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Autore: lyrapotter    01/01/2009    6 recensioni
Ecco a voi una nuova raccolta, lunga un anno intero, di shot più o meno lunghe su come i personaggi di Harry Potter vivano le ricorrenze, le feste, i compleanni, giorni speciali insomma! Leggete, apprezzate e commentate numerosi, mi raccomando!!!!!
1/01 Capodanno (i Malandrini); 9/01 Severus Piton; 30/01 Lily Potter; 6/02 Arthur Weasley; 14/02 San Valentino (flashfic); 1/03 Ron Weasley; 10/03 Remus Lupin; 19/03 Festa del papà (flashfic); 27/03 James Potter; 01/04 Fred e George Weasley; 02/05 Battaglia di Hogwarts; 10/05 Festa della mamma (flashfic); 04/06 Draco Malfoy; 17/06 Battaglia dell'Ufficio Misteri; 27/06 Dobby; 30/07 Neville Paciock; 31/07 Harry Potter; 11/08 Ginny Weasley; 22/08 Percy Weasley; 19/09 Hermione Granger; 04/10 Minerva McGranitt; 30/10 Molly Weasley; 31/10 Halloween; 29/11 Bill Weasley; 12/12 Charlie Weasley; 25/12 Natale (postHP7); 31/12 Tom Riddle.
La one-shot dedicata a Harry Potter, ha partecipato al Contest Give it a Second Chance, indetto da Fabi_Fabi sul forum di EFP, classificandosi al secondo posto
La one-shot dedicata a Minerva McGranitt ha partecipato al Contest "Piume di Gallina" indetto da Fabi_, Vogue e LoveChild sul forum di EFP, classificandosi diciassettesima (su trentaquattro!)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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DISCLAIMER: Harry Potter e tutti i suoi personaggi appartengono a JK Rowling e a chi ne detiene i diritti; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. 

N.B. Le parti in corsivo sono i pensieri dei personaggi

SPECIAL DAYS

CAPODANNO

31 dicembre 1977

Dormitorio di Grifondoro

Hogwarts

Ore 18.00

"Sei sicuro che non farà storie?".

"Se ne fa, lo possiamo sempre chiudere nell’armadio fino a domani, no?".

"Non sarebbe molto carino… è pure l’ultimo dell’anno…".

"Appunto. Perciò si deve festeggiare degnamente: il 1978 comincerà una volta sola…".

"Moony* potrebbe non vederla in questo modo".

"E a quel punto torniamo al mio piano iniziale: lo chiudiamo nell’armadio!".

James Potter osservò il cipiglio deciso del suo compagno di scorribande, nonché migliore amico, Sirius Black e capì che parlava sul serio: nulla gli avrebbe impedito di mettere in atto il suo piano di gozzovigliare fino a mattina per celebrare Capodanno, neppure le rimostranze di Remus Lupin, loro amico e coscienza il più delle volte inascoltata.

"Che mi dici della tua fidanzata?" chiese Sirius, passando all’amico due bottiglie di Whisky Incendiario di prima qualità, appena trafugate dalle cucine, per nasconderle sotto il letto.

James si stampò un sorriso ebete sulla faccia. Fidanzata, che bella parola, soprattutto se abbinata all’immagine di Lily Evans, a parere di James la ragazza più bella del pianeta, che da tre settimane (accidenti, erano già tre settimane!) era ufficialmente la sua ragazza. Sirius continuava imperterrito a chiedergli che razza d’incantesimo le avesse lanciato per convincerla, ma assurdamente nemmeno James sapeva esattamente come fosse accaduto, né gli importava di saperlo!

"Con Lily me la vedo io, non preoccuparti. Piuttosto dov’è ha messo i tu-sai-cosa?".

Sirius lo guardò con sguardo vacuo un paio di secondi, poi balzò in piedi. "Porco merlino, li ho dimenticati!".

James lo guardò come se desiderasse incenerirlo. "Tu che cosa?!".

Si avvicinò minaccioso.

"Ok, ok, non agitarti, Prongs*. Ora rimedio". Detto questo, schizzò fuori dalla stanza.

Non andò molto lontano comunque: James stava finendo di nascondere le provviste per quella sera quando lo raggiunse l’inequivocabile suono di qualcuno che cadeva e subito dopo la voce adirata di Remus.

