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Autore: Lussissa    01/01/2009    13 recensioni
-James?- Lui alzò lo sguardo su di lei, cercando di non pensare a quanto stesse male, in quel momento. -Mi baci?- James la guardò, sentendo la rabbia che piano piano gli saliva al petto. Ripensò a tutte le volte che aveva sperato di sentire quelle parole uscire da quelle labbra.[...] E lei era lì, calda, invitante, con le labbra che tremavano leggermente, gli occhi verdi velati da un sottile strato di lacrime, i capelli rossi scarmigliati, che dava voce ai suoi desideri più profondi con una semplicità disarmante.[...]Ma non poteva, maledizione. Non adesso, dopo tutto quello che era successo.[...]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap 2 -Due maggio 1998.-
James guardò il gargoyle di pietra che portava in presidenza aprirsi, stupito. Si voltò verso Harry, che aveva appena pronunciato la parole d'ordine.
-Che data è?- chiese. A quella domanda, apparentemente innocente, Harry sobbalzò, con grande stupore di James e Lily.
-Ecco...- Harry era a disagio. Come faceva a dire ai suoi genitori che quella era stata la battaglia dove lui aveva sconfitto Voldemort?Dove tanta gente aveva combattuto e perso la vita?Sicuramente l'avrebbero creduto un pazzo con manie di grandezza.
Fu Hermione a salvarlo in extremis. -
Questa data è molto cara alla Mcgranitt.-  in fondo, non era totalmente una bugia.
James e Lily si scambiarono un'occhiata, perplessi, ma non indagarono oltre.
-Siamo arrivati!- annunciò Ron, fermandosi davanti ad una grande porta di legno. Fece per aprire, quando Hermione lo bloccò, scandalizzata.
-Ronald!Mai sentito il verbo bussare?- Ron sbuffò, alzando gli occhi al cielo, e bussò.
La squillante voce della Mcgranitt li invitò ad entrare.
-Penso dobbiate andare prima voi.- sussurrò Harry a James, che annuì. Poi fece un cenno a Lily, che  si avvicinò alla porta, incerta. Poi aprì, non sapendo bene cosa aspettarsi.
Quando la Mcgranitt sentì la porta aprirsi, mai si sarebbe aspettata quello che le si parò davanti. Appena ebbe riconosciuto le due figure entrate nella stanza, si alzò di scatto, sgranando gli occhi.
-L..Lily?!James?!-
Anche i due Grifondoro spalancarono gli occhi, sorpresi. Non tanto per l'aspetto della Mcgranitt, ormai  invecchiato dopo i tanti anni  di insegnamento in quella scuola, ma quanto più per i nomi.
Lily  e James.
Come fossero stati vecchi amici. Come se assieme avessero vissuto molto di più che un rapporto tra studente-professore.
-P..professoressa...- mormorò James, confuso. L'anziana preside spalancò ancora di più gli occhi. -Professoressa?- ripetè, quasi meccanicamente. Lily si morse il labbro. Perfetto, pensò. Anche la Mcgranitt è uscita di senno. La donna obbligò il suo cuore a decelerare i battiti, e osservò per bene i due ragazzi che aveva di fronte, incominciando a ragionare. Quelli non erano James e Lily. O meglio, lo erano, ma erano molto più giovani rispetto all'ultima volta che li aveva visti. Non erano James e Lily, membri dell'Ordine della Fenice, felici e innamorati nonostante la guerra. Rabbrividì, ricordandosi l'ultima volta che li aveva visti, prima di essere seppelliti sotto quegli strati di terra che avrebbero accompagnato la loro progressiva trasformazione in polvere. Quelli erano semplicemente Potter ed Evans, nulla di più per lei.Come diavolo facevano ad essere lì, con l'aria ancora da ragazzini, ma soprattutto vivi?
Che si fosse addormentata, e quello era solamente un sogno?O forse era morta?
Si decise finalmente a parlare, la voce un'ottava sopra il normale.
-Potter?Evans?Cosa diamine...-
-Preofessoressa- tentò di parlare Lily, ma poi si bloccò. Tutta quella situazione sembrava ancora più assurda, detta ad alta voce. La sua razionalità si rifiutò di continuare il discorso.
James prese la parola, quando vide che la rossina non continuava.
-Vede, è successo che noi ci trovavamo tranquillamente nel nostro tempo, quando per sbaglio ho buttato a terra una pozione e ci siamo ritrovati nel 1998.-
