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Autore: Bad Bionda Bana    10/05/2015    1 recensioni
Io e la mia migliore amica abbiamo intrapreso un percorso che molti non avrebbero mai pensato di scegliere. Ci siamo iscritte insieme all'università di lingue per studiare il coreano. Già essere li insieme per noi era un sogno, ma la nostra mente volava sempre a quel momento che sembrava così lontano, al nostro stage del terzo anno in Corea del Sud, a Seoul. Avremmo potuto sognare qualsiasi cosa, ma di certo non ciò che ci accadde.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cheondung, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella prima settimana volò in un soffio, i ragazzi ci portarono in qualsiasi museo conoscessero. Una delle cose che non eravamo riusciti a fare alla quale tenevo era vedere i fuochi d'artificio in riva al fiume Han, era sempre stato uno dei miei piccoli sogni, non riuscivo a spiegare come o perché, ma ero come innamorata di quel fiume.
Un giorno ci siamo visti con il signor Kim, gli abbiamo mostrato alcuni filmati per sapere se stavamo facendo un buon lavoro. Fortunatamente andava tutto bene, ma fu abbastanza imbarazzante. Gli chiesi come stavano la signora Kim e il piccolo Sanghyun lui mi disse che da quando lo avevano portato a casa, ogni sera gli leggevano un capitolo della mia storia per farlo addormentare. Saperlo mi riempì il cuore di gioia. Mi ripromisi che sarei dovuta andare a trovarli prima di partire, ma lui mi batté sul tempo invitandomi a cena da loro l'ultima sera. Subito pensai a Jessica, non volevo lasciarla da sola quella sera, ma poi pensai che qualcuno sarebbe di sicuro rimasto con lei a farle compagnia.
-Ho parlato con il produttore, e per la seconda settimana dovrete dividervi.- disse il signor Kim guardando Jessica e me, noi lo guardammo non capendo.
-Dividerci? Ma questa è la nostra vacanza, abbiamo aspettato così tanto per viverla insieme.- dissi guardando la mia migliore amica.
-Lo so, ma avete vissuto quest'avventura insieme per tre settimane, e poi in questo modo il programma sarà un po' più lungo. Vi prego ragazze, io ho le mani legate e non posso farci nulla, non fatemi sentire in colpa.- rispose lui, dalla sua espressione si capiva che gli dispiaceva -Oh, e ha anche detto che avere tutti e cinque voi potrebbe essere una distrazione dalle ragazze.- concluse guardando i ragazzi.
-Non c'è nessun problema, con loro possono rimanere Lee Joon e Cheondung.- disse Seungho sorridendo gentile -L'importante è che facciano i bravi, ma in fondo sono sempre filmati quindi non ci saranno problemi.- mi girai verso i due ragazzi aspettandomi di vederli in imbarazzo, ma l'occhiolino che mi fece Sanghyun fece imbarazzare me.
-Perfetto.- il signor Kim tirò un sospiro di sollievo -Quindi presumo che Lee Joon andrà con Jessica e Cheondung insieme ad Alice. Vi verranno dati due camper ben attrezzati. Che altro posso dirvi?- sorrise estasiato -Partirete domani, divertitevi.- e poi se ne tornò al suo lavoro.
-Domani? Dobbiamo andare a fare la valigia.- dissi un po' agitata.
-Vi accompagniamo a casa così farete tutto quello che dovete.- disse il leader -E così noi tre potremo salutarvi.- sorrise e una volta in macchina calò un silenzio quasi fastidioso, il pensiero che probabilmente non avremmo rivisto Seungho, G.O e Mir ci rattristò un po'. Quando arrivammo al nostro dormitorio, Jessica ed io abbracciamo quei tre ragazzi come se stessero partendo per il militare, forse a causa dei loro impegni o della distanza che ci divideva non li avremmo più sentiti, anche se speravamo con tutto il cuore accadesse il contrario. Una volta vista la macchina girare l'angolo, noi corremmo a sistemare tutte le nostre cose ormai sparpagliate per tutto l'appartamento, forse ci eravamo messe fin troppo comode.
La mattina dopo ci svegliammo presto pronte per quella meravigliosa ultima avventura. Ad aspettarci davanti all'entrata c'erano i nostri due accompagnatori, più belli che mai. Ovviamente prima di salire ognuno sul rispettivo camper, Jessica ed io ci abbracciammo per un lasso di tempo che per noi non sarebbe mai stato abbastanza, e poi ci salutammo. Ritrovarmi a fianco a Sanghyun con la consapevolezza che avremmo passato un'intera settimana noi due da soli mi sembrò la cosa più strana e impossibile a questo mondo, ma anche una delle più belle.
