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Autore: JackiLoveCatoniss4ever    06/05/2015    1 recensioni
Tutti noi conosciamo Max, il ragazzino del Distretto 4, soprattutto per la scena in cui si vede la sua morte. Non sappiamo nulla di lui o della sua vita, né di come si è sentito quando è stato estratto. Chi avrà lasciato a casa? Da quali persone a lui care si è dovuto separare per sempre? E soprattutto, cosa c'è tra lui ed il tributo femminile del suo stesso distretto, Marina? Amicizia? Affetto? Amore? E, se è così, come si sentirà sapendo che solo uno di loro potrà fare ritorno al 4? Questa è la sua storia, prima e dopo la mietitura degli Hunger Games.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cato, Finnick Odair, Mags, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Never Die'
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È domenica, il penultimo giorno che passo a Capitol City, prima che gli altri tributi, esclusa Marina, comincino a darmi la caccia. La paura mi perseguita dal giorno della mietitura, ma ieri sera si è amplificata, dopo i punteggi: sono risultato tra i peggiori, proprio come all’Accademia del Distretto 4. Non ci sono stati voti inferiori a 5, solo infinitamente superiori. Però ho ancora una carta da giocare: le interviste di domani. Oggi Finnick mi deve preparare, ed io ne approfitterò per chiedergli consigli su come è necessario che mi comporti quando mi troverò nuovamente davanti alle telecamere di tutta Panem. Mi fa ancora un certo effetto sapere di essere famoso, o meglio, di sapere che delle persone a me del tutto sconosciute scommetteranno sulla mia vita. Ripercorro i passi che, da quando sono in città, compio ogni mattina: bagno, cassetti, sala. A colazione mancano tutte le femmine del nostro gruppo. Strano, di solito Cate è sempre puntuale. Comunque, mi precipito subito dal mio mentore. – Quando iniziamo le prove per la presentazione ed i contenuti? – chiedo, trafelato. – Ehi, ehi, quanto entusiasmo! – ride lui. – Le cominceremo non prima di un’ora, anche perché dovremo passare quasi mezza giornata insieme, ed è meglio incominciare il più presto possibile. – Svelto, mi giro a guardare l’orologio: sono le sette di mattina. È strano che mi sia svegliato così presto proprio nell’unica giornata in cui posso dormire un po’ più del solito. Sto pensando di tornare nella mia camera a sonnecchiare per il tempo che mi resta, quando l’ingresso di Marina mi convince a desistere. – Ciao – dico, andandole vicino. – Come sta il mio ragazzino preferito? – risponde, sorridendo e scompigliandomi i capelli. Visto come sono abitualmente, non fa poi una grande differenza. Entrano anche Mags, Annie e Cate, in visibile imbarazzo per non essere stata la prima ad alzarsi, quel giorno. L’ora seguente passa veloce, fra chiacchiere, barzellette e risate per allentare la tensione. Alle otto in punto, noi tributi veniamo presi in custodia dai rispettivi mentori e portati in due camere separate. All’inizio, Finnick mi dà dei consigli sulla camminata (“Schiena dritta, pancia in dentro, petto in fuori”), sul modo di sedersi (“Mai scomposto, Max, ricordatelo”), sul portamento (“Alza il mento, fai vedere tutta la grinta che hai”), sullo sguardo (“Devi sembrare deciso: fammi vedere che hai il fuoco negli occhi”), sui gesti delle mani (“Non muoverle troppo, altrimenti rivelerai il tuo nervosismo”) e sul sorriso (“Devi sembrare sicuro di te, così gli spettatori ti daranno la loro, seppur parziale, fiducia”). Quando passiamo ai contenuti, mi concentro intensamente. – Allora, Max, avevo pensato di farti interpretare il ragazzino crudele, che non guarda in faccia a nessuno e gode delle sofferenze altrui. Che te ne pare? – Ci rifletto su un attimo. – Sì, per me va bene – dichiaro un minuto dopo. – Perfetto. Ora ti farò delle domande a cui Caesar Flickerman chiede spesso risposte. Sei pronto? – Lo guardo negli occhi. – Prontissimo. Vai – asserisco. – Okay – e le successive quattro ore trascorrono con il mio mentore che mi fa domande più o meno possibili a cui io devo rispondere con un approccio crudele o con una risata dello stesso tipo. Devo ammettere che non me la cavo male, nonostante il mio aspetto possa penalizzarmi nella parte che dovrò recitare. La sera sono talmente distrutto che ordino la cena in camera, addormentandomi non appena l’ho finita. La mattina vengo consegnato nelle mani di Nealie, a cui appartiene la giornata. I miei preparatori mi immergono in una vasca per parecchio tempo. – È per depurarti alla perfezione, caro! – spiegano. Verso le sei di sera, quando praticamente risplendo grazie alle loro cure, la mia stilista mi fa indossare l’abito che ha cucito apposta per me: un completo azzurro polvere un po’ sfumato che mi si adatta grazie a delle imbottiture che mostrano un torace scolpito che non ho. Alle nove, ora stabilita per l’inizio dello show, io, Marina e Cate saliamo sull’ascensore. Il resto della nostra équipe è nel posto a loro riservato in mezzo al pubblico, e tra poco anche la mia accompagnatrice li raggiungerà. Le interviste precedenti alla mia, che dovrebbe essere l’ottava, si susseguono ad una velocità tale che non faccio in tempo ad accorgermene. Mi trovo sul palco dopo ventuno minuti dall’apertura del programma. Ricordo tutti i consigli di Finnick e sfodero il mio miglior sorriso. – Allora, Max, cosa c’è di diverso tra il tuo distretto e la nostra città? – Mi rivolgo al pubblico. – La quantità di tributi da uccidere. – Risate e commenti sorpresi, tipo: – Niente male il ragazzino! – Io ed il presentatore continuiamo per tre minuti su questa linea, poi chiamano Finch. Io continuo a guardare le interviste, obbligatoriamente. Quando Peeta confessa in diretta il suo amore per Katniss, vedo Clove correre all’ascensore con le lacrime agli occhi. Decido di parlare con Marina.
Ciao! Il capitolo dodici! Qui ci sono solamente le interviste, quindi niente di che (a parte l’accenno alla Cleeta! XD). Volevo avvertirvi che abbiamo già superato la metà della storia (14 capitoli). Ora lasciatemi sclerare: esistono le Senekiss (Seneca/Katniss)! Devo ammettere che il video Seneca/Katniss/Cato che ho visto non era niente male: la presentazione era in inglese, quindi mi è stata utile per imparare nuovi vocaboli, ed il video, fatto solo una settimana fa circa, è bellissimo, con le scene al posto giusto. Vabbè, vado ad aspettare che su Mediaset Italia Due facciano “Orphan”. Recensite, per favore. :D Ciao, belli.
   
 
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