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Autore: CyberNeoAvatar    04/05/2015    5 recensioni
Nella terra di Acaidar un vulcano esploso ha fatto emergere temibili creature che vengono respinte grazie a degli Emblemi magici in grado di rafforzare le armi in cui vengono inseriti mentre bande di malviventi si formano approfittandosi dei magici oggetti. Questa situazione determinerà settant'anni dopo l'incontro tra Eria e Hiro, che partono insieme per aiutare la popolazione a difendersi dalle presenze ostili che popolano il continente.
P.S. : questa è una storia seria, pertanto non ci saranno plagi. Ogni apparente ed eventuale plagio o similitudine con altre storie notati è solo frutto di coincidenze.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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55- L'incontro di Eline.

-Studio Tetro/Nel capitolo precedente-

Io:<< Ma salveee! Allora... nello scorso capitolo abbiamo scoperto come si allenerà il nostro Hiro e la sua Eria durante lo svolgimento del piano anti-Sommi Draghi. E' il momento, quindi, di passare ad un'altra nostra conoscenza...>>.


Alcuni giorni dopo, in una casa su un'altura non troppo lontana da Whitegate...

“ Accidenti... è finita la legna per il camino.”. Fu questo il pensiero che attraversò la mente di Eline quel pomeriggio quando, controllando il ripostiglio dove teneva le scorte di legna, scoprì di essere rimasta a secco: era sempre la stessa storia, prima o poi la legna da ardere le finiva ed era costretta a scendere fino a Whitegate per acquistarne dell'altra. Fortuna che, grazie alla vendita dell'Emblema Vento grande datogli da Eria ed Hiro in seguito al loro primo incontro, non avrebbe avuto più bisogno di fare qualche lavoretto o di vendere alcune delle armi della sua fucina al fine di guadagnare qualche soldo per un bel pezzo.

Hiro ed Eria... già. Erano passate settimane da quando Eria era stata rapita, e da allora non aveva più avuto loro notizie: seppur avesse capito di non esserne più innamorata, Eline teneva ancora molto al Cacciatore di Missioni dal braccio fasciato, quasi come ad un fratello, e sperava con tutto il cuore che stesse bene.

La ragazza si scosse da quei pensieri: si preoccupava troppo, quei ragazzi erano in gamba, tanto in gamba da essere addirittura riusciti a sopraffare un Sommo Drago (Will, alias Oceano). Probabilmente ora Eria era stata liberata e stavano affrontando qualche altra missione o cercando quel tale di nome Lein di cui le avevano parlato. Senza indugiare oltre, dunque, prese alcuni dariani che aveva appoggiati su uno scaffale ed uscì dalla propria abitazione per andare a far scorte di legna.

In una mezz'ora di tranquilla camminata, attraversate le tranquille praterie brucate dai bisonti di passaggio, la giovane Eline giunse non lontana dalla città portuale di Whitegate. Ormai alla metà, procedette verso di essa... e fu allora che qualcosa di insolito catturò la sua attenzione: ad alcuni metri da lei, una piccola sezione del terreno sembrava essere ricoperta di ghiaccio. 

Si avvicinò ad essa per esaminarla meglio: i fili d'erba, in quel punto, erano letteralmente congelati. E ora che lo notava, anche altri tratti di terreno lì nei paraggi parevano nelle stesse condizioni. Che fenomeno curioso...

Poi alzò lo sguardo, scorgendo in lontananza la figura di qualcuno fuori dal Gate, non troppo dalla costa del Lago Centrale . Chiunque fosse, teneva tra le mani lunghi oggetti dal quale sembravano scaturire strani fasci di luce bianchi, i quali parevano disperdersi sul terreno. Incuriosita, la ragazza decise di avvicinarsi per capire di chi si trattasse, e nell'avanzare non poté non notare che il suolo si faceva congelato in sempre più punti. Presto giunse a breve distanza dallo sconosciuto, riuscendo così a distinguerlo meglio.

Armato di quelle che sembravano essere due lunghe katane ed impegnato a compiere complesse mosse contro il vuoto, vi era un giovane dai corti capelli biondi e gli occhi azzurri in piedi sulla prateria. A quanto pare era colpa sua se c'era tutto quel ghiaccio, perché era dalle sue spade che fuoriuscivano quegli strani fasci di luce che lo producevano. Sembrava essere impegnato in quegli esercizi da parecchio tempo, considerato che era in un bagno di sudore, e come se non bastasse il suo fisico scultoreo e ben definito era scoperto dai pantaloni in su, facendola arrossire violentemente: non era preparata a vedersi arrivare uno spettacolo del genere. Superato però quell'attimo di imbarazzo, riuscì a riconoscere con grande sorpresa il ragazzo di fronte a lei.

<< EHI TU... ARTIC GRAVITY!>> lo chiamò Eline, rammentando il nome del tipo che era con Hiro quando l'aveva informato del rapimento di Eria. Artic si arrestò, volgendo lo sguardo nella sua direzione e facendola quasi sobbalzare: le iridi gli brillavano di una luce intrisa di odio profondo misto ad istinto omicida, che incutevano terrore al solo guardarle. Sembravano quasi indirizzate non proprio alla ragazza, ma a qualcuno che odiava profondamente, tanto profondamente da volerlo uccidere.

<< Tu...>> disse Artic, rilassando un po' quell'espressione:<< … non sei Eline?>>.

<< Sì... e tu sei quell'amico di Eria ed Hiro, Artic, giusto?>> rispose con fermezza lei.

<< E' vero.>>.

<< Che ci fai qui? E... come stanno loro?>> continuò la ragazza, approfittando dell'occasione per chiedergli notizie su Hiro ed Eria. Ignorando il fatto di essere ancora a torso nudo, il giovane con le katane le spiegò in breve che Eria era stata liberata dalla prigionia, e che era venuto lì per allenarsi in tutta tranquillità.

<< Stanno bene... meno male.>> tirò un sospirò di sollievo Eline al termine del racconto:<< Ero un po' preoccupata...>>.

