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Autore: BELIEBER_G    04/05/2015    1 recensioni
Ogni volta che Wendy sentiva un ululato, il suo cuore iniziava a battere più forte.
Era il suo mondo, lo era sempre stato.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Jackson Whittemore, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: OOC | Avvertimenti: Bondage
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(Narra Stiles)
 
Entrai lentamente in quella che era la casa di Derek. Lui era lì. Seduto alla scrivania davanti alla parete di finestre che dava sulla città. Alzò lo sguardo su di me. Io sorrisi come per dire: Lo sapevo. “Sapevo che saresti tornato dalla morte anche stavolta.” commentai. Si alzò e si avvicinò. “Ce l’ho fatta. Sono guarito e sono riuscito a camminare.” spiegò. Annuii e posai una mano sulla guancia. “Dovrei farmi la barba?” domandò. “No,sei sexy con la barba.” risposi. Mi afferrò il polso e mi baciò il palmo della mano. Poi mi tirò a se e mi baciò con la lingua. Un lungo e intenso bacio. Poi si inginocchiò davanti a me. Sapevo cosa aveva in mente e lo lasciai fare. Mi slacciò i jeans e li mise giù: arrivarono alle ginocchia. Gli carezzai i capelli mentre lui mi lasciava morsi sul ventre. Mi abbassò anche i boxer e raccolse la mia erezione in bocca. Mosse la testa così velocemente che non contai i minuti o i secondi in cui venni nella sua bocca. Mi alzò la maglietta e mi lascio corti baci sul petto. Poi mi rivestì guardandomi negli occhi. Deglutii e lui si pulì un lato della bocca. “Derek devi.. Aiutarmi a riconquistarla.” gli dissi,riferendomi a Wendy. Aggrottò le sopracciglia. “Quindi,no,aspetta..” balbettò confuso. “Derek. Io.. Noi ci siamo amati,davvero. Ma adesso è il momento di finirla.” spiegai. Fece uno sguardo comprensivo e poi me ne andai. Sapevo cosa era bene per me stesso.
 
(Narra Wendy)
 
Portai la cena a mia madre,quella sera in ospedale. La posai sul bancone e notai che c’era molta folla. “Che succede?” chiesi. “Siamo accorto di dottori.” disse in fretta. C’era una signora al telefono che continuava a dire che la dottoressa sarebbe arrivata tra dieci minuti. Mi sedetti,quando arrivarono Danny ed Ethan. Danny sembrava stare male. Da quando i gemelli erano arrivati a scuola,Ethan si era molto attaccato a Danny. Sapevo che prima o poi gli avrebbe fatto del male. Lo facemmo sedere su una sedia. “Non respirava!Gli serve qualcosa!” esclamò Ethan preoccupato. Lo presi per il braccio e lo portai da una parte. “Che cosa gli hai fatto?” sussurrai. “Te lo giuro,non l’ho toccato.” rispose. Ancora non respirava. “Morirà!”  continuò Ethan. Mia madre scosse la testa e lo fece sdraiare su un lettino. Lei prese un grosso ago. Io ed Ethan facemmo una faccia schifata,mentre mia madre gli apriva la maglietta. Glielo inserì in un polmone e lui tornò a respirare. Ethan fece un sospiro di sollievo. Ma la mamma voleva tenerlo sotto osservazione. Uscii e andai verso la macchina ed Ethan mi seguì. “Ti giuro,non ho fatto niente.” mi disse alzando le mani. “Qual è il vostro scopo?” domandai. “Deucalion voleva che ottenevamo delle informazioni da Danny e da Lydia..” spiegò. “Ma Lydia ignora Aiden.” pensai. Lui annuì. “E poi ci ha dato ordine di ucciderli.” continuò.  “Tu non ucciderai Danny..” Abbassò lo sguardo a quelle parole. “Tu lo ami.” puntualizzai. “No,non posso.” singhiozzò e poi mi abbracciò. Sentimmo un tonfo un po’ più in là. Era una macchina. Aprii lo sportello,ma non c’era nessuno. Era l’auto della dottoressa. E sul sedile c’era una farfalla. “Un avvertimento.” commentò il gemello. “Dove l’hanno portata?” domandai. “Non lo so.” rispose. “Come fai a non saperlo? Deucalion ha ucciso tutta quella gente.” puntualizzai. “No. Anche noi stiamo cercando questo druido,ma non siamo stati noi.” spiegò. Una scoperta in più.  Poco dopo arrivò la polizia,con Stiles e suo padre. Io e Stiles andammo da una parte a parlare. “E’ un altro sacrificio.” disse Stiles. “Sono spariti due dottori. La donna nella macchina era una sostituta.
Mia madre dice che il medico di turno non è mai venuto.” spiegai.
***
Dopo quello che mi aveva detto Ethan sul bus,Scott ed Isaac insistevano sul farmi da bodyguards. Una mattina mi svegliai e li trovai lì davanti a me. Addormentati. “Stiamo scherzando?” alzai un sopracciglio. Entrambi si svegliarono di colpo. “Non c’è bisogno che mi sorvegliate.” commentai. “Tu eri di guardia per ultimo.” disse Scott ad Isaac. “No,eri tu.” continuò Isaac. “No,ti ho detto che dovevi essere l’ultimo.” proseguì Scott. “Okay,forse ero l’ultimo.” puntualizzò Isaac. “Sentite coniglietto ricciolino e fratellino psicopatico…So proteggermi da sola…Ma grazie.” dissi col sorriso. Li avvicinai a me e li abbracciai.
 