"Sirius, razza d’imbecille! Guarda dove vai".

Ma evidentemente il ragazzo era già corso via, perché alcuni istanti dopo, il proprietario della celestiale voce entrò nella camera.

James si affrettò a nascondere le ultime cose e poi, assumendo un’aria innocente, chiese: "Problemi, Moony?".

"Solo un amico idiota che non guarda dove va" rispose Remus, massaggiandosi un ginocchio. Il ragazzo scrutò James da capo a piedi, si soffermò sulla sua espressione ed esclamò: "Che cosa avete combinato?".

"Chi, noi?" ribatté James, in tono innocente.

"Non mi incanti, James. La conosco quella faccia. È quella da "Stiamo per fare qualcosa e tu non lo sai". Che avete in mente?".

James si piegò davanti all’evidenza. Negare sarebbe stato inutile.

"Ok, te lo dico. Tu però non arrabbiarti…".

"Questo incipit non mi piace per niente. Allora?".

"La verità è che io e Sirius avremmo intenzione, questa sera, sì, sai visto che è l’ultimo dell’anno e tutto, di fare…una festicciola… sì una festicciola. Niente di che, eh, una cosa tranquilla…".

"Sì, certo le conosco le vostre feste tranquille! Quanti alcoolici avete già fregato nelle cucine?".

"Alcoolici? Chi noi? Nooo, per chi ci hai preso?" tentò di difendersi James, ma vedendo lo sguardo scettico di Remus si arrese. "Solo una decina di bottiglie, tanto per sicurezza… allora, che ne dici?".

Remus sbuffò, massaggiandosi le tempie con le dita. "Tanto protestare sarebbe inutile" disse infine. "Fate pure, ma non esagerate: non voglio inaugurare l’anno nuovo con una bella punizione… E state attenti a Lily".

James, preparato a tutto meno che a una resa così fulminea, aveva già aperto la bocca con una supplica accorata sulla lingua, quando capì di aver ricevuto la benedizione di Remus e sorrise trionfante. "Grazie, Moony, sei il migliore!".

"Io avrei in mente un altro aggettivo per definirmi, ma pazienza".

Prima che se ne rendesse conto, James gli saltò sulle spalle gridando "grazie, grazie, grazie".

Fu in quelle condizioni che Sirius li trovò tre minuti dopo, quando tornò con un grosso pacco tra le mani e l’aria cospiratrice.

31 dicembre 1977

Dormitorio di Grifondoro

Hogwarts

Ore 23.45

"Accidenti, se mangio qualcos’altro, credo proprio che scoppierò…".

"Come, come? Ho appena sentito Sirius Black, la fogna di Hogwarts, dire di essere pieno. Preparatevi, gente la fine del mondo è vicina!".

"James Potter, se non fossi pieno come un uovo e mezzo sbronzo, ti avrei già strangolato!"

"Uuuuh, che paura!".

James si abbassò appena in tempo per schivare la bottiglia di Burrobirra vuota che saettò verso la sua testa.

"Mancato!".

STONCK!

La seconda bottiglia raggiunse il bersaglio e andò a sommarsi alla devastazione generale che regnava nella stanza. Carte di caramelle, bocconi mezzo mangiati e poi abbandonati, vassoio coperti di briciole, bottiglie mezze vuote, perfino vestiti, visto che verso le undici Sirius aveva avuto la brillante idea di fare una partita di strip-poker, ingombravano ogni centimetro del pavimento del dormitorio. Remus aveva cercato di arginare il disastro, ma dopo un paio d’ore aveva rinunciato, si era unito al generale clima festaiolo e si era piegato ai desideri della maggioranza. Sì, perché come previsto, la festicciola tranquilla promessa da James si era trasformata in una serata di bagordi che aveva coinvolto la maggior parte dei Grifondoro che non erano tornati a casa per le vacanze. L’unica a non essere stata invitata, in realtà, era Lily Evans, che non avrebbe di certo approvato e avrebbe proibito la festa.

In quel momento, il dormitorio ospitava più persone di quante chiunque pensasse ne potesse contenere, la maggior parti delle quali già troppo ubriachi per riuscire a mettere insieme due parole.

Tuttavia la festa non accennava a finire troppo presto, anzi Remus stava cominciano a prendere in considerazione l’idea di trasferirsi in sala comune per dormire: il gene festaiolo non rientrava decisamente nel suo DNA!

