Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Roylove    05/05/2015    1 recensioni
Lupin vuole fare un colpo grosso ad una banca dove un mafioso tiene la maggior parte dei suoi averi, ma il nostro ladro non sa che i soldi sono del mafioso. A far luce è la figlia di una sua vecchia fiamma, una ragazza di nome Laila , che a modo suo aiuterà i tre ladri e anche questi ultimi aiuteranno lei.
Genere: Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goemon Ishikawa XIII, Jigen Daisuke, Koichi Zenigata, Lupin III, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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~~Ecco un nuovo capitolo, sono contenta che quello precedente vi sia piaciuto. Vi auguro buona lettura, ci rivediamo alla fine!

 

 

Un boccone al volo, o meglio un hamburger, e iniziarono il loro colpo.
La via era poco trafficata e all'entrata trovarono Zenigata con molti agenti della polizia , si trovavano sul tetto del palazzo affianco .
-E bravo paparino, ha capito la nostra mossa, peccato che non useremo l'entrata principale.-Disse Lupin contando quanti agenti ci fossero li.
-Hai intenzione di usare i condotti d'aria?-Chiese Jigen.
-Esattamente, sono grandi per poterci entrare e portano anche direttamente al caveau. Tutto sta nel trovare la strada giusta.-Spiegò Lupin indicando una conduttura dell'aria sul tetto di fronte a loro.
-Bene propongo di iniziare, vorrei riposare questa notte dopo la fuga.-Disse Jigen guardando Laila.
-Allora a lavoro!-Esclamò Lupin lanciando un rampino all'altro tetto.
-Vieni cherie?-Chiese Lupin a Laila.
Una volta tutti sul tetto Lupin sganció la grata del condotto dell'aria e si infilarono dentro.
Le vie d'aria erano molto grandi e potevano evitare di strisciare, ma bensì camminare a gattoni.
-Credo sia da questa parte.-Disse Lupin che guidava il gruppo. Ma fece un buco nell'acqua, si ritrovarono nella sala conferenze della banca.
Al secondo tentativo finirono negli uffici e Lupin si beccó uno schiaffo in testa da Jigen.
-Insomma vuoi passarci l'intera notte qui dentro?-Chiese Jigen.
-Ma scusa, queste vie sono tutte uguali! Che colpa ne ho io?-Chiese Lupin lievemente offeso.
Al terzo tentativo però riuscirono ad arrivare al caveau, ma era più sorvegliato del giorno e Lupin inventò un suo stratagemma.
-Cosa sono?-Chiese Laila.
-Fumogeni, un piccolo diversivo, dopodiché stenderemo le guardie e avremo via libera.-Spiegò Lupin.
Svitó la grata della bocchetta e non appena lanciò i fumogeni si creò il pandemonio, le guardie non ebbero il tempo di rendersene conto che si ritrovarono a terra legate e bendate.
-State buoni qui, non dateci grane!-Disse Lupin.
-Lupin ricordi il codice?-Chiese Goemon.
-No, ma ho un mio amico che me lo mostrerà.-Disse lui con una busta piena di polvere bianca dentro.
Era borotalco e quando lo soffió sui tasti del computer si videro le impronte digitali sui tasti esatti e quando li digitó un suono secco annunciò l'apertura del caveau.
-Ottimo! Dai ragazzi sbrighiamoci. Ho come il presentimento che paparino sarà qui a breve.-Disse Lupin entrando nel caveau solo dopo aver disinnescato l'allarme con le sonde messe il giorno .
-Siamo ricchi!-Esclamò Lupin abbracciando delle banconote.
Intanto Laila si girava in torno in cerca del cofanetto.
-Hai trovato quello che cercavi?-Chiese Lupin avvicinandosi alla ragazza.
-Non so... Oh eccolo!-Disse lei correndo in un angolo.
Lo scrigno sembrava non avere alcun valore, ma il contenuto ne aveva eccome.
-A che punto siamo ragazzi?-Chiese Lupin ai colleghi.
-Più di questo non possiamo trasportare.-Disse Goemon.
Tre sacchi pieni di oro e banconote vennero caricati sulle spalle dei tre ladri .
-Goemon provvedi ad una via d'uscita?-Chiese Jigen.
Come un lampo Goemon taglio una parte della parete.
-Incredibile, è riuscito a tagliare una parete spessa come quella!-Esclamò la ragazza stupita.
Furono raggiunti da qualche sparo, erano gli scagnozzi di Belluvio, seguiti a ruota però dagli agenti di Zenigata.
-Via!-Esclamò Lupin correndo insieme agli altri tre .
Gli scagnozzi gli stavano dietro mentre sparavano e Zenigata ed i suoi uomini erano abbastanza indietro per poter raggiungere Lupin.
-Lupin non credi che ci saranno posti di blocco?-Chiese Jigen.
-Ci passeremo attraverso!-Esclamò Lupin correndo ancora più veloce.
La macchina era appostata in un vicolo fuori la banca, una 500 gialla dove infilarono in fretta e furia i sacchi pieni di oro e denaro.
Lupin metteva in auto assieme a Laila, mentre Jigen e Goemon coprivano le spalle ai due.
