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Autore: ShannaInLuv    03/05/2015    6 recensioni
[Interattiva(ex collaborazione con un'altro utente)] Massimo 12- 15 partecipanti.
Chirone e Grover vengono a scoprire che c'è un nuovo campo, nel Maine. Pieno di semidei Romani,Greci,Egizi, figli di ninfe eccetera. Rachel enuncia una profezia e un gruppo di persone partirà alla scoperta del Campo Semidio.
I ragazzi degni andranno,
coloro che imprese difficili affrontato hanno,
troveranno qualcosa di speciale,
tra morte, amori e risate.
Il monte sino alla Collina risaliranno
Ma alcuni di loro indietro rimaner dovranno.
Iscrizioni CHIUSE!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Demigod Camp

Chapter six: Division
- Tra Egitto, Maine e Monte Diablo.
 
1 Gruppo - difendere il Demigod Camp- : Leo, Gabriela, Cody, Reyna, Frank, Amaranth, Francisco, Federica, Azura, Drake, Axel, Octavian.
2 Gruppo - salvare Martha al Monte Diablo- : Percy, Daphne, Nico, Harry, Piper, Clare, Branwyn, Annabeth, Jason, Jesse, Adrian.
3 Gruppo: - spedizione in Egitto - : Zhiala, Marty Holly, ?, ?
"Ci saranno due gruppi. Uno partirà per il Monte Diablo e l'altro rimarrà al campo. Se non farete questo, morirete. Dispari e pari. Importanti dovranno restare altri alcuni andare. E il compimento della profezia si avvererà. "
***

 
Gruppo Marty- Zhiala . Direzione: Egitto.

Era l'alba. Il cielo era rischiarato appena, da un colore giallo-arancione. Le uniche due sveglie al campo erano Zhiala e Marty Holly, le quali dovevano partire per l'egitto, erano pronte con vestiti comodi. Marty Holly aveva dei leggins scuri e la maglietta rossa del campo, mentre Zhiala portava dei pantaloncini di jeans e la maglietta rossa del campo, con un giubbottino in jeans e uno zaino sulle spalle. Zhiala aveva uno zaino particolare: poteva entrarci tutto, qualsiasi cosa, tipo uno scettro, ad esempio. Il suo scettro che conservava gelosemente e nessuno al campo sapeva possedesse.
Anche Marty Holly portava uno zainetto con alcuni cambi, qualche provvista e qualche dollaro e dracma per evenienza.
<< Va bene, >> riepilogò Zhiala. << Penso che abbiamo preso tutto. Mappa dell'Egitto, scorte, nettare... sì, sì, penso tutto. >> borbottò.
Marty Holly sbadigliò con una mano davanti, cavoli, si ricordava proprio Xeni, la sua migliore amica, che aveva sempre sonno....
<< Ehi! Ehiiiiiiii! >> strillò una voce dietro di loro. Parli del minotauro e spuntano le corna, ecco che arrivava  Xeni in corsa, con lo zainetto sballottolante sulla schiena. Si fermò davanti a loro e appoggiò le mani sulle ginocchia. << Okay. >> ansimò. << Ce l'ho fatta. >>
Zhiala fece per aprire la bocca ma Marty la precedette : << Cosa ci fai qui, Xeni ? >>
<< Ma vengo anchei io, ovviamente. Sento che è così, vi prego non ditemi di no, non potete negarlo. E poi, sono egizia anche io.... >>
<< Tu come fai a sapere che andiamo in Egitto ? >> domandò Zhiala.
<< Abbie. >> spiegò Xeni. << Comunque, vi prego. Devo venire. Magari incontro la mia mamma. Per una volta. >>
Zhiala la guardò dubbiosa e Marty si limitò a sospirare. La sua amica desiderava da sempre incontrare Eos, stava sempre sveglia all'alba, perchè pensava che così fossero in contatto. Ma non aveva mai parlato direttamente con lei, così come Marty Holly non aveva mai, mai, mai, avuto un segno di Anubis.
<< E' pericoloso. >> disse soltanto Zhiala. Poi si voltò. << Andiamo, è tardi. >>
Marty Holly lanciò un'occhiata a Xeni, la quale le sorrise e le cinse la vita con un braccio. << Sei la mia migliore amica, non ti lascerei mai. >>
<< E Harry ? >> domandò Marty. << Te la senti di lasciarlo solo ? >>
Xeni arrossì appena. << Sì, sen'zaltro. Harry è greco, non capirebbe mai. E poi c'è Struffolo a fargli la guardia (*). >>
Marty Holly sorrise.
Camminarono lungo la collina, discendendola e arrivando in mezzo all'autostrada. Una macchina stava parcheggiata, era una Fiat scassata e scolorita.
<< Uhm. E' l'unica che sono riuscita a trovare. >> si giustificò Zhiala. Marty Holly non protestò e si sedette sul sedile davanti, con Zhiala alla guida e Xeni nel sedile posteriore che, in tutta risposta, sbadigliò e socchiuse gli occhi.
<< Sai guidare ? >> mormorò già nel dormiveglia Xeni, Zhiala accese il motore che fece fatrica a partire.
<< Ho la patente. >> rispose Zhiala diventando prima bianca e poi rossa. << ... ma non ricordo bene come si guida. >>
Era normale, i semidei non potevano condurre una vita normale e quindi, normalmente le cose normali non le riuscivano a fare.
Marty Holly si spalmò una mano in faccia. << Cerca solo di non farci schiantare fino all'aereoporto, Zhiala. >> l'avvertì.
Zhiala mise le mani sul volante. << Ci provo. Ci provo. >> schiacciò il pedale e l'auto partì velocissima. Xeni russava di già.
Marty si spiaccicò contro il sedile. << La prima! >> strillò. << Ingrana la... >>
Zhiala lo fece; la macchian emise un straaack e poi iniziò a camminare normalmente. Entrambe le ragazze sveglie sospirarono.
<< Sono più tranquilla, ora. >>
Marty Holly desiderò che arrivassero il prima possibile.

