Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ruka88    19/02/2005    29 recensioni
Ginny Weasley frequenta il quarto anno di un esclusivo College femminile... La preside della scuola decide di fare un gemellaggio con un famoso College maschile, composto da soggetti non proprio tranquilli! Entrambi gli istituti passeranno una mese in una splendida località marina dove opinioni, leggi e sentimenti si mescoleranno tra loro...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ginevra Weasley, chiamata Ginny da tutte le sue amiche, era davvero un’alunna modello

Ginevra Weasley, chiamata Ginny da tutte le sue amiche, era davvero un’alunna modello.

 

Sempre perfettamente in ordine nel vestire la divisa scolastica, che consisteva in una gonna grigia sotto il ginocchio, una camicia bianca e una giacca grigia abbinata ad una cravatta; seguiva perfettamente tutte le regole dell’isituto e aveva delle amiche meravigliose.

 

La ragazza perfetta.

 

Almeno, perfetta per quella scuola.

 

Il Collegio Alexander Dofoe II era uno dei migliori istituti femminili della città di Londra: situato proprio al centro della grande città, tutte le migliori famiglie facevano a gara per garantire alle loro viziate figliole un posto all’interno del collegio.

 

Ginny però non era per niente una ragazza viziata.

 

Era una delle poche a mantenere il suo carattere sincero e genuino.

 

Frequentava ormai il quarto anno e aveva diciassette anni.

 

Ora si trovava nella camera che condivideva con Samantha e Julie, le sue migliori amiche.

 

Molte ragazze non vivevano propriamente all’interno del collegio, ma la maggior parte di loro si e Ginny era tra queste.

 

La sua famiglia, per quanto ricca, era composta di sette figli, ed essendo lei l’ultimogenita e unica femmina, sua madre aveva sviluppato per lei un affetto morboso, desiderosa di donare alla sua  figlia il meglio del meglio.

 

Vivendo lontana da tutti i suoi fratelli maschi, non avrebbe rischiato di essere “traviata” da quegli “zoticoni”, come diceva sua madre, perciò era stata mandata in quel collegio senza batter ciglio.

 

Dopotutto però, si trovava bene.

 

Le ragazzine più piccole la rispettavano, mentre quelle più grandi la salutavano gentilmente ogni volta che passava per i corridoi.

 

“Dove ho messo il pettine??” pensò mentre cercava nel bagno.

 

Tra pochi minuti avrebbe avuto la prima lezione della giornata, cucito, proprio con la signorina Shattemburg, la preside, e voleva essere impeccabile… peccato che i suoi capelli non volevano stare a posto.

 

Era severamente vietato portare i capelli sciolti, dovevano essere tirati in un perfetto chignonne.

 

Era severamente vietato portare cose simili a tatuaggi o buchi alle orecchie.

 

Era vietato portare qualunque altro abito a parte la divisa, di cui infatti ne possedeva più di una, ma in occasioni spaciali si potevano vestire normalmente, evitando di esporre gambe, avambracci, pancia o scollature.

 

Era vietato parlare con parole scurrili o “divertirsi” come intendevano fare i ragazzi di quell’età.

 

Infine era espressamente vietato instaurare un qualsiasi tipo di rapporto con un genere dell’altro sesso (non che ce ne fosse la possibilità…) prima della fine degli anni del collegio, che non consistevano in 5, come in tutte le scuole pubbliche o private, ma in sei.

 

Dlin Dlon.

 

La campana dell’inizio della lezione suonò e Ginny si sistemò velocemente come meglio potè i suoi capelli, correndo compostamente verso l’aula al secondo piano dove si tenevano le lezioni di cucito.

 

Samantha e Julie sarebbero duvute essere già li e tenerle un posto.

 

Infatti avevano preso i banchi in prima fila, davanti alla professoressa.

 

-Sono molto in ritardo?- chiese alle due, una volta seduta in mezzo a loro.

 

-No, la preside non è ancora arrivata.- le disse bisbigliando Samantha.

 

-Però è strano…magari è stata trattenuta nel suo ufficio, di solito non è mai in ritardo!- disse Julie in risposta.

 

 

-Già al contrario di qualcun altro…- commentò una voce proprio dietro Ginny.