-Pronta a partire?- mi chiese lui con un sorriso da un orecchio all'altro -Tieni, questo è l'itinerario del viaggio.- e mi passò una cartina.
-Te l'ha data il signor Kim o il produttore?- chiesi curiosando tra le varie tappe mentre lui faceva partire il camper.
-No, ho scelto tutto io.- rispose entusiasta -Ti piace?- mi chiese speranzoso, lo guardai sorridendo come una bimba e annuii.
-Molto, sei stato veramente bravo.- mi allungai fino a scompigliargli i capelli per poi scoppiare a ridere -Immagino tu abbia già curiosato in giro, c'è tutto ciò che ci serve?- dissi riferendomi al camper mentre guardavo se c'era la possibilità di attaccare il telefono o l'iPod alla radio.
-Purtroppo no, ci hanno messo un letto in più, ne abbiamo due.- lo guardai non capendo -Volevo che dormissimo nello stesso letto.- concluse ridacchiando, io probabilmente arrossii a causa dei pensieri che affollarono la mia mente, così in fretta feci partire una canzone dal mio iPod, canzone che per mia sfortuna fu “Throw Away” degli MBLAQ.
-Ce l'hai con me anche tu?- dissi all'aggeggio elettronico.
-Lui mi capisce al volo.- e alzò il volume ridendo e cantando. Per ripicca gli pizzicai un fianco -Hey hey, non si fanno certe cose a chi guida.- rispose ridacchiando.
-Scusi signor autista, ma non è che può spiegarmi cosa andremo a vedere nelle località da lei scelte?- chiesi mostrandogli la cartina -Noto che la prima tappa è il mare. Vuoi farti una nuotatina?-
-Ho voluto optare per un tour del paesaggio del paese, ma ci saranno molte cose interessanti da vedere, non preoccuparti.- sorrise soddisfatto, e fu proprio quel sorriso a rendermi ancora più curiosa -La prima tappa è il mare perché voglio rendere il programma più interessante per i giovani ragazzi.-
-In che senso più- mi bloccai una volta capito cosa intendeva -Ma più interessante per i giovani ragazzi, o per te?- lo stuzzicai sorridendo.
-Te l'ho già detto quanto mi piacciono le tue gambe? Direi che sono curioso anche del resto.- e fece cadere lo sguardo sulle mie cosce, quella mattina mi ero svegliata più accaldata del solito così decisi di indossare un paio di pantaloncini di jeans corti. In quel momento mi ricordai della telecamera posizionata prima di partire sul cruscotto e sorrisi.
-Ma se non sbaglio in un programma avevi detto che guardare le gambe delle ragazze era da pervertiti.- piano accavallai le gambe -E saresti curioso del resto?- lo vidi deglutire e già quella fu una piccola vittoria per me e per la mia autostima.
-Cosa credi, che mi sia dimenticato della telecamera? Da quando sei diventata così tentatrice?- tenne lo sguardo fisso sulla strada -Ti ricordo che prima o poi quella andrà messa in carica,- indicò la telecamera -e a quel punto saremo solo noi due.- e quella volta il suo sorriso mi diede i brividi.
Durante il resto del viaggio cantammo come due disperati quasi tutte le canzoni del mio iPod. Per l'agitazione e la felicità, la notte prima avevo dormito gran poco, così ad un certo punto andai nel primo letto che trovai e mi appisolai, i movimenti del veicolo sembravano volermi cullare.

-Alice.- sentii qualcuno scuotermi piano -Hey Alice.- aprii piano gli occhi tenendo stretto il cuscino -Siamo arrivati, vieni fuori, c'è una giornata bellissima e adatta ad un bel bagno.- disse Sanghyun con un sorriso tenero, stiracchiandomi mi alzai e lo seguii fuori dal camper. La luce del sole colpì dolcemente il mio viso, attorno a me sentivo le risate dei bimbi che si divertivano sulla spiaggia o in acqua mischiate al rumore delle onde e dei gabbiani. Rimasi a fissare quello spettacolo per qualche secondo. Erano ormai anni che andavo al mare con i miei genitori, ma quella volta qualcosa era diverso, forse la compagnia -Forza, cambiati, io vado a trovare un posto per l'ombrellone.- e guardai Sanghyun allontanarsi in direzione del mare. Cercai un costume nella valigia e andai a cambiarmi velocemente, non avevamo programmato di andare al mare o in piscina con Jessica, ma io volli portarmi il costume in ogni caso, e avevo fatto bene.