(Narra Derek)
 
Sapevo che sarebbero venuti per vendicarsi e soprattutto per prendere Wendy. Dovevo inventarmi qualcosa. Quando fecero la loro entrata Boyd ed Isaac. Isaac mi guardò e mi venne incontro per abbracciarmi. “Lo sapevo.” mormorò stringendomi. “Presto saranno qui.” disse Boyd. “Abbiamo un piano in mente.” continuò Isaac. Secondo Boyd,potevamo bloccarli con l’energia elettrica. La stessa che loro avevano usato su lui e Cora. Mettemmo i fili per tutto il loft e poi la allagammo. Prendemmo delle tegole su cui sederci. Poi telefonai a Stiles per dirgli di quello che avevamo pensato.  “Mi sei mancato.” gli dissi dopo avergli spiegato quello che stavamo facendo. “Anche tu.” disse in risposta.
 
(Narra Wendy)
 
Tornai a scuola per un’altra lezione. Ma il telefono di Scott squillò. Il dottor Deaton aveva trovato una farfalla. Un avvertimento. Come aveva detto Ethan. Presto sarebbe stato rapito dal druido. Seguimmo Scott alla clinica veterinaria,dove c’era già lo sceriffo. Lui sembrava alquanto disperato. Non sapeva come risolvere il caso,ma non si. Andai a parlare con Stiles in bagno. “Dobbiamo dirglielo.” pensai. “Cosa? Adesso? Non vedi quanto già è sconvolto?” chiese. “E’ sconvolto perché non ha nemmeno un indizio. Forse potrebbe aiutarci.” spiegai. “E se farglielo sapere lo porterebbe a morte certa? Non posso perdere anche lui Wendy. Non posso perdere entrambi i genitori. Non posso.” sclerò. Gli fermai le braccia,stava gesticolando e dando di matto. “Lo so. Lo so,scusami. Hai ragione.” posai le testa sul suo petto. “No,non ho ragione.” mi carezzò la schiena. “Glielo diremo.” continuò. “Io ti aiuterò.” mormorai. Mi baciò la fronte e mi prese la mano andando di fuori. C’era la Morrell,che stava parlando con lo sceriffo. Si avvicinò a noi. “Nessuno di loro lo troverà.” disse,per poi andarsene. Era molto sospettosa.
***
Io e Stiles tornammo in ospedale da Danny. Stiles insinuava che dovevamo controllarlo,per lui era una bersaglio,non si era sentito male per caso. Danny stava dormendo,ma prima che potessimo mettere le mani sul suo zaino,sentimmo i passi dell’infermiera e ci nascondemmo nella cabina armadio. Era abbastanza stretto. Io stavo davanti alla porta e Stiles dietro di me. Faccia a faccia. Sentivo una leggera pressione in basso. “Che stai facendo?” chiesi. “Io?Niente,sono fermo.” rispose. “Beh,il tuo corpo sta facendo qualcosa.” continuai. Stiles guardò in basso. “Merda.” “Forse se mi giro..” dissi voltando la testa verso la porta. “Wendy.” sussurrò. “Si?” chiesi. “Così è peggio.” rispose. Ridacchiai piano e mi rigirai. I nostri nasi vennero a contatto. Provammo di nuovo a baciarci,ma Stiles cadde verso i vestiti. Lo ressi. Quando l’infermiera se ne fu andata,uscimmo. Stiles frugò nel suo zaino e trovò un blocco di fogli su una ricerca che stava facendo per Harris. Uscimmo. “Di cosa parla?” domandai. “Non so,di correnti telluriche,credo.” rispose leggendo velocemente ogni foglio. Tornammo dalla clinica veterinaria,dove c’erano Scott e Cora.
***
Danny aveva una mappa della città,dove erano ben evidenziati dei posti. “Il cavou della banca e dove sono stati trovati tutti i corpi. Anche il loft di Derek.” fece notare Stiles. Dovevamo capire dove si potesse trovare Deaton.
 
“E se fosse una cosa facile? E se sapevano che avremmo cercato a lungo e lo hanno nascosto in un posto facile da trovare,che tutti conosciamo?” pensai. Stiles mise la mano sul cavou. Dove erano anche imprigionati Boyd e Cora. “Okay,io e Stiles andiamo li!” esclamai. Arrivò un messaggio la telefono di Cora. “Il piano non ha funzionato. Hanno staccato la corrente.” lesse.
 
Prima di andare al cavou,io e Stiles ci precipitammo alla centrale principale e abbassammo tutte le leve,così che la corrente potesse scorrere di nuovo. Prendemmo la jeep e velocemente andammo al cavou. Deaton era lì. Legato ai polsi,sospeso. In quelle circostanze ci volevano minuti per morte certa. Per respirare serviva che la persona legata si alzasse e prendesse aria. Ma dopo un po’ non avrebbe più avuto la forza e non avrebbe più respirato. Non apriva gli occhi e gli andai contro. Ma fui respinta da qualcosa. Intorno c’era sparsa della pietra lunare. Non era possibile. Ci guardammo. “Faccio io.” disse Stiles. Lo fermai. “No!Posso farcela.” esclamai. Misi due mani sulla barriera e spinsi il più possibile. Deaton aprì gli occhi di poco,ma fui respinta di nuovo.  A quel punto arrivò lo sceriffo. “Lascia fare a me.” disse,per poi sparare alle corde. Deaton fortunatamente ritrovò il respiro. Gli andammo contro. “Grazie.” disse. “I tuoi occhi. I tuoi occhi erano di un rosso acceso.” continuò. Stiles mi guardò e mi alzò la maglietta. Il morso sul fianco,o in quel caso la cicatrice,era ricomparsa. “Non è possibile.” commentai. “Si. Non succede da 100 anni. Un vero Alfa. ” spiegò. La sua faccia era sospetta. “Lei lo sapeva?” chiesi. “Lo speravo.” rispose. Tornammo immediatamente al loft,c’era una sfida.
  
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