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Autore: _piccolascrittrice_    03/05/2015    15 recensioni
Questa fan fiction è il sequel di "Il risveglio".
Ambientata tra la seconda serie -More blood- e la terza -Dark fate-,
i capitoli allacciano la mia fantasia con alcuni passi della trama originale.
Cosa, o meglio, chi dovranno affrontare Yui e i fratelli Sakamaki?
Davvero la morte del Capostipite non avrà ripercussioni su di loro?
Sarà necessario fare una scelta, che segnerà profondamente ogni vampiro.
Una scelta che deciderà le sorti delle famiglie Sakamaki, Mukami e anche gli Tsukinami.
Lasciando svelare la vera essenza di Yui Komori.
Dunque, vi invito a seguirmi in questi nuovi capitoli,
che illustreranno risposte e porranno altri temi, culminando con la fine della storia.
Ma secondo voi...sarà un lieto fine?
...O finirà tutto in un bagno di sangue?
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 25 Cogliendo il puro senso di smarrimento negli occhi degli Tsukinami, Yui gode. Sebbene abbia i polsi e le caviglie chiusi in una morsa al seggio di suo padre, la bocca forzata al silenzio dal fazzoletto di seta appallottolato, i lineamenti del viso provati dal recente, recentissimo pianto.
Mentre i fratelli di Heinz vengono fatti inginocchiare ai piedi di Raito, Ruki e Azusa, la lingua della fanciulla s'insinua con dimestichezza tra i solchi e le pieghe, umide di bava, della seta che ha stretta fra le labbra, come se voglia testarne veramente la consistenza, assaggiare la nota speziata di cui il fazzoletto è ancora permeato: l'odore di Karla, l'odore del muschio.
Azusa fa scivolare il coltellino al viso di Shin, ne percorre la circonferenza da un orecchio all'altro, lasciando dietro la punta della lama un solco rosso di sangue. La vampira, intanto, affonda i denti aguzzi nel bavaglio, desiderando per un folle attimo di star morsicando il collo di Karla, inebriata dall'effluvio di muschio. Poi si sorprende ad ammirare il muto perire dei due nemici, i quali iniziano a sanguinare da più punti -senza che la fanciulla riesca a registrarne in tempo la causa-, ma si limitano a serrare la mascella e a strizzare gli occhi. Ma, rendendosi subito dopo conto che il loro è solo un atto di arroganza, anche sul punto di morte, le viene d'impulso di artigliare ferocemente i braccioli a cui è legata.
Ora Raito si avvicina a Shin e gli afferra i corti capelli rossi con una mano, scoccandogli una gelida occhiata d'obliquo; lo stesso fa Ruki con Karla, sicché lo sguardo della fanciulla luccica di sarcasmo: i due vampiri paiono acquirenti che valutano la merce esposta. Però, pensandoci, gli Tsukinami non sono ormai quello? Sì, merce anodina, buttata sul piedistallo, sul punto d'essere scartata, dinnanzi a dove lei troneggia.

Come per il padre, così per la figlia, in quella sala millenaria si consumerà la stessa scena: cadaveri a terra, schizzi di sangue, vestiti imbrattati, coscienze stravolte.
Ma le analogie finiscono qui. Karl Heinz ha presidiato innumerevoli occasioni a massacri di creature per sete di faida e sangue, compiaciuto della sua irraggiungibile autorità. Yui Komori, invece, assiste per la prima ed unica volta all'uccisione di due vampiri spregevoli ed esecrabili, agognando di poterli assassinare con le sue stesse mani
.

