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Autore: Baileys    11/05/2015    3 recensioni
Cinque anni sono troppi?
Questa era la domanda che la piccola Zoe si poneva, ogni volta che Harry sorrideva. Secondo il riccio sì, erano troppi. Cinque anni erano il muro che li divideva. Magari un giorno anche Zoe se ne sarebbe convinta.
Eppure, forse non subito, Harry sarebbe tornato sui suoi passi. Forse non subito, ma a Zoe sarebbe passata.
Forse non subito, ma i ruoli si sarebbero invertiti, Harry avrebbe fatto il bambino e Zoe l’adulta.
Forse non subito, ma Harry avrebbe conosciuto la vera Zoe, avrebbe guardato oltre la sua età e apprezzato tutte le sue piccole cose.
Ma tante cose cambiano in tre anni.
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Ti ho guardato a lungo l'altra sera. Forse i nostri cuori sono davvero così simili, conservano il dolore all'interno. Ti ho guardato a lungo e ho comparato la tua calma apparente alla mia apparente spensieratezza e adesso so che siamo come natura e artificio. C'è una metropolitana che ti passa attraverso, ed un fiume in piena che mi scorre dentro.
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«ci sono diciassette cose che puoi fare, prima di baciarmi, ed io partirò fra due mesi esatti»
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Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=lBBoujxpbXE
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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(Parte seconda)
I want you, thin fingers
I wanted you, thin fingernails
Make you better - The decemberist.

 
XVI: Tranquillo.
     «Sei davvero sicura – iniziò la piccola Zoe, con una sigaretta fra le labbra, gli occhi socchiusi per il sole che batteva in quel caldo giorno di giugno, le gambe incrociate mentre sedeva sul muretto all’esterno dell’Old Red Lion – che vuoi sposarlo? »
Cherry buttò la propria sigaretta per terra, spegnendola con la scarpa bianca e con la suola più alta, che le concedeva quei pochi centimetri in più di altezza. «Certo» disse lei, ma Zoe sapeva che l’amica non era del tutto certa. «E dopo? » provò a chiedere.
«Cosa vuoi dire? »
Zoe si morse un labbro, per poi tirare dalla propria sigaretta e abbassare gli occhiali da sole sugli occhi. Portò le ginocchia al petto, che circondò con le proprie braccia. «Cosa succederà dopo, quando sarai sposata? »
Cherry guardò l’amica, con area spaesata «Non so – disse – non ci ho pensato»
«Faresti meglio a pensarci» rispose la mora, convinta che un passo del genere richiedesse una preparazione psicologica di almeno sei mesi.
Fra Cherry e Zayn era iniziato tutto per caso, circa sette mesi prima. Zoe si stava facendo una doccia quando ricevette una chiamata da Zayn, Cherry rispose al posto suo e avevano iniziato a parlare così. Quando si erano visti quello stesso sabato, Cherry non ci aveva pensato due volte a portarselo a letto. Ma se per Cherry era stato un modo per dimenticare Haydn, per Zayn era stato amore a prima vista.
Dopo solo sei mesi, Zayn le aveva chiesto di sposarlo, e lei aveva accettato emozionata.
 
Cherry ci provò, allora. Chiuse gli occhi e pensò a loro in cucina, a sminuzzare e rimescolare. Pensò ai cesti dei panni sporchi e alle cenette romantiche. «Niente – disse – è tutto tranquillo. È come.. non so, cadere da un precipizio» la ragazza rise da sola, convinta di ciò che diceva. «penso che la mia vita si fermerà quando mi sposerò.. punto e basta»
«Comunque devo andare, Zayn mi sta aspettando» disse la bionda, per poi salutare l’amica e  dirigersi verso casa a passo svelto. Zoe terminò la sigaretta e la buttò per terra. Tirò il telefono dalla tasca e controllò l’orario: 15.46
Niall sarebbe arrivato di lì a mezzora. Nel suo perenne ritardo, però, Zoe sapeva avrebbe dovuto aspettarlo assai di più. Decise così di entrare nel bar, a sostenere magari una conversazione di poco senso assieme a Ronald, il barista. Che seppur gli anni passassero, rimaneva il solito rompicoglioni.
«Cambia stazione radio» chiese Zoe a Ronald, al bancone. Tutti i clienti abituali del bar ormai avevano una certa confidenza con Ronald, un ragazzo di trent’anni circa, che aveva ereditato il bar di famiglia.
«No» si rifiutò lui, restando fermo, a braccia conserte, dall’altra parte del bancone, l’aria di sfida e gli occhi socchiusi. Zoe sbuffò sonoramente, detestava quella stazione radio, e se Ronald non cambiava subito gli avrebbe fatto uno sgambetto mentre serviva i tavoli.
Scosse la testa, per poi guardare dalla finestra, fuori dal locale.
D’un tratto riconobbe i capelli castani di un ragazzo dallo stile rock. Jeans aderenti e gilet di pelle. Sorrise, per poi correre fuori dal locale ad abbracciare l’amico.
«Will! » lo salutò lei, abbracciandolo forte come solo lei sapeva fare. «Hey, hey tranquilla» rise lui, stringendola al suo petto.
Quando finalmente si staccarono, Zoe notò la figura alle spalle del ragazzo: Harry.
Non era poi cambiato molto da quando lo aveva conosciuto. Adesso i ricci erano tirati indietro da un velo di gel, e forse era un po’ più grosso, non più così ossuto. Lo aveva già visto qualche sera prima, ma Cherry gli aveva impedito di salutarlo, correndo via appena aveva visto Haydn seduto al tavolo.
«Harry – lo salutò lei, con un sorriso – quando sei tornato? »
«Qualche giorno fa» rispose lui, intento a squadrarla dalla testa ai piedi.
«Dove andate di bello? » chiese lei, guardando di nuovo Will.
«Aperitivo al George and Dragon – rispose il castano, per poi volgere un sorriso alla mora – vieni? »
«C’è da chiederlo? »