Ci fu un momento di silenzio. Poi, improvvisamente la Mcgranitt sollevò un sopracciglio. Il suo cervello era arrivato alla conclusione più ovvia.
-Non è che è un vano tentativo di giocarmi un brutto scherzo, eh?Voi studenti dovreste studiare, invece di organizzare queste assurde messinscene.-
Lily sospirò. Maledisse il fatto che la Mcgranitt avesse un modo di ragionare dannatamente uguale al suo. Scosse la testa.
-Professoressa, le assicuro che è tutto vero, purtroppo.-
L'anziana Maga strinse gli occhi a fessura, indecisa. Poi si rivolse a James, senza abbandonare il cipiglio severo, ben decisa a scoprire se era tutto uno stupido scherzo.
-Potter, qual'è stata quella volta in cui ho dovuto togliere 50 punti a Grifondoro per colpa tua, ma subito dopo gliene ho dovuti restituire sessanta?-
James ghignò, Malandrino.
-Facile, è stato l'anno scorso, al quinto anno. Mi aveva tolto i punti perchè avevo trasfigurato tutti i Serpeverde del quinto in maiali puzzolenti. Alla fine però solo io sono riuscito a fare il controincantesimo, quindi me ne ha dovuti dare sessanta, perchè in fin dei conti era stata una trasfigurazione perfettamente riuscita.-
Lily gli lanciò un'occhiataccia. Si ricordava benissimo la puzza che aveva aleggiato per i corridoi per le seguenti settimane.
La Mcgranitt si sedette sulla sedia, di schianto. Sembrava estremamente stanca.
-Raccontatemi bene cosa è successo.- mormorò, ancora scossa.
Dopo che James e Lily ebbero raccontato tutto, aiutandosi con degli ampi gesti, nella piccola stanzetta precedentemente appartenuta  a Silente calò il silenzio.
-Evans, si ricorda che pozione era?- chiese la donna, in modo pragmatico.
Lily annuì.
-Certo. Era la Ricordarum, l'antidoto contro gli incantesimi per cancellare la memoria. Naturalmente, è praticamente inutilizzata, visto che le persone a cui viene cancellata la memoria non ricordano che la memoria gli sia stata cancellata.-
La preside annuì. -Quello che mi chiedo- disse, più a se stessa che ad altri. -come quella pozione abbia potuto provocare uno sbalzo temporale e farvi finire qui.-
Lily sospirò, affranta.
-Vorremmo saperlo anche noi, Professoressa.-
-Minerva?- la Mcgranitt sobbalzò, girandosi da dove era provenuta la voce. Silente,all'interno di un ritratto, con aria gioviale, le stava facendo segno di avvicinarsi. Lei si sollevò dalla sedia e, con uno sguardo imbarazzato si avviò verso il dipinto.
-Si, Albus?-
Il vecchio preside le fece segno di avvicinarsi ancora di più, e poi le mormorò qualcosa all'orecchio.
James e Lily intanto attendevano.
-Oh. Oh. Hai ragione, Albus. Si. Dovrò lavorarci sopra...si.-
I due Grifondoro si guardarono, chiedendosi cosa diavolo si stessero dicendo i due Professori.
Dopo alcuni minuti, Minerva staccò l'orecchio dal ritratto, per rivolgersi sorridente ai due studenti.
-Bene, ragazzi. Albus mi ha dato alcuni spunti su cui lavorare. Ci dovrebbe essere un modo per farvi tornare da dove siete venuti. Devo lavorarci sopra, nei prossimi giorni vi farò sapere. Nel frattempo, alloggerete nella Camera riservata ai Capiscuola di Grifondoro, nella quale aggiungeremo un letto. Attualmente, è l'unica inutilizzata. -
-Che cosa?!- sbottò Lily. -Dovrei dormire con Potter?Ma..-
La Mcgranitt sospirò. Decisamente, quei due li preferiva quando erano insieme.
-Signorina Evans, lei vuole tornare a casa, non è così?-
-Si, ma...-
-Ecco, quindi veda di fare come dico io.- concluse. James fece un sorrisone a Lily, che ricambiò con una smorfia disgustata. Nel frattempo, la Mcgranitt aveva ripreso a parlare.
- Ah, frequenterete i corsi assieme ai Grifondoro del sesto anno, fino a quando non troverò una soluzione, e vi farete chiamare Robert e Alice...Carter, cugini di Harry Potter venuti dall'America. Avvertirò io i professori.  Ora andate, e cortesemente chiedete ai signori Potter, Granger e Weasley di entrare, che devo scambiare due parole anche con loro, grazie.-

