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Autore: TsubamePhoenix    12/05/2015    2 recensioni
Una ragazza spaurita, che non ricorda nulla del suo passato, prende in mano la sua vita e cerca di ricominciare. Ma la notte nel suo cuore si annidano le ombre di un qualcosa più grande di lei, che tanto teme. Riuscirà a sopravvivere a se stessa?
Un ragazzo, spensierato e felice. Un ragazzo che nasconde un enorme segreto dietro un sorriso dai mille significati. Un amore non corrisposto, l'ingresso di un tunnel e la luce. Una luce che lo porterà in salvo. Una luce a cui affiderà la chiave del suo cuore. Riuscirà a non precipitare nel vuoto del suo dolore ?
Due ragazzi, le cui vite si incrociano per caso. Le cui vite si annodano, per non sciogliersi più. Due ragazzi dal passato segnato. Due ragazzi che, insieme, cercheranno di lottare, ma la quiete dopo la tempesta esisterà anche per loro ?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate | Contesto: Altro contesto
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Here comes the nightmare that never ends
 
 


Seduti vicini, i corpi si sfioravano, la testa di lei appoggiata dolcemente sulla spalla destra di lui e lui che circondava le sue, di spalle, con un braccio.
Nella mano libera, Fred, teneva il telecomando della Tv e continuava a cambiare canale, non trovando nulla di interessante.
 
I capelli ricci e perennemente spettinati della sua coinquilina gli cadevano morbidi sul petto e sul braccio, e alle sue narici giungeva un dolce profumo di fiori, probabilmente dovuto al balsamo che la ragazza usava già da un paio di mesi a quella parte.
 
Dall'accaduto del bosco erano passate già tre settimane. Tre settimane che erano state assolutamente normalissime, a parte il fatto che Fred non era mai più andato nel bosco, dopo quella notte.
 
Sfogarsi con Hermione gli aveva fatto bene. Davvero bene. Ogni volta che un incubo lo sorprendeva la notte, facendolo svegliare di soprassalto e con la vista annebbiata dalla paura e dalla rabbia, lui ripensava alle calde parole della riccia.
 
Tu non hai ucciso tuo fratello Fred. 
 
Io non l'ho ucciso. Non lo volevo uccidere. Eppure... eppure è successo. Io ho ucciso George, indirettamente, ma è stata colpa mia. 
 
Non lo voglio dire ad Hermione, non voglio farla preoccupare ancora di più. 
 
Fred si voltò, distolse un attimo lo schermo dal televisore e si girò lentamente verso la ragazza appoggiata contro di lui. Stava dormendo.  Occhi chiusi e respiro fin troppo regolare, Hermione si era addormentata, coccolata dal calore che i corpi dei due ragazzi, così attaccati , creavano.
 
Da quando Hermione faceva parte della sua vita, Fred si era dimenticato cosa volesse dire occupare un appartamento vuoto, da solo. Si era dimenticato cosa volesse dire non avere più nessuno che ti tiene compagnia.
 
Ormai la ragazza era una parte fondamentale della sua vita, e avercela in casa era diventato normale. L'imbarazzo iniziale era sparito in poco tempo, e ormai i due ragazzi vivevano come se vivessero insieme da... sempre.
 
Il rosso spense la Tv e prese dolcemente in braccio Hermione, senza svegliarla. La portò nella sua camera e la adagiò sul suo letto, coprendola con il lenzuolo sottile. Poi, prima di andarsene per lasciarla riposare, le lasciò un leggero bacio sulla fonte, e mentre le sue labbra sfioravano la sua pelle candida, quelle di Hermione si incresparono in un appena accennato sorriso.

 


§
 




 
Due morbide labbra le si posarono dolci sulla fronte e lasciarono sulla pelle un dolce bacio. Poi quelle labbra scesero verso la sua bocca, e la sfiorarono indecisa. 
 
A definire quel bacio fu proprio lei, che si aggrappò con entrambe le mani alle spalle di lui e premette forte la sua bocca su quella del ragazzo. Poi sposto le mani più in alto e si mise a giocherellare coi suoi capelli corvini. 
 
