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Autore: Evil_Sah    12/05/2015    3 recensioni
(One shot ambientata prima dell'inizio della 4b)
Sono passati mesi da quando Regina ed Emma hanno iniziato le loro ricerche per trovare l'autore e chiedergli di scrivere un Lieto Fine per la nostre ex Evil Queen. Ma lei è stanca di cercare e star male. Ogni libro bianco è un colpo al cuore.
SWANQUEEN
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I giorni passavano, così come le settimane e i mesi. Regina ed Emma continuavano le loro ricerche, anche se, nel profondo dei loro animi, entrambe speravano di non trovare l’autore, lo stregone o chiunque fosse il pazzo sadico che controllava i destini di tutti loro.

Il tempo che passavano insieme era più di quello che passavano per conto proprio.
Inizialmente era orribile, tremendo, una vera tortura.
Ma più i giorni passavano più le cose cambiavano e miglioravano.
I litigi erano diminuiti.
I sorrisi erano aumentati.
Le urla di Regina erano quasi del tutto scomparse.
Le risate avevano preso il loro posto.
Emma aveva iniziato a sperare -con tutta se stessa- di non trovare l’autore.
Nel fallimento di quella missione, ma nel successo di qualcosa di più che una semplice amicizia col sindaco.
Le piaceva passare il suo tempo con Regina, e più il tempo passava più si rendeva conto che ciò che provava nei suoi confronti non era solo semplice affetto.
Si trattava di qualcosa di più potente, vero, e forse persino magico.
Mentre studiavano il libro di Henry si era accorta di quanto bella ed elegante fosse l’altra madre di suo figlio.
Ogni volta che la sentiva ridere non poteva fare a meno di pensare che la sua risata fosse uno dei suoni più belli che avesse mai ascoltato.
La stessa cosa valeva per Regina, il sorriso di Emma Swan era uno dei più belli che avesse mai visto. E i suoi occhi… “Dio! I suoi sono qualcosa di assolutamente meraviglioso!” si ritrovava a pensare spesso. Sarebbe stata capace di fissarli per ore. Erano di un verde fantastico, non aveva mai visto occhi più belli.
 
Quella sera Regina era particolarmente nervosa. Non ne poteva più di sfogliare libri su libri, la maggior parte dei quali totalmente bianchi, su alcuni erano scritte alcune righe, ma niente che interessasse alle due.
Sbuffò rumorosamente e chiuse il libro di scatto.

“Basta! È inutile. Giuro che se prendo tra le mani un altro di questi libri do fuoco alla casa! L’operazione Mangusta finisce qui.” Disse sistemandosi la gonna e ravvivandosi i capelli.

Emma alzò lo sguardo. Non era la prima volta che la mora si comportava in questo modo. Con tutta la calma possibile e immaginabile chiuse il libro e le si avvicinò.

“Regina. Calmati. Facciamo un po’ di pausa e poi riprendiamo a cercare, ok?” le accarezzò il braccio, ma lei si allontanò con un movimento brusco. 

“No! Non ho intenzione di continuare a cercare qualcosa di inesistente! Sono la Regina Cattiva e non posso avere un Lieto Fine. Tornatene dal tuo pirata. Io vado a casa.” Detto questo raccolse le sue cose ed uscì dalla casa dello stregone.

Emma rimase interdetta per qualche secondo, ma poi si decise a seguirla.

