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Autore: LightSnow    03/05/2015    2 recensioni
Kayme e Law. Lui, il dottore migliore della zona, lei, un clown doctor. Lui i bambini li fa piangere e morire di paura, lei li fa ridere con le sue buffe smorfie e la sua simpatia. Due persone, due caratteri estremi: l' una talmente ingenua da sembrare sciocca, l'altro talmente distaccato da sembrare senza emozioni. Spensieratezza e aridità. E se qualcosa si muovesse in loro? Si dice che anche la più fredda crudeltà si pieghi alla dolcezza e alla gentilezza. O sarà l'allegria di Kayme ad inaridirsi fino a diventare rigida e fredda?
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kayme, Trafalgar Law
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Doctor Sonrisa cap 4 Capitolo 4

Nei mesi seguenti tutto stava andando a gonfie vele.
Kayme e Law presero l' abitudine d' incontrarsi alla macchinetta del caffè tra un turno e l'altro. Discutevano di molti argomenti: come stava andando la loro vita, le ultime novità, le ultime scoperte in campo medico, i nuovi metodi di intrattenimento, astrologia, magia... o almeno, Law parlava per sè con una ragazzina intorno che gli faceva domande su tutto ciò che non sapeva, ovvero ogni cosa che costasse un minimo di ragionamento.
Intanto la foto di Law che rideva spensierato al solletico dei bambini venne pubblicata sul giornale locale, e in seguito anche nei paesi vicini. Il "chirurgo convertito " suscitò molto interesse, ma di natura opposta rispetto a prima. Infatti, se prima la maggior parte dei pazienti preferiva farsi chilometri per raggiungere lo stato vicino piuttosto che finire sotto i suoi bisturi, ora una discreta quantità di malati e non si recava all' ospedale di Flevance per accertarsi del suo cambiamento e approfittare della sua bravura medica.

In effetti, sorprendentemente, dopo quel giorno, Trafalgar era diventato più rilassato. Ora era più leggero. Era quasi come se avesse abbandonato quel velo di  gravità e diffidenza che di solito gli aleggiava sempre attorno. Ovvio, non lo aveva abbandonato del tutto, ma si era attenuato, era diventato fioco, leggermente sfumato. Aveva abbassato la guardia. Era stato un processo graduale e naturale, stimolato dalla presenza di Kayme. Con lei non aveva bisogno di barriere, del sarcasmo, di mettersi sulla difensiva. Ma di certo non si sarebbe mai lasciato andare del tutto. Mai, nel modo più assoluto. Ma a contatto con tanta genuità, con tanta spontaneità, aveva finito per aprirsi uno spicchio.

Dal canto suo, anche Kayme aveva risentito della frequente presenza di Law. Era infatti diventata più giudiziosa e consapevole. Ora, quando le passavano quelle sue pazze e entusiasmanti idee per la testa, sentiva una vocina che le prediceva le conseguenze. Vocina che per lo più ignorava. In fondo era fatta così : creativa e dinamica. E pensare alle conseguenze rendeva l' azione meno desiderabile, la rovinava. Per questo non ci pensava troppo e si buttava carica in ogni cosa facesse. Ma per lo meno pensava prima d' agire. Era già qualcosa.

Le giornate scorrevano che era un piacere.

Finchè...

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< Chi è Bepo? > Chiese la verdolina inclinando la testa.
< E' uno dei miei uomini. Mi sostituirà mentre sarò a Dressrosa. Trattalo con riguardo, mi raccomando. >
Bepo era uno dei ragazzi che dipendevano da Trafalgar. Questi frequentavano l' università di medicina, erano dei futuri dottori. Law aveva visto del potenziale in loro e aveva deciso di prenderli sotto la sua ala. Gli faceva ripetizioni affinchè prendessero buoni voti e avevano l' opportunità di fare dei tirocini assicurati in prestigiosi ospedali. Assicurati perchè erano raccomandati dal miglior dottore in circolazione.  Ma per quanto riguardava i costi e i soldi, dovevano arrangiarsi. Law voleva migliorarli, non certo fargli da mammina. In cambio questi erano agli ordini di Trafalgar, e lo chiamavano Capitano.