 

La rossa ebbe paura a voltarsi, non volendo trovarsi proprio dietro l’unica persona che non avrebbe voluto.

 

Ed infatti eccola lì: Camille Potter, la ragazza più odiosa di tutto il liceo.

 

Perché doveva incontrarla in quasi tutti i corsi che svolgeva lei?

 

Solo in ceramica non la vedeva mai, troppo sconvolta all’idea di sporcarsi le sue mani perfette…

 

Capelli neri come la notte e grandi occhi verdi, invidiata da molte ragazza e odiata allo stesso modo.

 

Se non si atteggiasse da gran diva, avrebbe potuto essere una ragazza simpatica, brillante e intelligente.

 

-Non arrivo mai in ritardo!- commentò pacatamente Ginny, convinta che quella battuta fosse rivolta a lei.

 

-Oggi si!-

 

-Ieri no!- sbottò infine prima di giararsi e sbuffare al soffitto.

 

-Possibile che debba sempre perseguitarmi?- si lamentò prendendo l’occorrente per cucito dalla sua borsa.

 

-Sai come è fatta!- le disse Julie.

 

-Già, sempre a rompere!- sbottò Samantha ricevendo un occhiataccia dalle due.

 

-Scusate!- continuò –non voleva dirlo, ma con Camille mi scappano!-

 

-Ti capisco…- disse Ginny.

 

In quel momento la porta dell’aula si aprì e fece il suo ingresso la signora  Shattemburg.

 

Indossava abiti scuri e severi come il suo apetto: capelli raccolti in un tirato chignonne, occhiali a mezzaluna dai quali si potevano intravedere piccoli occhietti neri.

Le rughe sul suo volto indicavano che aveva superato la soglia dei sessant’anni da un bel po’ e la piega della sua bocca sottile le conferiva un’aria di superiorità non indifferente.

La lunga gonne blu le copriva interamente le gambe, solo un paio di scapette scure spuntavano dal bordo della stoffa; la giacca, anch’essa blu, era perfettamente piagata e si inravedeva la camicia di sta bianca. Al collo portava una collanina con un crocifisso.

 

-Sedute signorine.- ordinò alle ragazze che al suo arrivo si erano alzate in piedi col capo chino.

 

-Prima di iniziare la lezione di oggi, avrei degli avvisi da darvi- continuò sedendosi dietro alla cattedra.

 

-Successivamente verranno date anche alle ragazze negli altri corsi, ma visto che voi siete la mia prima classe della giornata, ho deciso di premiarvi dandovi per prime questa notizia.

Tutte voi del quarto anno, quest’anno farete una lunga gita.-

 

Alcune ragazze nell’ultima fila bisbigliarono, interrotte subito da un colpo di tosse della professoressa che richiamava il silenzio.

 

-Il preside del collegio maschile di Londra “Primus Magister”, Albus Silente, ha organizzato per i suoi alunni di diciassette e diciott’anni compiuti un soggiorno in una località balneare. Ci ha gentilmente chiesto se anche noi avremmo voluto usufruire di questa opportunità.-

 

-Ci sarà anche mio fratello- bisbigliò Camille alla sua compagna.

 

Già… a pensarci bene ci sarebbe stato anche suo fratello Ronald… era dalle scorse vacanze estive che non lo vedeva.

 

-Comunque…io non potrei venire, ma sarei contenta se voi voleste andare! A patto che manteniate un rapporto distaccato con i ragazzi di quel Collegio, ci siamo intesi?- disse infine.

 

-Scusi preside…- alzò la mano Camille.

 

-Si signorina Potter?-

 

-Non è possibile nemmeno parlare con i propri parenti?- domandò.

 

-Logicamente no…se qualcuno di voi avesse dei parenti, potrebbe parlare loro tranquillamente. Detto ciò proporrei una selezione…chiunque voglia andare, alzi la mano e io provvederò a farle recapitare poi tutte le informazioni per la vacanza, le altre rimarranno qui al Collegio.-

 

Solo cinque ragazze su venti rifiutarono la proposta.