<< Direi che è comprensibile.>> chiuse gli occhi Artic, sedendosi per terra.

<< Ma come fai a... congelare tutto?>> gli chiese poi la ragazza: mentre parlava tremava e dalla bocca le uscivano delle volute di aria fredda, segno che tutto il ghiaccio intorno a loro aveva raffreddato l'atmosfera circostante.

<< Per il mio allenamento...uso Emblemi Ghiaccio grandi.>> spiegò lo spadaccino, assottigliando lo sguardo:<< Se voglio diventare più forte... devo allenarmi con questi.>>.

<< Ora capisco...>> si sedette lei, infreddolita, sull'erba:<< Mi chiedo... perché ti alleni senza una maglia... e con questo freddo che hai generato...>>.

<< Lo faccio apposta per spingermi di più al limite...>> spiegò lui, guardandola con la coda nell'occhio:<< Hai freddo? Tieni...>> nel dire questo afferrò la propria giacca a maniche lunghe da lì vicino e gliela mise sulle spalle.

<< Non ce n'era bisogno...>> disse Eline con orgoglio:<< Però... grazie lo stesso.>>.

<< Prego...>>.

<< Da quant'è che ti stai allenando?>>.

<< Da due giorni... con pochissime pause.>> rispose Artic, abbassando il capo ed alzandosi:<< Devo diventare più forte... il prima possibile.>>.

<< Capisco...>> fece la ragazza, pensierosa:<< Hai già una sistemazione?>>.

<< No... dormo qui fuori.>> disse lo spadaccino con le katane con freddezza.

<< Perché non vieni a casa mia? Per un amico di Hiro, c'è sempre posto...>>.

<< Grazie dell'offerta, ma è qui che devo stare: sono vicino al Lago Centrale... e devo tenerlo d'occhio, oltre che esercitarmi.>>.

<< Tenere d'occhio... il lago?>>.

<< Penso che sia il caso che tu te ne vada.>> si alzò in piedi Artic, raccogliendo le spade:<< Devo riprendere l'allenamento...>>.

<< D'accordo...>> si rialzò anche lei:<< … prima però... vorrei chiederti cos'hai.>>.

<< Cos'ho?>> domandò lo spadaccino con le katane, un po' perplesso, arrestandosi.

<< Quell'espressione... quegli occhi... riflettono un grande odio.>> osservò Eline:<< Dagli occhi riesco a capire molto dello stato d'animo di una persona. Ce l'hai con qualcuno in particolare?>>.

<< No...>> scosse il capo il Cacciatore di Missioni:<< E adesso vai, non ho detto che devo allenarmi?>>.

<< Sì, l'hai detto... ma ciò non toglie che sarei molto curiosa di saperlo. Potrei esserti di conforto... capirti...>>.

<< Capirmi?>> sbottò Artic, voltandosi di scatto: aveva chiaramente perso la pazienza:<< CAPIRMI?>>. La ragazza fece un balzo indietro, impaurita dalla ferocia che lo animava.

<< Ehi... calma...>> disse Eline, cercando di quietarlo, ma venendo bloccata da una nuova reazione dello spadaccino.

<< CALMA? E PERCHE'? Pretendi di capirmi solo perché... vedi qualcosa nei miei occhi! NON SAI COSA VUOL DIRE PERDERE UN PADRE!>>. A quel punto, la ragazza non ci vide più, e subito gli mollò uno schiaffo molto forte su una guancia.

<< Non sai... quel che dici...>> ringhiò lei, gli occhi luccicanti dalle lacrime, mentre lo spadaccino si toccava meravigliato il punto colpito:<< Pensi forse... di essere l'unico? Anch'io... ho perso mio padre!>>.

<< C-Cosa?>> balbettò Artic, non poco sorpreso.

<< Hai capito bene: è dopo che mi ha lasciata... che sono rimasta sola. Non ho idea di cosa sia morto tuo padre... ma so perfettamente il vuoto che può lasciare perderne uno! E ora...>> quindi si voltò, lasciando cadere la giacca dello spadaccino dalle sue spalle e dirigendosi a passo veloce verso Whitegate, senza guardarsi indietro. Lui la lasciò semplicemente perdere: non poteva pensare a lei in quel momento, doveva continuare a potenziarsi in vista del momento in cui avrebbe affrontato Fiammeggiante. Quindi, di buona lena, si rimise a compiere i suoi esercizi come se niente fosse.

Quando Eline tornò a casa con la legna per il fuoco, era particolarmente furiosa: le ultime parole di Artic non erano state affatto, e probabilmente si sarebbe meritato qualcosa di più di uno schiaffone. E pensare che aveva quasi pensato di consolarlo un poco... che sciocca che era stata, quello era solo un presuntuoso che giudicava la gente ancor prima di conoscerla bene. Decisa a pensare ad altro, prese la balestra e andò a caccia di bisonti per rimediare il pranzo.

Trascorse una settimana da quell'incontro, e da allora la ragazza non ebbe più modo di rincontrare il solitario spadaccino. Però, quando a volte passava nei suoi paraggi inseguendo qualche bisonte da cacciare, riusciva a scorgerlo sempre indaffarato ad allenarsi con le sue spade: non che a lei gliene fregasse qualcosa, visto come l'aveva trattata, pensò semplicemente agli affari suoi.

L'ottavo giorno, la legna finì di nuovo, ed Eline non poté che tornare a Whitegate per nuove scorte. Fu proprio quando si trovò a pochi metri dalla città che improvvisamente una voce familiare la costrinse a fermarsi:<< ELINE!>>. Lei si girò, e si vide correre incontro nientemeno che Artic stesso, il quale stavolta aveva sia la maglia che la giacca addosso, per fortuna (o sfortuna) della ragazza. Quest'ultima però non era disposta a dialogare ancora con lui, e si limitò a non degnarlo di uno sguardo.

<< Ancora tu...>> sussurrò Eline, tirando diritto senza nemmeno attenderlo.

