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Autore: ClairllMayne    07/05/2015    1 recensioni
Un cerchio imperfetto, incompleto.
L'uno vicino all'altro, Come se il contatto fisico potesse rafforzare quel legame già indissolubile.
Rimangono così distesi a lungo sul freddo pavimento di una stanza d'ospedale, in silenzio.
Solo i loro respiri, quasi in sincrono, riempiono quel silenzio assordante.
Genere: Erotico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo qualche giorno, e qualche altro meticoloso controllo alla testa Zayn venne dimesso, per la gioia comune di tutti i ragazzi, specialmente Liam che da quando aveva ricevuto la notizia non faceva che passare le giornate incollato al telefono, aveva sequestrato perfino quello di Harry.
"Tu sei troppo distratto, potresti non sentirlo".
 
Ed era andato avanti così per giorni, sobbalzando ogni volta che uno dei loro telefoni squillava, anche se molto spesso era Niall che voleva avere notizie.
 
"Perchè non passi da qui o chiami direttamente Lou?" aveva sbottato un giorno contro il biondo, schizzando per l'ennesima volta allo squillo del telefono.
 
Niall doveva aver pensato che fosse decisamente il caso di raggiungere i ragazzi a casa di Harry, il tono di Liam gli pareva ogni giorno più esasperato.
 
E fu esattamente così che trovo Liam, esasperato.
 
Camminava avanti e indietro per la stanza fissando lo schermo di entrambi i telefoni che teneva in mano, lanciando ogni tanto qualche occhiata al biondo che alzava il suo telefono mostrandoglielo come a dire "si, controllo anche il mio".
 
 
 
"Liam per favore siediti, ci farai il solco sul pavimento se continui a fare avanti e indietro" lo supplica Harry. 
 
"Per favore lasciami fare" farfuglia alzando il telefono verso l'alto per conquistare un'altra tacca di segnale.
 
"Mi mette un sacco di ansia" Niall lo osserva seduto accanto a Harry sul divano.
 
"Si, anche a me. Sono giorni che va avanti in questo modo"
 
"Ma Zayn sta bene no?"
 
"Si, dovrebbero dimetterlo oggi"
 
"E pensi che una volta ricevuta la chiamata per lo meno la smetterà di camminare nel tuo salotto?"
 
"Non lo so, però potrei approfittarne per lavare il pavimento e mettergli degli stracci sotto le scarpe per farglielo asciugare"
 
"Ti prego, fallo!" 
 
 
 
Un'ora più tardi, Liam, che ne frattempo aveva preso a camminare nel corridoio per permettere a Harry di strusciare, sta di nuovo camminando per tutto il salotto con degli stracci legati alle timberlad, sotto lo sguardo soddisfatto di Niall e Harry, che spinti dalla necessità di fare qualcosa di utile, stanno pulendo ogni angolino della cucina nera lucida che aveva scelto Louis qualche anno prima.
 
Poco dopo il telefono di Harry finalemente squilla.
 
"Dove siete?" risponde  Liam dimenticandosi di respirare.
 
"Ciao Liam, Zayn sta firmando i fogli per le dimissioni, torniamo a casa al più presto"
 
"Stasera?"
 
"No, e neanche domani Liam, i medici hanno sconsigliato di salire su un aereo così presto, per via della pressione e della ferita alla testa, aspetteremo qualche giorno"
 
"Quanti giorni?" 
 
"Il tempo necessario, tutto bene Liam?"
 
"No, cioè si, si tutto bene" dice, riprendendo a camminare.
 
"So che sei preoccupato, ma il peggio è passato, vuoi che te lo passi?" chiede Louis vedendo Zayn venirgli incontro.
 
"Liam ci sei?"
 
"Si, ci sono, Harry vuole parlarti" dice porgendo il telefono a Harry che in piedi sul bancone della cucina sta pulendo il lampadario. 
 