Quando raggiunsi la spiaggia trovai il nostro ombrellone ma non Sanghyun, così mi guardai in giro cercandolo con lo sguardo, finché non lo vidi. Nel momento in cui i nostri sguardi si incontrarono lui sorrise e mi fece segno di raggiungerlo in acqua, io rimasi immobile a guardare quel corpo statuario per metà fuori dall'acqua, alcune gocce sulla sua pelle brillavano alla luce del sole, i capelli bagnati ricadevano sul suo viso sgocciolando un po'. Mi girai cercando di riprendermi e mi tolsi canottiera e pantaloncini rimanendo in costume. Stavo per girarmi e andare verso la riva quando una goccia fresca cadde sulla mia schiena facendomi rabbrividire,mi girai di scatto ritrovandomelo davanti.
-Capisco che voi ragazze dobbiate sempre farvi aspettare, ma io sono un ragazzo impaziente.- e con disinvoltura mi prese in braccio. Non so se ero più sorpresa del gesto, del contatto della sua pelle o se dall'acqua fredda contro la mia pelle. Nel momento in cui arrivò all'acqua un po' alta, mi mollò d'improvviso facendomi cadere come un sacco di patate.
-Yah! È fredda!- urlai alzandomi in piedi, Sanghyun scoppiò a ridere -Ridi?- gli schizzai un po' di acqua in viso.
-Questa è una dichiarazione di guerra.- disse con un sorrisetto divertito, stava per attaccare ma lo fermai in tempo.
-Non vorrai fare brutta figura davanti alle telecamere.- dissi indicando l'ombrellone, la telecamera era fissata non sapevo nemmeno io come, e inquadrava ovviamente verso di noi.
-C'è un posto dove di sicuro non potrà seguirci.- e si immerse nell'acqua, lo seguii con lo sguardo finché non mi trascinò sotto con lui. Subito iniziai a dimenarmi per l'improvvisa mancanza d'aria, poi mi concentrai trattenendo quel poco di respiro che ancora non avevo espulso. Tenni gli occhi chiusi, l'acqua salata mi rendeva difficile tenerli aperti, e sentii una mano prendere la mia, poi quello che immaginavo fosse un petto e infine il battito di un cuore. Probabilmente quel momento durò pochi secondi, o non sarei sopravvissuta per la mancanza di ossigeno, ma per me sembrò durare molto di più. Sanghyun mi lasciò la mano e riemerse, io subito dopo di lui -A causa del viaggio non abbiamo pranzato. Che ne dici di uno spuntino a base di frutta?- sorrise passandosi una mano tra i capelli bagnati.
-In effetti inizio a sentire la pancia che brontola.- risposi ridacchiando e portando una mano sullo stomaco -Andiamo a prendere qualcosa?- lui scosse la testa.
-Ci penso io, tu rimani qui a rilassarti.- tornò all'ombrellone per prendere i propri vestiti e andò a farsi una doccia veloce, io rimasi ancora un po' in acqua, poi andai a sdraiarmi al sole giocherellando un po' con la telecamera, non volevo ci fossero troppi momenti morti. Sanghyun tornò poco dopo con due scodelle di macedonia e una bomboletta di panna, inutile dire che ci fu una piccola lotta per la panna, mancava poco che sporcassimo la telecamera. Finito di mangiare rimanemmo tranquilli sotto al sole a riposare, piano piano stava iniziando a tramontare. Mi girai verso Sanghyun e vidi che si era addormentato, così mi alzai senza svegliarlo e andai a sedermi in riva al mare, con i piedi che veniva bagnati dalle onde. Il cielo era di una bellezza da lasciare senza fiato, le sue sfumature andavano dall'azzurro al rosso acceso, le nuvole bianche avevano un leggero riflesso rosato. Alzando il viso e concentrandosi si potevano già vedere delle piccole stelle brillare appena. Il mio sguardo e i miei pensieri si stavano perdendo all'orizzonte quando vidi qualcuno sedersi accanto a me.
-Direi che un bel filmato a questo tramonto ci vuole.- disse Sanghyun poggiando un braccio attorno alle mie spalle.
-Che ne dici anche di una foto?- chiesi sorridendo e guardandolo nell'inquadratura, lui annuì stringendomi a sé, poggiai la testa sulla sua spalla facendo il segno della vittoria con le dita pronta per la foto. Lui prese il suo telefono e scattò la foto.
-Fammi vedere! Fammi vedere!- cercai di rubargli il telefono inutilmente, lui rise di quel mio tentativo -Dai, perché non vuoi farmi vedere la foto?- chiesi facendo un piccolo broncio.
