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Autore: Risa Lily Angelie    05/05/2015    5 recensioni
E se Risa ed Otani fossero due persone famose?
Due vissuti completamente diversi da quelli a cui siamo abituati.
Lei è una promettente stilista, scettica, disincantata, che ha nascosto quella parte romantica e sognatrice di sé, perché quel mondo non la merita.
Lui è il capitano di una delle più importanti squadre di basket del Giappone, innamorato di se stesso, che passa ogni notte con una ragazza diversa ma che in realtà vorrebbe solo dimenticare quella donna che l'ha ferito.
Due ragazzi che brillano sotto le luci scintillanti della fama; due ragazzi che brillano perché sono come diamanti, chiusi in quella gabbia dorata.
Due ragazzi che hanno tutto, tranne ciò di cui hanno bisogno.
***
Koizumi prese coraggio e afferrò un braccio di Otani.
"Tu ci credi?" Gli chiese, mentre lui cercava di assecondare i suoi passi.
"A cosa?" Le rispose Atsushi, che le afferrava i fianchi.
"
Feel the warmth we'll never die..." Canticchiò Koizumi, facendo una giravolta. "Che non moriremo mai."
***
[Risa/Otani, AU.]
{Avvertenze: Maybe OOC.}
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Risa Koizumi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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III. You're a shooting star.
{Seconda parte}





'Ma guarda tu che maleducato, non esistono più i gentiluomini di una volta...!' pensò Koizumi, furiosa, uscendo dal bagno, per tornare in sala da Nobu e Nakao. 'Se lo prendo lo faccio a fette, quella specie di nano malefico, quel brutto pallone gonfiato, quella specie di gnomo da giardino, lo calpesterei volentieri...!' e via con quei pensieri non esattamente carini.
"Ehi Risa, stai bene? Hai una faccia..." La riprese Nobu, appena Koizumi arrivò a destinazione - e quest'ultima ringraziò tutte le divinità venerate nel ventunesimo secolo e quelle antecedenti, poiché non aveva trovato l'amica intenta a pomiciare con il giocatore di basket, o peggio, non trovarli affatto.
"Non sto affatto bene, in effetti." Sentenziò la ragazza dai capelli rossi, sedendosi. "In bagno ho incontrato uno sbruffone antipatico pieno di sé..."
"Uno... sbruffone?" Ripetè Nobuko, arricciando il naso, divertita delle espressioni dell'amica. "Ed era carino?"
"C-carino...?!" Risa guardò Nobu come se avesse appena visto un alieno. "Io ti sto dicendo che era un insopportabile, pretenzioso, narcisista-"
"Nakao! Ecco dove ti eri cacciato!" Esclamò una voce maschile alle spalle dei tre.
"Otani!" Rispose Nakao, andando verso di lui.
Pur non vedendolo in viso, Koizumi riconobbe subito a chi apparteneva quella voce.
"E' lui...!" Farfugliò con gli occhi fuori dalle orbite la ragazza a Nobu, che, appena udì ciò, sollevò lo sguardo per intercettare il ragazzo.
"... Oh." Fu tutto ciò che disse Nobuko, mordendosi il labbro; conosceva tante voci, su Atsushi Otani.
Si diceva che si fosse portato a letto almeno 154 ragazze - contando solo quelle famose -, era responsabile della rottura delle più durature relazioni, nonché delle più disparate amicizie tra ragazze, che ovviamente finivano per accapigliarsi per lui.
"Oh?" Ripetè a bassa voce Risa, guardando Nobuko accigliata; la sua amica non era un tipo da Oh, anzi, aveva sempre qualcosa da dire, su qualunque argomento. Era una specie di Enciclopedia, la cui specialità era il gossip.
"Stai lontana da lui, Risa."
"Ma cos-"
"Stai lontana da lui. Promettimelo."
Koizumi assunse un'espressione di disgusto.
"Oh, cielo, Nobu, per chi mi hai presa?" Borbottò, lanciando un'occhiataccia al ragazzo, che, insieme a Nakao, si stava pericolosamente avvicinando alle due. "Quel tipo mi deve stare almeno a due metri di distanza!" Terminò, scuotendo vigorosamente il capo; quella specie di gnomo le stava decisamente antipatico.
"Lo spero per-" Nobu venne interrotta dalla voce di Nakao.
"Otani, Nobu già te l'ho presentata prima, giusto?, ma lei è Risa Koizumi." Disse allegro, del tutto incurante che la povera Koizumi stava facendo il possibile e l'impossibile per non farsi notare.
"Oh, ma io conosco già la signorina Koizumi, vero?" Atsushi terminò la frase con un'occhiolino.
Risa avvampò sotto lo sguardo di Nobu, e sulla sua fronte sembravano quasi apparire le seguenti parole: COSA E' SUCCESSO IN BAGNO?!
"A proposito di conoscenze, Koizumi!" Riprese Nakao il discorso con un sorriso "Ci stavi dicendo di un insopportabile tizio arrogante incontrato in bagno, giusto?".
E la povera Koizumi, in quel momento, avrebbe voluto sparire.
"Insopportabile tizio in bagno, eh?" Ripeté Otani, con un sorriso di trionfo sul volto.
Koizumi lo fulminò con un'occhiataccia; ci mancava solo lui, già stava facendo il terzo incomodo...!
"Beh..." Disse lei, sedendosi composta e raddrizzando la schiena, mentre anche Atsushi prendeva posto al tavolo. "... diciamo che non è stato esattamente carino nei miei confronti." Terminò, sfiorando il bicchiere di champagne e appoggiando una guancia sulla mano, sorridendo sorniona; di una cosa era sicura, lui non avrebbe vinto.
"Magari..." Ribatté Otani sorridendo altrettanto, e poggiando il mento sulla mano, in modo da flettersi e avvicinare il proprio viso a quello della ragazza. "Si è comportato in quel modo solo perché è stato disturbato durante una piacevole attività."
Koizumi non poté fare a meno di arrossire, data la vicinanza con il ragazzo, che se ne accorse, e sorrise vittorioso. La cosa disturbò parecchio Risa; chi si credeva di essere?
"Forse quel gentiluomo avrebbe dovuto compiere quelle piacevoli attività in un altro posto." Sentenziò allora la ragazza scuotendo i ricci rossi, mordicchiandosi appena il labbro, assaporando il dolce sapore della vittoria.
Otani, da parte sua, arricciò il naso, contrariato; quella Spilungona gli stava dando del filo da torcere.
Quando aveva visto Nakao assorto nella conversazione con la tizia bionda e la Gigantessa, aveva pensato fosse una buona idea fermarsi, anche per cercare di riprendere il suo amico, e magari riuscire a conoscere quel Grattacielo in modo da fargliela pagare; non sapeva ancora come, ma di certo non si era dimenticato cosa era successo in bagno poco prima, e forse conoscerla avrebbe potuto aiutarlo nel suo intento.
"Forse." La assecondò quindi, allontanandosi da lei e appoggiando il gomito del braccio destro sullo schienale della sedia. "Ma serviva urlare come una pazza?"
A quelle parole, Koizumi avvampò.
"Pensavo fossi uno stupratore!" Tuonò quindi, balzando in piedi ed indicandolo minaccioso.
Nobuko inarcò un sopracciglio, piena di scetticismo.
"Detesto dirlo," Borbottò sospirando "Ma se continuate così qualcuno vi penserà coinvolti in chissà che scandalo." Terminò, incrociando le braccia.
Koizumi ed Otani si lanciarono un'occhiataccia, e la ragazza si sedette nuovamente al suo posto.


