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Autore: CamEElaJauregay    03/05/2015    1 recensioni
Lauren passerò le vacanze estive a Cuba e in tre mesi può succedere di tutto, in tre mesi può cambiare tutto.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Camila Cabello, Lauren Jauregui
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come Lauren, anche il resto della famiglia Jauregui non voleva perdere tempo e visitare il posto.
Non appenala more mise piede in casa le fu subito detto il piano per il giorno successivo: la mattina sarebbero andati a visitare il Castello del Morro, mentre nel pomeriggio, al tramonto, sarebbero andati alla Cabaña.
Finito di cenare, Lauren andò in camera sua; si stese sul letto e guardò fuori dalla finestra; il modo in cui le se poneva il mare tra i tetti delle case fu una delle cose più belle che avesse mai visto e decise che lo doveva immortalare.
Prese il telefono e si avvicinò alla finestra, aprendola.
Accese la fotocamera e cercò la giusta inquadratura, per poi scattare.
Richiuse la finestra e si sdraiò di nuovo sul letto, mentre postava la foto su Instagram.
Non usò nessun effetto, la foto era già perfetta così, e nella descrizione scrisse ‘Tre mesi con un panorama del genere? Quasi quasi rimango a Cuba’; aggiunse due hastag e la postò.
Poco dopo averla messa, le arrivò un messaggio dalla sua amica Ally.
 
‘Quasi quasi rimango a Cuba’, no cara tu devi tornare a Miami
 
La risata di Lauren inondò la stanza e si ricompose per rispondere.
 
Quindi ammetti che ti manco già?
Oh Ally non pensavo che ti sarei mancata
 
A Lauren e piaceva prendere in giro l’affetto di Ally verso di lei; la mora era una di quelle persone a cui risultava difficile dimostrare il proprio affetto ed era solita a scherzare sulle sue amicizie.
 
Si Jauregui, mi manchi già.
Beh divertiti a Cuba.
God bless ya.
 
La solita firma di Ally.
L’amica di Lauren era molto religiosa e alla fine di ogni conversazione mandava la sua benedizione.
Finito quel corto scambio di messaggi, si mise a fare delle ricerche sui luoghi che avrebbe visitato il giorno seguente.
Scoprì che alla Cabaña al tramonto ci sarebbe stato lo sparo del cannone e a seguire ci sarebbe stata una specie di rievocazione: persone vestite con tipici vestiti cubani che ballavano e cantavano.
La mattina seguente Clara svegliò la ragazza degli occhi verdi alle dieci.
Lauren si alzò ancora assonnata e si trascinò fino alla cucina per fare colazione.
Non essendo ancora del tutto sveglia, Lauren rovesciò un po’ di latte sul tavolo e si alzò senza pulirlo, pensando che ci avrebbe pensato la madre.
“Lauren Michelle! Sporchi e non pulisci? Pensavo di averti insegnato come si fa” la riprese la madre con tono arrabbiato.
“Mamma puoi pensarci tu!”
“No signorina, prendi il tovagliolo e pulisci!”
La mora sbuffò, ma poi si riavvicinò al tavolo e fece come le disse la madre.
Risalì nella stanza e si vestì per poi uscire con la famiglia.
Mentre si dirigevano verso il Castello del Morro, si chiese se anche quel giorno avrebbe rivisto Camila.
Uscire di casa aveva fatto sì che il ricordo di quella ragazza gli tornasse in mente; il giorno prima le era venuta l’idea di chiederle di fare un giro di L’Habana, ma pensava che sarebbe stato fuori luogo e l’idea le era venuta dopo averla salutata.
Il luogo che avrebbero visitato era una vecchia fortezza militare situata sul mare.
Inizialmente Lauren si chiese perché i suoi genitori avessero deciso di andare a visitare quel posto; i luoghi militari non facevano per lei e poi pensava che non ci sarebbe stato un gran che da vedere.
Si ricredette quando arrivarono nel punto più bello della fortezza: da lì c’era una vista della città stupenda.
Lauren rimase a bocca aperta e ringraziò mentalmente i suoi per aver avuto quell’idea.
Come la sera prima, Lauren scattò una foto e la postò scrivendo sotto ‘Sempre più innamorata di questo posto’.
Pranzarono in un ristorante lì vicino e poi camminarono lungo la spiaggia prima di recarsi al secondo luogo a cui avrebbero fatto visita.
Quando il tramonto stava per arrivare, la famiglia Jauregui rientrò in città dirigendosi alla Cabaña.
Arrivarono appena in tempo per lo sparo del cannone.
Stranamente Lauren lo trovò affascinante; non fu un semplice sparo, ma c’era qualcosa che l’aveva colpita.
Quando nel cielo iniziarono a sparire i colori del rosso per passare al blu della sera, la strada si popolò di persone, vestite con abiti d’epoca che ballavano su una musica tipica cubana.
Clara e Micheal convinsero i figli a buttarsi nella mischia e divertirsi.
Lauren si mise a ballare in mezzo alla gente quando sentì qualcuno che la chiamava.
“Lauren!”
“Camila!”
L’americana guardò la ragazza davanti a sé; indossava un vestito simile a quello della maggior parte delle persone che erano in strada e stava ballando.
“Andiamo baila conmigo!”
La cubana le afferrò la mano e la tirò sempre più in mezzo alle persone.
Lauren iniziò a muoversi, cercando di seguire il ritmo della musica, ma fu presto ripresa da Camila.
“Lauren qué estás haciendo?”
La ragazza dagli occhi verdi, in qualche modo riuscì a capire ciò che intendeva dire l’altra, sollevata dal fatto di non doverle chiedere spiegazioni.
“Ballo” rispose ovvia la mora.
“Questo no es il modo correcto per ballare”
Lauren la guardò stranita.
“La danza afro-cubana è la danza de esclavos; quando ballavano era el único modo in cui potevano sentirsi libre, così potevano convertido en un pájaro o fare un passo di flamenco e prendere in giro sus señores. È una danza dove puede ser ciò che quieres ser in quel momento. Devi sentirla e sembrare naturale come las olas, che vanno e vengono.”*
Dopo quella ‘spiegazione’, Camila si posizionò dietro Lauren e iniziò a farle muovere i fianchi in modo più naturale possibile.
“Senti la música Lauren”
Lauren si concentrò sulle parole di Camila e cerco di lasciarsi andare; infondo nel suo corpo scorreva una parte di sangue cubano, perciò non sarebbe dovuto rimanerle difficile riuscire a ballare come Camila.
Alla fine ci riuscì e ballò per tutta la sera, ballò quella che la cubana aveva definito la ‘danza degli schiavi’.
Verso mezzanotte, Lauren fu richiamata dalla sorella, per avvertirla che stavano tornando a casa.
La mora si girò per salutare Camila prima di andarsene, ma non la trovò.
Inizialmente pensò che fosse stata l’altra a non salutarla ed andarsene senza dire nulla, ma poi pensò anche che magari ballando si erano solo allontanate.
La cercò con lo sguardo, ma non trovandola si arrese e uscì dalla folla per poi andare con la sua famiglia.
“Ti sei divertita tesoro?” le chiese la madre per strada.
“È stato bello, mi è piaciuto ballare con quella gente”
Lauren salì in camera sua esausta e si addormentò immediatamente.


*Frase presa dal film Dirty Dancing 2, con più termini in spagnolo, ma è presa dal film.
  
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