***

Gruppo 2. Direzione: Monte Diablo.
 
<< Come sarebbe a dire ?! >> strepitò Nico Di Angelo. I ragazzi e le ragazze del gruppo due stavano dentro a un padiglione, rifornendosi di scorte e armi di bronzo celeste o oro imperiale.
Era appena arrivata Abbie con una lettera in mano, da parte di Hazel, dicendo che seguiva una pista da sola e che partecipava alla missione di Zhiala. Tecnicamente Ziala e Marty non lo sapevano, nella lettera Hazel spiegava che aveva un sospetto sulle ragazze e che voleva raggiungerle.
<< Sospetto ? >> domandò Adrian , il figlio di Cupido. << Non credo che Zhiala e Marty Holly... >> Percy lo interruppe.
<< Hazel sa quello che fa, ragazzi. Evidentemente Plutone gli avrà detto qualcosa o... >>
<< Basta così. >> interruppe Abbie. << Non distraetevi dalla missione tra, uh, cinque minuti dovete partire. Fine della storia. >> sentenziò rigidamente, voltò i tacchi e sparì.
<< Adoro quella ragazza, >> spiegò Adrian. << sempre così... >> si voltò verso Percy e Annabeth. << ... come vi siete messi insieme voi due ? >>
Daphne sbuffò e diede una spallata scherzosa al figlio di Cupido. << Fai meno il Cupido pettegolo e aiutami con quest'armatura, sciocco. >>
Adrian ridacchiò.
<< Vedrete, >> affermò Clare Watson a Percy e co. << Adrian è un vero pettegolo, peggio di me che sono figlia di Afrodite. >> guardò Piper. << Senza offesa. >>
<< La mia prima impressione sulla casa di Afrodite al mio campo è stata "oh, miei dei che schifo, diventerò una barbie. " >> le due figlie di Afrodite scoppiarono a ridere.
<< Toc toc ? >> Amaranth e Federica entrarono nella stanza. << Come vanno i preparativi ? >>
<< Bene grazie. >> rispose Branwyn, si legò i capelli in una coda.
Amaranth e Federica abbracciarono Daphne. << Stai attenta, sorellina. >> la avvisò Federica.
<< Se avete bisogno di rinforzi usate una dracma. >> disse Amaranth.
<< Grazie mille, ragazze. >> Percy era già pronto. << Uhm, pronte per partire ? >>
<< Siamo prontississimi,
al Monte Diablo,
Polibote morirà. >> recitò Harry.
<< Prontississimi non esiste, Harry. >> affermò placidamente Jesse. << Comunque sì, andiamo. >>
Jason si issò lo zaino in spalla. << Ok. Andiamo. >> evitò lo sguardo di Piper.
Lui e la figlia di Afrodite si erano lasciati, alla fine Jason aveva capito di provare solo affetto per lei, e qualcos'altro per Reyna, ma ahimè, la pretore non lo voleva e lui si era ritrovato confuso e senza una ragazza. Piper ci era stata male ma lo aveva superato, anche se Jason no.
Il secondo gruppo uscì dal padiglione e salutarono un po' tutti, per dirigersi poi sul bus rosso. Si fermarono davanti al bus e ognuno si scambiò un'occhiata.
<< Qualcuno sa guidare questo coso? >> domandò Percy.
<< Non guardare me, Testa d'Alghe, non ho nemmeno la patente per la macchina. >>
Daphne fece una smorfia. << Ho appena compiuto sedici anni. >>
<< Idem. >> sospirò Nico. << E poi ho un chaffeur zombie. >>
Branwyn spalancò gli occhi. << Davvero ? >> Nico annuì.
<< Io so guidare a malapena la fiammeggiante rossa di mio padre, >> fece Harry. << Questo non dovrebbe essere poi tanto diverso... >>
<< No, tu non guidi Harry. >> protestò Claire. << Zeus solo sa quanto sei spericolato. >>