-Ho due sorelle, conosco bene come lavora il vostro cervelletto.- ridacchiò -Ti vedresti brutta e vorresti continuare a fare la foto finché non sarà perfetta.- nascose il telefono dietro la schiena.
-O forse vorrei rifarla solo per potermi stringere di nuovo a te.- nel momento in cui pronunciai quelle parole rimasi pietrificata dall'imbarazzo, non capivo dove avessi trovato il coraggio per dire una cosa del genere. Lui rimase a guardarmi un po' sorpreso. Senza dire nulla mi alzai, mi tolsi pantaloncini e canottiera e, arrivata un po' al largo, mi tuffai. L'acqua fresca fu un sollievo per il mio viso, mi sembrava stesse andando a fuoco. Quando aprii gli occhi, la notte era ormai calata, mi girai verso la spiaggia e vidi Sanghyun con la telecamera in mano a filmarmi. Presi un grande respiro e tornai da lui -Cosa facciamo questa sera?- chiesi sorridendo.
-Tu intanto vai a fare una doccia,- disse posandomi l'asciugamano sulle spalle -io vado a fare una passeggiata qui nei dintorni per vedere se c'è qualcosa di interessante da fare.-
-Niente doccia te?- chiesi tamponandomi i capelli, lui scosse la testa e mi ricordai che l'aveva fatta prima della merenda. A quel punto io tornai al camper, mi feci una doccia veloce e dopo essermi vestita mi asciugai i capelli. Mi giravano ancora per la testa quella frase e l'espressione di Sanghyun, probabilmente non sarei riuscita a dormire tranquilla.
-Ho trovato cosa faremo!- urlò lui da fuori dal camper facendomi spaventare.
-Non penso ne volessero essere messi al corrente anche gli abitanti del paese.- dissi aprendo la porta e ridacchiando.
-Non volevo aprire senza preavviso, magari non eri ancora vestita.- mi sorrise innocente.
-Potevi bussare.- presi la borsa e uscii -Quindi cosa facciamo?- chiesi curiosa.
-Non molto distante da qua c'è un Luna Park, che ne dici di fare un giro giusto per mangiare un po' di schifezze e magari fare qualche giochino? Potremmo vincere qualcosa.- rispose eccitato come un bambino.
-Hai la telecamera?- sorrisi e lui capì che l'idea mi piaceva, così ci incamminammo, io lo seguivo guardandomi attorno. Quel piccolo paesino era molto carino, quasi familiare, simile a quello dove andavo ormai quasi tutti gli anni con i miei genitori in Italia. Non appena arrivammo al Luna Park ci fermammo in un chioschetto per prenderci un paio di panini e delle patatine fritte, come nostro solito ci sporcammo con la maionese e il ketchup. Le giostre non erano paragonabili a quelle dei veri parchi divertimento, ma gli stand dei giochi erano molto carini.
-Questo questo.- disse Sanghyun fermandosi davanti ad una piccola pedana da colpire con un martello -C'è qualche peluches che ti piace?- chiese voltandosi verso di me, io guardai i vari pupazzi e come lo vidi lo indicai -Oh, vuoi il delfino?- lui ridacchiò e prese il martello con decisione e con un colpo secco colpì la pedana. Delle lucette si accesero e partì una canzoncina.
-Complimenti, ha vinto.- disse il proprietario dello stand -Può scegliere tra i pupazzi un po' più grandi.- Sanghyun scosse la testa.
-Posso avere il delfino?- chiese indicandolo e il signore lo prese.
-In tal caso potete prendere anche uno di quelli piccolini.- Sanghyun mi guardò.
-Ci dia quello per favore.- e il signore prese un portachiavi con il peluches di un cagnolino. Ringraziammo e poi mi porse i due premi -Questo è per te.- dissi porgendo il portachiavi a Sanghyun, in braccio tenevo quel delfino di peluches come una bimba. Lui sorrise e prendendolo lo attaccò alle chiavi del camper.
-Tranquilla, è solo provvisorio. Poi gli troverò un posto migliore.- sorrise e piano ci incamminammo verso il camper, si stava facendo tardi.
Una volta arrivati ci cambiammo a turno per metterci in pigiama, o almeno dei vestiti che ci assomigliavano. Sanghyun mi fece segno di andare nel letto in alto, mentre lui avrebbe dormito in quello sotto, così quando si fosse alzato per preparare la colazione non mi avrebbe svegliato. Salii con il peluches fra le braccia, e facendo attenzione mi sporsi quasi ritrovandomi a testa in giù.
-Buona not- non riuscii a finire di parlare che mi ritrovai le labbra di Sanghyun contro le mie.

  
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