Mentre lo baciava aveva chiuso gli occhi, e quando li riaprì trovo due iridi grigie come l'inverno che la fissavano, colme d'amore e di dolore. 
 
"Questo non deve essere un addio." Sussurrò con la voce spezzata lui. 
 
"Adrian... questo è, purtroppo, un addio. Se Rod venisse a sapere di noi due... io ti amo, Adrian, non posso rischiare di perderti. E se dirti addio è l'unico modo per non vederti... - Hermione deglutì, il panico le si leggeva a chiare lettere nei suoi occhi ambrati - non vederti morire... allora è ciò che devo, ciò che voglio, fare." 
 
Adrian chiuse gli occhi, strinse forte a sè la ragazza che amava più di ogni altra cosa. "Abbiamo solo diciotto anni, Hermione, ma sai che sono pronto a rischiare qualsiasi cosa, per te. Sai che ti amo. Non voglio dirti addio..." 
 
Hermione si alzò in punta di piedi e lo baciò per un ultima volta, lievemente. Un bacio fuggevole, una richiesta d'aiuto nascosta, ma un "addio" evidente.
 
"Mi spiace, amore mio." 
 
Hermione si voltò, le spalle curvate dal dolore, le braccia conserte sul petto, strette, strette al punto da sembrar quasi che volessero trattenere il cuore. Cuore che si stava sgretolando. 
 
Poi un tonfo, un urlo soffocato. 
 
Si voltò, Adrian era steso a terra, con le mani teneva premuto una ferita sulla pancia dalla quale stava uscendo parecchio sangue. Hermione urlò e tornò indietro correndo. Si buttò in ginocchio e prese sul suo grembo la testa dell'amato, piangendo, implorando aiuto. 
 
Mentre si disperava con il corpo esanime di Adrian tra le braccia, vide due lucide scarpe nere ferme esattamente di fronte a lei. Alzò lo sguardo, Rod. 
 
Rod, con un lurido pugnale d'argento sporco di sangue, il sangue del suo ragazzo, in mano. 
 
"Rod, perchè lo hai fatto? Come hai potuto? Sei un bastardo! " 
 
L'uomo pulì la lama del pugnale con un fazzoletto di bianca stoffa, che poi gettò a terra di fianco al cadavere di Adrian. Poi prese di peso per un braccio Hermione e la trascinò via, tra urla e insulti, tra dolore e rabbia. 
 
La vittima e l'assassino. 
 



Hermione si svegliò di colpo. Aveva le guance bagnate, e così il cuscino.
 
Il suo cuore era a pezzi, il dolore inimmaginabile.
 
Non capiva se quello che aveva appena vissuto fosse un ricordo o semplicemente un sogno, in fondo... stava dormendo.
 
Eppure assomigliava tantissimo a uno di quei pochi flash del suo passato che aveva avuto fin'ora. E quell'uomo, Rod... lo aveva già visto. Ne era sicura.
 
Ancora non riusciva a collegare, però, questo ricordo con gli altri due.
E Adrian... lui sì che lo ricordava bene. Era stato il suo grande amore. Appena aperti gli occhi le erano tornati alla mente, al cuore, tutti i momenti passati con lui, i baci rubati, le parole sussurrate o non dette, gli sguardi carichi di elettricità, e quella volta, la loro Prima volta, passata tra le lenzuola tortora del comodo letto di lui. Gli abbracci che la facevano tornare a respirare, a vivere. Si ricordava ogni cosa.
Si ricordava quanto avesse amato quel ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri, e come lui l'avesse salvata tante volte da sè stessa e dalla paura di... qualcosa.
 
Ricordava come lui le fosse stato vicino per anni, prima di quell'accaduto nel parco. Prima che quell'uomo glielo strappasse via, senza alcun diritto di farlo, non dopo che lei gli aveva già detto "addio" per salvargli la vita.
 
Hermione quella mattina aveva rivissuto sulla propria pelle lo straziante dolore che era stato vederlo morire tra le sue braccia.
 
Hermione aveva paura. Ora aveva paura di ricordare.
 