<< Ehi... aspetta!>> cercò di fermarla lui, serio: non aveva la stessa faccia di otto giorni prima:<< Mi dai almeno un minuto?>>.

<< Ho da fare!>> sbottò lei:<< Perché non pensi ai tuoi allenamenti, piuttosto?>>.

<< Dai... solo un minuto.>>.

<< Uff...>> smise di camminare:<< E va bene... ma solo un minuto.>>.

<< Come posso iniziare...>> mormorò Artic, una mano nascosta tra i capelli:<< … ecco... sì, diciamo che mi dispiace per come mi sono... espresso l'altra volta con te. Sì, sono stato sgarbato...>>.

<< Ma davvero?>> disse sarcastica Eline.

<< Guarda che non sto scherzando...>> insistette lo spadaccino:<< Non mi diverto mica a venire a scusarmi dopo otto giorni...>>.

<< Alt!>> lo fermò lei, cogliendolo alla sprovvista:<< Per me va bene così.>>.

<< Eh? Davvero?>>.

<< Sì...>> quindi incrociò le braccia con un sorrisetto:<< Riflettendoci bene, la tua reazione è comprensibile... e anch'io sono stata un po' indelicata nel chiederti cosa ti tormentasse. Basta già che tu sia venuto a scusarti.>>.

<< Meno male...>> sospirò di sollievo Artic:<< Dopo che te ne sei andata, ho cominciato a rifletterci sopra e...>> poi scosse la testa, massaggiandosi la guancia:<< Certo però che tiri degli schiaffi niente male: otto giorni e mi fa ancora male proprio qui.>>. Senza nemmeno che se ne rendesse conto, Eline si lasciò sfuggire una risatina divertita.

<< Ehehehe... ahahah...>> rise la ragazza:<< Complimenti... mi hai fatta ridere...>>.

<< A volte ci riesco.>> sorrise a sua volta lo spadaccino:<< Senti... ti posso accompagnare in città? Giusto prima di riprendere l'allenamento...>>.

<< Uhm...>> lo scrutò attentamente lei:<< Non lo so... hai l'aria di uno che usa rimorchiare ragazze.>>.

<< C-Cosa vai a pensare?>> protestò subito il Cacciatore di Missioni, contrariato benché in genere fosse così:<< Non è affatto vero! Voglio solo fare una passeggiata fino in paese nell'attesa di digerire il pranzo, tutto qui.>>.

<< D'accordo... mi fiderò.>> acconsentì alla fine Eline, avviandosi e lasciando che il ragazzo la seguisse. 

Durante il tragitto, i due giovani si parlarono un po' di loro reciprocamente, cominciando a fare maggior conoscenza, e una volta in città passarono prima ad comprare la legna necessaria ad Eline, e in seguito marciarono sulla via del ritorno, diretti a casa di Eline. Quando furono fuori città, entrambi con un po' di legna tra le braccia, Artic disse:<< Fiammeggiante.>>.

<< Eh?>> chiese la ragazza, fermandosi:<< Cosa hai detto?>>.

<< Ho detto... Fiammeggiante.>> ripeté con fermezza Artic:<< E' il nome di colui che ha ucciso mio padre.>>.

<< Oh...>> abbassò il capo Eline, comprensiva:<< Dunque è stato ucciso...>>.

<< Sì.>> ringhiò lo spadaccino mentre i propri pugni si stringevano vigorosamente:<< E' per questo che mi sto allenando duramente: voglio superarlo... e prendermi la sua vita.>>.

<< Mi dispiace moltissimo.>> chiuse gli occhi lei:<< Mio padre è morto per cause naturali... quindi forse è vero che non posso capirti del tutto.>>.

<< Già...>>.

<< Però... c'è una cosa che Hiro mi ha detto, tanto tempo fa: che non posso continuare a piangermi addosso al ricordo di mio padre. Penso che... anche tu dovresti pensare a superare tutto questo, no?>>.

<< Non è semplice...>> scosse il capo Artic:<< Se così fosse, allora io...>> in quell'istante si bloccò, lasciando subito cadere a terra la legna che teneva tra le mani.

<< Ehi... cos'hai?>> domandò la ragazza, quando qualcuno irruppe con le seguenti parole:<< Ma guarda un po' chi abbiamo qui...>>. Senza perdere tempo, si rivolse alla propria sinistra.

Erano così impegnati a parlare che non si erano accorti di essere stati seguiti: alle loro spalle c'erano una moltitudine di individui incappucciati avvolti in mantelli, tra cui uno di stazza due volte superiore alla loro che li guidava. Erano armati con mazze e lance, il che significava a prima vista che non avevano intenzioni amichevoli.

<< Ehi...>> scattò Artic, estraendo le katane dai foderi che portava sulla schiena:<< … voi chi sareste?>>.

<< Artic Gravity... uno dei nemici del nostro signore.>> mormorò il tipo grande e grosso davanti al gruppo:<< Eheheheh... per fortuna ti ho riconosciuto...>>.

<< Conosce il tuo nome.>> disse sorpresa Eline:<< Sono tuoi amici, Artic?>>.

<< Mai visti prima...>> rispose lo spadaccino con katane, tenendosi vicino a lei per ogni evenienza.

<< Immaginavo che non ci avresti identificati, così intabarrati.>> continuò il capo dei nemici, divertito:<< Lascia che ti rinfreschi la memoria...>> detto ciò, prese con una mano un capo del proprio mantello e se lo tolse di colpo: sotto di esso, faceva capolino una tunica bianca dai fregi marroni, accompagnata da un passamontagna nero, coperto da un elmo in stile spartano. L'occhio che gli si poteva vedere dietro al passamontagna aveva un'iride stranamente rossa, e infine portava sulla schiena una coppia di enormi scudi dotati di quattro lame sporgenti.

<< Quello è...>> sgranò gli occhi Artic, capendo la reale natura di chi aveva davanti:<< … un Sommo Drago!>>.

