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Autore: Kiri94    06/05/2015    1 recensioni
Questa saga tratta eventi successivi alla Kiri no Gemini - Battle of Namimori Arc, pertanto invito a leggere questa saga solo nel caso si abbia già letto le saghe precedenti.
La storia è entrata nel vivo ormai, e ai protagonisti si dirama davanti un'oscuro sentiero tracciato dal sangue.
La loro routine e vita di sempre rischia di essere sconvolta in maniera definitiva: gli Zero hanno catturato i Vongola e le famiglie alleate prima che esse potessero organizzarsi contro di loro.
Ora tocca alla Neo Kokuyo Gang andare in Italia per cercare di liberarli, e non possono fallire: in caso contrario, un'immane catastrofe si scatenerebbe sul mondo...
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Katekyo Hitman Reborn! - Kiri no Gemini'
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Azrael assunse un'espressione corrucciata, mentre Mirai risvegliava al 100% il suo Gear venendo immediatamente rivestita da un kimono tradizionale rosso sangue decorato da intarsi oro e parti bianche candide in una miriade di petali di ciliegio illusori, e due anelli runici dello stesso colore del kimono iniziavano a roteare lentamente attorno a lei emettendo suoni simili a voci spettrali: Mirai immediatamente spedì una catena incorporea contro di lei, ma la donna, anziché tentare di parare il colpo, lo schivò, seguendo il proprio istinto che le urlava “pericolo” da ogni poro: immediatamente, alzò una mano verso il cielo scatenando un'eruzione vulcanica che per un momento parve investire in pieno Mirai, che invece si scoprì essersi spostata, ben conscia del fatto che Azrael aveva un potere identico al suo, e che quindi la lava illusoria era da considerarsi in tutto e per tutto reale.

Senza darsi per vinta, intrecciò due catene in una spirale che spedì verso di lei: Azrael schivò, ma improvvisamente le due catene si separarono andando l'una nella direzione opposta dell'altra: in questo modo, quella a sinistra riuscì ad attraversare lo stomaco della donna. Mirai, esultante, urlò – Yay! Crepa, brutta stronza! – concretizzando la catena dentro di Azrael, che prese a contorcersi dal dolore, sputando sangue.

Mirai, sorridendo sadica, sbuffò mormorando – Uff, peccato, avrei voluto volentieri dei popcorn... – avvertendo subito una mano posarsi sulla sua spalla e una voce gelida sussurrarle all'orecchio – Nah, per il genere splatter sono meglio le alette di pollo fritto – appena prima di lanciarla a terra, contro dei rovi apparsi all'improvviso, ma Mirai stessa si rivelò essere un'illusione – Parla meno, combatti di più! – esclamò, colpendola con una gomitata allo zigomo e mandandola a schiantarsi contro una roccia, prima di crivellarla senza pietà di catene spinate... ma la vera Azrael era sopra di lei, e la spedì al suolo con un calcio dall'alto: questo fu il primo colpo andato veramente a segno dall'inizio della lotta.

– Mah... penosa. Per essere un'illusionista sei debole, bimba deficiente! – urlò Azrael, sollevandola per la collottola – Sei utile solo se usata come straccio per il pavimento! – e la lanciò per terra, ma Mirai subito si rimise in piedi con agilità sfruttando le mani per darsi lo slancio, sovrapponendo poi catene su catene fino a formare una sorta di drago a molte teste – Chimera di Catene, prima forma: Idra! – urlò, spedendo la bestia contro la donna, la quale restò immobile, intuendo che ogni tentativo di fuga le sarebbe costato caro: l'unica cosa che poteva fare era affrontare la bestia, motivo per cui attese che fosse distante solo una decina di metri prima di evocare dal nulla una gigantesca lama dal terreno che tranciò di netto le punte delle catene, equiparabili alla testa della chimera, e si lanciò all'attacco contro Mirai, che rimase immobile sorridendo per poi esclamare – Ti consiglio di dare un'occhiata ai libri di miti e leggende! – mentre le punte mozzate ricrescevano biforcandosi – Per ogni testa che perde, l'Idra ne genera due! E la mia Chimera di Catene... non fa eccezione! – e l'Idra dalle cento teste si avventò sulla donna con violenza disumana.

