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Autore: Crisopelea    08/05/2015    2 recensioni
[questa storia è stata scritta sulla base del cartone e non del fumetto]
L'idea, in questo racconto, é quella di fare emergere il più possibile il carattere dei personaggi del cartone, così da potersi perfettamente immaginare, passo per passo, le loro espressioni e i toni delle loro battute.
Quanti di voi, arrivati all'ultima puntata di questo capolavoro, si sono mangiati le mani per quel finale indefinito?
Bene, adesso mettetevi pure comodi e leggete un po' che cosa succede a Rossana ed Heric a partire da quel bacio nella terrazza della scuola.
Genere: Comico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Quella di oggi è stata proprio una bella gara. Heric è molto forte. Peccato che Jeremy se la sia persa." 
Funny stava andando a casa di Jeremy. Da quando si era trasferito a Tokyo, la loro relazione era migliorata, perché adesso potevano passare molto più tempo insieme. In oltre, Jeremy, si trovava bene anche con gli amici di Funny e questo la rendeva ancora più felice.
"Che bello che Rossana e Heric siano riusciti a trovarsi.. Heric ha sofferto così tanto per lei, e anche lei, per colpa mia, ha sofferto da morire per lui.. Sono stata proprio una sciocca.. Finalmente adesso hanno trovato il loro equilibrio.."
"Signorina..mi scusi.."
Funny tornò con i piedi per terra attirata da quel richiamo. Si guardò intorno ma non riuscì a capire da dove provenisse quella vocina esile e triste di bambino.
"Sono qui.."
Funny si girò verso il vicolo alla sua sinistra. La voce proveniva da lì, eppure, inizialmente, non vide niente. "Chissà, forse è questa luce..magari se mi avvicino un po'.." Si avvicinò lentamente e, piano piano, iniziò a distinguere una forma: era un bambino davvero molto piccolo. Si stringeva le ginocchia al petto proprio in fondo a quel vicolo sporco e pieno di cassonetti. 
Funny rimase impietrita: "Che cosa ti è successo, piccolino? Dove sono i tuoi genitori?"
"Signorina..ho perso la mia mamma.. Mi aiuta a ritrovare la mia mamma?"
Aveva una voce così impaurita che il cuore di Funny si sciolse dalla tristezza: "Ma certo.. Forza alzati, prendi la mia mano. Andiamo a cercare tua mamma insieme!" E gli offrì la mano.
Quando il bambino fece per allungare il suo braccio verso la mano che Funny gli aveva offerto, alzò anche il viso che fino a quel momento aveva tenuto abbassato per nasconderlo, e Funny non riconobbe niente di innocente in quell'espressione. 
Cercò di ritirare in dietro la mano, ma non fece in tempo, perché lui l'aveva già afferrata.
"Presa!"
In quel momento, Funny si sentì completamente confusa: "Che cos.."
"PRENDETELA!" Ordinò qualcuno.
Delle braccia forti e potenti afferrarono Funny da dietro per bloccarla. Fece in tempo solo a vedere una figura maschile avvicinasti verso quel bambino e accarezzargli la testa: "Sei stato molto bravo piccolo. Adesso vai pure, qui finiamo noi." Ma, nel frattempo, un terzo uomo le coprì gli occhi con una mano e con l'altra le frugava nelle tasche.
Non sapeva cosa fare, era spaventata da morire..ma forse.. : "AIUTOO! QUALCUNO MI AIUTI, SONO QUIII,
AIUTATEMI!"
"Falla stare zitta!"
Così l'uomo che la bloccava da dietro le disse in un orecchio: "Ehi ragazzina, vedi di fare silenzio se non vuoi farti male!" E si mise a ridere.
"Questa ragazza non ha nemmeno un soldo, che cosa facciamo?"
"Lasciatemi subito! AIUTO!"
"Sta zitta!" 
Si sentì scaraventare atterra e poi più niente.

"Ma..quella laggiù sembra Funny.." 
"Funny!" Ma si voltarono tutti a guardare Heric tranne quella ragazza.
"Che strano, eppure sembra proprio lei.. Vabbè, pazienza, forse mi sbaglio."  Ma si convinse che si trattava proprio di Funny quando la vide di profilo entrare dentro un vicolo.
"Ma che cosa fa?"
Dopo qualche secondo vide un bambino che usciva da quello stesso vicolo e che si stava incamminando verso la sua direzione. Quando si incrociarono, Heric senti un brivido passargli per la schiena. Quegli occhi avevano qualcosa di strano.
Ad un certo punto, gli sembrò di sentire una richiesta di aiuto non troppo lontana, ma c'erano così tante persone in giro che fu facile per lui confondersi. Poi, però, uno strano presentimento lo turbò, così decise di fermarsi per cercare di capire che cosa stesse succedendo.
"Funny..il vicolo..quel bambino così strano..é stata Funny a chiedere aiuto!"
Quel pensiero lo fece raggelare. Si voltò di colpo verso il punto in cui prima aveva visto Funny ed urlò il suo nome, ma quando fece un passo per muoversi, vide quello che gli sembrò l'irreparabile: tre uomini grossi e robusti, con l'aria sporca e pericolosa, che scapparono via, appena usciti da dove, invece, la sua amica era entrata.
"NO, FUNNY!" Urlò Heric.
Si precipitò in quel vicolo, attirando l'attenzione delle persone che passeggiavano tranquillamente.
Trovò Funny distesa e priva di sensi.
   
 
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