Se prima smaniava dalla voglia di avere quei flash che le avrebbero svelato parte del suo recondito passato, ora avrebbe preferito rimanere all'oscuro di quegli avvenimenti, piuttosto che rivedere scene simili, così impregnate di terrore e dolore.
 
Si alzò dal letto, andò in bagno e si lavò in fretta e furia il viso, per nascondere ogni traccia di quel ricordo così straziante.
 
Poi si diresse in cucina, dove ad attenderla c'era un biglietto :

 

Sono uscito a far la spesa. 
Questa sera siamo invitati a casa dei miei, 
vogliono conoscere la mia nuova coinquilina ! 
 
Fred.
 
Oh no... oh no. Oh cielo.  
 
 
Hermione prese di slancio il cellulare da dove lo aveva lasciato la sera prima e cercò disperata il numero di Fred nella rubrica.
 
"Fred!" esclamò nervosa quando lui rispose, al quarto squillo "Fred Weasly non puoi dirmi che conoscerò i tuoi genitori con così poco anticipo! Sono in uno stato pietoso! Dovrei andare dalla parrucchiera, a comprarmi un vestito carino, dall'estet..."
 
"Hermione non ce n'è bisogno! Ho già parlato loro di te e, fidati, ti adorano! Non c'è bisogno di tutto questo, sei bellissima così come sei"
Fred si stupì delle sue parole non appena le ebbe pronunciate. E avrebbe voluto ritornare indietro e rimangiarsele.
 
Pensava che Hermione fosse bellissima? Sì. Ma non poteva nè voleva ammetterlo, prima di tutto a se stesso. Certo, gli occhi li aveva pure lui. Come non notare un corpo così perfetto... ma oltre a quelle curve così provocanti, Hermione era Bella. Bella in modo elegante, intelligente, spiritoso. Era bella quando si perdeva nei suoi pensieri, quando rideva e quando dormiva. Era bello il modo in cui si preoccupava per lui. Bello il suo essere spiritosa senza rendersene conto, bello il suo esser buffa e a volte leggermente goffa. Era bello il suo coraggio.
Meno bella era la sua storia, il fatto che non ricordasse nulla e che non avesse nessuno all'infuori di Fred.
 
Ma nonostante ciò, era BELLO il modo in cui affrontava ogni giorno di questa sua vita col sorriso.
 
Hermione Granger era il tipo di bella donna, che avrebbe fatto innamorare chiunque, anche...
 
No! No. Io non sono innamorato di lei. Le voglio bene, come se fosse una sorella. Le voglio bene come voglio bene a Ginevra. 
 
Fred salutò la riccia, spense il telefono e ritornò alla sua spesa, dimenticandosi di abbassare gli angoli delle labbra, dimenticandosi di perdere quel sorriso che nemmeno sapeva di avere.

 

 
 
 
Angolo dell'Autrice : 
 
Buon pomeriggio a tutti! 

Per prima cosa voglio ringraziare tutti quelli che si sono fermati a recensire lo scorso capitolo! Grazie grazie grazie! Non fosse per voi, questa storia non andrebbe avanti!!! Vi amo! 

Grazie anche a chi ha aggiunto questa fanfiction alle preferite, ricordate o seguite! Siete unici! 

Se qualcuno che non ha mai recensito volesse fermarsi due minuti a lasciarmi un commentino mi fareste davvero un enorme piacere! Davvero, davvero, davvero ENORME piacere! Anche perchè le cose iniziano a farsi complicate... Hermione sta iniziando a lottare seriamente contro il dolore e il suo passato, ma deve tenere tutto ciò nascosto a Fred, fino a quando non avrà le idee più chiare. 

 
Il titolo è un verso di "Look for the Truth" di Iron Maiden, dedicato all'incubo di Hermione e ne seguiranno altri, ricordi dolorosi, a cui Hermione sarà pronta? 
 
Nel prossimo capitolo ci sposteremo a casa Weasly, chissà cosa accadrà... ;D 

Un abbraccio grande e caldo caldo! 

Sempre vostra, 
C. 

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