"Scusateci un istante" pronunciò Bill, e con fretta trascinò il castano fuori dallo Shack, in un posto isolato. Solo loro due.
Dipper continuava a scrutare il demone, non capendo dove volesse arrivare. Per rendere il tutto peggiore, la riservatezza del luogo scelto da Bill era tale da far calare un imbarazzantissimo silenzio.
Il diciassettenne sembrava aspettare che Dipper cominciasse la conversazione, ma le domande erano troppe.
Che ci fai qua? Perché ora? Dove sei stato per due lunghi anni? Qual'era il tuo scopo?
Dipper soffocò una risata "Seth?" scoppiò a ridere, con le lacrime agli occhi "Seriamente? Non sapevi trovare un nome migliore?" quale modo migliore di iniziare una conversazione con un demone se non di prenderlo in giro.
Bill sembrò infastidito.
"Ti facevo più intelligente Pine Tree, Seth è un Dio nella mitologia egizia."
Dipper alzò un sopracciglio.
"Egizi, piramidi... suvvia!"
Quando il ragazzino capì cosa Bill intendesse, si fece più difficile trattenere una risata.
Il demone sospirò "Tutto qui? Nient'altro che vuoi chiedere?", il castano allora si affrettò a ritornare serio.
Aveva davanti un demone molto potente e che sembrava disposto a rispondere alle sue domande, seppur rimanendo in guardia Dipper doveva sfruttare quella occasione.
"... cosa ci fai qui? Hai già ottenuto quello che volevi."
Bill sospirò "Domanda prevedibile!", poi scrollò le spalle "Quando ti pensano così tanto, invocando pure il tuo aiuto per questioni frivole, devi fare un'apparizione!".
"Questo è stupido, dimmi il vero motivo."
Il demone, ancora nel corpo del ragazzo biondo, venne infastidito dallo scetticismo di Dipper, "Mi annoiavo." cercò di tagliar corto.
"Certo... come no." Dipper rispose, ma non volle più far pressione sull'argomento "Non hai intenzione di rispondere a nessuna delle mie domande, ho ragione?", Bill annuì e Dipper sospirò.
Il quindicenne pensò per un istante a quel pensiero a voce alta avuto qualche momento prima "Giusto perché tu lo sappia, prima scherzavo. Non ho intenzione di fare un patto con te. Scordatelo." mise in chiaro.
"Oh? Ed io che pensavo che la tua vita fosse di una noia mortale senza il tuo prezioso demone triangolare a renderla interessante! Non c'è davvero nulla che può tentarti?"
Dipper scosse la testa.
Le labbra di Bill si allargarono in un sorriso divertito "Nemmeno il tuo prezioso libro?", e con una fiamma blu fece apparire il libro, esattamente come lo ricordava Dipper prima che venisse trasformato in cenere.
Il castano sembrò combattuto, ma non si lasciò tentare "Non ci casco, lo hai bruciato due anni fa.".
"Pff, credi davvero che brucerei qualcosa così pieno di informazioni? E sopratutto, qualcosa con cui posso facilmente averti in pugno? Inoltre deve davvero esserti caro il contenuto, se sei continuato a venire in questo posto dimenticato dagli Dei per altre due estati... sempre che tu non cercassi qualcos'altro... qualcosa... tipo me!" Rise sadicamente, prendendoci gusto a stuzzicare il ragazzino.
Dipper arrossì, seppur non sapesse bene per quale ragione quelle parole lo colpirono tanto "Cos... Io... NO!", prese qualche istante per respirare e calmarsi, "E comunque... no. Non ho intenzione di fare patti con te. So già che si tratta soltanto di un trabocchetto, quindi perché dovrei?"
"Ragazzino, la tua opinione di me mi offende!" Dichiarò Bill con un'espressione da innocente in volto.
"Vattene! Lasciaci in pace!"
Il demone guardò altrove "Mi deludi, Pine Tree. Non mi dimenticherò di questo trattamento." il tono della sua voce era piatto, serio.
Schioccò le dita e per qualche istante Dipper non vide nulla.
Quando finalmente riuscì a riconoscere i lineamenti dell'ambiente circostante, dovette affrontare la dura realtà.
Bill era sparito. Per sempre, o almeno così era convinto il ragazzino.
