Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: CrazyFantasyWriter    04/05/2015    2 recensioni
La guerra di Hogwarts è finita, Voldemort è stato sconfitto.
Harry decide di spezzare la bacchetta di Sanbuco, non fa per lui, non la vuole.
Un nuovo futuro aspetta il trio e l'intero mondo magico.
E se i ragazzi decidessero di tornare al castello per studiare un ultimo anno insieme?
Nuovi professori, nuove magie, gli amici di sempre, il coraggio di sempre.
Coppie degli scritti originali e caratteri non stravolti. E' un vero e proprio continuo secondo ciò che ha lasciato detto la Rowling, a parte per il fatto che i ragazzi tornano ad Hogwarts.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3- Una piccola novità

Era passata una settimana dal funerale di Fred. Tutti cercavano di essere forti, ma ogni tanto Harry sentiva ancora Molly piangere anche se, quando la vedeva durante i pasti o quando era impegnata nelle faccende domestiche, si mostrava sempre serena.

Nel frattempo la casa si era svuotata. Bill e Fleur erano tornati a Villa Conchiglia, Charlie era ripartito per la Romania e Percy era tornato a vivere nella casa che aveva sempre occupato durante la distanza dalla famiglia. Alla Tana c'erano solo più Molly, i ragazzi e qualche volta George se non era impegnato con il negozio perché Arthur aveva ripreso a lavorare in fretta ed era impegnato a tempo pieno sotto il controllo del Ministro Kingsley.

Le giornate divennero decisamente monotone per Harry, Ron, Hermione e Ginny. Quasi quasi sentivano la mancanza di Voldemort; per anni avevano passato i loro ritrovi a casa Weasley o a Grimmauld Place ad escogitare piani, origliare le riunioni dell'Ordine, opporsi contro tutti quelli che dicevano che erano troppo giovani per combattere contro i Mangiamorte e in qualche modo il tempo era passato velocemente. Con Voldemort morto e i Mangiamorte rimasti ad Azkaban, invece tutto era noioso e sempre uguale.

Li svegliava il canto roco di un vecchio gallo all'alba; i ragazzi si arrabbiavano un po' insultando chiunque incontrassero appena svegli; dopo la colazione uscivano a giocare a Quidditch, ma non riuscivano mai a fare una partita decente perché Hermione era davvero scarsa; finita la partita pranzavano; poi andavano a sonnecchiare un po' nelle loro stanze; appena svegli Hermione li costringeva a fare “un piccolo ripasso” per non dimenticare ciò che avevano imparato a Hogwarts; si faceva sera e arrivava il Signor Weasley con la Gazzetta del Profeta, leggeva ad alta voce gli articoli più importanti, che spesso riguardavano un concerto o il ritrovamento di un vecchio cimelio sportivo e poi tutti andavano a letto. Niente visite da parte di quelli dell'Ordine, niente visite da Luna che abitava solo oltre la collina di fronte alla Tana, niente di niente.

“Mi annoio” esordì Ron l'unica mattina in cui decisero di non giocare a Quidditch perché pioveva e il giardino era diventato un'enorme palude.

Harry era stravaccato sul suo letto, Hermione era seduta sul bracciolo della poltrona e Ginny era seduta a terra sul tappeto.

“Anche noi” risposero all'unisono i ragazzi.

Ron raggiunse la poltrona e si sedette facendo sobbalzare Hermione che era seduta sul bracciolo.

“Sai quando arriva George?” chiese Ginny.

“Mamma ha detto che viene sabato” rispose stancamente il fratello.

“E oggi è solo martedì, vero?” chiese Hermione, come se non lo sapesse.

Harry annuì.

“Se solo ci fosse un'altra evasione da Azkaban, se solo...”

“Harry, non scherzare nemmeno. Per l'amor del cielo! Altri Mangiamorte in libertà? No, grazie” disse Hermione con un brivido.

“Era solo per dire” la tranquillizzò Harry.

“Si, lo...”

“Ho un idea!” esclamò Ginny scattando in piedi e facendo sobbalzare gli altri tre.

“Allora?” chiese Harry annoiato, dopo la deludente proposta di travestire il Demone della soffitta e andare a trovare Murriel, la zia di Ginny e Ron, non si aspettava nulla di meglio.

Un sorriso da orecchio a orecchio apparve sul volto della rossa.

“Andiamo a vedere la finale della Coppa del Mondo” disse Ginny.

“Si e i soldi per i biglietti dove li troviamo?” chiese Ron.

“Oh non credo ci sia bisogno di soldi per avere i biglietti” disse Ginny pensierosa.

“Vuoi scambiarli con una confezione di Cioccocalderoni?” chiese Hermione scettica.

Ginny sbuffò.