 

-Benissimo! Ora possiamo riprendere la lezione. Questa sera, coloro che hanno accettato, si facciano trovare nell’aula Magna.-

 

 

 

                                                  @@@@@@

 

-Certo che sarà fantastico- commentò Samantha saltellando davanti alle due amiche.

 

-Sarà una vacanza come tutte le altre… non potremmo fare il bagno o abbronzarci…- si ribellò Julie

 

-Perché?- chiese l’altra fermandosi.

 

-Da quando in qua abbiamo fatto un bagno o ci siamo abbronzate! La preside dice che il sole e la salsedine fanno male alla pelle, quindi ci ha severamente proibito di farlo.- si intromise Ginny.

 

-Ecco perché Ginny ha una carnagione così bianca!- sorrise Julie prendendola a braccetto.

 

-Guarda che anche tu non sei più nera di me!- sorrise dandole un pizzicotto sulla guancia.

 

Infatti Julie era poco più rosea di Ginny, ma il colore della sua pelle era perfetto a contatto con i suoi corti capelli biondi, acconciati sulla testa, ma che erano lunghi appena sotto le spalle e i suoi occhi azzurri.

 

-Su, non ci interessa ora!- disse Samantha – ma secondo voi saremo nello stesso albergo dei ragazzi dell’altro Collegio-qualche-cosa?-

 

-Collegio Primus Magister- la corresse Ginny.

 

-Si, proprio quello!-

 

-Non lo so, ma non credo, conoscendo la preside. Ci conviene prepararci per la prossima lezione: cucina.- disse Julie.

 

-Che bello! La mia materia preferita!- sorrise Ginny.

 

-Pensavo fosse lingue!- si intromise Samantha affiancandosi a loro.

 

-Infatti lo è…anche quella!-

 

 

                                                        @@@@@@

 

 

-Bene ragazze, noto con dispiacere che non siete poi molte…- disse con autorità la preside di fronte alle sue alunne…dovevano essere una quarantina sull’ottantina totale.

 

-Beh, pazienza… devo informarvi sulle regole che vigeranno durante questa vacanza.

Per cominciare partirete tra una settimana, alle 8 di mattina partirà l’aereo diretto alla località balneare che si trova in Egitto, sul mar Rosso, avrete tutto il tempo per preparare i bagagli.

Sia chiaro che non porterete costumi o creme abbronzanti, ma solamente le tuniche bianche e le creme da protezione per la spiaggia. L’albergo dove alloggerete è munito di ombrelloni, perciò vi suggerisco di passare le giornate sotto questi a leggere un buon libro, oppure stare nella vostra stanza o nelle sale dell’hotel a fare qualcosa di costruttivo. Il preside Silente mi farà un resoconto sul vostro comportamento alla fine dei 10 giorni.

Per quanto riguarda gli abiti che indosserete negli altri momenti della giornata, porterete con voi la divisa e anche pantaloni e magliette coprenti.

Lo so che farà caldo, perciò questa volta vi darò il permesso di indossare delle magliette a maniche corte, ma non aderenti, sia ben chiaro! E poi sarà vietato sciogliersi i capelli in qualsiasi situazione, a parte nei vostri letti, dove indosserete la classica retina.-

 

-Sembra un campo di concentramento- bosbigliò Samantha a Ginny, che sorrise non distogliendo la sua attenzione dalla prof, la quale continuò a parlare.

 

-I vostri genitori saranno avvertiti, ora se avete domande…-

 

Si alzarono molte mani.

 

-Prego signorina Blair- invitò Samantha a parlare.

 

Lei si alzò dal suo posto, sollecitando brusii…

 

Era ammirata da molte, essendo una bella ragzza, i lunghi capelli biondi erano acconciati nel solito chignonne e gli occhi castani scrutavano la professoressa. Era molto alta per la sua età, ma spesso era oggetto di chiacchiere.

Le ragazze pensavano che uscisse di nascosto dal College per andare a spassarsela con i ragazzi, non potevano infatti pensare che una ragazza della sua bellezza non avesse ancora fatto esperienze.

 

-Volevo chiederle se è vietato fare il bagno…-

 

-Certo signorina! La salsedine rovina la pelle!- disse come se fosse la cosa più naturale del mondo.