-Evans?-
-Mhhpf.-
-Evans, svegliati.-
Lily si rigirò nel letto, sentendo i raggi del sole che fastidiosamente le solleticavano la pelle.
Poi aprì lievemente un occhio. Appena vide il sorriso sornione di James, lo richiuse, esclamando. -Ah!-
James alzò gli occhi al cielo.
Il giorno prima, avevano aspettato che Harry, Ron e Hermione uscissero dall'ufficio della Mcgranitt, per poi farsi accompagnare nella Sala Comune dei Grifondoro. Avevano incontrato giusto un paio di persone che avevano scambiato James per Harry, ma per il resto avevano parlato poco o niente, James e Lily ancora troppo scossi e avviliti dall'intera situazione. Si chiedevano se mai sarebbero riusciti a tornare. La Mcgranitt aveva dato una piccola speranza ai due giovani, ma quanto tempo ci sarebbe voluto?  Entrambi già sentivano la mancanza dei proprio amici, dei propri cari. Harry cercava di revitalizzare la conversazione, con scarsi risultati. Tra un tentativo e l'altro era giunta la sera, e i due si erano diretti a letto, senza fiatare. Lily era persino troppo stanca e frustrata per protestare, quando vide i due letti che avrebbero dovuto ospitare lei e Potter.
Quella mattina, però, James sembrava aver recuperato tutto il buonumore.
-Avanti, Evans, devi alzarti.-
-No.- mugugnò la rossa. Potter fece un sorrisino.
-Perchè no, se posso chiedere?-
-Perchè se continuo a dormire, prima o poi mi sveglierò e mi accorgerò che tutto questo è stato solo un terribile incubo.- sussurrò, tenendo sempre gli occhi serrati.
-Mi dispiace, Evans- il bel Malandrino aveva una voce estremamente allegra. -Ti dovrai rassegnare, è tutto vero.-
A quel punto, Lily aprì gli occhi, continuando a tenere stretto il cuscino. James era seduto sul suo letto che la guardava, sereno.
-Tu sei troppo allegro per i miei gusti.- borbottò la rossina, fulminandolo. Ramoso fece un sorriso Malandrino.
-Oh, bè, sai Evans, prima è passato Harry...sai, quello con i capelli neri e gli occhi verdi...quello che sembra un misto tra me e te...- Lily emise un ringhio cupo, e James rise. -Dicevo. Ecco, è passato Harry, e mi ha fatto notare che oggi è sabato.-
La rossina alzò la testa di scatto. I suoi timori peggiori furono confermati dal ghigno che aveva assunto James.
-No, no, ti prego Potter, non anche qui!-
Potter sghignazzò.
-E dai, Evans, in fondo è solo una passeggiata...-
-Mi rifiuto di uscire con te, Potter!-
Lui sembrò pensarci.
-Tecnicamente, Evans, non sarebbe un'uscita. Ci sono anche Harry e gli altri. Era per questo che Harry era passato, per chiedermi se andavamo con loro.-
Evans grunì.
-Non voglio andare a Hogsmeade, Potter.-
-Pensi di stare chiusa qui tutto il giorno?-
La grifoncina annuì.
-Si. Magari davvero mi sveglio e scopro che è stato un incubo...Mi sveglierò e ci saranno Emmeline e Mary che litigano per il bagno, Marlene che canticchia spazzolandosi i capelli, Alice che dorme...e tu sarai in Sala Grande ad abbuffarti insieme ai tuoi amici. Tutto come al solito. La tavolata dei Serpeverde sarà sulla sinistra, e quella di Grifondoro sarà sulla destra. Tutto perfettamente normale. Niente viaggi temporali, niente Mcgranitt invecchiata di ven'anni, niente strani miscugli genetici raccapriccianti tra te e me.-
James inarcò un sopracciglio.
-Strani miscugli genetici raccapriccianti?Povero Harry, se ti sentisse...-
-Non è Harry, il problema. Il problema è il tra te e me. Solo pensarci mi vengono i brividi.Non vedo ancora come questo sia possibile.-
-Evans...niente è impossibile, soprattutto se si sta parlando di James Potter.-
Lily sbuffò.
-Voglio svegliarmi.- mormorò.
Potter fece un ghignetto.
-Evans, se questo fosse un sogno, allora sarebbe la conferma che mi ami alla follia. Infatti staresti sognando un possibile figlio mio e tuo, giusto?-
-Infatti ho detto che sarebbe un incubo, non un sogno, Potter.- borbottò Lily.
James la guardò, per un attimo in silenzio. Poi sbuffò, seppur divertito.
-Allora, Evans, visto che questo incubo non sembra voler finire tanto presto, che ne dici di fare qualcosa, nell'attesa?-
Ci fu silenzio per un po', nel quale vide Lily riflettere.
Poi sorrise, vedendola alzarsi, sempre borbottando frasi sconnesse.