Eppure, Azrael non batté ciglio – Ah, già... errore mio – disse nello stesso istante in cui il terreno si spaccava sprigionando uno spruzzo di lava che sciolse più della metà della bestia – Però se sciolgo così non dovrebbero esserci problemi, vero? – provocò, mentre Mirai avvertiva una fitta di rabbia perforarle il petto – Grrr... maledetta stronza! – urlò, scatenando l'apparizione dal terreno di un'infinità di catene, che si dimenavano come tentacoli – Chimera di Catene, seconda forma: Kraken! – urlò, aizzando la bestia ferrosa contro la sua avversaria.

Azrael, sospirando, guardò la ragazza con aria delusa mentre con un movimento di classe spazzava via metà Chimera generando una folata di vento illusoria a 800 km/h, la cui semplice forza d'inerzia bastò a scaraventare Mirai attraverso il tronco di parecchi alberi, sospingendola fuori dalla foresta, fino a farla atterrare di schiena al suolo.

Mirai sputò sangue dal dolore, avvertendo alcune schegge di legno penetrare a fondo nella carne, ma strinse i denti e si rialzò quasi subito, sfoderando uno sguardo omicida come solo Iarim sapeva farli.

Alzò la mano al cielo, che venne avvolta dalle catene, mentre con un'ombra in volto esclamava – Contro questo non avrai speranze, sporca puttana – nello stesso istante in cui una tranquilla Azrael la raggiungeva, giusto in tempo per assistere a qualcosa di così stupefacente che perfino lei ne rimase sorpresa: una quantità incalcolabile di catene si stava materializzando poco a poco, ricreando quella che a primo impatto le sembrò la struttura scheletrica di un immenso serpente di almeno sedici metri: subito dopo, altre catene avvolsero il tutto ricoprendolo come una pelle squamata, ricreando perfino i denti affilati e aguzzi tramite particolari punte.

Infine, Mirai schioccò le dita, e nello stesso istante l'enorme rettile prese fuoco, arroventandosi fino a diventare di un luminescente rosso/arancio, dando immediatamente fuoco all'erba secca e ai pezzi di tronco d'albero sparsi tutt'attorno: allora, e solo allora, abbassò il braccio in direzione di Azrael urlando – VAI, BASILISCO DI PROMETEO! – scatenando un furioso movimento della titanica bestia incandescente in direzione della donna.

Questo parve sortire effetto perfino sul suo sangue freddo: un brivido gelido le attraversò la schiena, mentre il colossale serpente spalancava le fauci, scattando verso di lei.

Senza riuscire a calmare la tachicardia, Azrael urlò – N-non farla così semplice, marmocchia! Non sono così semplice da eliminare, e non sarà un comune verme un po' cresciuto a sconfiggermi! – generando immediatamente un'enorme punta di roccia dal terreno che entrò nella bocca spalancata e penetrò da parte a parte il cranio, arrestando la creatura.

Rassicurata, Azrael ritrovò la propria compostezza, sistemandosi la divisa – Beh, alla fine era tutta apparenza, no? – provocò la ragazzina. Ma Mirai sfoderò in risposta un irritante, tronfio sorriso – Ma è tipico di voi Zero essere così stupidi da sottovalutare sempre le tecniche avversarie? –, nello stesso istante in cui con un morso improvviso la bestia spezzava a metà la punta e rigenerava le catene spezzate del cranio perforato, avventandosi contro la donna che si spostò appena in tempo, questa volta senza perdere la calma – Hai ragione, ammetto che ti meriti tutto il rispetto per la potenza di questa bestia, ma hai commesso un'errore essenziale... sebbene il ferro riscaldato delle catene che lo compongono gli conferisca alte capacità di ustioni, rendendo letale anche il solo contatto, e una migliore capacità di movimento, ciò costituisce anche un suo immane punto debole: vuoi sapere quale? – e ridacchiò, schioccando le dita: un'immane esplosione sollevò il terreno, portato verso l'alto da un'incommensurabile muro d'acqua – Se si raffredda di colpo, diventerà un'immobile opera d'arte, ed essendo in prossimità del mare dispongo di tutta l'acqua necessaria! Ora è il mio turno! – urlò manipolando la grossa quantità d'acqua fino a formare una gigantesca lampreda e una strana figura metà donna e metà mostro, con sei tentacoli che terminavano a teste di cane – Scilla e Cariddi! Spazzate via quel bestione! – ordinò, aizzando i due titanici mostri d'acqua contro il colossale serpente infuocato, evaporando mentre spegnevano le fiamme della bestia che, raffreddata a sufficienza, rimase immobile.