"Ciao amore" risponde, il sorriso si forma sul suo volto in modo imbarazzante, Niall alza gli occhi al cielo e rivolto a Liam "ti prego dimmi che io non sono così quando chiama Giuls" .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Louis avvolge il braccio intorno alla vita di Zayn mentre camminano verso la macchina nera che li aspetta fuori dall'ospedale, lascia che sia prima Zayn ad entrare aprendogli la portiera, sistemando la borsa con tutte le sue cose che aveva preso a casa di Miguel sotto il sedile dell'autista prima di prendere posto accanto a lui.
 
Louis da le indicazioni all'autista prima di rilassarsi sul sedile e prendere la mano di Zayn tra le sue, che punta gli occhi ambrati nei suoi, alla ricerca di un luogo sicuro. 
 
"Come hai fatto a trovarmi?"
 
"Non lo so, ero preoccupato perché non rientravi così avevo deciso di uscire a cercarti, ma non avevo la più pallida idea di dove farlo"
 
"E per caso sei finito alla stazione di Puerta del Sol quando il servizio della metropolitana era già chiuso"
 
"Si.. è stato strano in effetti.. Pioveva e mi sono riparato all'ingresso, quando ho sentito il suono di un violino ed ero curioso di vedere chi suonasse così bene.. ma non c'era nessuno, apparte te  ovviamente"
 
"Un violino?"
 
"Si"
 
A Zayn si allargano un po' le narici, le sopracciglia leggermente sollevate. 
 
"Conosco quell'espressione, non ti sto mentendo, ho sentito davvero un violino, e poi dovresti essere felice anche nel caso in cui me lo sia solo sognato perché se non fosse stato per quello non saremmo qui a parlarne adesso"
 
"Dovrei? Essere felice indendo"
 
"Che cosa può esserci di tanto terribile da farti pensare che sia meglio morire?"
 
"Essere già morto, solo che nessuno attorno a te se ne accorge perché sei diventato troppo bravo a fingere" dice, distogliendo lo sguardo da quello di Louis per osservare le file di cipressi scorrere veloci, senza però scostare la mano, ancora intrappolata in quelle di Louis che gioca con le sue dita.
 
"Non devi fingere con me"
 
"Si che devo, non mi vorresti se sapessi quello che penso realmente"
 
"Mettimi alla prova allora"
 
Zayn continua a fissare fuori dal finestrino considerando quella richiesta, e questa volta forse si, si sarebbe liberato davvero.
 
"Non mi piace la mia vita, prima l'amavo, ero felice di svegliarmi al mattino per affrontare una nuova avventura, e poi tutto è cambiato senza che potessi far niente per evitarlo, finché non mi sono ritrovato spettatore della mia stessa vita.
 
Hanno iniziato con le cose più banali.. come vestirci, che dieta seguire, che esercizi fare, per poi arrivare a decidere con chi avremmo dovuto parlare, con chi ci era conoscesso farci vedere in giro, chi sposare e addirittura chi amare!
 
È un'assurdità.
 
Volevo fare il cantante, volevo essere libero di esprimere i miei sentimenti, ma sta succedendo esattamente l'opposto. 
 
Giorno dopo giorno mi sono ritrovato a fare e dire cose che non peso, mi hanno quasi convinto che sposare una donna solo per pubblicità fosse una cosa giusta, te ne rendi conto?
 
Io capisco che per te è diverso, tu hai Harry, ed Harry a te, siete una squadra e finché sarete insieme nessuno potrà farvi del male, e Niall, lui viene lasciato in pace, almeno per adesso, ha realizzato il suo sogno ed è felice, per quando riguarda Liam invece.. non credo che capirò mai cosa gli passi per la testa, e questo è un altro dei motivi per cui la mia vita mi fa schifo.
 
Mi sono innamorato di un uomo, cosa che già mi mette in difficoltà, e tanto per complicare le cose ho trovato il più insicuro del mondo.
 
Ogni volta che decide che vuole passare del tempo con me non ho mai la forza di allontanarlo, ma lui trova sempre la forza di sparire nel nulla all'improvviso, specialmente quando dormo, pare sia il suo momento preferito per dileguarsi."
 