-Madama Rosmerta lavora ancora?-
Harry scrollò le spalle, con un sorriso.
-Certo. è la barista più affascinante di tutta Hogsmeade. Credo che la maggior parte dei clienti vadano lì solo per guardarla.-
James scoppiò a ridere.
-Anche da noi è così. E si che ora dovrebbe essere più vecchia di vent'anni!-
Harry sorrise, vedendo suo padre ridere e guardarsi attorno, curioso di vedere cosa era cambiato nell'arco degli anni nella minuscola cittadina. Si sentiva felice come mai prima d'ora. I suoi genitori erano lì con lui, poteva toccarli, abbracciarli, stringerli e trarne conforto. Ancora gli pareva un sogno. Certo, solitamente nei suoi sogni i suoi genitori non avevano due anni meno di lui, ma comunque era sicuro che prima o poi si sarebbe svegliato, ma era anche ben deciso a godersi quegli attimi.
-Ah, Harry, cosa vi ha detto la Mcgranitt, ieri?-
Harry sospirò. Avrebbe voluto che il padre non gli facesse mai quella domanda. Non poteva di certo dirgli che la Mcgranitt si era raccomandata di parlare il meno possibile con loro di quegli ultimi vent'anni, soprattutto ciò che riguardava loro due. Se avesse detto una cosa simile a James, il moro l'avrebbe stressato fino a quando non sarebbe stato costretto a rivelargli tutti i particolari più dolorosi della sua vita -in primis, il loro sacrificio.
Scrollò le spalle, cercando di vincere la voglia di raccontere tutto.
-Niente di che, davvero. Voleva dare alcune istruzioni a Ron e Hermione, nulla di più. Sai, loro sono Capiscuola.-
James lo guardò, dubbioso. Quel ragazzo gli nascondeva troppe cose, per i suoi gusti. Ma preferì risparmiare le domande per un altro momento.
-Harry, hai detto che giochi a Quidditch?- Harry sobbalzò appena. Era stata Lily, a parlare. Era la prima volta che spiccicava parola da quando erano usciti da Hogwarts.
La scrutò un po'. Era dall'altro giorno che avrebbe voluto parlarle come si deve, vederla ridere, scherzare. Eppure lei era così distante, quasi fredda, così lontana dall'idea di madre che si era fatto lui. Ma sapeva anche che c'era un motivo preciso per cui Lily si comportava così. Non lo faceva apposta, ma semplicemente perchè socializzare con lui avrebbe reso tutto molto più reale di quello che lei stessa voleva credere. Ma ora, evidentemente, aveva rinunciato a fingere che fosse tutto uno scherzo, e si era decisa a rompere il ghiaccio, e ciò non poteva che far esultare Harry.
Si affrettò a farle un sorriso.
-In realtà giocavo, ma ho smesso.-
-E come mai...?- Lily non si era mai interessata al Quidditch, ma in quel momento non aveva trovato altri argomenti di conversazione. Vide il ragazzo esitare, un attimo, per poi scrollare le spalle.
-Avevo altro da fare.- mormorò. Lily si stupì di quella risposta, e fissò quegli occhi  verdi. Ancora una volta, ebbe l'impressione che quegli smeraldi uguali ai suoi nascondessero un'infinita tristezza. Sentì una strana voglia di abbracciare quel ragazzo, e di dirgli che ora andava tutto bene. La sua testa scacciò in fretta quello strano istinto che, lei non lo poteva sapere, ma era proprio di tutte le madri.
James intanto si era spostato vicino a Ron e Hermione, partecipando alla conversazione, come se nulla fosse.
-Avanti, Hermione!Cosa c'è di male nel copiare un misero e semplice compito?-
-Quel misero e semplice compito, Ron, è il decimo della settimana!-
Ron sbuffò.
-James, diglielo anche tu che, in quanto a suo ragazzo, ho il diritto di copiare i compiti!-
James rise. -Ron, sai, ho provato un sacco di volte questa tecnica con uno dei miei migliori amici. Ti assicuro che non funziona.-
Il rosso mise il broncio, mentre Hermione gli rivolgeva un'occhiata trionfante.
-Però...- fece James, pensieroso. -...forse devi solo cambiare tattica.- gli strizzò l'occhio. -Le ragazze sono semplici da accontentare, se capisci cosa intendo.-
Ron ci pensò un attimo su, poi sembrò illuminarsi.
-'Mione...- fece, con voce e occhi da cucciolo bastonato.
-Oh, no, Ron, non funzionerà, io non...-
-'Mione, ma io ti amo.-
-C...cosa?!-
E finchè i due fidanzati saltavano l'uno nelle braccia dell'altro, James ridacchiò, divertito.
Pensò di tornare da Lily e da Harry, che intanto sembravano chiaccherare amabilmente, quando qualcosa attirò la sua attenzione.
Qualcosa che nel suo tempo sicuramente non c'era.
Appena dietro ai Tre Manici di Scopa, si stagliava una piccola collinetta, sicuramente creata con la magia. Tra l'erba che cresceva si potevano distinguere alcune pietre bianche, levigate. Curioso, James decise di andare a vedere.
Si allontanò piano dai due piccioncini che si stavano ancora scambiando effusioni, stando ben attento a non disturbarli, e si diresse verso l'oggetto della sua curiosità.
Arrivato davanti alla bassa collina, notò un cancelletto, dove c'era una grossa lastra di pietra. Leggendola, James rabbrividì.

