Prologo.
Tra Italia e Americhe
P |
hoenix,
Arizona. Due fratelli parlano in una stanza di una villetta con vista aperta
campagna.
-Capisco
Alex, ma ne sei proprio sicuro?- chiese Sean.
-Certo,
te l'ho appena detto, progettiamo di avere un bambino, non so quanto potrò
seguirvi... mollo, voglio stare vicino a mia moglie.-
-Ok,
ok... spero che riusciremo a trovare un altro tastierista, magari anche con un
po' di tecnica, non guasterebbe.-
-Stai
insinuando che non ho tecnica?-
-Non
sto insinuando un bel niente. Tu non hai
tecnica e basta.-
I due
fratelli si guardarono e scoppiarono a ridere.
-Allora
ci vediamo presto, eh?-
-Ovvio,
Alex. Non saprei proprio come dirlo a Joel e Ryan. -
-Spero
che la prendano bene, dopotutto, mica muoio!-
-Già, e
ai fan, invece?-
-Stesso
motivo, fratellone.-
-"Fratellone"...
ma tu guarda, nasci dopo di me e ti sposi prima!-
-È la
vita, Sean.-
I due
risero di nuovo.
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-E |
quindi, mamma? Sei
d'accordo?-
-Certo
che non sono d'accordo, ma se ci tieni...-
-Certo
che ci tengo! L'America è il mio sogno da sempre, lo sai!-
-Che
dice babbo?-
-Che
devo chiederlo a te...-
Sospiro.
Mai i miei genitori sarebbero riusciti a prendere una decisione che riguardi la
mia vita senza consultarsi l'un l'altro. Dovrei essere io, invece, a prendere
decisioni per conto mio. Ho ventiquattro anni, andiamo. "Non m’importa se
hai diciotto anni" dicevano, "finché starai sotto questo tetto,
decideremo noi." E sia. Alla fine è pure giusto. Ma Santo Cielo, me ne
voglio andare e non posso?! Certo, l'America è
lontanuccia, però finalmente otterrò il diploma in pianoforte e intraprenderò
la carriera da concertista che sogno da tempo! O anche
la professoressa, per carità. Sempre a Phoenix, però, mi pare ovvio. Vado
nell'altra stanza, dove c'è mio padre che, come al
solito, fuma davanti al caminetto. Sa molto di "casa", questa scena.
-Babbo...- inizio -Mamma ha detto che non è d'accordo.-
-Mamma
ha ragione, ma non è giusto che tu non possa fare quello che vuoi.-
Sei
d'aiuto, babbino. Avete detto entrambi praticamente la
stessa cosa.
-Facciamo
una scommessa.-
Spalanco
gli occhi. Babbo non è il tipo che fa scommesse, questo è certo.
-Se tu entro un mese riesci a sistemarti a Fenice...-
-Phoenix,
babbo. Phoenix.-
-Eh, cussu chi este.-
Sorrido.
Sardo, già. È sardo, niente da fare. Ha detto "quello che è".
-Dicevo,
se ti sistemi laggiù entro un mese, io e mamma ti lasciamo in America. Amelia e
Matteo sono d'accordo sul fatto che tu vada, anche se ci mancherai.-
Amelia
è mia sorella maggiore, è vedova e ha due figli: Carlo e Filippo, adolescenti
pazzi scatenati, ma dei bravi ragazzi. Matteo invece è il minore della
famiglia, sta ancora finendo le industriali e, come me, sogna l'America, da
sempre. Amante dell'Heavy Metal. Io vado più sul classico, essendo pianista, ma
mi piace un po' tutta la musica.
E così
devo sistemarmi entro un mese per tenermi il mio sogno, eh?
Sfida
accettata, babbo.
Angolo Autrice
Oleh!
Ringrazio chiunque sia entrato a leggere questa storiella da niente.
Invito profondamente chi è entrato ad andarsi a cercare i This Century perché sono un gruppo che merita. E non sono per nulla commerciali!
Pop/rock, anche un po' indie.
Whatever.
Non ho assolutamente nessuna notizia che il "vecchio" trìastierista abbia lasciato il gruppo perché si è sposato, è solo una mia ipotesi :)
Dopotutto, questa è una fanfiction!
Mi farebbe molto piacere leggere una vostra recensione per sapere che impressioni vi ha dato questo prologo, se devo migliorare e dove, possibilmente.
Grazie mille.
La vostra pazza
ValyXD
Ho anche un'hastag!
#VivaValyXD
By @Anchovy