Lo tratteneva la convinzione che James e Sirius stessero architettando qualcosa: nessuno dei due aveva bevuto molto e per di più il misterioso pacco che Sirius aveva portato quel pomeriggio era misteriosamente scomparso. Remus aveva forse dato il suo beneplacito per quella follia collettiva, ma era più che intenzionato a impedire qualunque cosa i due malandrini stavano tramando all’altro capo della stanza.

"Cavolo, Padfoot*, mi hai fatto male!".

"Oh, scusa" fece Sirius, per niente pentito.

"Questa te la farò pagare, è una promessa" lo minacciò James.

"Sì, come vuoi. Piuttosto, hai visto l’ora?".

James guardò l’orologio. Mezzanotte meno dieci. "È meglio andare, che ne dici?".

"Per la prima volta questa sera hai detto qualcosa di intelligente, Prongs. Ce li hai?".

"Rimpiccioliti in tasca. E la scopa nell’altra".

"Bene, allora vai. Io mi occupo di scaldare gli animi…".

"E che mi dici di Capitan Occhio-di-Falco?" domandò James ansioso, indicando Remus, che li scrutava dal suo letto.

"Non ti agitare. Del lupacchiotto mi occupo io. Tu va!".

I due Malandrini si dispersero: James si diresse verso la porta, zigzagando tra le persone che lo fermavano per complimentarsi della festa, mentre Sirius si diresse a passo sicuro verso Remus, che stava già preparandosi a rincorrere James.

"Ehi, Moony, dove vai?" lo bloccò Sirius, circondandogli la spalla con il braccio e porgendogli una bottiglia. "To’, resta qui e bevi qualcosa con il tuo amico Padfoot".

"Non è alcoolica, vero?" chiese Remus, occhieggiando preoccupato la bevanda. "Lo sai che non reggo l’alcool…".

"Lo so, lo so" lo rassicurò Sirius. "È solo Burrobirra".

Rassicurato, Remus bevve un sorso. E questo fu il suo errore. Subito fece una smorfia strana.

"Sicuro che sia Burrobirra? Ha un sapore strano…".

"Sicuro, sicuro" garantì Sirius, sorridendo. "È solo un’impressione, dai bevi…".

Seppur scettico, Remus ubbidì. Neanche cinque minuti dopo, grazie a quel Whisky Incendiario astutamente mascherato da Burrobirra, il ragazzo era già ubriaco perso. Senza obiettare prese la seconda bottiglia che Sirius gli porgeva con il suo miglior sorriso diabolico e si buttò nella mischia della festa.

Sciogliersi un po’ non gli farà certo male, pensò Sirius, guardando l’orologio. Mezzanotte meno cinque. Bene, lo spettacolo va a incominciare.

Saltò sul baule di Peter, che era crollato quasi un ora prima e ora russava della grossa sotto il letto, fermò la musica con un colpo di bacchetta e attirò su di sé l’attenzione di tutti i presenti.

"Miei cari compagni Grifondoro, prima di tutto grazie per essere convenuti alla nostra umile festicciola" esordì e subito fu sommerso da una valanga di applausi. "Grazie, grazie, vorrei ringraziarvi uno per uno, ma al momento sono troppo ubriaco per ricordarmi i vostro nomi. Anzi a breve non ricorderò più nemmeno il mio!". Risate e altri applausi. "Un altro anno si appresta alla fine, un anno che ha portato gioie, piaceri e la gloria di vincere la Coppa delle case per quarta volta consecutiva, oltre ovviamente la Coppa del Quidditch, grazie anche alle mirabolanti imprese del nostro cercatore, nonché mio migliore amico, James Potter!". Un’altra ovazione. "Ora se James fosse qui, gli chiederei di raggiungermi. Ma il prode Potter al momento è impegnato: sta dando gli ultimi ritocchi alla nostra ultima sorpresa per questo 1977 e per aprire in modo degno un nuovo anno, che sarà l’ultimo per noi Malandrini qui ad Hogwarts e ci auguriamo migliore del precedente. Ora prego avvicinatevi tutti alle finestre e aspettate con me la mezzanotte".

