Sirius si lasciò cadere sul divano, accanto all'amico << Allora, come va? >>
Lupin lo guardò, torvo: Sirius aveva assistito a tutta la scena, e lui lo sapeva bene << Devo risponderti? >>
L'altro scosse la testa << ho visto quello che è successo. Quello che voglio sapere è come stai tu >>
Lupin pensò inizialmente di rispondere che stava bene, e liquidare la faccenda. Ma non poteva mentire a Sirius: lo conosceva tropo bene, avrebbe capito subito se non gli avesse detto la verità. Sopirò: << A pezzi >> rispose, stancamente.
Sirius annuì << Mi dispiace, Remus, >> borbottò con il tono impacciato di chi non è abituato a chiedere scusa << è solo colpa mia... Se non ti avessi suggerito - >>
<< Non è stata colpa tua, >> lo interruppe l'amico << tutto è iniziato quando Niky si è unita all'Ordine senza dirmelo... >>
Sirius scosse la testa << Sai che non l'ha fatto per darti un dispiacere, vero? >>
<< Si... >> sospirò Lupin << Ma avrei voluto che me ne parlasse >>
<< Ma lo ha fatto, >> ribatté l'altro << molte volte, Remus. Ma tu ti sei sempre opposto. Al posto suo, anche io avrei agito così... >>
Il Lupo Mannaro gli scoccò un'occhiataccia << Questo perché siete entrambi irresponsabili, testardi e incoscienti... >> borbottò cupo.
<< Vacci piano, Remus, >> sogghignò Srius << se continuerai a farmi tanti complimenti, mi farai arrossire... >>
Lupin scosse la testa << Scusa... Vorrei solo riuscire a risolvere la questione. Non sopporto questi silenzi tra noi... L'ho resa così infelice... >>
L'Animagus lo guardò intensamente << Questo non è vero, Remus. Scommetto che Niky non ha mai raccontato davvero quello che succedeva all'orfanotrofio, >> disse in tono amaro << ma le sue cicatrici parlano da sole. Qualunque cosa sarebbe stata migliore di vivere in quel posto... >>
<< E tu sei l'uomo che l'ha portata via da quella vita! >> esclamò Sirius, alzandosi in piedi << L'hai accolta in casa tua, le hai voluto bene... Tu l'hai salvata, Remus >>
Lupin lo guardò, per nulla convinto << Sai quanto me che sono la persona meno adatta a salvare qualcuno... Non ho nulla da offrire >>
<< Le hai dato moltissimo, invece. Molto più di quanto osasse sperare. Le hai dato una casa, le hai insegnato a credere in sé stessa, le hai fatto capire di non essere sola. E soprattutto, le hai dato l'amore di un padre, il calore di una famiglia. Hai esaudito il suo più grande desiderio... >>
Il Lupo Mannaro scosse la testa << Come puoi saperlo? >> domandò sconsolato.
Sirius sorrise << Me l'ha detto lei >> Il suo sguardo ebbe un guizzo divertito, quando l'amico lo guardò a bocca aperta, incredulo.
<< E'-è stata lei a...? >>
Lui annuì << Io e tua figlia chiacchieriamo spesso ultimamente, Lunastorta. E' di ottima compagnia >>
<< Io non avevo idea... >>
<< … che pensasse questo di te? >> Nonostante il pallore e gli occhi infossati, il sorriso di Sirius era caldo, sincero. Lui stesso si sarebbe sorpreso di quel gesto ormai dimenticato, ma quando era in compagnia di Lupin, non poteva fare a meno di sorridere. Ogni vota che posava lo sguardo sull'amico, il cuore e la mente tornavano al tempo delle partire di Quiddich, delle risate, delle mille scorribande di quattro inseparabili amici. Il periodo felice della sua vita, quello passato ad Hogwarts, a casa. Si sedette di nuovo accanto a lui, e lo guardò negli occhi << Ascolta, Remus... Quello che c'è tra voi è un rapporto meraviglioso, non dovete permettere che venga intaccato... >> Abbassò lo sguardo, e nei suoi occhi passò un'ombra di tristezza << So cosa vuol dire perdere la propria famiglia... E non voglio che accada anche a voi due >>
Lupin lo guardò, comprensivo, e gli posò una mano sulla spalla << Grazie, Felpato... >>
Sirius sorrise, e posò una mano sulla spalla dell'amico << Di nulla, Lunastorta >>