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Autore: Trish96    14/05/2015    2 recensioni
Questa Fanfiction vede come protagonista il giovane Killua 6 anni dopo l'elezione del nuovo presidente degli Hunter.
Il ragazzo è in viaggio con sua sorella.
Nuovi personaggi e nuove emozioni aspettano al nostro Killua. Che segreto si cela dietro all'artista di strada?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alluka Zaoldyeck, Altri, Killua Zaoldyeck
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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Killua:- Che cosa stai facendo?-  Il tono del ragazzo era cupo. Le corsero dei brividi lungo la schiena.
Anche nella penombra riusciva a scorgere perfettamente lo sguardo di lui,puntato su di lei.
Misao:- Non voglio svegliare Alluka, ma non ti ripeterò un’altra volta di lasciarmi andare.- Disse risoluta.
Lui continuava a guardarla sospettoso, senza proferire parola.
Misao: -Dai.. te ne prego.- La sua voce ora era cambiata, diventando quasi supplichevole.
Killua:- Cerco solamente una risposta da te e poi sei libera di fare quello che ti pare. Voglio sapere per quale motivo stai sgattaiolando fuori di casa TUA, in questo modo, alle 3 di notte. Sta anche piovendo.-
Misao:- Io non..- Non riuscì a spiccicare una frase, le parole le morirono in gola.
Killua: - Ah? Ora ti sei mangiata la lingua per caso?- Disse in modo sarcastico.
Misao si infastidì. Spostò la visuale dall’albino alla sua destra e poi sinistra, cercando una possibile via di fuga che al momento sembrava non trovare.
Killua:- Stai cercando di scappare?Ahahaha. E va bene, se non vuoi dirmelo non mi interessa, va’ pure.-
Killua con una spinta sulle braccia si staccò da lei e tornò a sedere sul divano. La rossa non sprecò neanche un secondo di più, approfittò del momento per sgattaiolare fuori dall’appartamento.
Prima che uscisse però, il ragazzo notò un flebile bagliore provenire dalla tasca dei pantaloni di lei. Un oggetto misterioso era stato colpito dalla debole luce lunare proveniente dalla finestra.
“Ma che strano, sembrava proprio un tipico luccichio delle lame.”
Spinto dalla curiosità di sapere quali fossero le reali intenzioni della ragazza, uscì anch’esso e prese a pedinarla. Per lui era un gioco da ragazzi, era un esperto del mestiere.
“ Prima regola dell’assassino, celarsi nell’ombra e attaccare il nemico quando si è certi di andare a colpo sicuro. Era da tanto che non mi capitava più di tornare ai vecchi tempi” Pensò scherzosamente.
“ Non ha usato neanche lo Zetsu. È senza speranza.”
***
La ragazza correva impetuosa, immersa per le vie del paesino ormai buio e deserto. La pioggia picchiettava pesantemente sul terriccio, ora diventato molliccio a causa sua.
Tirò fuori dalla tasca dei pantaloncini un elastico per capelli e cercò di aggiustarseli in una coda di cavallo come meglio poteva.  Quel rovescio li aveva ridotti ad uno stato pietoso. Incollati al viso e zuppi.
 “Io non lo sopporto quel ragazzo. Ha il potere di farmi sentire inerme, come un serpente che avvinghia la sua preda. Ora che ci penso neanche mi ha detto il suo nome. Chissà come si chiama. Però… io ci tengo veramente ad aver trovato un’amica.. ad Alluka.”
Misao era in balia dei suoi pensieri quando si accorse di essere arrivata a destinazione.
Alla sua destra un possente cancello in marmo separava un giardino maestoso e ricco di vegetazione da una spoglia e arida strada.
“Il tizio in questione di soldi ne ha a palate. Guarda che villa.”
Utilizzando le sue doti da combattente esperta, frutto di tantissimi allenamenti e sofferenze, scavalcò l’ingresso senza grandi difficoltà e si addentrò.
 “Speriamo di non incontrare nessuno.. vediamo un po’.. dovrebbe trovarsi qui da qualche parte.”
Misao ormai dentro all’edificio, silenziosamente  cominciò ad aprire le porte di varie stanze, senza però trovare ciò che cercava.
Poi finalmente in una sala, che comprendeva un bianco divano in pelle imponente, una televisione che occupava tutta una parete, al centro, poggiato sopra un tavolino da tè in legno, dentro un recipiente in vetro, c’era l’oggetto che lei tanto bramava.