 

-I ragazzi dell’altro college alloggeranno in un altro albergo?- chiese un ragazza dal fondo dell’aula.

 

-Quella mi ha rubato la domanda!- si lamentò Samantha.

 

-Ma se l’hai appena fatta!- le bisbigliò Julie.

 

-E allora! Volevo farne un'altra!- mise giù il broncio.

 

La preside continuò a parlare:

-I ragazzi alloggeranno nel vostro stesso albergo, ma in un altro piano. Per quanto riguarda questo punto, dovrei aprire un agrossa parentesi.

Sono stata informata che gli elementi del College maschile non si possono define delgi “stinche di santi”- comunicò facendo il segno della croce.- perciò vi pregherei di non assecondarli.

Non vedono collegi femminili da molto tempo e non vorrei che si facessero strane idee su di voi! In quel caso vi do il permesso di difendervi!

Non voglio assolutamente che vi lasciate abbindolare da loro a fare cose che vi ho proibito! Niente shopping, niente bagni, niente abbronzature, niente divertimenti diurni o notturni!-

 

-Il pigiama?- chiese un’altra ragazza.

 

-Per quello dovrebbe provvedere l’albergo e spero bene che non si tratti di qualche minuscola camicia da notte- disse parlando quasi più a se stessa.

 

-Se qualcuno si sentisse male?- chiese la ragazza al fianca di Camille, che doveva essere la sua migliore amica.

 

-In quel caso il preside si occuperà di lei!-

 

-I pranzi?- chiese Camille alzandosi subito dopo.

 

-Li consumerete all’albergo…però i vostri genitori vi spediranno prima dei soldi da portare con voi, in caso doveste uscire…mi raccomando, mangiate cibi sani con classe.-

 

La riunione terminò così, con una serie di ammonimenti da parte della preside, che era tornata sul discorso, sui ragazzi del Collegio.

 

-Devono essere proprio delle furie se nella loro scorsa vacanza hanno distrutto televisori e letti nelle stanze.- commentò Julie sulla strada verso la loro camera.

 

-Per non parlare delle sere in cui sono andati per locali!- disse schifata Ginny.

 

-O per discoteche! Chissà come saranno quei posti!- si chiese Samantha.

 

-Sammy! Non ci pensare neanche!- le urlò contro Ginny.

 

-E chi ha pensato!-

 

-Già Gin, che vuoi che abbia pensato! Lei di sicuro non pensa!- commentò Julie facendo una linguaccia alla sua amica.

 

-Perché devi sempre prendermi in giro!!- si alterò la stangona iniziando a correre dietro alla sua amica.

 

-Non si corre per i corridoi della scuola!- urlò loro dietro Ginny.

 

Quando arrivò alla sua camera, vi trovò le sue amiche sdraiate sui letti col fiatone.

 

-Così imparate- commentò- ora siete tutte sudate! Andate a farvi una doccia prima di dormire!-

 

-Va bene Ginny!- disse sorridendo Julie e andando in bagno a lavarsi.

 

-Anche tu Sammy!-

 

-Si, si, ci vado! Solo un attimino che mi riposo! Non ho mai corso tanto in vita mia!-

 

-Qui non si corre!- le disse Ginny.

 

-Lo so, ma dovresti provare! È liberatorio!- rise Samantha dirigendosi anche lei verso il bagno.

 

Nel frattempo Ginny si mise il pigiama del Collegio: pantaloni lunghi e maglietta a maniche lunghe verdi.

 

“Dovremo metterci un pigiama lungo anche li che si morirà dal caldo?” pensò leggermente depressa.

 

Si infilò nel letto, addormentandosi nonostante i rumori provenienti dal bagno di Samantha e Julie.

 

 

 

Eccomi tornata a cimentarmi con un’altra ff! In questi giorni ho proprio l’ispirazione! Sto scrivendo tre storie contemporaneamente ed è un record per me!! Commentate assolutamente per dirmi che ne pensate… devo continuare? Come vi sembra Ginny? E le sue amiche? Vi immaginate Ron, Harry, Draco, Neville…. In un College?

 

Recensite!!

 

 

 

  
Leggi le 29 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ruka88