***
 
"Se posso, Otani, sei un idiota."
Il ragazzo dai capelli rossi lanciò un'occhiata interrogativa a Koizumi, che lo stava fissando con una certa intensità.
"Tu dici?" Commentò sarcasticamente lui, sollevando gli occhi al cielo.
"Certo." Rispose la ragazza, facendo sporgere una delle cinque carte che aveva sul tavolo. "Interrompo la mano." Sibilò, con un sorriso sulle labbra.
"Sembrate due vecchietti." Sbottò Nobuko, stufa di starli a guardare.
Dopo essersi guardati in cagnesco per un po' di tempo, i due si erano accorti del mazzo di carte abbandonato su un tavolo lì affianco, e avevano iniziato a giocare a koi-koi(1), sotto lo sguardo allibito di Nobuko, che si stava appuntando mentalmente diverse domande da porre a Risa.
"E quindi?" Ribatté Koizumi, mentre porgeva le otto carte ad Atsushi.
"E quindi?! Io non-"
"Dai Nobu, lasciali divertirsi!" Le disse Nakao, sorridendo.
Nobu non poté fare a meno di sorridere di rimando.
In quel momento, nell'aria, iniziò a risuonare della musica.
"Dai, andiamo a ballare!" Gridò la bionda, strattonando il braccio di Koizumi che si stava servendo le otto carte, facendole cadere.
"Nobu...!" Gridò Risa.
"E pensare che avevo una bella mano!" Sbuffò Otani, contrariato.
"Dai Risa, questa è una delle tue canzoni preferite!"
... shine bright like a diamond
shine bright like a diamond...