Per tutto il tempo Zayn ha continuato a parlare guadando fuori dal finestrino, senza mai voltarsi verso Louis che ancora non ha lasciato la sua mano, disegnando dei piccoli cerchietti sul palmo, ascoltandolo attento, in silenzio. 
 
"Parlami della faccenda dell'incidente" 
 
Louis ci mette qualche secondo per realizzare.
 
"Come lo sai?"
 
"Liam mi ha inviato un file audio di una parte del suo interrogatorio, non so come abbia fatto a non farsi beccare ma c'è riuscito"
 
"Beh nessuno di noi c'ha creduto nemmeno per un istante"
 
"Davvero?" Zayn torna a guardarlo negli occhi questa volta.
 
"Davvero. Non avevamo idea di come dimostrare il contrario, per questo sono venuto qui da te, ma adesso è tutto diverso"
 
"Cosa c'é di diverso?"
 
"Adesso ricordo. Ricordo tutto quanto, ricordo di aver visto la macchina avvicinarsi sempre di più, ed al volante non c'eri tu, c'era un uomo di mezza età con gli occhi verdi"
 
Zayn stringe a pugno la mano dove Louis sta continuando a fare piccoli cerchietti racchiudendo la manina nella sua, mentre calde lacrime riempiono gli occhi lucidi di entrambi.
 
"Parlami del Tass Joies, cosa stai cercando?" chiede Louis strofinando gli occhi con la manica della felpa spezzando il silenzio.
 
"Vedo che non sono l'unico ad essere informato" abbozza un sorriso Zayn.
 
"Dopo aver ascoltato l'audio che Liam mi ha inviato, ho pensato che la polizia avrebbe indagato sul tizio a cui avevo venduto la macchina, così ho fatto lo stesso, e non sono stato troppo sorpreso di scoprire che non esiste nessun Michael Brawshow.
 
Ricordo bene il giorno in cui si è presentato a casa mia, ricordo la sensazione spiacevole che ho provato ed il modo frettoloso in cui ha voluto concludere l'affare, ma mai avrei immaginato che sarebbe successa una cosa del genere.
 
Al momento dell'icidedente la macchina era al sicuro nel mio garage, quindi è chiaro che la macchina non è la stessa, com'è possibile risulti compatibile con quella dell'incidente allora? 
 
L'unica cosa che mi viene in mente è che quell'uomo abbia conservato la targa ed i pneumatici dell'altra macchina per poi montarli sulla mia prima di abbandonarla vicino all'aeroporto"
 
"Ma la targa risultava intestata a tuo zio, è questo che non capisco, se le avesse invertite allora non sarebbe dovuta risultare intestata a qualcun'altro?"
 
"Si, a meno che non abbia fatto in modo che anche l'altra targa venisse intestata a nome di mio zio"
 
"Mi sembra impossibile che tutto questo stia succedendo a noi"
 
"Anche a me"
 
"Ma ancora non capisco cosa c'entra la Tass Joies" insiste Louis, cercando di fare il punto della situazione.
 
"Qualche giorno fa stavo passeggiando per le vie del centro, ed ho visto un uomo che mi ha ricordato Bradshow, così l'ho seguito, per assicurarmi che fosse lui, ed ho scoperto che lavora in quel posto, o forse ne è il titolare, non lo so"
 
"Andiamoci"
 
"È quello che ho fatto, ma quando sono arrivato non ho avuto il coraggio di affrontarlo, credo di aver avuto paura, non so di cosa sia capace quell'uomo e non voglio scoprirlo, non capisco come possa avercela così a morte con me"
 
"Sei stato saggio"
 
"Sono stato un codardo"
 
"No, non è vero, hai evitato di metterti nei guai, lo comunicheremo alla polizia e ci penseranno loro, si sistemerà tutto".
 
Zayn lascia che un sorriso illumini il suo volto stanco, poggiando poi la testa sulla spalla di Louis.
 