Puntò lo sguardo al suolo per un po', quasi deluso. Ed allo stesso tempo rimuginava sulle ultime parole pronunciate da Bill e, dopo l'ennesima volta, cominciò a trovarle inquietanti, gli fecero venire i brividi. Il demone sembrava decisamente intenzionato a vendicarsi.
Il sio flusso di pensieri venne interrotto solo quando senti la voce di Mabel che, affacciata dal'uscio della porta, lo chiamò.
"Dipper, tutto bene? Sei qua fuori da un eternità! E... che fine ha fatto il cliente?" Domandò confusa.
"Bill."
"E' TORNATO? Cosa è successo Dipper?! Ha rapito il cliente? O peggio?!" Lo scosse dalle spalle, e Dipper smentì rapidamente le ipotesi della sorella, liberandosi intanto dalla presa che quasi gli fece male.
"No, Mabel, il cliente era Bill. Gli ho detto di andarsene e... beh, se n'è andato."
La ragazzina controllò il fratello per constatare che non avesse ferite di alcun genere, poi rispose "Così facilmente?".
Dipper scrollò le spalle "Così sembra.".
Il mindscape è un posto indefinito dove i demoni risiedono quando non sono richiesti nel mondo umano.
Coincide con l'universo dei fantasmi, ecco perché i demoni, se non evocati, scompaiono nel nulla.
Da questo posto ogni demone può osservare gli umani per anni, decenni, millenni. Aspettando.
Pochi demoni hanno facoltà di poter uscire ed entrare nel mindscape a piacimento, questi sono i demoni il quale patto non viene chiuso. Molti umani pensano che quando le caratteristiche del patto si modifichino, questo si annulli; in verità per completare il patto, c'è bisogno di un'ulteriore stretta di mano.
Bill fa parte dei demoni in grado di andare e venire quando più preferisce.
Da quel posto intanto, osservava quel ragazzino castano con sguardo enigmatico.
Era certo che avrebbe accettato prontamente la proposta, eppure...
Cosa aveva sbagliato?
Forse aveva aspettato troppo tempo?
Ormai il pesce era scappato, l'amo: vuoto.
Così il demone osservava il suo pesce nuotare liberamente, convinto di averla avuta vinta.
All'improvviso tuttavia un colpo di genio lo smosse.
Ma certo! Come poteva non esserci arrivato prima? Il piano era semplice.
E se non avesse funzionato in ogni caso, ne avrebbe avuti centinaia di riserva.
Qualsiasi cosa pur di poter passare altro tempo con la sua preziosa sacca di carne. E lo avrebbe attuato quella stessa notte.
Intanto attendeva, paziente, osservando Dipper che, con un sorriso forzato in volto, rientrava nel Mistery Shack.
"Sorridi finché ti è concesso, ragazzino, ma non ti libererai così facilmente di me." Sibilò il demone in tono minaccioso.
- Angolo Autrice -
Ci ho ripensato, ci sarà del romanticismo!
Anzi, fiumi di romanticismo!
Ma comunque.
SCUSATE per la lunga assenza,
ma in quel periodo a nessun
italiano interessavano fics su uno shipping di Gravity Falls,
e dunque persi interesse.
Tuttavia non scrivo DA UNA VITA e questo capitolo
lo scrissi tempo addietro come riserva.
Nel prossimo ci saranno probabilmente un mare di cambi di stile
dalla mia parte e sicuramente sarò peggiorata, ma per favore
non linciatemi! Eek! Migliorerò!
Intanto spero che questo non abbia fatto troppo schifo! Eheh... eh..
Alla prossima! (Non troppo tardi si spera)
Ci ho ripensato, ci sarà del romanticismo!
Anzi, fiumi di romanticismo!
Ma comunque.
SCUSATE per la lunga assenza,
ma in quel periodo a nessun
italiano interessavano fics su uno shipping di Gravity Falls,
e dunque persi interesse.
Tuttavia non scrivo DA UNA VITA e questo capitolo
lo scrissi tempo addietro come riserva.
Nel prossimo ci saranno probabilmente un mare di cambi di stile
dalla mia parte e sicuramente sarò peggiorata, ma per favore
non linciatemi! Eek! Migliorerò!
Intanto spero che questo non abbia fatto troppo schifo! Eheh... eh..
Alla prossima! (Non troppo tardi si spera)