 Il giorno dopo si presentò un ragazzo panzuto dai capelli corti e bianchi. Più che capelli sembravano peluria, probabilmente di orso bianco, ipotesi che ben si adattava anche al suo aspetto fisico robusto e in carne.
Stava camminando per i vari corridoi tentando di trovare l' ufficio del direttore, quando si scontrò con una sagoma multicolore. Cadde a terra, ma subito si sollevò, alzò una gamba e le braccia e urlò : < Guarda che io conosco il kong-fu ! WATATATATATAH!!!! > Scalciando a caso dappertutto.
La ragazza si alzò da terra massaggiandosi la testa dolorante: < AH! Scusa ma devo scappare, devo andare ad accogliere un certo Bepo >
< Eh? Ma Bepo sono io! >
< Allora ciao! E benvenuto all' ospedale di Flevance! >
< Quindi tu sei Kayme? > Disse leggendo il cartellino.
< Sì, e oggi farai il tirocinio e io ti aiuterò! Sai, la direttrice Kureka vuole che sappia fare le basi di primo soccorso e simili, percui ci  ha accoppiati! > Disse con un tenero sorrisone.
< Ehm...Sì, ehm giusto... Ok, mettiamocela tutta! >
< Yuhuu !!! > Esultarono entrambi alzando un braccio.

                                                                                                         * ...Intanto...*

Certo che quella metropolitana era davvero affollata. Ma meglio così: il lavoro sarebbe risultato più veloce e facile del previsto.
Fu questo il pensiero di Law che con un' occhiata fece intendere anche ai suoi due uomini, Penguin e Shachi.
La metro stava per compiere la prima fermata, quando i due ragazzi più giovani con lo sguardo oscurato da degli insoliti cappelli, si posizionarono agli estremi dell' enorme vagone con delle piccole valigette in mano. La porta scorrevole stava per spalancarsi, e i due liberarono i piccoli bagagli dalla loro presa con molta naturalezza, posandoli a terra. I tre ragazzi poi uscirono dalla metro, mentre una grande quantità di persone si stava imbarcando nel medesimo vagone. Del resto, era la prima fermata.
Buffo, vero? Che le persone vadano incontro alla propria sorte senza rendersene conto,se non quando è troppo tardi.
Già, perchè Penguin sapeva.
Le lancette dell' orologio della stazione non fecero in tempo a rintoccare cinque secondi di più, che delle urla agonizzanti si consumarono in quel vagone. Un dolore straziante li divorò.
< Vi prego, fateci uscire!! >
< Uèèèè!!! >
< No, sta calmo piccolino, non piangere, andrà tutto bene... >
< M- Mamma, che sta succedendo? Mamma...mamma ho paura >
< Non lo so, ma resisti! >
< Fa male! >
< Ahia...sigh..sigh... >
< APRITE SUBITO QUESTA PORTA MALEDETTI! >
< SE NON CI FATE USCIRE GIURO CHE LA SFONDO! >
< Dannazione... >
< Dio, aiutaci! >
 Urla di bimbi innocenti senza colpe, suppliche di madri che pregavano di salvarsi, uomini al limite dell' esasperazione che prendevano a pugni le porte.
< ...caugh >
< Caug, caugh... >
< Caugh caugh caugh caugh caugh >
E poi tosse. Una tosse che mozzava il respiro, che ustionava i polmoni, una tosse che strappava vìa la vita. L' ossigeno era diventato un flebile soffio da cui non si poteva attingere. Gli ultimi barlumi di lucidità, la rassegnazione al proprio destino, la perdita di coscenza, la fine.
Le porte si aprirono per la seconda fermata, e una folla di persone comuni restò spiazzata.
In quel vagone c' erano 20 persone che giacevano senza vita. Sotto la loro cute, le vene erano esplose disseminando sangue in tutto l' organismo, riempiendo i polmoni, colorando la pelle di un rosso acceso.
Vennero rinvenute due valigette, contenenti uno spaventoso batterio.

< Qui é Monet, per il canale Arpy's News... oggi ci sono state 20 vittime di un misterioso battere, che pare fosse contenuto in un paio di valigette sigillate e poi aperte. Non sappiamo ancora chi sia il colpevole, dato che sulle valigette incriminate non c'erano impronte digitali. Avere un testimone è impossibile... ma la polizia sta indagando...

