i suoi pettorali, mi lascio andare. Da quanto tempo non desideravo farlo con lui. Mi mancavano i suoi movimenti senzuali, provocanti, calienti.
Fa scorrere le sue mani lungo il mio corpo, mi abbandono, lo stringo forte a me.
- Sei bravissima come al solito - mi sussurra, con la voce smorzata dal piacere.
- Anche tu.
- Stella, io ti amo.
Non so che dire, qualcosa tra di noi lascia intendere la mia verità.
- Non vedi che sto dando il meglio di me stesso? - aggiunge.
- Demi... Con me non c'è bisogno di impegnarsi, io cedo troppo facilmente.
Mi sorride e con nostro grande dispiacere ritorniamo ad essere due entità distinte.

Uscendo, mi dà un bacio in fronte:-Come se non fosse successo niente adesso. Starò zitto. Buonanotte amore.
  
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