<< Un Sommo Drago?>> fece eco Eline, incredula a quell'affermazione:<< Dici sul serio?>>. Artic annuì con convinzione.

<< E' la prima volta che ci incontriamo... non è così?>> osservò il misterioso Sommo Drago, stringendo gli scudi sulla schiena in ciascuna mano:<< Il mio nome è Montuoso... e sono il Sommo Drago della Terra!>>.

<< Montuoso...>>.

<< Tu invece, Artic Gravity, non hai bisogno di presentazioni, non è così?>> chiese Montuoso:<< E' colpa dei tuoi amici se Temprato risulta tuttora introvabile... sarai tu il primo a pagare per questo!>>.

<< Io a pagare?>> replicò Artic, furioso:<< No... l'unico a pagare sarai tu! Uno di voi ha ucciso mio padre... mentre un altro mi ha costretto a battermi contro i miei stessi amici! Sono entrambe cose imperdonabili!>>.

<< Artic...>> sussurrò Eline, piuttosto preoccupata: ora la sua espressione era tornata molto simile a quella che gli aveva visto assumere otto giorni prima.

<< Signore...>> si intromise uno degli uomini al seguito di Montuoso, rivolgendosi al suo padrone:<< … ma... non dovremo dirigerci al posto che lei sa, come ordinatoci? Non era previsto che dovessimo occuparci di costui...>>.

<< Certo, lo so...infatti voi vi recherete laggiù, mentre io vi raggiungerò presto.>> rispose Montuoso, sgranchendosi il collo e facendo un paio di passi avanti:<< Non appena avrò schiacciato questo pidocchio.>>.

<< N-Ne è sicuro, eccellenza Montuoso?>>.

<< SIETE ANCORA QUI?>> ruggì il Sommo Drago, tanto deciso da metter loro paura:<< In ogni caso, al vostro livello mi sareste solo d'intralcio contro di lui. QUINDI MUOVETEVI A SPARIRE!>>.

<< S-SI' SUBITO!>> risposero disordinatamente i suoi sottoposti, correndo via alla massima velocità come se temessero per la loro stessa vita: ora non c'era più nessuno lì intorno... solo il Sommo Drago, Artic ed Eline.

<< Senti, Eline...>> la chiamò lo spadaccino:<< Voglio che ora tu torni a casa... non voglio che rischi di rimanere coinvolta in tutto questo.>>.

<< M-Ma...>> esitò la ragazza, esitante all'idea di lasciarlo da solo contro quel tipo.

<< Non mi hai sentito?>> la fissò lui trucemente:<< VAI VIA SUBITO!>>. Spinta da quell'ultimo sguardo, la fabbra annuì, scappando via in direzione della propria abitazione quanto più rapidamente possibile.

<< A quanto pare ti preoccupi per una donna.>> disse il Sommo Drago, attirando l'attenzione dello spadaccino su di sé:<< Davvero molto ammirevole...>>.

<< Zitto, grassone!>> lo interruppe Artic, il quale non era affatto disposto a perdere tempo in chiacchiere:<< Pensi che sia rimasto per parlare con te?>>. L'apparente calma che pareva animare Montuoso fino a quel momento svanì di colpo, irritato da quell'allusione alla sua forma fisica.

<< Grassone... hai detto?>> ringhiò rabbioso Montuoso:<< Brutto bastardo... mi ricordi non poco quello sbruffone di Tempestoso: sarà un piacere farti a pezzettini!>> quindi, abbatté violentemente uno dei suoi scudi sul terreno sottostante:<< ACULEI ROCCIOSI!>>. Improvvisamente, dalla prateria sottostante, a partire dal punto in cui era appoggiato lo scudo iniziarono a formarsi numerose, altissime stalagmiti di roccia che emersero velocemente in direzione dello spadaccino.

<< Cosa?>> si sorprese Artic, scuotendosi appena in tempo per schivare quelle formazioni rocciose. Allora il Sommo Drago appoggiò anche la sua seconda arma difensiva al suolo, e ne sorsero altre che minacciarono di collidere con lo spadaccino. Quest'ultimo lo scansò, ma non in tempo per evitarlo del tutto, venendo così colpito di striscio ad un braccio. Nel medesimo istante, la roccia di cui erano composte le stalagmiti brillò.

<< Eh?>> fece lo spadaccino, sorpreso, e prima di rendersene conto le stalagmiti dell'ultimo attacco esplosero nella sua direzione con un boato, scaraventandolo qualche metro più in là:<< AAAAH!!>>.

<< AHAHAHAH!>> rise Montuoso, felice:<< Se le stalagmiti liberate dai miei Emblemi Roccia grande toccano qualcosa, esplodono contro ciò che hanno toccato! Morirai dilaniato dalle mie rocce!>>.

<< Che... maledetto...>> strinse i denti Artic, alzandosi di nuovo in piedi nonostante i danni subiti: lo scoppio l'aveva ferito in più parti del corpo, e aveva rovinato non poco i suoi abiti.

<< Uh... per essere riuscito a rialzarti così dopo una delle mie esplosioni, vuol dire che sei piuttosto forte. Ma non credere di potertela cavare, non resisterai alla potenza del sottoscritto.>>.

<< Ma davvero? Eheheheh...>>.

<< Mmh? Che ci trovi di divertente?>> domandò Montuoso, perplesso da quella reazione:<< Per caso l'esplosione ti ha ridotto in cenere il cervello?>>.

<< Se ho ben capito...>> ghignò lo spadaccino con le katane, rimessosi in posizione:<< … devo solo stare attento a non toccare quelle specie di sassi, non è così? In tal caso...>> i suoi occhi lampeggiarono ancora assassini, nonostante il sorriso che si delineava sul suo volto:<< … ti eliminerò prima di essere anche solo sfiorato!>>.