Andrà tutto bene, Zayn ci spera davvero, mentre in silenzio aspettano di arrivare a Puerta del Sol.
 
 
 
 
 
Un paio di giorni più tardi Miguel stringe forte Zayn con l'augurio di rivederlo presto, prima di lasciare entrambi all'aeroporto per prendere il volo verso Londra.
 
"È stato un piacere conoscerti Louis"
 
"Anche per me, vieni a trovarci quando vuoi, io e Harry saremmo felici di ospitarti" dice, ed un sorrisino compare sul suo volto al pensiero dell'espressione di Harry alla vista di Miguel sulla soglia di casa, forse non sarebbe stato esattamente felice.
 
 
 
Al loro rientro Harry, Niall e Giuls li stanno aspettando all'aeroporto, è poco dopo raggiungono casa di Zayn.
 
"Sei sicuro di non voler state da noi per qualche sera?" Insiste Harry ancora una volta.
 
"Sono sicuro, sto bene"
 
"Stai bene"
 
"Si, sto bene"
 
"Come vuoi, passiamo da te domani mattina allora" dice Harry, con un tono che non ammette repliche. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"O mio dio!" esclama Louis non appena varca la soglia del loro appartamento completamente lustro.
 
"Cosa c'è?" chiede Harry allarmato fiondandosi in casa allarmato.
 
"Che cosa è successo qui dentro?"
 
"Abbiamo dato una pulita"
 
"Abbiamo?"
 
"Io e Niall.. e Liam, più o meno"
 
"Niall?"
 
"Avevamo bisogno di fare qualcosa"
 
"Penso che partirò più spesso se questi sono i risultati"
 
"Non credo proprio Tomlison, i viaggi senza di me sono finiti"
 
"Addirittura?"
 
"Si" dice Harry contro il suo collo, avvolgendo le sue braccia intorno ai fianchi di Louis ed intrecciando le mani sul suo ventre.
 
"Ti sono mancato?" chiede Louis, il tono della voce più basso adesso.
 
"Mi sei mancato"
 
"Quanto?" chiede ancora, voltando la testa per lasciargli un bacio sul mento.
 
"Così tanto che non puoi immaginarlo"
 
"Credo di poterlo fare invece"
 
"No non puoi"
 
"Perché allora non mi fai vedere quanto ti sono mancato?" dice malizioso, lasciandogli dei baci delicati sul collo.
 
"Tomlinson..." sussurra Harry rabbrividendo a quel contatto, l'erezione  ben visibile stretta nei jeans che Louis agilmente libera con una sola mano intrufolandola tra di loro, prendendo a massaggiare la sua lunghezza, continuando a dargli le spalle, mentre Harry scioglie l'abbraccio scendono con la mano fino al bottone dei suoi jeans che slaccia con facilità, e come Louis, afferra con forza la sua erezione stringendola nella mano grande.
 
"Stayls.." Louis sobbalza, eccitato da quella stretta forte, muovendo qualche passo indietro e facendo indietreggiare Harry a sua volta, fino a scontrarsi contro il marmo freddo del bancone della cucina.
 
"Qui?" chiede Harry facendolo voltare e spingendolo forte contro il marmo, per poi riprendere a baciarlo sul collo, sulla fronte, e dopo avergli sfilato la felpa e la maglietta insieme, sul petto, e salire di nuovo al volto, evitando accuratamente di non baciarlo sulle labbra, sfiorandole soltanto, mentre il suo respiro eccitato accompagna quello di Louis che cerca di sfilargli i pantaloni.
 
"Giù le mani"
 
"Perché?" chiede Louis deluso, come un bambino al quale è stato vietato il suo giocattolo preferito"
 
"Mi hai chiesto di farti vedere quanto mi sei mancato, quindi adesso guarda" sussura contro le sue labbra, chinandosi  e lasciando scivolare i jeans di Louis atterra insieme ai boxer, ora comptamente nudo.
 
"Sei fantastico" dice, allontanandosi e osservando il suo ragazzo in tutto il suo splendore.
 