"Oh!" Gli occhi di Koizumi si illuminarono. "Ma io non ballo." Sentenziò, incrociando le braccia.
"Non essere ridicola, dai!"
"Ho detto di no!"
Fu Nakao ad intromettersi, trascinando via Nobu, per ballare.
"Non balli, eh?" Chiese Otani, rimettendo apposto le carte.
"No." Rispose Koizumi, intimidita. "Non sono capace." Ammise, abbassando lo sguardo.
... you and I, you and I
we’re like diamonds in the sky...

"Beh, e cosa ti importa?" Ridacchiò Atsushi in risposta. 
"Forse non ti rendi conto; una spilungona che non sa ballare in pista? Ci tieni a morire." Sussurrò lei, con un sorriso amaro.
Otani non saprebbe dire cosa lo spinse a fare quello che fece; forse la tristezza sul volto di Koizumi, o il suo desiderio di conoscerla per poi umiliarla, secondo i suoi piani, oppure semplicemente il fatto che fosse stufo di stare seduto e quella canzone piaceva anche a lui.
"Dai" Le disse, prendendola per mano. "Vieni con me."
... at first sight I left the energy of sun rays
I saw the life inside your eyes...

"Dove stiamo andando?" Chiese Koizumi, mentre si faceva portare da lui.
'Ha delle mani molto grandi.' Pensò lei distrattamente. 'Sono calde.'
'Ha delle mani molto piccole.' Rifletté lui, mentre correva. 'Sono fredde.'
Otani imboccò le scale, e Koizumi ringraziò mentalmente di avere un paio di ballerine, e non delle scarpe col tacco, altrimenti, come minimo, sarebbe ruzzolata come un sacco di patate.
"Ci siamo quasi..." Le disse Otani, per poi farla entrare in una stanza buia.
Appena gli occhi di Risa si abituarono al buio, si accorse che era un ampio salone; sul soffitto - alto almeno cinque metri - vi era un maestoso lampadario di gocce di cristallo, e ai lati della sala vi erano diversi divanetti rossi. Il centro della sala era praticamente vuoto, sgombro da tutto.
"Perché siamo qui?" Chiese Koizumi, incuriosita.
"Pensavo fosse una buona idea violentarti qui."
"EH?!"
Otani scoppiò a ridere, decisamente divertito.
"Scherzavo."
... eye to eye, so alive
we’re like beautiful diamonds in the sky...

"Tu sei un-"
"Pensavo solo che, visto che ti vergogni a ballare di sotto, sarebbe stato carino se ballassi dove nessuno può vederti; la musica di sotto è abbastanza alta da sentirsi fino qui." Disse allora Atsushi, contento di essere al buio, almeno la ragazza non si sarebbe accorto di essere arrossito.
Era da parecchio tempo che non faceva qualcosa di carino per una ragazza; un tempo era la normalità. Ma questo era tanto tempo fa, una vita fa, e lui era un altro.
"Oh... Beh, sei gentile..." Balbettò Koizumi, cercando di placare il rossore sulle guance con le mani fredde.
... shine bright like a diamond
shine bright like a diamond
shine bright like a diamond
we’re beautiful like diamonds in the sky...

Risa si mosse, nervosa; non si aspettava che quel maleducato incontrato in bagno potesse fare qualcosa di così carino per lei.
Chiuse gli occhi e posò un piede a terra dalla punta. Inziò con dei passi leggeri, incerti, imbarazzati, tenendo gli occhi serrati, perché sarebbe stato troppo imbarazzante guardarlo.
... feel the warmth we’ll never die
we’re like diamonds in the sky...

Koizumi prese coraggio e afferrò un braccio di Otani.
"Tu ci credi?" Gli chiese, mentre lui cercava di assecondare i suoi passi.
"A cosa?" Le rispose Atsushi, che le afferrava i fianchi.
"Feel the warmth we'll never die..." Canticchiò Koizumi, facendo una giravolta. "Che non moriremo mai." Rispose, fermandosi e poggiandogli le mani sulle spalle. 
"Come-?"
"Io penso di sì." Continuò lei, ricominciando a muovere i piedi. "Stanotte sento che siamo immortali."
... you’re a shooting star, I see
a vision of ecstasy...