Il momento è giunto. La giovane lo intuisce da come gli altri presenti si protendono, quasi incosciamente, verso il piedistallo.
Poi, repentinamente, il coltellino di Azusa si conficca nell'oculo sano di Shin, producendo un suono viscido e agghiacciante.
Subito dopo, Raito gli spezza l'osso del collo, facendolo schiocchiare in modo inequivocabile. Le dita di Azusa, allora, si apprestano a estrarre la lama dal suo occhio destro, ma la ritraggono con una veemenza tale da spappolare il bulbo oculare. Mentre il sangue zampilla intorno a lui, il cadavere di Shin stramazza a terra, colto dagli ultimi spasmi.
Come se aspettasse un segnale per agire, Ruki -sul cui volto scendono rivoli di sangue fresco- sloga con violenza la mandibola di Karla, soffocando un verso rabbioso. A quel punto interviene improvvisamente Ayato, sferrando un pugno che causa una contusione irrimediabile al cranio del vampiro: le iridi topazio si rovesciano all'indietro, il loro scintillio vitale si estingue, dopo di che anche il corpo di Karla si accascia pesantemente al suolo.
Non un gemito, un grido, un'imprecazione. Gli Tsukinami sono riusciti a torturarla anche ora, soccombendo in silenzio, privandola della soddisfazione di sentir soffrire le loro anime.
Accertarsi che loro hanno provato almeno un minimo del dolore che lei ha patito in tutti questi mesi.
Le hanno portato via Kanato. Hanno brutalmente ucciso Kou.
La nuca cinerea di Shin preme contro il tappeto insanguinato a una spanna dal trono. Assalita da un raptus incontenibile, Yui solleva una gamba del seggio con tutte le sue forze, e sfracella il volto esangue del vampiro.

***
Il marchio della passione 

E' Ruki-kun a soccorrerla.
Mentre gli altri trascinano via i corpi dissanguati degli Tsukinami -con ogni probabilità per gettarli nell'acqua del canale esterno-, il leader dei Mukami si avvicina al trono e la fissa, reggendosi al bracciolo destro come se gli manchino le forze. Effettivamente, inizia a slegarle i polsi con lentezza -le dita fredde e dalla parvenza impacciata-, guardandola dritto negli occhi in modo penetrante, ma senza proferire parola. Si limita a sospirare, soffiandole sui capelli, le braccia, le caviglie, frattanto che la presa delle sue mani si fa più decisa e calda, cominciando a sfregarle la pelle, non solo sfiorarla. Le sembra quasi che Ruki, man mano che slaccia quelle staffilanti corde di cuoio, si adombri.
-Si sta arrabbiando solo per avermi trovato in queste condizioni? Oppure è il pensiero...di..Kou a frustrarlo?-. Si chiede la fanciulla tra sé e sé, quando i polpastrelli del vampiro arrivano a toccare il bavaglio. I loro occhi si incontrano. -Saremmo dovuti intervenire prima.-. Lo sente mormorare a denti stretti, un attimo prima che le sgombri con impeto la bocca dal fazzoletto. Yui boccheggia, sorpresa del gesto repentino. -Non avrebbero potuto legarti e sarebbe stato Kou ad assassinare per primo quel verme-. Inveisce Ruki, sempre a mezza voce, dardeggiandola con le sue iridi screziate quasi palpitanti.
Il suo accesso d'ira la fa rabbrividire e al tempo stesso avvampare più di chiunque altro: sarà perché lui mantiene un tono di voce pacato, ma che lascia trasparire ugualmente una freddezza sferzante? O è per il suo sguardo indecifrabile, che si fissa su di lei ardentemente?
Cercando una spiegazione plausibile alla sua duplice reazione, la giovane si massaggia i polsi indolenziti e si passa la lingua disidratata sulle labbra. Ruki sussulta all'improvviso, facendole alzare gli occhi su di lui con aria allarmata. Ma il vampiro la sta solo osservando in viso con sguardo ambiguo.
Prima che possa dar voce alla sua apprensione, Yui è messa di nuovo a tacere, ma stavolta dalla sua bocca.
Ruki la divora con un bacio che le gonfia di rossore le due pieghe carnose, stimola le papille gustative raggirandole la lingua con la sua, mentre l'alito fresco le refrigera la gola secca. La fanciulla si dimentica di essere premuta al suo corpo slanciato, entrambi schiacciati sul sedile del trono in quella sala infausta.
Ad un certo punto, lui interrompe bruscamente il bacio, inghiottendola con lo sguardo. -Avevi bisogno di riattivare la circolazione-. Le labbreggia, peccaminoso. Yui non può fare a meno di rivolgergli un'occhiata scioccata.