Mirai crollò in ginocchio: l'attacco di prima le aveva tolto tutte le energie – No... impossibile... Scarlet! – chiamò nella propria testa – Eppure... eppure durante il Goddess Time io genero illusioni anche cento volte migliori di questa, senza sprecare un briciolo di energia! E allora perché una mossa simile mi ha privato così tanto della mia energia...? Sono così debole senza Limit Breaker?! – stringendo i pugni: la Spirit rispose quasi subito – Hey, hey, per prima cosa, basta frignare! Seconda cosa, non c'è niente di strano che tu ti senta spompata dopo una mossa del genere: il tuo Limit Breaker non si limita a farti sfruttare al 100% le tue potenzialità, ma le somma alla fiamma del demone che vive nell'Hell Ring usato come base per il Gear! Quindi niente piagnistei, se non hai via di scampo sappiamo entrambe cosa devi fare, giusto? – imbeccò con tono complice.

Mirai sgranò gli occhi: ma certo! Il Gear era attivo, e quindi ricaricato: se voleva usare il Goddess Time... le bastava semplicemente dire – Scarlet! LIMIT BREAKER! – scatenando immediatamente la reazione voluta: le catene si dissolsero, così come i guanti in ferro, sostituiti da due più eleganti guanti bianchi, l'occhio sinistro divenne completamente rosso, come quello di Iarim, mentre l'occhio destro rimase del suo naturale colore viola.

Oltre a ciò, una corona di fiamma Nebbia-0 comparve ad adornare la testa di Mirai.

Ancora una volta, la voce di Scarlet parlò dentro la sua testa – Modalità Limit Breaker “Goddes Time” attivata. Tempo residuo: 5 minuti circa – mentre Mirai sorrideva come una nobile viziata – Ah! Stolta plebea! Ti atteggi a donna di classe, ma sei e sempre rimarrai un essere inferiore che si agita nel fango disperatamente per non affondare! – scatenando l'ira di Azrael.

– Come hai osato definirmi?! – ringhiò, mentre la realtà attorno a lei si distorceva – Pagherai caro questo affronto! – la realtà attorno a lei parve sgretolarsi, mentre alte colonne di fuoco esplodevano sparando lapilli incandescenti e spruzzi di lava ovunque: ma Mirai non si scompose minimamente – Tch... cosa pensi di fare, stolta umana? Davvero credi che un'illusione così patetica possa ferire ME, la divina Mirai? – e il suo sguardo cambiò, divenendo la quintessenza della rabbia – MA CHI VUOI PRENDERE PER IL CULO? MIRAI ORDINO' “CHE LA TERRA TUTTA SI RIVOLTI ALLA TIRANNA”! – urlò, scatenando immediatamente un terremoto di magnitudo 10 circoscritto ai soli 200 metri circostanti, che sollevò zolle di terra e ne sgretolò altre: le radici degli alberi presenti in zona, inoltre, inspiegabilmente si mossero afferrando gambe e braccia di Azrael, lanciandola a terra, mentre nuvole nere si ammassavano sopra di lei bersagliandola di fulmini.

A quella visione, Mirai sorrise esclamando – E la terra tutta rispose – alzando poi una mano al cielo – Mirai ordinò “si scateni un uragano che dilani le sue carni!” – disse, ed immediatamente vento intenso a oltre 300 km/h iniziò a vorticare attorno ad Azrael, trascinando il suo corpo martoriato verso l'alto: la ragazza assistette con sadico divertimento alla vista delle articolazioni della donna scomposti dalla forza intensa del vento, culminando con un fragoroso schianto a terra e conseguente rumore di ossa infrante non appena il vento si calmò.