<< Che sfrontato...>> disse il Sommo Drago, seccato, e senza perdersi in altri discorsi lanciò un attacco identico ai precedenti. Artic, benché provato dall'esplosione di prima, riuscì a sottrarsi all'offensiva, correndo poi a più non posso verso il nemico. Montuoso però non si diede per vinto, e scatenò un'altra concatenazione di Aculei Rocciosi per trafiggerlo, ma il Cacciatore di Missioni li scansò senza rallentare la propria corsa.

Quando il nemico appoggiò di nuovo gli scudi a terra, però, Artic si reso conto di essere stato giocato: le ultime due file di Aculei lanciategli si erano incontrate alle sue spalle, formando un angolo retto e recludendogli così le vie di fuga laterali.

<< Eheheheh...>> rise Montuoso:<< DISTESA ROCCIOSA LETALE!>> subito dopo da tutto lo spazio tra le punte rocciose emersero altri Aculei, i quali sebbene fossero più lenti si estendevano su tutta la superficie rimasta libera, procedendo spediti verso Artic. Una volta entrate in contatto con l'obbiettivo, scoppiarono tutte contemporaneamente.

“ Dopo questo non penso proprio che sia ancora vivo...” pensò il Sommo Drago, rimirando il polverone alzato dalla grande esplosione. Improvvisamente, però, sentì un rumore alle proprie spalle che lo costrinse a girarsi subito: era lo spadaccino, atterrato in piedi con la spada bilama montata e pronta a colpire. Prima dello scoppio, infatti, aveva eseguito la stessa mossa che aveva usato tempo prima con David, ruotando cioè la propria arma davanti a sé il più velocemente possibile dopo un salto in maniera da farsi spingere via senza gravi danni.

<< Preso!>> esclamò Artic, balzando in avanti e lanciando un fendente con la spada, fendente che il nemico parò per mezzo di uno dei suoi grandi scudi.

<< Bastardo...>> mormorò Montuoso, il suo scudo sempre a contatto con la lama del nemico:<< Come diavolo hai fatto a sottrarti all'esplosione?>>.

<< E a te... che ti importa?>> gli rispose lo spadaccino, allontanandosi dal suo scudo e sferrandogli poi un colpo rotante della propria arma combinata. Montuoso lo parò con il secondo scudo a sua disposizione.

<< Tsk... i tuoi colpi non riusciranno mai a sfondare i miei scudi!>> dichiarò il Sommo Drago, spingendo contro il Cacciatore di Missioni l'altro suo mezzo di difesa.

<< Ne sei convinto?>> socchiuse gli occhi Artic, indietreggiando e facendo ruotare di nuovo le lame contro di lui. Ancora una volta l'avversario intercettò il colpo con uno scudo, ma, nel momento in cui si incontrò con il filo delle katane unite, esso si incrinò con un secco rumore.

<< Cosa?>> si sbalordì il capo degli Araldi incappucciati. A quel punto, Artic fece saettare ancora l'arma nella sua direzione, ma con una mossa decisa Montuoso allontanò da sé gli scudi e, forte dell'elmo che indossava, gli tirò una violenta testata sul capo.

<< Argh...>> barcollò indietro il Cacciatore di Missioni, accusato il colpo, e subito dopo le lame affilate che spuntavano dagli scudi del Sommo Drago si protesero nella sua direzione per tagliargli la testa. Fu la volta dello spadaccino dunque parere le lame nemiche, ma Montuoso incalzò con l'altro scudo, e l'amico di Hiro non poté far altro che ritirarsi malamente, venendo comunque preso di striscio lungo la parte centrale del corpo.

<< Tutto qui?>> domandò il brigante, tirandogli uno dei suoi possenti calci e spingendolo a terra. Prima che il suo avversario potesse rialzarsi, proseguì appoggiando gli scudi al suolo e dichiarando:<< ACULEI ROCCIOSI!>>.

<< Acci...>> ringhiò Artic, saltando via proprio un secondo prima che le stalagmiti lo raggiungessero. Si rialzò quindi a fatica, per via delle molteplici ferite ricevute in così poco tempo, e si lanciò di lato rispetto al Sommo Drago prima che questi potesse dirigergli contro un nuovo attacco di roccia. Nel processo, iniziò a girare più velocemente possibile la spada bilama, dichiarando:<< Stile Doppia Lama... Mille fendenti!>> e con una rapidità pazzesca la abbatté contro gli scudi, lanciando decine di fendenti velocissimi e rotanti con entrambe le proprie lame.

“ Questa velocità...” pensò sbalordito Montuoso:“ Le sue lame sembrano dei fulmini... mai visto nessuno ruotare una spada o un bastone così.” poi osservò con stupore che, a furia di ricevere i colpi assestati dallo spadaccino sulle sue armi difensive, si stavano formando alcune crepe su di esse. Incurante dei danni, fece allora più forza, riuscendo così a fermare con ogni scudo le lame della spada bilama.

“ Cosa? E' riuscito... a fermare la rotazione?” pensò Artic, sbalordito, mentre gli scudi iniziavano ad esercitare più pressione su di lui.

<< Spiacente, ma...>> gli sussurrò Montuoso, sempre cercando di sopraffarlo:<< … per quanto veloci, quei fendenti vanno bene solo per chi non ha un'eccellente difesa... quindi...>> i suoi scudi riuscirono finalmente ad avere la meglio sulla temporanea difesa del Cacciatore, sbalzandolo via:<< … con me è INUTILE!>>.

<< OUCH!>> crollò al suolo lo spadaccino: quell'ultimo attacco era stato particolarmente brutale, e non riuscì immediatamente a rialzarsi. Sentiva ogni ferita ricevuta mandare al suo cervello segnali dolorosissimi, e questo non era affatto bene.

<< Ci ostacolate...>> iniziò ad avvicinarsi Montuoso, fermandosi davanti al nemico:<< … vi ostinate a fermarci, ma non capite che state sbagliando: noi Sommi Draghi creeremo un mondo libero dalle ingiustizie! Dovresti aiutarci, anziché metterci i bastoni tra le ruote.>>.

