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Autore: Valerye    07/05/2015    2 recensioni
E se una ragazza appena diciasettenne si innamorasse per la prima volta? E se il ragazzo fosse un suo insegnante? E se entrambi provassero un'attrazione forte e un sentimento mai provato prima per entrambi? Quale scelta decideranno di fare??
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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~~Prima che me ne potessi rendere conto suonò la campanella dovetti ritornare in classe , avrei avuto due ore di matematica e sapevo benissimo che sarei dovuta stare attenta perché quella materia riuscivo solo a capirla se seguivo la spiegazione della prof, abbandonarmi alle fantasticherie sulla serata che da li poco avrei trascorso con il mio fidanzato ,non mi sembrava una buona idea , adesso che ci penso nominare Amedeo come mio fidanzato mi fa ancora strano. Mentre rientravo a scuola andai a sbattere contro qualcuno , sembra ormai essere diventato un hobby il mio, mi affrettai a chieder scusa , odiavo quelle situazioni e puntualmente ci ero dentro . Alzai gli occhi e chi vidi? Il mio amico Alberto – Hey -mi disse lui – ciao- gli sorrisi – ascolta, dobbiamo parlare, vieni a casa mia alle 14,30 ok?- gli dissi di fretta – si va bene , ciao- mi rispose e così mi sbrigai per non essere l’ultima arrivata in classe ne avevi già avuto abbastanza di sfuriate per il ritardo sta mattina . Il resto delle ore passò così veloce che neanche mi accorsi del suono della campanella , cosa non passò inosservata ai miei compagni perché come indemoniati cominciarono a correre verso l’uscita , non fraintendete quella scuola è la migliore però dopo una mattinata intera passata sui libri rischi veramente di impazzire. A differenza delle persone che poco prima affollavano la classe io me la presi con calma, faci lo zaino tranquillamente e uscì. Nel frattempo mi arrivò un messaggio e senza leggerlo pensai che fosse mia madre che mi avvisava del fatto che oggi non sarebbero ritornati per pranzo ma per curiosità presi il telefono e lessi - ciao amore , oggi al lavoro è venuto un cliente e ci ha dato la possibilità di fare un grosso affare partendo con lui per la Sicilia,torneremo tra quattro giorni, mi dispiace dirtelo per messaggio ma siamo dovuti partire all’istante , mi raccomando non distruggere casa e occupati del cane , baci mamma- lo sapevo che fosse lei e sinceramente non mi dispiace rimanere un po’ di tempo soli con Amedeo senza aver paura che i mie sbucassero fuori da un momento all’altro . Chiusi il telefono e lo rimisi in tasca, triste della consapevolezza che avrei dovuto farmi tutta la strada a piedi partì. Una volta arrivata alla mia umile dimora posai lo zaino per terra e subito mi venne incontro un essere scodinzolante che mi guardava con un muso felice , era Lady , decisi di portarla fuori .Quella povera creatura doveva svagarsi un po’ e io ne approfittai per chiarirmi le idee su cosa dire ad Alberto ||gli racconterò che il piano ha funzionato anche prima di quanto io mi aspettassi e che possiamo smetterla di fingere||pensai . Quello che io mi immaginavo di dire al mio amico fu , infatti, quello che gli dissi e lui mi rispose – bene no? Adesso però mi devi spiegare come farete a vivere una relazione nascosta da tutto e da tutti- non aveva tutti i torti , nessuno sarebbe venuto a conoscenza della nostra relazione ma forse non mi dispiaceva così tanto ,a me bastava averlo vicino e non necessitavo di nient’altro – non mi dispiace rinunciare a tutto e a tutti per lui , provo un sentimento molto forte e quando siamo insieme mi sento viva- -beh amica tu sei proprio cotta- si in’effetti era vero - si hai ragione- dopo aver detto questa frase scoppiammo a ridere entrambi ma la risata finì quando sentimmo il rumore di un messaggio , era il mio telefono e aprendolo notai che il mittente era Amedeo lo lessi – Ciao piccola- - arrossì di colpo appena immaginai che lui me lo dicesse e questo lo notò anche Alberto che mi chiese – e lui?- feci di si con la testa e andai avanti a leggere il messaggio – volevo avvisarti che sta sera ti passo prendere alle 19:00 , ci vediamo più tardi- mi sarebbe venuto a prendere prima?? tanto meglio – allora cosa dice?- - ma niente in pratica sta sera andrò a mangiare da lui e mi ha avvisato che mi verrà a prendere mezz’ora prima tutto qui- spiegai al mio amico – beh allora tolgo il disturbo e lascio che ti prepari - - ma no dai, non devi andartene per forza , se vuoi resta- gli dissi dispiaciuta del fatto che mi avrebbe abbandonato tutta sola a casa - - Vale devo andare mi aspetta un mio amico per studiare insieme- - ok , non ti trattengo – lo accompagnai alla porta ma appena prima di salutarlo mi venne in mente una cosa – ascolta io ho detto ad Amedeo che ti avrei “lasciato”- mimai le virgolette con le mai per fargli capire che sto parlando de piano – cosa posso dirgli ora che torniamo a comportarci come amici?- mi misi a pensare un attimo sulla scusa che però venne ad Alberto - allora ti dico io cosa dirai al professor Ricci : oggi ci siamo visti e tu mi hai detto che provavi per me solo un gran affetto il quale non andava oltre l’amicizia e io ti ho risposto che per me era lo stesso e abbiamo deciso di rimanere solo amici- era un’ottima idea , per ingraziarlo lo abbraccia e dopo averlo salutato chiusi la porta e di diressi in camera . Erano le 17:30 ed era tre quarti d’ora che guardavo un punto dell’armadio preciso sperando che con la magia della mente compaia un bel vestito , delle seria “facile punto it ,facile punto it” cosa che ovviamente non accadde allora decisa a rendermi presentabile, andai a vedere tra gli abiti di mia madre , forse sono solo io ma non sembra che i vestiti della mamma sono sempre più belli dei tuoi? Come il detto “l’erba del vicino è sempre più verde” scossi la testa e ritornai alla realtà dove io dovevo trovare un vestito carino per la cena con il mio ragazzo/professore . Aprendo quell’mostro di mobile che la figlia di mi nonna chiama armadio optai per un vestito di colore beige con un taglio arrotondato alla fine a mo di petali di fiori con una cintura dello stesso colore sotto il seno che fa partire due piccole pieghe da destra e da sinistra un abito molto carino con un scollo a v accompagnato con ballerine dello stesso colore del vestito con punta nera in mano una pochette nera il tutto incorniciato da un trucco molto semplice: ombretto color pelle , mascara e lucidalabbra i capelli gli raccolsi in una coda alta e così alle 18:50 ero pronta e mi misi ad aspettare Amedeo in sala. SPAZIO AUTRICE ciao a tutti , alla fine ho deciso di andare avanti , spero che questo capitolo vi piaccia , un bacio vale
  
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