-Permetteteci di averla con noi al momento della sepoltura di Kou-. Asserisce Ruki con aria solenne, rivolto ai Sakamaki.
Si trovano tutti quanti ancora sotto l'opprimente soffitto del castellaccio, una famiglia schierata alle spalle dell'uscita, l'altra in corrispondenza del piedistallo. La circostanza per cui Yui affianca Azusa -accarezzandolo, nel tentativo di tirarlo su di morale-, è già un punto in favore per il leader dei Mukami. -E non avete pensato che lei vorrebbe essere presente alla sepoltura di Kanato?-. Ribatte prontamente Ayato, ma senza la sua solita aria aggressiva. La sua voce, piuttosto, è incrinata dall'afflizione.
-Dovete ancora riesumare il corpo di vostro fratello. Vi prometto che Yui sarà di ritorno entro sera.-. Insiste l'altro, frattanto che i suoi foschi capelli vengono debolmente rischiarati dall'alba inoltrante le vetrate.
La sua totale mancanza di tatto colpisce la ragazza come un pugno nello stomaco, tant'è che lei intende subito farglielo notare, quando Ayato replica stizzito: -Come non detto. Ma vedete di non trattenerla oltre l'ora prestabilita.-, zittendola suo malgrado. -Grazie per averci chiesto del nostro volere in merito a questo.-. Rimbecca acidamente la vocina dentro di lei.
Sotto le sue mani, le spalle di Azusa vengono nuovamente scosse da un tremito, sicché la fanciulla lo cinge con maggior decisione, scegliendo di non accanirsi. -Perlomeno, così potrò pregare per l'anima di Kou e assistere Azusa..-. Medita, malinconica, fissando la lama del coltellino incidere nei polpastrelli del vampiro stretto a lei. Ben presto un fil di sangue inizia a scorrere giù per il suo palmo destro, ma lui sembra non accorgersene.
Prima che inizi a rabbrividire anche lei, una voce le sussurra all'orecchio: -Dobbiamo andare, Yui Komori.-,  fredda ed implacabile. Ruki-kun l'afferra per un gomito subito dopo, sospingendola verso l'uscita.
Stordita dal dolore sordo al petto, esausta di respirare l'aria viziata di quella dannata sala, la giovane guarda appena in volto i cinque fratelli Sakamaki, dopo di che viene inglobata dal furore del temporale.
***
Nel giardino retrostante la magione dei Mukami, Yuma sta scavando una fossa ai piedi di un florido melo.
-Quella buccia rossa ci ricorderà l'occhio destro di nostro fratello.-. Ha grugnito i vampiro castano, indicando con la punta della pala i frutti polposi ondeggianti tra i rami scossi dal vento forte. Dopo di che si è chiuso nel silenzio ed ha iniziato a lavorare con gran lena, all'apparenza incurante delle folate che gli sferzano il viso, la pioggia che si infrange con violenza contro le sue spalle larghe, i tuoni che rimbombano intorno a lui. Più volte i lampi hanno gettato luce sui suoi capelli gocciolanti e i vestiti inzuppati, ma Yuma-kun non ha mai alzato la testa in direzione del cielo o la sua dimora, continuando ostinatamente a livellare il terreno fertile per la tomba di Kou.