Qui giacciono i caduti della Grande Battaglia di Hogwarts.
La collina è stata eretta in Loro onore, nella speranza che siano approdati in un luogo migliore.
Caddero sotto i colpi nefasti dei Mangiamorte, caddero sotto lo sguardo cremisi del Signore Oscuro, caddero mentre il Bambino che è Sopravvissuto faceva cadere Voldemort.
Ricordiamoli perchè erano combattenti, ricordiamoli perchè un simile orrore non capiti più nella Storia della Magia.
Ricordiamoli perchè vanno ricordati come i più belli dei ricordi.

James osservò ancora per un po' la scritta, sentendo una strana oppressione nel petto. Chi era il Bambino che è Sopravvissuto?Come aveva fatto un bambino, se così diceva la scritta, a far cadere Voldemort?Un corvo gracchiò con insistenza.
Rabbrividì un'altra volta. Decise di entrare, così sarebbe uscito il più in fretta possibile. Le nuvole gonfie di pioggia sopra di lui non promettevano niente di buono.
Entrò.
Quello che vide dopo aver fatto pochi passi lo gelò.

-Ehm...ragazzi?- Harry e Lily si voltarono verso Hermione, che li guardava preoccupata.
-Cosa, Hermione?-
La riccia lanciò un'occhiata a Ron.
-Ehm...ci siamo persi James.-
Harry sgranò gli occhi.
-Come?!-
-Si, ecco..era con noi, poi ci siamo...distratti un attimo ed è sparito.-
Calò il silenzio. Poi Harry parlò, agitato.
-Dove potrebbe essere andato...?-
-Se si è perso, sarà difficile ritrovarlo.-
A quel punto, una risata li bloccò. Guardarono tutti Lily, che aveva riso. Lei, sentendosi tutti gli occhi puntati  addosso, arrossì lievemente.
-Scusate..è che...è matematicamente impossibile che Potter si sia perso. Conosce Hogsmeade meglio di chiunque altro, credo. E non mi pare che la cittadina sia molto cambiata, negli ultimi vent'anni. Se si è allontanato, è sicuramente perchè qualcosa ha attirato la sua curiosità...non so, avete idea di qualcosa che è stato aggiunto di recente, qui?-
Harry si tirò una manata sulla fronte.
-La collina!-
Lily aggrottò le sopracciglia.
-La cosa...?-
Harry si rivolse a Ron.
-Voi tornate al castello, noi intanto lo cerchiamo.-  Poi si girò verso Lily. -Andiamo.-
La rossina annuì, e iniziò a seguirlo, lanciando un ultima occhiata furtiva a Ron e Hermione.
Camminarono a passo svelto per un po', in silenzio. Harry sembrava preoccupato, ma Lily non riusciva a capire il perchè.
-Harry?- chiese, esitante.
Il ragazzo si voltò verso di lei, fermandosi.
-Si?-
-Cosa...cosa c'è, su quella collina?-
Harry esitò, per un attimo. Poi decise che non ci sarebbero stati particolari problemi, a dirglielo.
-Ci sono...delle lapidi.-
Lily sgranò gli occhi.