Ovviamente no” rispose, incredula che gli altri non avessero capito le sue intenzioni, “Non siamo amici del Ministro della Magia?”

Gli altri annuirono seguendo la logica della ragazza.

“Allora possiamo avere i biglietti gratis, l'avevamo fatto già un paio di anni fa, ricordate?”
Come potevano essersene dimenticati? C'era stata l'irruzione dei Mangiamorte quella notte.

“Non credo che Kingsley ci possa dare i biglietti gratis” disse Hermione razionale.

“E perché?” chiese Ron schierandosi dalla parte della sorella, “Possiamo chiedere anche a Neville e Luna di venire a vedere la partita con noi, ci divertiremo un sacco! E poi... Bulgaria-Canada, sapete da quanti anni è che la Bulgaria non batte il Canada?”

Tutti lo guardarono curiosi, nemmeno Harry e Ginny che erano sempre stati ferrati in materia sapevano la risposta.

“Cinquant'anni” rispose Ron con tono plateale.

“E quindi?” chiese Hermione rovinando la teatralità del momento.

“E quindi” rispose Ron alzando gli occhi al cielo, “Quest'anno le cose cambieranno, perché la Bulgaria ha comprato un certo Ivanoscky, dicono che è allo stesso livello di Krum”

“Giocherà anche Victor?” chiese Hermione.

“Cosa me ne importa se gioca Victor” le fece il verso il rosso, “Gioca Ivanoscky, di Krum possiamo anche farne a meno”

“Sarebbe già stato divertente vedere una partita dei Cannoni di Cundley” commentò Harry.

“Puoi giurarci amico, quest'anno mi sa che la coppa la vinciamo noi!” esclamò Ron, “Però non possiamo andare a vedere tutte e due le partite, io preferirei vedere la Bulgaria”

“Anche io” si inserì Harry.

“Si, anche io, scommetto che perderete!” disse Ginny, che da sempre tifava Irlanda ed era decisamente contro la Bulgaria.

“Si, come no. Ti ricordo che abbiamo Ivanoscky”

La porta si spalancò interrompendo la discussione.

“Chi è Ivanoscky?” chiese il signor Weasley entrando.

“E' un...”

“Non importa, Ron.” lo interruppe sbrigativo il padre, “Tra poco arriverà Kingsley, scendete?”

Il gruppo scese in cucina non capendo bene quello che stava succedendo.

“Signor Weasley è successo qualcosa?” chiese Harry pensando subito ai Mangiamorte.

“No, Harry” rispose l'uomo, facendo avanti e indietro dalla cucina alla piccola sala della Tana.

Molly entrò in cucina, era agitata come il marito.

“Cos'è successo?” chiese Harry alzando un po' il tono della voce, voleva una spiegazione. Era morto qualcun altro? Chi, un altro Weasley? Perché dovevano vedere Kingsley? Era successo qualcosa al Ministero?

Il campanello suonò e la signora Weasley andò ad aprire per poi tornare in cucina accompagnata da George.

Quattro espressioni deluse si dipinsero si volti dei ragazzi.

“Che accoglienza” disse sarcastico George, “Non siete contenti che sono tornato prima?”

“Stiamo aspettando il Ministro” disse Ginny nervosa, “Cos'è successo?”

George diede un morso ad un muffin trovato nella dispensa e non rispose.

“Parla” intimò Ron puntando la bacchetta contro il fratello maggiore.

George sbuffò.

“Non è successo nulla, tranquilli”

“E allora perché sono tutti così agitati?” chiese Hermione.

“Per Teddy, no?” disse George con una scrollata di spalle.

“Ma...” provò Harry.

“Tra poco saprete” troncò George e uscì dalla cucina.

Il campanello suonò ancora, ma Kingsley non era solo, c'era anche Hagrid che portava in grembo quello che sembrava un groviglio di lenzuola.

“Finalmente” sospirò Harry, “Può spiegarci qualcosa signor Ministro?”

Kingsley ridacchiò e Molly lo fece accomodare a tavola.

“Allora?” chiese ancora Harry squadrandolo.

“Prima cosa: non chiamarmi Ministro, seconda cosa: non è successo niente di grave”

“Oggi è un giorno felice!” esclamò Hagrid radioso.

Harry si voltò verso di lui.

“Ciao Hagrid”

“Harry, posso presentarti...” un gesto di Kingsley lo fermò.

