Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: KiarettaScrittrice92    09/05/2015    5 recensioni
- Buona notte fanciulla...
- Buona notte mio Angelo...
- Ladri per sempre...
- ...bianchi e liberi!
- We can...
- ...do magic!
Questa storia è molto importante per me, ci ho messo tutta me stessa a scriverla parecchio tempo fa ed ho deciso solo ora di pubblicarla qui, per questo motivo sarà strutturata in modo diverso dalle mie altre fanfiction.
Innanzi tutto sarà divisa in tre parti (ossia tre grandi storie) che ovviamente avranno un filo conduttore che le unisce come se fossero una il sequel dell'altra.
Poi per ogni capitolo metterò l'angolo dell'autore (di solito non lo faccio con le long, ma con questa ci tengo a farlo) e lo metterò ad inizio capitolo non alla fine, pregherei tutti di leggerlo (ma se non volete pazienza).
P.S. Tutto quello che leggerete qui è strettamente collegato alle trame di Gosho, ma non sempre le seguirà alla lettera. Quindi se vedete delle incongruenze sono volute apposta (soprattutto nella storia del passato di Kaito), inoltre tutti gli spoiler della saga di Bourbon non esistono.
Per concludere il raiting giallo è messo solo per un singolo capitolo, quasi alla fine della storia, ma è tranquillamente raiting verde.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Kaito & Kiaretta'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angolo dell'autrice:
Anche questo capitolo sarà molto tranquillo, ma non vi preoccupate, la storia dal prossimo capitolo andrà avanti e come se andrà avanti... Ma non vi anticipo nulla.
Piuttosto volevo fare un appunto importante per questo capitolo. Alla fine di esso parlo di un libro (vedrete leggendo il capitolo di quale libro si tratta), chi vuole leggere questo libro (so già che ad alcuni di voi che non sono ShinRan non interesserà per niente), lo può trovare tra le mie ff di EFP intitolato proprio "Io e te", sono solo una decina di capitoli, non è molto lungo ed è scorrevole e leggibile. Ovviamente solo a chi interessa.
Ringrazio come al solito tutti i miei lettori, anche quelli che si sono avvicinati a questa fanfic da poco.
Buona lettura ^-^

La rosa rossa



Un pomeriggio al lago
 

La mattina dopo la sveglia trillò alle sette. Shinichi si svegliò e andò a farsi una doccia veloce, dopodiché indosso la divisa della scuola aggiustandosela allo specchio. Ancora non gli sembrava possibile che fosse tornato adulto per sempre, eppure erano già passati quattro mesi.
Poco dopo mentre finiva di fare colazione squillò il citofono e lui uscì di casa.
«Buongiorno bellissima!» disse, mettendole i capelli dietro l’orecchio con la mano destra, che poi spostò dietro al suo collo e la spinse dolcemente verso le sue labbra.
«Buongiorno.» rispose lei dopo il bacio, arrossendo.

 

Aveva appena iniziato a suonare la campanella quando i due ragazzi con l’ultimo scatto entrarono in classe. Ran si precipitò subito al suo posto vicino a Sonoko che le chiese i dettagli della sua vita sentimentale, mentre Shinichi  si sedette al solito banco in fondo.
Era assurdo che lui potesse essere ancora in quella classe dopo due anni in cui aveva frequentato le elementari. Eppure in qualche modo c’era riuscito. Spesso la sera andava a guardare i compiti dal diario di Ran e passava notti intere a studiare, per poi mandare tutto ai professori via mail. A quanto pareva quella fatica e quelle notti insonni erano comunque servite a qualcosa.
Appena si sedette al banco fu attorniato dai compagni che non lo vedevano dalla recita di fine anno.
«Ehi Shinichi, sei stato grande alla recita. È così che si accalappiano le ragazze. Ran sembrava stesse per svenire tra le tue braccia da un momento all’altro.»
«Shinichi, ma almeno quest’estate avete... non so se mi spiego...»
«Ma fatevi gli affari vostri!» intervenne Kikuito, poi però arrivò il professore e tutti si allontanarono così che il ragazzo si poté sedere al suo posto, vicino all’amico.
«È nuovo?» domandò Shinichi in un sussurro.
«No, – rispose il compagno – c’è dall'anno scorso. È il prof di filosofia, è sempre rimasto colpito dai compiti che gli mandavi. Ti stima, dice che hai un buon linguaggio e un ottimo uso del lessico.»
«Bene ragazzi, come sapete tutti questo è il vostro ultimo anno, quindi mi aspetto che vi prepariate al meglio per gli esami. – nella classe calò il silenzio assoluto. L’esame era un argomento che terrorizzava sempre – Inoltre domani verranno proposte le mete per la gita d’inizio anno: il tema di quest’anno è l’Italia.» disse, tra i leggeri commenti entusiasti della classe.
«Bene, ora facciamo l’appello, – continuò, aprendo il registro – Akane.»
«Presente!» rispose una ragazza alzandosi in piedi.
«Eiko.»
«Presente!»
«Fushigi.»
«Presente!»
«Haruna.»
«Presente!»
«Hinamori.»
«Presente!»
«Kudo.»
«Presente!» rispose Shinichi alzandosi.
«Finalmente la conosco signor Kudo, dopo vorrei fare due chiacchiere con lei.» disse e il ragazzo rispose con un cenno di testa per poi sedersi.
«Mouri.»
«Presente!» rispose Ran come tutti gli altri dopo di lei.
«C’è sempre da scassarsi con questo prof, – disse Kikuito quando era già iniziata da un po’ la lezione – pensa che una volta...» ma non riuscì a finire di parlare perché il professore, che girava tra i banchi mentre spiegava, si fermò a quello di Ran, facendo voltare tutti verso di lei.
Il professore prese un foglio dal suo banco e lesse ad alta voce.
«Che bello! Oggi appena usciti da scuola andiamo insieme al lago. Ti amo... e poi... mmhh vediamo... cinque cuoricini...» ad ogni parola Ran diventava sempre più rossa e alla fine tutti scoppiarono a ridere. Tutti tranne lei, Sonoko e Shinichi che si alzò di colpo facendo zittire tutti.
«Non ha il diritto di comportarsi così! Poteva solo sequestrarle quel foglio senza metterla in ridicolo davanti a tutta la classe!»
«È lei Kudo, il galantuomo che accompagnerà la signorina Mouri al lago?» domandò, osservandolo con uno sguardo severo, ma allo stesso tempo ironico.
A quelle parole Shinichi non ci vedette più e iniziò ad urlare.
«Anche se fosse? Non è sua competenza sapere la vita privata degli studenti! Se non sbaglio il suo compito è insegnare!» disse tutto d’un fiato.
«E lei non dovrebbe rispondere ad un professore, signor Kudo. – lo rimproverò l’uomo, con tutta la sua calma – Ora si sieda... Grazie.»