"Potremmo anche essere solo delle stelle cadenti." Osservò Otani, mentre le afferrava una mano. "Una visione estatica."
Koizumi ridacchiò.
"Può darsi." Rispose lei, sorridendo. "Del resto, non sappiamo nulla della vita."
... shine bright like a diamond
shine bright like a diamond
shine bright like a diamond
we’re beautiful like diamonds in the sky...

"Quantomeno..." Otani sorrise a sua volta, allontanandosi da lei. "Siamo belli."
"... Come diamanti nel cielo, certo." Rispose Koizumi.
... shine bright like a diamond
shine bright like a diamond
shine bright like a diamond.

I due restarono fermi, mentre la canzone, piano piano, terminava dissolvendosi.
"Grazie." Disse Risa, sorridendo. "E' stato un pensiero carino."
"Di niente." Ribatté lui. "E ora è meglio scendere, prima che qualcuno sia accorga della nostra assenza."


***

La festa terminò all'alba.
Nobu e Koizumi, esauste, salirono sulla limousine di quest'ultima, che l'avrebbe portate nella villa che condividevano.
"Grazie per il passaggio, Sam." Disse Risa, scendendo dall'auto, riferita all'autista; quest'ultimo, un inglese di mezz'età, si limitò ad annuire, e andare a parcheggiare.
"Sappi..." Sentenziò Nobuko, togliendosi i tacchi vertiginosi e prendendoli in mano, mentre infilava le chiavi nella toppa di casa. "... che domani ti riempirò di domande."
"Domani? Dì pure tra qualche ora." Sbadigliò Risa di rimando, entrando nella villa con passo pesante.
"Giusto." Commentò la bionda, lanciando un'occhiata all'orologio da polso; erano le quattro di mattina. "Beh, buonanotte." Borbottò, trascinandosi per le scale.
"Buonanotte." Biascicò Risa, stropicciandosi gli occhi, camminando fino al salone.
Si sedette sul divano bianco, massaggiandosi la testa, scuotendo i capelli che cominciavano a tornare lisci. Si tolse le ballerine e, mordicchiandosi il labbro, si accoccolò.
'Resto un po' qui poi vado a letto.' Si ripromise, prima di addormentarsi.





(1)Il koi-koi è un gioco giapponese che somiglia vagamente alla nostra Scopa. La partita viene giocata tra due giocatori e si svolge in numerose mani, come i comuni giochi di carte italiani. Ad ogni mano corrisponde un seme del mazzo o mese dell'anno. Prima di iniziare la partita i giocatori si accordano sul numero di mani da svolgere; si è soliti far durare una partita un anno in modo da chiamare tutti i semi del mazzo. La mano inizia dopo aver mischiato e distribuito le carte: 8 carte a ciascun giocatore e 8 in tavola, le restanti carte formano il Mazzo. A turno ciascun giocatore svolge una mossa, essa consiste due fasi: il giocatore posa una delle proprie carte, se in tavola c'è una carta dello stesso seme avviene la presa, altrimenti viene posata, poi sempre il giocatore gira una carta del mazzo, e con le medesime regole effettua o la presa o la posata. Ogni giocatore effettua le prese nel tentativo di realizzare certe combinazioni. Tutte le carte prese vanno tenute scoperte davanti a sé e l'avversario ha il diritto di vederle. A ciascuna combinazione corrisponde un punteggio.  La mano termina quando finiscono le carte dei due giocatori o quando un giocatore decide di interromperla. Un giocatore può interrompere la mano ogni volta che realizza una combinazione o che aggiunge un punto ad essa. Solo uno dei giocatori fa punteggio, il giocatore che interrompe la mano fa tutti i punti corrispondenti alle combinazioni che ha realizzato, l'avversario fa zero. Se una mano termina per esaurimento delle carte, fa punteggio il giocatore che ha realizzato le combinazioni più valorose. Se finiscono le carte senza combinazioni, il giocatore che ha iniziato fa 6 punti. Inizia la mano successiva il giocatore che ha vinto.
 













 
 
 
Angolo di Risa:
Ma salve-salve-salvissimo(?) gente! :3
Questo capitolo è stato abbastanza difficile, lo ammetto con tanta tranquillità(?), non sapevo come ben mettere tutto quello che volevo mettere, e non ci sono riuscita.
Volevo mettere delle cose e non le ho messe, ma in compenso ho messo altre cose che mi sono venute in mente di getto, mentre scrivevo.
Avviso, as always, le interessate(?), che la prossima long ad essere aggiornata sarà Momenti :3
Grazie mille per essere passate, alla prossima! ^^

Risa Lily Calinee.


 
   
 
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