“Regina, torna subito qui!”
“Torna a casa, Emma!”
“Ma si può sapere che ti è preso?”
“Non ce la faccio più! Ok? Sono mesi che cerchiamo qualcosa che probabilmente non esiste nemmeno.”
Urlava e piangeva, la sua voce era spezzata dai singhiozzi.
“Regina non fare un altro passo!”
Regina si congelò sul posto e lentamente si girò verso la Salvatrice.
“Io non prendo ordini da nessuno” rispose in tono glaciale, degno della Regina Cattiva.
“Eppure ti sei fermata!”
Regina sbuffò e si rigirò verso la sua auto.
“Torna dentro. Dobbiamo continuare a cercare!” disse Emma in tono autoritario. 
“Vai! Divertiti! Fammi uno squillo se trovi qualcosa!” disse col tono ironico che la distingueva.
“Regina, stiamo cercando il Tuo Lieto Fine!”
“Non mi importa! Sono stanca, Emma. Posso? Posso essere stanca di soffrire ogni giorno, sperando di trovare qualcosa di utile? Anche un piccolo indizio andrebbe bene. E invece? Non troviamo mai niente. Ormai non ho nemmeno più il diritto di star male?!” chiese continuando a piangere.
“Regina!”
“Buonanotte Swan…”
disse tristemente.
“Non ti azzardare.”

A quel punto Regina perse davvero ogni controllo. Le saltò addosso e le urlò in faccia.

“Si può sapere perché diavolo ti importa così tanto?!”
“Perché voglio vederti felice!”
urlò Emma di rimando.
“Perché ti amo...” Disse quasi in un sussurro.

Si sentì morire. Chiuse gli occhi e alzò viso al cielo. Non poteva crederci. Glielo aveva detto. In un pessimo momento, ma glielo aveva detto. Non sapeva se ridere o piangere. Non aveva nemmeno il coraggio di guardare la reazione della donna che le stava difronte. 
Regina non sapeva come reagire.

Prima ancora di pensarci sentì uno strano calore pervaderle il petto e un sorriso farsi spazio sul suo volto. Le lacrime avevano smesso di rigarle le guance e i suoi occhi brillavano come non mai. In quel momento era bellissima. Peccato che Emma non potesse vederla, perché se prima gli occhi erano chiusi adesso fissavano il terreno.

Regina si mosse per prima. Le si avvicinò e le prese una mano. Era tutto assurdo, e pure le sembrava una cosa naturale. Pose una mano sotto il mento della bionda e lo tirò su, in modo da poterla guarda negli occhi.

Emma si stupì di trovarsela così vicino. Pensava che sarebbe scappata o al massimo che le avrebbe tirato uno schiaffo. E invece era lì. Proprio davanti a lei. Che le stringeva le mani e le sorrideva.

“Ripetilo…” disse Regina in un sussurro.

Emma tirò un sospiro di sollievo e le sorrise.

“Ti amo…” ripeté.

Regina le sorrise e lentamente colmò la distanza che la separava dalla bionda.
L’una sorrise contro le labbra dell’altra.
Regina incrociò le braccia al collo di Emma.
Emma cinse i fianchi di Regina e la avvicinò a sé.
Nessuna della due avrebbe saputo dire quanto durò quel bacio.
Lo interruppero solo quando entrambe avevano bisogno di respirare.
Le loro fronti continuavano a sfiorarsi.

“Ti amo.” Disse Regina sulle labbra della Salatrice.

Eccolo.
Il suo Lieto Fine.
La sua Salvatrice.
Il suo Vero Amore.
La persona per la quale sarebbe disposta a tutto.
La persona per la quale avrebbe rischiato la sua stessa vita.
“La persona per la quale sarebbe valsa la pena sciogliersi.”
La persona per la quale avrebbe scagliato altre cento e mille volte ancora la maledizione oscura.



Ohhhh.... ma quanto tempo che non pubblico niente xD 
Questa One-Shot è nata durante una noiosa ora di lezione. L'ho iniziata non so quanti mesi fa. Ma non trovavo mai un finale adatto. Oggi mi sono mi sentivo ispirata e questo è il risultato. Non ho molto da dire. Spero solo che vi piaccia e non vi faccia pensare al Season Finale T_T. 
Ho un'altra OS quasi pronta, sarebbe una specie di seguito di una che ho pubblicato un pò di tempo fa (che trovate qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3037457&i=1
Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio! 

 
          Sarah        

 
   
 
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