<< Un... mondo...>> ansimò Artic, appoggiandosi alle proprie ginocchia e alla propria spada:<< … fondato... sulla menzogna, l'inganno... e l'assassinio? Ma per favore... è ridicolo il solo fatto che tu lo pensi!>>.

<< Per ottenere qualcosa ci vogliono dei sacrifici...>> rispose il Sommo Drago, alzando una delle lame del suo scudo sopra di lui:<< … ma sei troppo giovane per CAPIRE!>>. Lo spadaccino evitò l'offensiva calatagli da sopra, ma non poté schivare la successiva “ sportellata” del secondo scudo, finendo per venir scagliato ad un paio di metri più indietro. 

<< Grr...>> ringhiò lo spadaccino, chiamando in appello le energie per balzare in piedi.

<< Sei piuttosto tenace, lo ammetto...>> disse il Sommo Drago, ammirando il fatto che continuasse a voler combattere:<< … e ho come l'impressione che tu mi stia nascondendo ancora qualcosa. Forse ti conviene fare sul serio, se ci tieni alla pelle.>>.

<< Silenzio!>> esclamò Artic, profondamente arrabbiato:<< Io batterò Fiammeggiante... e non sarà una botte di lardo come te ad impedirmelo!>>.

<< Come hai detto?>> si adirò  Montuoso, tremando per l'ira:<< Continuare ad insultarmi... ti costerà caro! Vincerò per l'onore e i sogni dei Sommi Draghi!>>.

<< No... tu...>> mormorò lo spadaccino, fissandolo con aria truce e ponendo davanti a sé la spada bilama:<< … MORIRAI QUI! Stile Doppia Lama... Falci della Mantide!>> e così dicendo corse contro il suo nemico, tirando indietro con una mano sola la propria arma. Il Sommo Drago pose in avanti uno scudo, ma quando Artic vi arrivò davanti ci saltò inaspettatamente sopra, giungendo così all'altezza del capo del gigante.

<< Cosa?>>.

<< Falci della Mantide!>>. Con la rotazione di un'unica mano, le lame delle katane combinate si allungarono verso la testa di Montuoso, il quale venne colpito ad una parte dell'elmo, che venne così tagliata dal resto del copricapo. Quindi, rapido, lo spadaccino scambiò la mano in cui teneva l'arma e la protese ancora una volta contro il capo del Drago con un fendente discendente, prima di ricadere a terra.

<< Non ti illudere...>> ringhiò Montuoso, alzando uno scudo e parando il colpo: quest'ultimo attacco venne però deviato su una delle crepe dello stesso, la quale degenerò così in una fenditura:<< Tutto questo non sarà sufficiente!>> quindi cercò di schiacciarlo sotto uno dei suoi scudi. Artic indietreggiò con una lunga capriola, ma lo scudo toccò comunque il terreno, con la conseguenza che spuntarono dal suolo degli Aculei Rocciosi che si riversarono nella sua direzione.

<< Non...>> fece Artic, preparandosi a schivare quelle sporgenze granitiche. Prima di riuscirvi, però, notò all'improvviso la presenza di qualcun altro lì intorno, non lontano...

Era Eline: che cosa ci faceva lì, fu il primo pensiero di Artic? Era tornata per assisterlo? In ogni caso... da quella posizione anche lei rischiava di finire sulla traiettoria del colpo di Montuoso. Con uno scatto immediato, quindi, anziché scansarlo corse verso la ragazza, incurante degli Aculei che emergevano alle proprie spalle.

<< TOGLITI DI LI'!>> le gridò il ragazzo, sganciando le spade che componevano la sua bilama e rinfoderandole. La ragazza richiamata da quelle parole si volse, e prima di poter fare qualcosa lo spadaccino si tuffò su di lei, salvando entrambi dalle stalagmiti esplosive.

<< Ahi!>> si lamentò Eline, riaprendo gli occhi: erano entrambi finiti a terra, con Artic che le stava sopra e le rocce affilate a breve distanza da loro:<< A-Artic...>>.

<< Stupida...>> sussurrò lo spadaccino, togliendosi da lei ed alzandosi lentamente:<< Ti avevo detto di andartene.>>.

<< Sì... ma poi non me la sono sentita.>> scosse il capo lei:<< Non potevo andarmene... sapendo in che situazione ti trovavi...>>.

<< Credo di dovermi scusare di nuovo... alla fine.>>.

<< Eh? Scuse?>>.

<< Per non aver dato il massimo con questo Drago...>> disse il biondo, tendendole la mano: le sorrideva gentilmente, con espressione colpevole:<< … forse l'avrei sconfitto prima. Coraggio... alzati.>>.

<< Artic...>> mormorò Eline, afferrando la sua mano.

<< Mi sono un po' trattenuto.>> spiegò Artic:<< Perché pensavo... che se dovevo usare i poteri dei miei Emblemi, avrei dovuto farlo solo contro Fiammeggiante. Che errore...>> detto ciò lanciò un'occhiata piena d'odio a Montuoso:<< … con questi Sommi Draghi non posso trattenermi.>>.

<< E così sei riuscito a salvare quella donna.>> osservò Montuoso, piuttosto impressionato:<< E' incredibile che tu possa ancora pensare agli altri, nelle tue condizioni... ma non aver fatto sul serio sin dall'inizio ti costerà caro.>>.

<< Non credo proprio.>> disse con indifferenza lo spadaccino, estraendo di nuovo le katane:<< Ormai... ho capito qual'è il punto debole delle tue mosse.>>.

<< Uh?>> lo guardò storto il Sommo Drago:<< Il punto debole delle mie mosse?>> poi ghignò:<< Bel bluff... davvero. Ti ucciderò seduta stante...>>.

“ Le mie forze... non dureranno ancora a lungo.” pensò il Cacciatore di Missioni, spossato dai danni riportati in battaglia:“ Ho una sola chance... devo fare in fretta....”.

<< Ehi, Artic...>> lo chiamò Eline, preoccupata:<< Attento...>>.