<< Ehm, scusate? Io avrei diciotto anni. Un bus come questo non l'ho mai guidato ma ho abbastanza esperienza... >> tutti si voltarono a guardare Adrian. Il figlio di Cupido sorrise.
<< Meglio te, che Harry. >> sospirò Daphne.
Percy mise un cappelletto da taxi driver sulla testa di Cupido. << Okay, è andata. >> afferrò un braccio di Annabeth. << Andiamo dietro. >>
Branwyn afferrò Harry per un braccio. << Vieni davanti, voglio tenerti sotto'occhio. >>
<< E cosa sono un bambino ? >> protestò Harry.
Adrian si sistemò il cappelletto bene in testa, salì al lato del guidatore, valutò che fosse un po' stretto, sospirò e mise le mani sul volante. Accese il motore. << Partiamo! >>
<< ... potrei sempre guidare io, nel caso ti stanchi. >> affermò Harry.
Da quell'esclamazione seguì un sonoro urlo di Daphne, Branwyn, Jesse, Clare e Adrian: << No! >>

 
***

 
Gruppo 1. Demigod Camp.

Leo aveva installato delle torrette non appena i ragazzi con il bus se n'erano andati. Aveva installato un confine elettromagnetico a scossa continua. Se qualcuno doveva uscire, dovevano avvisarlo ma, tanto, nessuno ci teneva a mettere fuori un solo piede.
Quello doveva bastare. Ma Reyna aveva insistito nel preparare turni di guardia all'entrata principale, quattro ogni quattro ore. Non era stancante, dato che le ronde erano piccole, ma era sicuro.
Il primo turno toccava a Drake, Axel, Cody e Amaranth.
Leo stava ancora sistemando dei dettagli tecnici quando Gabriela andò a fargli visita. Successe quello che succedeva quando vedeva Chione - una sua cotta passata-, o Hazel - idem-. Iniziò a sudare freddo e temette che il fuoco gli uscisse incontrollato dalle mani.
<< Ciao. >> cinguettò Gabriela. << Come va ? >>
<< Oh, ho installato delle macchine tecnoregolabili per mandare continuamente energia elettrostatica. La Argo seconda ci fornirà le risorse e ci farà da torretta d'emergenza e... >> guardò la faccia di Gabriela, sembrava non ci stesse capendo un bel niente. Si passò la mano tra i capelli. << Scusa. Sono noioso. >>
Gabriela ridacchiò. Oh, soave ragazza, pensò Leo. Si passò una mano tra i bellissimi capelli e sbattè le lunghe ciglia che non potevi non guardare. << Va tutto bene. Ti piacciono i tacos ? >> chiese poi.
Leo non pensò che erano le nove di mattina e i tacos a quell'ora erano un po' fuori luogo. Posò la chiave inglese che teneva in mano ed esclamò: << Chicas, io sono spagnolo. I tacos sono la mia vita. >>
<< Spagnolo? >> squittì Gabriela. << Io sono nata a Buenos Aires! >> ed ecco che Leo spiegava il suo accento argentino.
<< Mia mamma era del Mexico. >> spiegò Leo.
<< Assolutamente... >> Leo pensò che stesse per dire fantastico, quando dei corni risuonarono nell'aria. Gabriela si allontanò da Leo e si guardò intorno.
<< Ci attaccano! >> urlò Frank al di fuori della mensa. << Le arpie e le manticore ci attaccano! >>
Gabriela schizzò via per prendere un'arma. Leo sospirò e si passò una mano sulla faccia. Guardò di traverso il punto il cui era passato il cino-.canadese. << Io ti odio Frank Zhang! >> afferrò il mantello e roteò il polso, pronto per lanciarsi in battaglia.