 

Shinichi era sotto l’agenzia Mouri. Alla fine della scuola si erano separati per andare ognuno a casa propria e togliersi la divisa scolastica.
Il ragazzo indossava un paio di mocassini neri, dei jeans scuri e una camicia bianca. In mano aveva un pacchetto giallo. Ran era altrettanto bella, indossava un paio di stivaletti neri su una calzamaglia dello stesso colore, la mini di jeans che aveva usato alla recita e un maglioncino rosso a dolcevita. Si era truccata e aveva tirato su i capelli in una coda di cavallo.
Il ragazzo rimase senza parole, così fu lei a dover rompere il ghiaccio.
«Allora? Come sto?»
«Sei... sì insomma ecco... stai... stai benissimo... cioè volevo dire... sei... sei bellissima.» all’ultima parola diventò paonazzo, maledicendosi.
Credeva che quell’impossibilità a parlare davanti a lei gli fosse passata, dopo tutto ciò che avevano passato ultimamente insieme. Invece ogni volta che la guardava, se era anche solo un po’ più carina del solito, s’innervosiva. 
La ragazza rise, gli prese la mano e si avvicinò a lui dandogli un lieve bacio sulla bocca che lo fece arrossire ancora di più. Non sapeva davvero cosa cavolo gli prendeva, insomma erano ormai più di tre mesi che stava con lei e che la baciava ed ora ricominciava ad arrossire?

 

Il parco era pieno di gente.
«Pensavo andassimo al lago.» disse Ran guardandosi intorno.
«Sì, ma non il lago che conosci tu... aspetta e vedrai...»
Shinichi ricordava che sua mamma quand’era bambino lo portava sempre in un laghetto al centro del parco, così si stavano dirigendo lì. Camminavano lentamente, senza alcuna fretta, assaporandosi quella passeggiata insieme. Stavano camminando su un piccolo sentiero, Ran si stava guardando intorno, mentre teneva la mano a Shinichi per lasciarsi guidare da lui. Nel prato a fianco due bambini giocavano a calcio, controllati a vista da una donna che sembrava la madre. Quest’ultima parlava con una donna più anziana che ogni tanto dava le briciole del suo panino ai passerotti che passavano di là.
Shinichi si girò verso Ran e gli scappò un sorriso, era assorta a guardare la gente nel prato a fianco. In un moto di gioia, ringraziò nella sua testa la ragazza, per averlo aspettato quei due anni.
Arrivarono poco dopo al lago, come Shinichi immaginava c’era pochissima gente in quella zona del parco, solo qualche coppietta come loro. I due ragazzi si trovarono una panchina appartata e si sedettero.
Ran era incantata da quel laghetto ben curato. Al centro vi era un isolotto coperto di fiori rossi e gialli e un pezzetto di erba verde in cui alcuni piccoli anatroccoli stavano attaccati alla mamma. Nel lago invece nuotavano tranquilli un paio di cigni e tanti pesci rossi.
«È stupendo!» disse.
«Sapevo che ti sarebbe piaciuto – sorrise lui – Questo è per te. Spero ti piaccia, ci ho passato tutta l’estate per riuscire a dartelo.»
La ragazza prese il pacco e lo guardò, ancora nella carta gialla, dopodiché lo scartò. Era un libro, di medie dimensioni, la copertina era su un giallo pallido e non vi era segnato autore, mentre il titolo era a chiare lettere nere “Io e Te”.
La ragazza alzò lo sguardo interrogativo verso di lui, non riuscendo a capire.
«Vai alla prima pagina.» rispose lui a quella domanda senza parole.
La ragazza aprì il libro: la prima pagina, quella che di solito è bianca, era stata scritta a mano.

Ciao piccola Ran,
Questo libro è per te. Ci ho messo tutta l’estate a scriverlo, ma ne è valsa la pena. Qua dentro c’è tutta la nostra storia. Dal giorno in cui ci siamo conosciuti, quando eravamo piccoli. Chissà se ti ricordi ancora quei tempi...
Non è molto lungo, sono solo una decina di capitoli, ma spero che comunque ti faranno piacere. Inoltre non sono uno scrittore, quindi spero di non aver fatto una lettura noiosa.
Spero davvero ti piaccia.
Con affetto.
Shinichi

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: KiarettaScrittrice92