-Delle...tombe?A Hogsmeade?Perchè?-
Harry sospirò. Nel frattempo, avevano ripreso a camminare.
-Tempo fa,ad Hogwarts, c'è stata una grande battaglia, dove molte persone hanno perso la vita. La collina è stata eretta come monumento commemorativo.-
-Una battaglia?Ad Hogwarts?- Lily rabbrividì. Nemmeno la scuola di Magia, ormai, era più un luogo sicuro. Intanto erano giunti davanti al cancelletto della collina.
-Dividiamoci- disse Harry. -Tu vai da quella parte, io da questa. Sarà più facile trovarlo.-
Lily annuì, con un sospiro. Possibile che Potter si dovesse sempre cacciare nei guai? Incominciò a camminare nella direzione indicata, quando si accorse di una figura a pochi metri da lì. Una figura accucciata per terra, davanti ad una lapide. Si decise ad avvicinarsi, dopo un momento di esitazione.
Dopo pochi passi, si accorse che quella figura era indubbiamente James.
-Potter?- chiamò. Ma la figura non si mosse. Si avvicinò ancora di più, sentendo una strana senzazione nel cuore.
-Potter?- ritentò. Ma niente. -James!-
Potter sobbalzò, impercettibilmente. Poi si girò, lentamente, verso Lily.
-Evans.- Sussurrò. Lily sobbalzò. Il volto di James era una maschera di puro dolore. Gli occhi erano rossi e gonfi, come qualcuno che sta per piangere. Non l'aveva mai visto in quello stato. Davanti a lei non c'era più l'arrogante Potter. In quel momento, il viso di James era percorso da milioni di emozioni diverse. C'era confusione, c'era smarrimento. C'erano stupore e rabbia. C'era nostalgia, frustrazione. C'era un senso di impotenza. E a fare da contorno a tutti questi sentimenti, c'era la sofferenza. Una grande, dilaniante sofferenza. Lily non capiva, si sentiva persa di fronte a quegli occhi nocciola così  traboccanti di dolore.
-Potter..?Cosa...?-
Il Malandrino distolse lo sguardo da lei, stringendo le labbra. E finalmente Lily notò cosa stesse guardando James. Su una grande lastra di marmo bianco, era inciso, a caratteri neri, un nome, seguito da una scritta.

Remus John Lupin, 10 Marzo 1960, 2 maggio 1998.
Sconfitto da Antonin Doholov, combattè per la speranza di un mondo felice.
Pagò con la sua stessa vita questa speranza.
Visse un'infanzia infelice, segnata dalla sua natura, che molti evitavano. Recuperò la felicità nell'adolescenza, trovando amici che mai avrebbe dimenticato. Per lui costoro vissero le più grandi avventure, sostenendolo nei momenti più difficili della sua esistenza.
Sposò Nimphadora Tonks, anche lei perita lo stesso giorno.
Entrambi morirono per dare al figlio, Ted Remus Lupin, appena nato, un mondo più sereno in cui vivere.