                                                                    *... all' ospedale di Flevance... *


< ...ma la polizia sta indagando. Qui è tutto dalla stazione centrale di Dressrosa. >

< Ei, Kayme, sta' attenta! Hai fatto cadere il vassoio con le siringhe! Se non stai attenta la direttr... Kayme?! Che ti succede? >
< L-L-Law...è a Dre-e-ssrosa... > Una pugnalata di dolore la trapassò da parte a parte.
< Oddio...Dio, fa' che non gli sia successo nulla! E se... per arrivare da Flevance l' unico mezzo è in metropolitana!! ...No...No...NO! LAW! >
< K- Kayme! Calmati! Vedrai che starà bene! Anzi, di sicuro è in ottima salute come Shachi e Penguin! >
< E.. E tu come fai a saperlo? > Chiese speranzosa fra le lacrime.
< Ovvio, perchè tutto questo l' hanno organizzato loro e saranno usciti sicuramente prima che il batterio li colpisse! > Disse il ragazzone fiero di aver mostrato la sua intelligenza e aver consolato l' amica.
Ma aspetta...qualcosa non quadrava. Perchè Kayme non era felice dato che Law era vivo? Perchè sembrava devastata? Bepo non riusciva proprio a capir.... OH CAVOLO. Aveva appena realizzato che aveva detto troppo e iniziò a sudare grondando acqua da tutte le parti.
< C-C-Che...EEEEEEEEE??!! >
< Emh...cioè...io volevo dire... quindi... >
< TRAFALGAR HA UCCISO 20 PERSONE ?!?!?!?
N-n-n-o... è...è uno scherzo...deve essere uno scherzo...per forza uno scherzo, VERO? >
A quelle parole Bepo non ebbe il coraggio di alzare la testa e risponderle.
Al che Kayme trovò l' atroce conferma alle sue paure.
< E TU ERI IN COMBUTTA CON LUI?! >
< NO! Cioè...in realtà sì, dovevo controllarti affinchè tu non lo intralciassi con inutili piagnistei da femminuccia, però io non ho ucciso nessuno quindi sono innocente, ahahah... > Si tappò la bocca di scatto. Stramaledettissimo vizio di parlare troppo, stava solo peggiorando la situazione!
< Ma questo non è quello che penso io, è stato il Capitano Law a dirmelo! >
Dalla padella alla brace.
 < No, basta... io devo parlargli...perchè...perchè sta facendo tutto questo? Perchè?! Adesso prendo il primo treno per Dressrosa e vado ad affrontarlo! >
< Cosa?! Sei impazzita? Potresti inalare quel batterio e... >
< Spostati! >
< NO! Non ti lascerò passare! Sei mia amica, e neanche Law ha nulla contro di te, percui non puoi andare a farti uccidere così senza sapere nulla ! >
Senza sapere nulla... di colpo la mente di Kayme fu irraggiata da un flashback. Un giorno Law, parlando di concorrenza, le aveva detto che è da idioti partire in quarta senza neanche sapere nulla su questi. Era fondamentale sapere il più possibile su di lui, usando queste conoscienze per distruggerlo dall' interno. A volte non era necessario affrontarlo neppure faccia a faccia.
Quindi...che Law nascondesse una ragione per compiere quest' orrore?
Avrebbe seguito il suo stesso consiglio per sconfiggerlo.
Ignorò Bepo e la porta che conduceva all' uscita per dirigersi nel corridoio e, più precisamente, nello studio di Trafalgar.

Strinse la maniglia con rabbia, quasi come se si volesse sfogare di tutta quella frustrazione tentando di trovare una risposta. Aprì la porta, che, stranamente, non era chiusa a chiave. Entrando, vide i classici mobili di uno studio: una piccola libreria, un paio di sedie, e molti documenti perfettamente ordinati in una pila sulla grande scrivania. Fu su quest' ultima che concentrò la propria attenzione. Frugò tra i cassetti ma non trovò assolutamente nulla di rilevante. Law non era certo un ingenuo, sapeva bene dove nascondere ciò a cui teneva. Ma d' improvviso, la ragazza si bloccò. I suoi occhi si puntarono su una foto. Una foto custodita gelosamente nel doppio fondo del cassetto. Sorprendentemente, Kayme riuscì a notarla e , con grande sforzo, la liberò dalla sua prigionia. La guardò meglio: c' era un bambino quasi completamente bianco assieme e imbronciato tenuto sollevato da un uomo bizzarro che sembrava urlargli contro. Sul retro, una scritta: Rocinante Doflamingo.
Ci volle solo un attimo affinchè Kayme realizzasse che quello era uno dei pazienti dell' ospedale.


   
 
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