Mancava meno di un minuto. In preda alla curiosità, tutti si accalcarono alle finestre. Alcuni per avere una visuale migliore uscirono dalla stanza per andare ad affacciarsi nelle altre stanze. Tutti attendevano con ansia la mezzanotte per vedere quale spettacolo avessero architettato i Malandrini.

50…49…48…

Arrivati al meno dieci, cominciarono a contare tutti insieme ad alta voce.

10…9…8…7…6…5…4…3…2…1…

All’improvviso il cielo sembrò illuminarsi a giorno, rischiarando l’intero parco sottostante. Tutti gridarono quando sfavillanti fuochi d’artificio, i più belli che il castello avesse mai visto, cominciarono a esplodere nel cielo notturno, colorandolo di tutte le possibile sfumature dell’arcobaleno, in uno spettacolo senza precedenti. I Grifondoro gridarono di stupore e gioia, quando le scintille andarono a formare nel cielo le seguenti parole:
BUON 1978 HOGWARTS

DAI TUOI FEDELI MALANDRINI

E subito sotto, un’aggiunta personale dell’autore dello spettacolo, James, che in quel momento planava tra gli applausi generali verso la finestra del suo dormitorio: LILY EVANS, TI AMO, che scatenò l’ilarità dei Grifondoro.

Quando il clamore si fu calmato, la musica riprese e tutti furono tornati a rivolgere la loro attenzione alla festa ancora in pieno corso, James vide venire verso di lui Sirius, con in mano due bicchieri. L’Animagus ne porse una all’amico, dicendo: "Ottimo lavoro con quei fuochi, Prongs".

"Grazie, Padfoot. Ma dove li hai presi, così all’ultimo minuto?".

"Nella Stanza delle Necessità, dove sennò? Mi sono limitato a chiedere i migliori fuochi d’artificio che Hogwarts avesse mai visto…".

"Beh, ha funzionato alla perfezione. Ma che ne hai fatto di Remus?".

Sirius ridacchiò e indicò un gruppetto di ragazzi più che ubriachi che cantavano una versione piuttosto stonata di Jingle Bell Rock. "Il terzo da sinistra".

E guardando attentamente, James riconobbe l’amico, impegnato in quel momento in un improbabile assolo, che avrebbe con tutta probabilità spaccato qualche vetro, una bottiglia di Whisky mezza vuota in mano. James cominciò a ridere senza ritegno. "Sei un mostro crudele, Padfoot!".

Anche Sirius rise, nella sua risata simile a un latrato. Poi levò il calice. "Buon anno, Prongs".

"Buon anno, Padfoot".

Brindarono e bevvero alla salute del nuovo anno, poi si ributtarono nella festa.

1 gennaio 1978

Sala comune di Grifondoro

Hogwarts

Ore 10.30

Lily Evans entrò nella sua Sala Comune piuttosto preoccupata. In tutta la mattina non aveva visto né James, né gli altri Malandrini. Anzi, nessun Grifondoro da che ne sapeva lei aveva ancora lasciato il suo letto. Con fare deciso si diresse verso la scala a chiocciola che conduceva ai dormitori maschili: avrebbe tirato giù dal letto quei pigroni a pedate!

Si fermò davanti alla porta dei Malandrini e bussò.

"James, apri. Sono Lily". Non ottenne risposta, se non forse un grugnito.

Seccata, Lily abbassò al maniglia e aprì la porta, dicendo: "James, insomma, è ora di alz-…".

Ma la frase le morì in gola davanti al desolante spettacolo che si trovò di fronte: la stanza sembrava essere stata attraversata da un ciclone tanto era in disordine. Per terra c’era di tutto: pezzi di cibo, cartacce, rifiuti, bottiglie vuote, abiti. Uno dei bauli era stato rovesciato, disperdendo ovunque il suo contenuto; un letto era stato spostato al centro della stanza, tutte le coperte e le lenzuola ammassate in un angolo. Ma ciò che sconvolse Lily più di tutto il resto, fu trovare tutti i Grifondoro profondamente addormentati sul pavimenti, la maggior parte in condizioni ben poco dignitose.

Per alcuni istanti, la ragazza fu troppo stupefatta per dire alcunché, poi gridò, in tono molto simile a quello di un’aquila: "POOOOOOOOOTTEEEEEEEEER!!!!!!!!!!!".