 
~×~×~
 
«L’ho sempre detto che la Middlewich è una scuola strana» rise Will, mentre discutevano davanti a un drink a base di Gin.
«No dai, è una cosa carina – rise Zoe – è come un ballo di fine anno»
I due stavano discutendo sul perché la Middlewich – che a differenza della Holmes Chapel – non aveva fatto il ballo di fine anno a maggio, ma si accingeva a dare una festa simile a fine giugno, quindi dopo la chiusura della scuola. Era più una festa di addio, dato che potevano parteciparvi solo gli studenti dell’ultimo anno, che presto sarebbero partiti per l’università. Era un modo per salutarsi.
In molti sarebbero partiti a luglio, per l’università. E quella era davvero l’ultima sera che trascorrevano insieme. Un esempio era Camille.
Camille sarebbe partita a luglio per Oxford, e per quanto Amanda e Zoe fossero felici dell’opportunità dell’amica, che da brava so-tutto-io aveva ottenuto una borsa di studio, stavano male al solo pensiero di separarsi da lei.
Negli ultimi anni, loro tre erano diventate inseparabili. Con loro Zoe aveva un rapporto ancora più stretto che con Cherry. Forse perché Amanda e Camille non erano mai andate via, non l’avevano mai abbandonata. E si sa, i migliori non se ne vanno.
Zoe ricordava una sera, in cui Will era ubriaco, e seduto per terra aveva preso ad urlare «siete voi la mia famiglia», riferendosi ai presenti, ossia Zoe, Camille, Amanda, Louis, Haydn, Tom e Mike. Zoe, a sua volta, aveva pensato a quell’affermazione, e aveva capito che quella era anche la sua, di famiglia. Quella era la loro famiglia.
«Comunque abbiamo complottato con Bree – la quale organizzava la festa – e ha detto che se volete, il gruppo può venire» spiegò Zoe.
«Non mi perderei per nulla al mondo una festa alla Middlewich» disse Will, sarcastico. Zoe gli fece il verso, sorseggiando il suo bicchiere. «potresti venire – continuò – è l’ultima sera della tua adorata Camille»
Sapeva che per Will quello era un tasto dolente. Sapeva che Will si innamorava facilmente e velocemente, e in quel periodo era proprio Camille la prescelta, che purtroppo però, aveva ancora una relazione con O’Neal, il suo scopamico dell’età di sedici anni.
«Allora vengo» rise Will, convinto.
Harry osservava la scena, mentre ancora beveva il proprio drink.
Non se li ricordava proprio così amici, Zoe e Will. Ma forse la sua memoria gli stava giocando brutti scherzi.
 
Zoe era bella. Molto bella. Di quella bellezza ormai matura, cresciuta, quella bellezza che prima le mancava. Osservava le sue dita sottili avvolgere il bicchiere di alcol e il sorriso che non aveva ancora perso da quando si erano visti all’Old Red Lion.
«Comunque posso chiedere a Bree se vi fanno suonare – continuò Zoe – ora che avete di nuovo un cantante» la mora guardò il riccio e gli sorrise gentilmente.
D’improvviso una vibrazione e Zoe prese in mano il telefono, per poi ridere «quello scemo di Niall è arrivato, ci vediamo presto» disse lei, per poi terminare tutto di un sorso il drink, e lasciando un bacio sulla guancia di Will. «Fammi sapere! » le ricordò Will.
«Tranquillo! » esclamò lei, mentre si allontanava di fretta.
Harry la guardò andare via. Chi era questo Niall? Si era fidanzata? E soprattutto, era più importante di quanto fosse stato lui per lei, anni prima?

 
~×~×~

Zoe arrivò da Niall con il fiatone, e fra un respiro e l’altro farfugliava: «Scusa – respiro – ero con Will – respiro – e Harry» tosse.
«Harry? – chiese lui, stupito – è tornato? » chiese il ragazzo, puntando i suoi occhi blu sulla mora.
«Già – rispose lei – ed è il doppio più figo» scherzò lei, mentre a braccetto con l’amico, andavano verso il centro di Holmes Chapel.
«Vedi di non caderci di nuovo» la rimproverò lui, protettivo.
«Stai tranquillo – rispose lei, sicura – tanto non avrebbe senso, starò qui ancora due mesi e mezzo»
«Non me lo ricordare»

 
 
.::
Salve cucciole!
So che sono in ritardo
Ma speravo in qualche recensione in più
Mi deprime leggerne solo una..
Faccio così schifo?
Va beh, tralasciamo!
Finalmente i due rompiballe si incontrano per bene
E vanno a fare aperitivo insieme
CHE STRANO.
Si accettano scommesse:
Come andrà secondo voi il matrimonio fra Cherry e Zayn?
E cosa ne pensate del nuovo rapporto fra Zoe e Will
O fra Zoe, Amanda e Camille?
E della nuova Cherry?
Fatemi sapere!
Ps. Sto lavorando al trailer,
ma per metterlo su youtube mi ci mette un secolo e mezzo
è normale?
 
Ciao dolcine:3
  
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