Lily si accorse di aver trattenuto il fiato, finchè leggeva. Strabuzzò gli occhi, sentendosi le gambe molli. Ecco perchè James stava tanto male.Improvvisamente, realizzò che l'arrogante Potter era solo una maschera, per nascondere quelJames. E poi pensò a Remus. Il dolce e paziente Remus. Non lo conosceva bene, però era stata ed era Prefetto con lui, e aveva avuto modo di chiaccherarci, di tanto in tanto, e mai persona le era parsa più buona.
Poteva benissimo capire il dolore di Potter.
-Quarant'anni.- era stato James a interrompere il silenzio, con un sussurro. Lei lo guardò, non sapendo cosa dire. -Aveva a malapena quarant'anni, ed è morto.-
Sentirono dei passi, dietro di loro, ma ne lui ne lei ci badarono.
-Lily?L'hai...-
Harry si bloccò. Lily era in piedi, rigida, e James, sentendo la voce di Harry, aveva girato la testa dall'altra parte, come per nascondersi. Il Prescelto non capì subito. Ma poi gli bastò realizzare davanti a quale lapide si trovavano. Si sentì gelare il sangue nelle vene. E ora?
-Tutti, tranne lui.- era ancora stato James, a parlare, con un sorriso amaro in volto. -Tutti potrebbero meritarsi di morire, ma non Remus.-
A quel punto, Lily si inginocchiò, mettendogli una mano sulla spalla. Non sapeva come consolarlo. Era straziante vedere il Malandrino per eccellenza, colui che aveva sempre un sorriso allegro per tutti, ridotto così.
-James...- mormorò, non sapendo cos'altro fare. Si sentiva inutile. Avrebbe voluto consolarlo, e invece non riusciva nemmeno a parlare.
-E io dov'ero, Evans?- lei non capì. Lo guardò, mordendosi il labbro.
-Dov'ero, mentre il mio migliore amico moriva?- continuò James, la voce spezzata. -Dov'ero?Dimmelo, Evans, perchè non potrei sopportare di sapere che, mentre lui si sacrificava per...io ero da un'altra parte, magari al caldo, seduto su un divano.-
Lily sgranò gli occhi, sentendo il cuore battere a mille.
James si alzò, tremante. Guardò Harry. E Harry pensò che l'espressione di James in quel momento era maledettamente uguale a quella che aveva Sirius la prima volta che l'aveva visto.  Era l'espressione di chi aveva perso le cose più care che aveva.
-Tu lo sai, Harry?Lo sai, cosa stavo facendo?-
Harry non rispose, interdetto. Averbbe tanto voluto dirgli che lui non c'era, ma perchè non aveva potuto esserci. Lui non c'era perchè era stato il primo, a sacrificarsi. Distolse lo sguardo, sentendosi gli occhi bruciare.
James lo superò, camminando veloce, verso l'uscita.
-Dove vai?- mormorò Lily, ma Potter non la sentì. Camminava rapido e svelto, cercando di pensare il meno possibile.
Harry gettò un'occhiata a Lily, che si alzò. Poi, dopo aver ricambiato ancora per un po' lo sguardo, andò dietro al Malandrino, seguita a ruota da Harry, che era sempre più preoccupato.
James si fermò solo quando si accorse di essere giunto involontariamente davanti alla Stamberga Strillante.
Spalancò gli occhi.
-Remus...- mormorò, quasi Remus potesse essere evocato dalla catapecchia ormai silenziosa.
Solo a quel punto sentì che l'avevano seguito, percependo il respiro affannoso di Harry e Lily, che avevano quasi corso per stargli dietro.
Si girò, non sapendo quanto ancora avrebbe potuto trattenere le lacrime. Era stata una notizia troppo improvvisa, troppo cruda, perchè lui potesse trattenersi oltre. E a Lily venne istintivo avvicinarsi e abbracciarlo. In quell'epoca, in quella situazione dove nessuno sapeva dove si sarebbe andati a finire, era più che mai indispensabile che stessero vicini l'uno all'altra. E Lily sapeva quanto fosse doloroso, quel momento, per James. Non importava che lei, nel loro tempo, lo detestasse. In quel momento sentiva di volergli stare vicina, volerlo consolare.
James si stupì di quel contatto. Ci mise un po' a ricambiare l'abbraccio, la mente era ancora offuscata.
Poi la strinse anche lui, piano, quasi avesse paura che Lily scappasse.
-Posso...posso vederlo?- chiese ad harry, la voce ridotta ad un sussurro.
Harry alzò lo sguardo, chiedendo spiegazioni.
James trasse un sospiro.
-Ted...Ted Lupin. Posso vederlo?-
Il giovane Potter lo guardò, ancora un attimo, indeciso.
Poi annuì, lentamente.