Allora, e solo allora, Mirai mormorò – E l'uragano obbedì – avvicinandosi al corpo ormai prossimo al decesso della donna – Davvero deludente, feccia – esclamò, mettendole un piede in faccia – Hai fatto tanto la gradassa, e poi ti fai battere così?! – continuò... fermandosi non appena avvertì una mano poggiare sulle sue spalle – Hey, niente male, ragazzina. Un bello spettacolo di illusioni, assolutamente. – mormorò con pacatezza e tono aristocratico Azrael – Solo... c'è davvero bisogno di essere così volgare? – e, benché la sua voce trasmettesse calma e compostezza, la presa aumentò d'intensità, causando a Mirai sufficiente dolore da farla cadere in ginocchio, avvertendo un dolore acuto al nervo che la donna stava premendo – Non dovresti illuderti di essermi superiore solo perché hai la mia stessa fiamma e un'arma in grado di potenziartela, sai? – e con un calcio la spedì faccia a terra – Perché, vedi... io ti sono superiore sia come esperienza che come forza. E poi... – generò delle scarpe coi tacchi solo per calpestare la schiena di Mirai – … ho tutta l'intenzione di spazzare via voi schifosi parassiti nel modo più atroce possibile. Vi pentirete di aver eliminato Zero, statene certi! – mormorò in tono gelido, affondando il tacco con forza.

Mirai sputò sangue, ma strinse i pugni, furibonda – T-tu... stai sbagliando. Ci stai sottovalutando solo perché siamo dei ragazzini... come fa ogni tiranno con il popolo. Beh, ti sei mai chiesta allora perché tutte le dittature prima o poi finiscono? – disse, facendo forza sul terreno con le braccia cercando di rialzarsi – Perché fra gli oppressi prima o poi nasce sempre qualcuno in grado di rialzarsi... qualcuno che decide di fronteggiare il dittatore, di guadagnare la libertà. Ma non finisce qui: la sua forza non è ovviamente in grado di contrastare il nemico... e allora, sai che succede? Il popolo si unisce e combatte il nemico comune, sradicandolo con la forza ottenuta dalla volontà di più persone. Questo è il motivo per cui, oggi, noi ragazzini abbiamo inflitto a voi Zero così tante pesanti perdite... ci avete sottovalutato, ritenuti più deboli di voi, senza pensare al livello che avremmo potuto raggiungere combattendo tutti insieme. E questo sarà il motivo per cui voi esseri patetici verrete cancellati dal mondo, e nemmeno la storia si ricorderà di voi. – con uno slancio di forza improvviso, Mirai riuscì a rialzarsi, sbilanciando Azrael per un istante, che lei usò per ripulirsi dal sangue residuo sulle labbra.

Subito dopo, guardò la sua avversaria negli occhi – Ah, giusto, bastarda d'una plebea. Tu non hai poteri rigenerativi come quelli di Nova, vero? – domandò, guardandola negli occhi con uno sguardo di sfida.

Azrael, ricambiando lo sguardo torva, ringhiò in risposta – Ma sei scema o cosa?! Ho la tua stessa fiamma, tu hai poteri rigenerativi per caso?! – iniziando a preparare un'illusione.

Mirai, a quelle parole, sorrise giuliva – Proprio le parole che volevo sentire. – mormorò, inspirando e alzando la mano destra al cielo – MIRAI DISSE “AVVENGA L'ARMAGEDDON”! – mentre nello stesso istante l'occhio rosso iniziò ad emettere luce propria: il cielo si tinse di rosso sangue e le nuvole scomparvero sospinte da raffiche di vento paragonabili ad uragani, ma solo nel raggio di qualche decina di metri attorno a loro: poi, una pressione indescrivibile parve comprimere e riscaldare l'aria, quasi come se una forte onda d'urto premesse sull'atmosfera.

Azrael, finalmente, alzò gli occhi al cielo: giusto in tempo per vedere un'enorme meteorite abbattersi con forza inaudita contro di lei.

   
 
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