<< Tranquilla...>> sorrise Artic, facendole l'occhiolino e lasciandola stranamente arrossire:<< … lo affetto e torno. Tu cerca di non esporti troppo...>> detto ciò corse a destra, aggiustando poi la direzione per orientarsi contro Montuoso.

<< Muori in pace... ACULEI ROCCIOSI!>> ruggì il Sommo Drago, appoggiando uno scudo a terra e liberando dal terreno le stalagmiti acuminate. Anziché schivarle, lo spadaccino saltò allora su di esse, unendo di nuovo le katane... e protendendo la spada verso quella in emersione a cui si stava avvicinando.

<< Ma... ARTIC, FERMO!>> gli gridò la ragazza, allarmata:<< SE TOCCHI QUEGLI AFFARI, ESPODERANNO!>>.

<< Invece no...>> disse tra sé Artic:<< … perché ormai ho capito come funziona! TAGLIO GLACIALE!>> senza esitazione, liberò da una delle proprie lame una sorta di fendente che si abbatté sull'Aculeo davanti a sé, la cui punta venne tagliata via dal resto in modo che il ragazzo potesse atterrarvi illeso. Sia il Sommo Drago che Eline si aspettarono che si innescasse l'esplosione... ma al contrario delle aspettative non accadde assolutamente nulla.

<< C-Cosa?>> sbottò Montuoso, incredulo:<< Perché non sta succedendo nulla? Eppure... come diamine...?>>.

<< Forse... non riesci a vederlo, da lì.>> spiegò lo spadaccino, rispondendo alla sua aria interrogativa:<< Ma... il mio Taglio non ha solo spuntato questa spina di pietra... ha anche congelato con un sottile strato di ghiaccio la superficie su cui sono in piedi.>>.

<< Eh?>> sbalordì Eline:<< L'ha... congelata?>>.

“ I-Incredibile...” pensò Montuoso, colpito da quella spiegazione:“ … vuol dire che ha compreso che...”.

<< Quando le tue rocce si sono unite per bloccarmi... dopo che la sfida era iniziata... non sono esplose, il che vuol dire probabilmente che lo fanno solo se toccano un essere vivente. Se però le ricopro di ghiaccio non mi possono toccare, dico bene?>>.

<< Eh... Congratulazioni... ti avevo sottovalutato.>> ammise il Sommo Drago, sebbene un po' sconcertato:<< Ma non penserai di mettermi in difficoltà solo per questo... non è così?>>. Proprio allora, sotto la stalagmite su cui si trovava iniziò a spuntarne un'altra, che stava violentemente riducendo in briciole quella sopra per arrivare ad Artic.

<< Fastidioso...>> ringhiò Artic, saltando rapidamente su un'altra stalagmite allo stesso modo di prima, evitando che il nuovo Aculeo lo dilaniasse. Montuoso allora ripeté l'operazione, costringendo lo spadaccino a saltare più volte, facendo ricorso ai propri poteri congelanti per non vedersi esplodere le rocce.

<< Non potrai saltare ancora a lungo, ridotto come sei!>> affermò il Sommo Drago, sprigionando con l'altro scudo altri Aculei che si entrarono in collisione con quelli su cui saltava lo spadaccino:<< Ormai ho vinto io!>>.

<< Non... CREDO!>> saltò via il Cacciatore di Missioni, lasciando che le rocce impattassero tra loro con una forza tremenda, crollando rumorosamente:<< Ho già notato... lo spiraglio...da cui si vede la vittoria...>> mentre stava per cadere a terra, quindi, puntò una lama della propria spada verso Montuoso, e proprio nell'istante in cui quest'ultimo stava per rialzare gli scudi in modo da lanciare una nuova offensiva, dichiarò:<< IMPALATORE GLACIALE!>>.

Dal filo dell'arma bilama si formò fulmineamente una lunga, acuminata punta di ghiaccio che si allungò nell'aria fino a giungere alla fenditura aperta dalle Falci della Mantide di Artic in uno degli scudi del Sommo Drago, superando così la difesa del bersaglio e trafiggendogli il petto.

<< G-AAAAAAARGHH!!>>gridò di dolore Montuoso, scosso da un tremito fortissimo, mentre rivoli di sangue gli colavano dal torace: mentre Artic piombava al suolo, la punta di ghiaccio si spezzò, separandosi dalla spada dello spadaccino e rimanendo insita nel corpo del Drago:<< N-Non ci credo... Ah... ggh...>> e con quelle ultime, tremanti parole la sua mole gigantesca si abbatté al suolo.

<< Spiacente... vecchio...>> ansimò lo spadaccino, in ginocchio:<< Te la sei... cercata. Mi dispiace solo... che... anche tu... abbia creduto alle menzogne... di Ryuzo...>> e così dicendo ricadde a braccia spalancate sul campo di battaglia.

“ S-Sommo... Drago Supremo... Temprato...” si sforzò di pensare il Sommo Drago, in quegli ultimi attimi di vita:“ … ho... perso... la vita mi sfugge di mano. Pensate...voi... al nostro sogno...” sbarrò poi l'occhio rosso, riversandosi da una parte: alla fine, l'Impalatore Glaciale gli era stato fatale.

<< Artic!>> esclamò Eline raggiungendo il ragazzo, comprensibilmente allarmata dalla sua caduta, inginocchiandosi accanto a lui:<< Tutto bene?>>. Quest'ultimo pareva molto soddisfatto, benché stremato, con quel debole sorriso stampato sul volto.

<< Eh...>> sussurrò Artic:<< … vedi che ti ho... salvata, carina? E ho anche vinto...>>.

<< Scemo... dovevi pensare a non farti troppo male.>> protestò lei stizzita, divampando però leggermente al sentire che pensava a lei:<< Io... so cavarmela da sola, se voglio.>>.