Harry indietreggia ancora di qualche passo, beandosi di quella visione, gli occhi vagano sul corpo di Louis, soffermandosi più volte sulla sue erezione.
 
"Haz che cosa stai facendo?" 
 
"Shhhh" fa Harry premendo con un dito sulle labbra, per poi iniziare lentamente a sbottonarsi la camicia, un bottone alla volta, sotto lo sguardo vigile di Louis che si morde forte il labbro inferiore.
 
Harry lascia cadere a terra la camicia dopo aver sganciato l'ultimo bottone, voltandosi poi di spalle e piegandosi in avanti poggiando le mani sul divano, e saltellando lascia che i jeans scivolino lungo le sua gambe lunghe.
 
Louis eccitato da quel movimento porta una mano alla sua erezione, incapace di trattenersi, ma Harry lo ammonisce non appena se ne accorge.
 
"Vietato toccarsi Tomlinson"
 
"Non credo di poter resistere ancora"
 
"Ed io che avevo appena iniziato" scherza Harry muovendo qualche passo verso di lui, con ancora in boxer addosso, per poi premere prepotentemente le sue labbra contro quelle di Louis cercando con la sua lingua quella dell'altro, come un assetato cerca acqua nel deserto, e Louis è l'acqua, e risponde al bacio, assecondando la sua lingua con la propria, mordendogli forte le labbra carnose, affamato.
Porta le mani tra i capelli lunghi di Harry avviciando ancora di più i loro volti, complici in quel bacio disperato, dicendosi tutte le parole che a loro non servono, che non sono mai servite.
E Louis lo sente, sente quanto ad Harry sia mancato, quanto la distanza tra loro sia lacerante per lui, e Louis lo ama, lo ama da impazzire. 
"Ti amo da impazzire"
"Io sono pazzo di te"
Louis interrompe quel bacio a malincuore, prendendolo per mano e dirigendosi verso la camera da letto.
"Siedi sul letto per favore" ordina dolcemente, sorridendo per rassicurare Harry quando la sua espressione si fa preoccupata.
"Poggia la schiena alla testata" ordina ancora ed Harry esegue.
"Adesso metti le mani dietro le stessa ed inclina la leggermente".
Harry fa esattamente quello che Louis gli chiede, continuando a non capire.
A che gioco sta giocando?
"Perfetto" sorride soddisfatto, gli occhi azzurri brillano per l'emozione.
Prende posto ai piedi del letto incrociando le gambe, i capelli scompigliati, le guance arrossate.
Esattamente com'è stato.
 
"Adesso dillo Harry" 
 
Ed Harry finalmente capisce che cosa sta facendo Louis, ricreando esattamente quel momento, il loro momento.
"Davvero?" chiede, mentre una lacrima percorre la sua guancia arrossata fino a disperdersi nella barba appena accennata.
"Davvero" ripete Louis serio.
 
 
 
 
"Sposami" sussura Harry, e Louis per la seconda volta si avvicina a Harry, e "credevo che questo momento non sarebbe più arrivato" sussura a sua volta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Clair: 
Ciao a tutte! Come sapete non è mia abitudine lasciare un commento alla fine dei capitoli, ma oggi non posso proprio evitare di farlo, non dopo quello che è successo ieri.
I miei ultimi due capitoli, I alway save you e Brother, raccontano di una delle amicizie che più mi hanno emozionato nella vita, ed anche questo nuovo capitolo ne è un elogio, e dopo quello che è successo ieri tra Louis e Zayn mi sono trovata in difficoltà.
Tanto che ho pensato che forse non l'avrei finito.
Ma mi sono fatta forza ed ho pensato che, se davvero la loro amicizia dovesse finire, nella mia fantasia non accadrà mai, e così eccoci qui!
Colgo l'occasione per ringraziarvi tutte quante, specialmente chi dal primo capitolo condivide con me quest'avventura!
Grazie grazie grazie. <3
 
 
 
   
 
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