Lo strillò avrebbe resuscitato anche un morto e infatti, un James scarmigliato, con le occhiaie e la faccia stravolta emerse da un angolo della stanza, si guardò intorno un paio di volte per capire cosa fosse successo e poi vide la furia assassina che era la sua fidanzata che lo guardava dalla porta, gli occhi dilatati e le narici frementi.

"Ah, Lily, ciao" articolò il ragazzo, assumendo una posa preoccupata.

"Ciao? CIAO?!" gridò la ragazza. "È tutto quello che hai da dire per giustificare questa devastazione?".

"Quando mi saranno passati i postumi da sbornia, saprò dirti qualcosa di meglio…".

"Che cosa è successo qui?" continuò imperterrita a strillare Lily.

In quel momento, da un groviglio di corpi non meglio identificabili, emerse Sirius, se possibile ancora più stravolto di James. "Evans, abbassa il volume" la supplicò con voce impastata. "Ho mal di testa".

"Che cosa avete combinato?" ripeté Lily, in tono più moderato, ma che lasciava comunque trasparire la sua furia.

"Soltanto una festa" rispose James, troppo stanco per pensare a qualunque scusa. "Sai, per festeggiare capodanno…".

"E l’avete trasformato in un’orgia di gruppo?" chiese ancora Lily, indugiando sugli altri Grifondoro, tutti mezzo spogliati.

"Ma, no" si difese James. "Abbiamo solo fatto una monumentale partita a strip-poker. Nessuno ha fatto sesso…".

"Parla per te" grugnì Sirius dall’altro capo della stanza, prima di ricadere addormentato.

"E Remus ha permesso tutto questo?" domandò ancora Lily, sconvolta.

"Chi mi chiama?".

Dal groviglio di coperte e lenzuola nell’angolo emerse il viso, poi il busto di Remus: aveva la faccia di uno che è appena stato investito da un treno, coi capelli tutti arruffati e gli occhi rossi. La sua voce era impastata e incerta, come se non fosse ben sicuro di come articolare le parole. E da quel che poteva vedere Lily, indossava soltanto una cravatta di Grifondoro sul petto nudo.

La ragazza cercò James in cerca di delucidazioni.

"Ha perso la partita"spiegò il ragazzo. "Era l’anima della festa: incredibile cosa non fa un po’ d’alcool…".

Remus parve decidere di essersi sognato tutto e si riaccasciò al suolo, addormentandosi di botto. Lily pareva troppo sconvolta per parlare.

"Beh, buon anno, amore" le disse James.

La ragazza si limitò ad annuire, dopodiché richiuse la porta, lasciando che anche James ripiombasse nel sonno.

*Per miei gusti personali, uso la versione inglese dei soprannomi dei Malandrini, in quanto la traduzione italiana non mi piace per niente: se non lo sapete Moony è Lunastorta, Prongs Ramoso e Padfoot Felpato

LYRAPOTTER’S CORNER

Allora, che ve ne pare di questa mia piccola follia? Spero sul serio che vi piaccia, tanto quanto a me è piaciuto scriverla. Allora, se tutto va bene, questa storia inaugura una raccolta, dedicata ovviamente al mondo di Harry Potter. Il filo conduttore sarà appunto la narrazione di giorni speciali, quali ricorrenze o compleanni (le date di questi ultimi saranno rigorosamente canon, secondo le dichiarazioni della Rowling), che pubblicherò puntualmente quel giorno (esempio, oggi è capodanno e perciò questa storia sul capodanno dei Malandrini) o il più vicino possibile in caso di imprevisti. Contorto? Spero di no. E spero sul serio che vi piacciano queste mie shot. Il mio piano è di coprire un anno solare, perciò di concludere il 31 dicembre: spero sul serio di mantenerlo.

Come potrete immaginare, gli aggiornamenti dipendono non da me, ma dalle date, perciò saranno piuttosto distanziati tra loro. Ah, se tra voi ci sono lettori delle altre mie fiction, vi giuro che questo ulteriore impegno non mi porterà via troppo tempo (mi auguro). Vabbè, vi ho detto tutto, il prossimo appuntamento è per l’Epifania, se mi giunge l’ispirazione, altrimenti più probabilmente al 9/01 per il compleanno di Severus.

Commentate numerosi, bacibaci!!!!!!!

BUON ANNO A TUTTI!!!!!!

   
 
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