<< Non... ne dubito, eheheheh...>> ridacchiò lui:<< Alla fine... credo che dovrò accettare il tuo invito a casa, per ora, sempre che non ti dispiaccia...>>. Eline lo ascoltò un po' stranita: aveva appena rischiato di perdere la vita e ancora se la rideva? Non aveva mai visto uno come lui, prima d'allora. Non sapeva bene perché, ma un po' le piaceva quella sua sconsideratezza. Gli sorrise, dunque, pensando a portarlo a casa sua il prima possibile.

Altrove, nel mentre di quegli eventi, in un luogo segreto e buio...

Ryuzo, il leader dei Sommi Draghi, era seduto su una sorta di improvvisato trono: stava ascoltando le informazioni pervenutegli da alcuni suoi scagnozzi al suo cospetto, prestando loro attenzione con evidente interesse.

<< Bene bene...>> commentò Ryuzo dopo i resoconti, la testa sostenuta pigramente da una sua mano:<< … dunque Kenryu è venuto a conoscenza dei nostri piani: a quanto pare deve averglielo rivelato quell'intrigante di Hiro, Fiammeggiante aveva ragione a dire che sapeva qualcosa.>>.

<< Signore... non crede che questo potrebbe compromettere i nostri piani?>> domandò uno degli informatori.

<< E' vero.>> annuì un altro informatore:<< Quel Kenryu è un uomo potente...>>.

<< Non preoccupatevi, signori...>> si alzò in piedi Ryuzo, sorridente:<< Dopotutto, il nostro amico segreto ci ha già informato sulle sue intenzioni: non sappiamo ancora se Kenryu abbia fatto sorvegliare da altre persone il Lago Centrale oltre, visto che pare non essersi sbottonato più del necessario, ma senza i testi in nostro possesso è impossibile ritrovare l'ubicazione delle chiavi. E anche se ci fossero altri “ guardiani del lago”, nessuno è più forte di me.>>.

<< Quindi... che si fa?>>.

<< Semplice...>> rispose il Sommo Drago Supremo:<< … prima attenderemo, come da programma, che tutti i nostri Araldi e Draghi sparsi per Acaidar ci raggiungano... e poi procederemo con lo studiare il piano d'azione vero e proprio. Forse ci vorrà qualche settimana, ma ci saremo tutti, e a quel punto... faremo sì che l'Emblema delle Stelle diventi nostro!>>.

-Studio Tetro-

Honoryou:<< Ehi ehi... quella nota finila con Ryuzo mi dice qualcosa...>>.

Keila:<< Che stia per...>>.

Io:<< Eh già u.u alla fine siamo quasi arrivati alla tanto agognata battaglia finale. Sempre se non ci saranno altri capitoli d'intermezzo...>>.

Keila:<< Ho paura che perderemo il lavoro T_T >>.

Honoryou:<< Anch'io ho questo sospetto...>>.

Io:<< Vi ci abituerete xD E intanto, sempre ringraziamenti a tutti i lettori, recensori e non,  e... un altro disegno è arrivato.>>.

Honoryou:<< Era ora...>>.

Keila:<< Di chi è?>>.

Io:<< Di Montuoso...>>

Keila (gli prende il disegno):<< Vedereee!>>.

Io:<< Piano che si rovina!>>.

Honoryou:<< Mmhmmmh... non è un disegno nuovo...>>.

Io:<< Già... è uno di quelli fatti in anticipo, anche se rimodulato dall'originale...>>.

Honoryou:<< Vabbè non è malaccio comunque...>>.

Keila:<< Anche se gli Emblemi grandi che vedo lì mi appaiono un po' troppo grandi per una spada.>>.

Io:<< Vero... errore mio, non ci avevo mai pensato prima XD Quindi, cari lettori, non fatevi influenzare dal disegno per le dimensioni degli Emblemi grandi.>>.

Keila:<< Vabbè, passiamo all'intervista :) ?>>.

Io:<< E intervista sia XD Dunque... mi sembra più che corretto chiamare ad intervistare...>>.

Honoryou:<< Montuoso?>>.

Io:<< No... Eline!>>. La ragazza arriva in sala.

Eline (non troppo entusiasta):<< Salve...>>.

Keila (le porge una sedia):<< Siediti pure :3 >>.

Eline (si siede):<< Grazie...>>.

Honoryou (pensa):“ Strana, questa disponibilità...”.

Keila:<< Dunque... in questo capitolo ti sei fatta la conoscenza di Artic, non è così?>>.

Eline:<< Sì... proprio quell'amico di Hiro =) >>.

Keila:<< Ed è vero che... l'hai visto a torso nudo? B) >>.

Eline:<< O///o >> si ricompone:<< Sì -///- >>.

Keila:<< Quanto sei rossa xD >>.

Eline:<< Ha un bel fisico, non si può?>>.

Io:<< Donne...>>.

Honoryou:<< -_- >>.

Keila:<< E... sei innamorata di lui?>>.

Eline (le va di traverso qualcosa):<< COFF COFF...>>.

Honoryou (le tira colpetti sulla schiena):<< Ehi, non crepare...>>.

Eline:<< G-Grazie... Innamorata? Lo conosco appena...>>.

Keila:<< GGGGGGGGli piaci :33 >>.

Eline:<< E NON FARE COME HAPPY DI FAIRY TAIL!>>.

Io:<< Perché, guardi Fairy Tail? Nella tua epoca non esiste.>>.

Eline:<< Ehm... potere delle chiacchiere...>>.

Honoryou:<< Ah beh, allora fa niente...>>.

Eline:<< M-Meglio se vado...>> si avvia verso l'uscita, quando...

Keila:<< EHI, C'E' ARTIC! A TORSO NUDO!>>.

Eline (si guarda intorno):<< O///O DOVE?>>.

Keila:<< Scherzetto :P >>.

Eline:<< Scherzi scemi... è////é >> se ne va.

Io:<< xD >>.

Honoryou:<< LOL >>.

Keila:<< Ehehehehe xD Dalla vostra Keila è tutto, vi salutiamo e ci vediamo alla prossima ;) Bye :D Vi voglio a tutti...>>.

Honoryou e io:<< … TANTO BENE -.- >>.

  
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