Yui osserva come ipnotizzata la scena dalla porta finestra della sala da pranzo, finché un fruscio alle spalle non attira la sua attenzione. Si volta, e i suoi occhi vengono imprigionati da quelli di Ruki: i capelli hanno un aspetto insolitamente scarmigliato, le gote diafane sono accarezzate dai lembi di tenda rossa, la camicia bianca sbottonata lascia scoperto lo sterno, le gambe sono fasciate da un pantalone nero, i piedi sono scalzi.
-Vieni con me-. Esordisce senza mezzi termini, porgendole il palmo della mano destra.
-Perché ha la voce arrochita? Perché mi fissa con quello sguardo... irresistibile?-. Pensa la ragazza, avvampando violentemente.
-Ruki-kun...Do..dovremmo aiutare Yuma. La..la salma di Kou..-. Balbetta in modo sconnesso, spalmandosi ai vetri della porta finestra. Il vampiro, incoraggiato da qualche oscura ragione, si protende verso di lei, puntellandosi su un gomito accanto al suo viso arrossato. -In questo preciso istante, se provassimo ad avvicinarci a Yuma con ogni probabilità ci tramortirebbe con una vangata. Abbiamo molto tempo prima che lui termini l'opera, Yui-. Ribatte, in tono suadente.
Ora la sua pelle è incendiata.
-Tempo per cosa, Ruki?-. Ha l'audacia di chiedergli, succhiandosi il labbro inferiore senza rendersene conto.
L'occhiata equivoca che le rifila subito dopo la costringe a reggersi al suo gomito per evitare di capitolare all'istante.
-Oh, ormai ti considero più intuitiva di così, Eva. Ora vieni con me.-. Le sussurra maliziosamente all'orecchio, facendole annodare un groppo in gola, dopo di che abbassa il braccio e la prende per mano, trascinandola oltre il largo sipario di velluto rosso.
Incapace di ritrarsi dalla stretta fredda ma risoluta delle sue dita, Yui segue il vampiro per i corridoi eleganti, su per le scale, nella sua camera da letto. Dove ha già dormito in un'occasione, e ha sognato...

-
Ora sei solo mia.-. Dichiara Ruki, chiudendo la porta dietro di sé con uno scatto impetuoso. La giovane ingoia invano il groppo in gola, paralizzata a qualche metro dalla branda.
Le piccole finestre disposte fianco a fianco sono state lasciate aperte, perciò la camera è attraversata da una corrente d'aria fresca che agita furentemente i tendaggi scuri, così come svolazzano i suoi biondi capelli e l'orlo della blusa blu.
Malgrado sappia quanto sia fatale il peso di quella situazione, in cosa possa incorrere da un momento all'altro, Yui si sente completamente in balìa del vampiro che la contempla da sempre più vicino, passo dopo passo, coi suoi occhi mirabili e screziati di mille emozioni contrastanti.
-Questa volta non cercherai di scappare da me, vero?-. Le chiede, ma suona più come una domanda retorica.
-Sa che non lo farò.-. Riflette lei con un moto di fastidio, squadrando il suo sorriso arrogante.
Lui allunga una mano e le cattura il mento fra due dita, studiando per un attimo la sua espressione. -No, stavolta ti concederai totalmente a me.-. Constata in tono evidentemente compiaciuto, a giudicare pure dalla piega presa dalla sua bocca, e le sfiora lentamente le labbra con un polpastrello. La fanciulla stringe le gambe, travolta da ondate di piacere che la fanno arrossire di frustrazione.
-Come sei sensibile...-. Lo sente mormorare assorto, prima che aggiunga, provocatorio: -O è l'impazienza a farti agitare tanto sotto il mio tocco?-. Yui spalanca la bocca, punta sul vivo, ed è lì per lì di mollargli un ceffone, quando lui l'afferra per entrambi i polsi e la costringe ad indietreggiare, facendola finire lungo distesa sul letto.
Lei soffoca un verso stizzito e tenta di liberarsi dalla presa, ma Ruki sale a cavalcioni su di lei e le blocca le mani sopra la testa, ridendosela di gusto. -Oh, suvvia, tutti e due vogliamo ben altro che questo-. La rimprovera in vena ironica, serrandole le gambe scalcianti tra le sue. -Sei un maledetto bastardo-. Sibila la ragazza, tuttavia si arrende, sprofondando così nel soffice materasso sotto di loro. Il suo complimento è accolto da uno sguardo eccitato.
Dopo qualche secondo, si sente dire: -Ti lascio andare le mani a patto che le usi per spogliarmi.-, questa volta in tono mortalmente serio. Yui ammutolisce dalla concitazione, inarcando entrambe le sopracciglia. Accidenti.
Il volto di lui è attraversato dall'ombra di un sorriso condiscendente. -Quella tua espressione innocente mi fa impazzire.-. Osserva con voce roca, raddrizzando di colpo la schiena: strattona bruscamente i bottoni della camicia, facendoli volare dappertutto, e se la sfila in un unico movimento fluido. Prima ancora che la cute della fanciulla possa diventare incandescente, Ruki la schiaccia sulle lenzuola sotto il peso del suo corpo virile, facendola gemere di sorpresa.
-Quanto ho aspettato questo momento, Yui Komori...Ma ora.. provo qualcosa che... non avevo mai percepito prima. Qualcosa che..-. La sua voce si spezza. In corrispondenza dell'interno coscia, lei sente premere la sua erezione. Le vengono le lacrime agli occhi.
-Ruki-kun..Io..io sono davvero pronta ad offrirmi a te. Ma devo sapere...devo sapere se quel qualcosa va oltre la volontà di potere, capisci?-. Labbreggia con la voce rotta dal pianto silenzioso, accarezzandogli i capelli con dita tremanti.
La sua esitazione a rispondere la colpisce al petto con una fitta lancinante.
Quando il desiderio è sul punto di svanire, lui le sussurra, con una certa riluttanza: -Avanti, toccami la schiena.-.
Lei gli rivolge un'occhiata perplessa, sicché è il vampiro a dirigere le sue mani lì, con una delicatezza che le gonfia il petto di rinnovata emozione.
Poi le sfiora. Due cicatrici, trasversali, profonde, ruvide al tatto, ampie, troppo ampie.
-
Ero poco più che un ragazzino. Ma avevo già perso tutto, vivevo per strada. Un giorno mi imbattei in due vecchi soci d'affari di mio padre. Iniziarono a picchiarmi; dissero di aver sempre odiato il mio atteggiamento strafottente nei confronti degli altri. Furono loro a marchiarmi. Come fossi un capo da bestiame, per incidere nella mia carne il fallimento della mia famiglia.-. Racconta il vampiro, con sguardo eccezionalmente lucido. La voce, invece, è priva di sentimento.
-Ecco, ti ho appena mostrato il mio più grande segreto, l'unica cosa di cui mi vergogno e che tortura la mia anima dannata. Mi sono appena affidato a te, Yui. Pensi ancora di poter fare lo stesso? Pensi davvero di donarmi il privilegio del tuo amore e l'autorità in veste di Capo dei Vampiri?-. Le domanda in tono grave, fissandola intensamente.
La risposta della giovane è inequivocabile. Accarezza le sue cicatrici, e sorride con dolcezza. Gli prende il viso tra le mani, e lo bacia a fior di labbra. Si sfila i pantaloncini, e lo guarda. Gli abbassa la cerniera dei pantaloni, ed ansima.