“Credo che sia meglio dare delle spiegazioni a tutti” disse il signor Weasley, “Sedetevi tutti”

“Dopo la morte di Remus e Dora il piccolo Ted non è rimasto solo” spiegò Kingsley, “Lo hanno affidato a dei funzionari del Ministero che a loro volta l'hanno lasciato fino a poche ore fa ad una famiglia adottiva. Sono dei lontani parenti di Florian Fortebraccio, fra pochi giorni si trasferiranno all'estero e il bambino ha bisogno di una nuova casa fino a quando il suo tutore non potrà occuparsi di lui”

“E il suo tutore chi sarebbe?” chiese Harry ridendo amaramente, “La moglie di Malfoy? Non credo che abbia le capacità di allevare un bambino, si è visto da come ha cresciuto suo figlio”

Ron rise, ma un occhiataccia da parte della madre lo bloccò.

“Fortunatamente nessuno della famiglia di Dora ha alcun legame con Ted, secondo il Ministero.”

“Ma Andromeda?” si inserì Harry.

“Non è stata segnalata lei come tutrice”

“Sei tu caro” disse la signora Weasley a bassa voce aspettandosi chissà quale reazione.

Harry rimase allibito. Ora tutto tornava, lui era il padrino del piccolo Teddy Lupin, doveva immaginarlo che prima o poi lo avrebbero affidato a lui.

“Ma io a settembre andrò a Hogwarts e poi... Grimmauld Place non è ancora stata controllata, inoltre sono appena maggiorenne non posso occuparmi di un bebè da solo”

“Lo sappiamo” disse Kingsley con un sorriso, “Per questo vivrà qui alla Tana fino a quando tu non avrai finito di studiare e fino a quando non andrai a vivere da solo”

Un lamento ricordò ai presenti lo strano groviglio di lenzuola che Hagrid teneva in grembo.

“Vuoi prenderlo?” chiese Hagrid.

“Ci provo” disse Harry imbarazzato, non aveva mai preso nessun bambino in braccio.

Il mezzogigante srotolò cautamente il fagotto in modo che tutti poterono vedere Teddy. Era piccolo, ma abbastanza robusto per i mesi che, secondo i calcoli di Harry, doveva avere. I capelli erano di un bel rosso vivace, ma appena Harry lo prese in braccio divennero azzurri.

“Ti sta proprio bene in braccio” commentò Ron con un sorriso malizioso.

Harry osservò il suo figlioccio, orgoglioso. Era un bambino bellissimo.

“E se lo affidassimo alla madre di Tonks?” propose il ragazzo dopo qualche istante di silenzio.

Kingsley si stuzzicò un labbro con pollice e indice, pensieroso.

“Non so se ha voglia di allevare un neonato... ha già una certa età e gliene sono successe tante nell'ultimo periodo” disse poi.

“Ne sono successe tante a tutti” constatò Harry, “E poi potrà venire da me tutte le sere una volta finita la scuola... e non credo davvero di essere all'altezza di pannolini e incantesimi di pulizia”

Il gruppo rise a quell'affermazione.

Harry diede il bimbo alla signora Weasley che era pronta con le braccia aperte a coccolarlo.

“Dico seriamente” concluse il Prescelto.

“Sì, forse hai ragione” asserì allora il Kingsley, “Mi occuperò io di parlare ad Andromeda il prima possibile, nel frattempo il bimbo può restare qui?” chiese a Molly.

“Ma certo! Amo questo pulcino” disse con fare materno mentre il piccolo ridacchiava tra le sue braccia.

“Adesso scusatemi, ma dobbiamo andare” disse il Ministro alzandosi, Hagrid lo seguì.

“Ci si vede” disse Hagrid sventolando la manona in direzione dei ragazzi.

I ragazzi risposero al saluto.

Erano tutti intenti a osservare il bambino in braccio alla signora Weasley che nessuno si accorse che gli altri due erano usciti di casa, nessuno tranne Ginny.

La rossa lasciò il gruppo e seguì fuori Kingsley e Hagrid, poco dopo tornò in cucina, allegra più che mai.

“Tenetevi liberi per la fine di Agosto, perché andiamo alla Coppa del Mondo!”



 

NOTA:

Sono felice che vi siano piaciuti i capitoli precedenti, vi ringrazio davvero tanto per le recensioni e per aver messo la storia in una delle categorie.
Ora passiamo al capitolo, sinceramente mi piaceva l'idea della coppa del mondo anche se non so se come i mondiali di calcio per esempio sia ogni 4 anni (come nella mia storia appunto).
Ci tengo a precisare anche che ogni personaggio avrà la rilevanza che ha nei testi originali a tempo e debito, ad esempio magari ora non parlo di Ron e Hermione come coppia, perchè non posso parlare di tutti e di tutto in un solo capitolo, altrimenti verrebbero mille pagine. Quindi non disperate se il vostro personaggio preferito magari in questi primi capitoli vi sembra trascurato o marginale, ci tengo a rispettare i personaggi, la loro valenza e il loro carattere, quindi ognuno di essi avrà una parte fondamentale nella mia storia così come nei libri originali :)

Alla prossima,
Vale
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: CrazyFantasyWriter