Da dietro Laila fu afferrata da un omone .
-Lasciala andare!-Esclamò Lupin.
-Che bel gioiellino....-Disse l'uomo.
Per tutta risposta Laila gli morse la mano e non appena la lasciò, con un'abile mossa di arti marziali gli diede un forte calcio alla mascella facendolo sbattere contro il muro affianco .
-Però, niente male!-Esclamò Jigen mentre Lupin era rimasto a fissarla.
-Andiamo?-Chiese lei poi sentendo altri spari.
-Concordo con lei, andiamo!-Esclamò Jigen.
Con molta fretta salirono su quella piccola ma stranamente capiente 500 e iniziarono a sfrecciare per le strade di New York, Lupin alla guida, Jigen affianco a lui e Laila con Goemon dietro.
-Regetevi si ballerà un po'!-Esclamò Lupin mettendo la quinta ed entrando in una strada chiusa per lavori con a seguito le macchine della polizia.
-Gli scagnozzi non ci sono più, in compenso abbiamo la polizia alle costole, Zazá non demorde.-Disse Jigen mettendosi fuori dal tettino e sparando alle gomme di qualche auto della polizia.
-Tenetevi! Si vola!-Esclamò Lupin .
Davanti a loro la strada era chiusa, si resero conto solo allora che erano su un sovrapassaggio , così caddero alla strada sotto .
-Non demorde!-Disse Lupin notando che Zazá era ancora dietro di loro.
-Ci penso io!-Disse Goemon saltando fuori dal tettuccio dell'auto.
Quando rientrò in auto videro la macchina dell'ispettore dividersi in due.
-Ottimo lavoro!-Esclamò Lupin.
-Ma dove andiamo adesso?-Chiese Jigen.
-In un posto molto sicuro.-Disse Lupin.
-Sarebbe?-Chiese Laila che tra le mani stringeva il cofanetto.
-In una casa semi abbandonata, non ci troveranno mai li.-Spiegò Lupin continuando a correre per la strada.
Dopo un paio d'ore fuori New York in una campagna desolata, una vecchia casa si ergeva , semi nascosta dagli alberi e non ridotta molto bene.
-Questo sarebbe il nascondiglio sicuro?-Chiese Jigen.
-Solo per stanotte, domani ripartiremo e andremmo in Francia.-Disse Lupin entrando in casa con uno dei sacchi.
Una volta dentro sistemarono i tesori in un angolo, dopodiché esausti andarono a dormire.
Non Laila però, no lei era rimasta sveglia con il cofanetto tra le mani, decise di aprirlo ma quando stava per infilare la chiave venne bloccata da Lupin.
-Non così in fretta. Sei poco cauta.-Disse Lupin tenendogli la mano bloccata.
-Che vuoi dire?-Chiese lei.
-Voglio dire... Chi ci accerta che il cofanetto in realtà non contiene una bomba? -Chiese lui con aria furba lasciando la mano della ragazza.
Laila ci pensò un attimo , dopodiché riposó la chiave e il cofanetto.
-Lo apriremo domani prima di partire , sempre dopo averlo ispezionato per bene.-Disse Lupin con un sorriso.
-Grazie Lupin.-Disse Laila con un sorriso malinconico.
-Dovere, però ricorda, una promessa è una promessa.-Gli fece l'occhiolino.
Solo allora Laila ricordò la promessa che aveva fatto a Lupin, basta furti , solo una vita pulita.
-Certo, appena tornerò in Francia darò i documenti alla polizia e da lì ci penseranno loro.-Disse lei .
-Per un po' starai con noi li, finché Belluvio non sarà dentro, rischi molto a stare sola. Come l'altro pomeriggio.-Disse Lupin.
-Come mai così protettivo nei miei confronti?-Chiese lei .
-Tengo a te, ti conosco da quando sei nata è più che normale che ti voglia proteggere, non trovi?-Chiese lui evitando lo sguardo della ragazza.
-Grazie.-Disse lei.
-Su ora dormi! Domani ci aspetta un lungo viaggio.-Disse lui con un sorriso tornando in camera.
Solo allora Laila notò che era in boxer e scoppiò a ridere non appena il ladro rientrò in camera sua. A lei toccava il divano.

 

 

Angolo autrice:


Autrice: che ne pensate? Non è che mi faccia impazzire.
Jigen:Hey Lupin, da quando sei così tenero?
Lupin:Lasciami in pace! *lancia occhiate minaccioso all'autrice*
Autrice:Cattivo umore eh? Non sei il solo, ergo, fammi arrabbiare e ti faccio fuori.*sorriso da bambina di cinque anni*
Lupin: inizio a pensare che non sia del tutto normale questa qui!
Jigen:Concordo pienamente.
Autrice:Ma io non sono mai stata normale
... Lo scoprite solo ora?
Goemon:Credo sia il caso di rinchiuderla.
Autrice:Ti ci metti anche tu?
Lupin:Chiamo Zazá... Lui è meno psicopatico!*prende da non si sa dove un telefono*
Autrice:Ma io scherzavo!*offesa*
Jigen:La cosa non mi convince molto.
Lupin: vieni con noi, ti portiamo in un bel posto chiamato CIM.*prende sotto braccio l'autrice*
Autrice:Si mangia bene?
Jigen:Oh si! Tutto quello che vuoi!
*Rimane solo Goemon con i lettori*
Goemon:Ciao.... *grilli mentre se ne va lasciando tutti spaesati*

  
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