Ciaooooooo!!!lo so, lo so, sono in stra ritardo. Mi dispiace =___= ma tra la scuola odiosa e le crisi d'ispirazione, non sapevo più dove sbattere la testa O.O Anzi, ringrazio infinitamente zukkyna, che mi ha fatto rinsavire, per così dire ^^
passo ai ringraziamenti =)

denyan: grazie per i complimenti, spero che apprezzerai anche questo capitolo =)

purepura: tranquilla, non mi hai offesa, anzi, hai fatto bene a dirmelo =) ma in che senso un tema comune? Io ho sempre visto Harry che andava da James e Lily, mai il contrario...xo magari hai ragione tu...spero che questo capitolo ti abbia incuriosita di più =)

Miss Rainbow: grazie mille, spero davvero che ti piaccia anche questa...!e di niente della recensione, era davvero una bella storia =)

oOoPRONGSIEoOo: in effetti, Harry ha avuto un leggero tracollo cardiaco XD ma dettagli, non credi?XD  sono contenta che anche qst storia ti piaccia, non sai quanto mi facciano piacere le tue recensioni...anche perchè, a dire la verità, prima della tua mia recensione ce ne erano state solo 3 e tutte non molto entusiaste, quindi mi hai decisamente risollevato il morale ^^ e lo so, lo so, sono in un ritardo mostruoso...ehm...ma...vabbe ^^ bacioooo!!

zukkyna: zuuuuuuuuuukkkkkyyyyyyyy ma è da UN SECOLO che non ci sentiamo!!!!!!!!!!XD coooomunque...no perchè mi fai paragono simili?grazie a dio mi sono liberata del mio assillatore...magari fosse stato james, lì si che gli sarei tranquillamente caduta tre le braccia(Lily, non ti incazzare, è una semplicissima constatazione XD) comunque si, l'introduzione è più o meno il punto cruciale di tutto...ma non ti dico altro...bwahahahahahahaua lo sai che mi diverto troppo a fare la sadica XD comunque il fun club delle sbavatrici di James è aperto XD muahahhaah...e tranquilla che domani andiamo dallo psicologo XD muahahah!!!

jaily:  mi fa piacere che ti piaccia ^^

Nikki Potter: eccoti accontentata =) mi dispiace per il ritardo...comunque spero ti piaccia anche questo =)

Maira_Hermione96: si si, tu sei pazza O.O muahahahah...cara la mia amica talpa XD in ricordo dei bei vecchi tempi ti regalo questo capitolo, fresco fresco di battitura XD sono contenta che ti piaccia...!!!!

felpa_fan: tranquilla per il ritardo, fa niente, anch'io sono in ritardo '^^ sono contentissima che la storia ti piaccia!!!!un bacio!

weasley star: ciao carissima!!!grazie mille per i complimenti!!!!!sono contenta che tu legga anche questa storia ^^ un bacione!

ramoso4ever95: ciaooooo!!!1 tranquilla, l'importante è che tu abbia letto =P muahaha...scherzo!!!e certo che james e lily sono una forza...sono i miei amori =P muahahah =P un bacione!



James. Quel James che le stava ora davanti, disperato. Al vero James si poteva togliere tutto, ma veramente tutto, tranne gli amici. Quella notizia, appresa così per caso, l'aveva stravolto, gettandolo in un baratro buio.
  
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