 
***


Ci avevano messo un po' a eliminare tutti i nemici, ma alla fine ci erano riusciti. Per fortuna solo alcuni erano riusciti a passare nel campo, gli altri la avevano uccisi con catapulte e freccie.
<< Ci servono più catapulte, in stile romano. >> ordinò Reyna, Frank annuì affianco a lei. ufficialmente, loro due erano al comando del campo. Reyna passeggiava intorno ai semidei stravaccati a terra, poi notò che qualcuno aveva la gamba che sanguinava, si avvicinò a lui.
Era un ragazzo un po' più piccolo di lei, sui quattordici. Reyna lo riconobbe cone Cody Granis, il figlio della dea egizia Best. Aveva capelli neri e occhi azzurro chiarissimi e la pelle abbronzata. Si avvicinò a lui. << Tutto bene ? >>
Cody Granis arrossì. << Solo un taglio grazie. >> ma gemette. Reyna premette la mano sulla gamba del ragazzo. Dopo tutto quello che aveva passato con Nico, di fasciature e "graffi" ne sapeva abbastanza. << Frank, portami del nettare e chiama Leo. >> ordinò.
Reyna si strappò un pezzò di mantello romano - le piaceva portarlo- e lo strinse intorno alla gamba del ragazzo. << Non ti preoccupare, guarirai presto. >>
<< Posso aiutarlo io, >> intervenne Drake Spencer. << Sono un figlio di Apollo. >> Reyna annuì e lo lasciò riluttante e andò a dire a Leo di costruire delle catapulte e altri arnesi che servivano, con il modello romano.
Drake posizionò le mani sulla gamba di Cody. << Sentirai un lieve bruciore. >>
Cody annuì, assente. << Non è bellissima ? >>
Drake aggrottò le sopracciglia poi vide l'oggetto che Cody stava guardando: il pretore romano. Scoppiò in una fragorosa risata. << Carina, sì. >>
<< E... dolcissima. >>
<< A me sembra più Giulio Cesare. >> scherzò. << Comunque sì, una ragazza adorabile. >>
<< Come si chiama ? >>
<< Reyna, mi pare. >>
<< Reyna, che bel nome... >> e ufficialmente, Cody Granis era partito. Partito per il Kazakistan.


AngolinoAutrice(?)
Okay, eccomi qua. Liciatemi, fate come volete ma come ho già detto: sono stata bloccata da internet. A morte Infostrada.
E, per tutte le manticore, hi finito da un po' - bel po'- BOO, sono depressa CACCHIO!
Ho disegnato altri personaggi, comunque, Branwyn e Adrian, li posterò nel prossimo, magari. Ok, volevo comunicare che ci sarà un aggiornamento a settimana di questa fanfiction, ogni Sabato; perchè sto scrivendo un libro - quello serio, non le catapecchie che ho provato a scrivere tipo 30 days to die o un'altra che stanno qui su EFP. pensò che la continuerò 30 days... o.O
Comunque perdonatemi per l'annuncio e.... gli spin di Till the world ends arriveranno presto! Coming soon!
Un saluto :P
Shanna.
   
 
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