Ruki-kun la penetra con violenza, travolto dal desiderio e la passione di possedere il suo corpo morbido ed incantevole. Grugnisce e spinge sempre più in profondità, cercando follemente un contatto con la sua anima pura ed innocente. La priva della verginità con una lussuria tale che la fa gridare di solo piacere. Le lenzuole candide sotto di loro si impregnano di rosso, così come le labbra del vampiro mentre premono sul suo collo, assaggiando ancora e ancora il suo sangue sublime.
Ruki Mukami viene consacrato al titolo di Capo dei Vampiri e Yui Komori come sua sposa, ma questa consapevolezza non tocca nessuno dei due. Perché ora sono rapiti l'uno dall'altro, smarriti in un vortice di godimento carnale e gioia profonda.

***
Angolo autrice:
Buonasera a tutti! Posso scrivere di avercela fatta a pubblicare entro domenica, che sollievo!
Come avete ben potuto capire, il primo dei finali alternativi ho deciso di dedicarlo a Ruki. Desidero vivamente avere il parere delle mie amiche in merito.. Insomma, mi sono spinta un pochino più in là con le descrizioni delle scene...osé? xD Anche se questo lo considero solo un primo tentativo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Sì, ce l'ho anche con voi lettori che vi nascondete nelle semplici (ma preziosissime) visite al capitolo u_u
Chiedo venia per il ritardo o la totale assenza di risposta ai messaggi personali o le recensioni. Ammetto che talvolta il poco tempo libero che ho lo uso per leggere le pagine di un buon libro (ultimamente mi sono data ai gialli xD), ma quando mi collego ad EFP, faccio sempre tutto il possibile!
Grazie, grazie a tutti dell'attenzione.
















 



















   
 
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