Osservò un po’ in giro prima di avvicinarsi ad esso, le pareti erano contornate da quadri di vario genere, ma l’oscurità della stanza non ne faceva distinguere i colori e molto bene le forme.
Solo il chiarore fioco della luna, che entrava da una grande vetrata, illuminava un po’ la stanza.
 “Eccolo.. perfetto.”
Immerse il braccio nell’alto contenitore, la vista della sua mano li dentro che si muoveva a raggiungere “l’oggetto” la rendeva squadrata e smussata. Essendo grigio nera per mancanza di luce, le venne in mente la tipica storia macabra della mano di un mostro, che esce da sotto il letto, per intrappolare le sue vittime nell’oblio.
Da quella prigione di cristallo ne uscì fuori un pezzo di carta antico e pieno di scarabocchi.
Misao riuscita apparentemente nel suo intento tirò un sospiro di sollievo, non accorgendosi, però, che dietro di lei una cane. Parlando più nello specifico era un Rottweiler imponente.
La sagoma ringhiante pareva stare per attaccare, quando invece si sedette e incominciò ad ululare.
Misao si irrigidì.
Misao:- Stai zitto – Quasi sussurrò, ma ne uscì solo un suono che pareva più un lamento.
“Oh no.. finiranno per scoprirmi!”
Scattò verso la soglia sorpassandolo, ma come se le avessero letto nel pensiero, ad attenderla all’uscio c’era un uomo. Cominciò ad avanzare in direzione della ragazza, mentre lei indietreggiava allarmata.
-Ziva, adesso basta puoi andare.-
Il cane, che aveva smesso di ululare, prese alla lettera le parole del padrone e se ne andò.
-Ma guarda guarda.. chi abbiamo oggi? Una giovane ragazzina.. dimmi cara, quanti anni hai?-
Misao:- Quelli di cui non dovresti interessarti.-
L’uomo che lei aveva di fronte sembrava essere sulla trentina, con lo sguardo freddo penetrante dalle sue iridi, nere come il carbone.
Portava i capelli tirati su a mo’ di cresta,di un colore argenteo misto al bianco.
Misao mise le mani nella tasca stretta dei suoi pantaloni, tirò fuori due pugnali dalla lama ricurva e affilata. L’impugnatura era formata da un agglomerato di serpenti neri, incisi nel metallo, avvinghiati tra di loro.
-Ohi, ohi, ohi, vuoi fare la dura?-
La rossa cercò di prendere la concentrazione necessaria per l’inizio di quello che sarebbe diventato ora un duello. Doveva portare a termine la sua missione a qualunque costo.
Il trentenne sfoderò una spada piuttosto semplice, ma tagliente. Con un balzo la scagliò in direzione della ragazza con l’intento di tagliarla a metà. Misao era veloce. Prontamente bloccò la lama con i coltelli. Essa aveva quasi raggiunto la sua punta del naso. Con forza spinse indietro la Katana di lui, accompagnando un calcio allo stomaco. Riuscì a liberarsi dalla situazione.
“è forte.. forse un po’ troppo.”
La ragazza, con la mano destra che brandiva l’arma,sferrò un colpo a ventaglio contro la spada di lui,le armi si toccarono stridendo. Quest’ultima volò via conficcandosi dentro una parete alla loro destra. L’uomo ora era disarmato.
Dopodiché lei mise a segno ben due calci girati in pieno viso, ma come risposta ebbe solo un sorriso malefico da parte di lui.
Rimediò cercando di assestargli un fendente dritto all’addome, mirando agli organi vitali, ma invano.
L’uomo bloccò le mani di lei con le sue, tenendola ben ferma sui polsi, talmente forte che stava quasi per spezzarglieli.
Lei cominciò a dimenarsi e a tirare calci dove gli capitava, cercando di sfuggire a quella morsa troppo pesante e possente. Era chiaramente in difficoltà, nonostante la sua esperienza, quell’albino era di un livello troppo superiore.
Misao:- Dannazione!-
L’uomo la scaraventò verso destra, contro la vetrata. La ragazza volò letteralmente contro la parete con appesa la televisione. Sbatté rovinosamente la testa creando un bozzo contro il televisore a schermo piatto.
-Ora mi dovrai ripagare del televisore nuovo che avevo appena comprato.. lo sai vero?- Aveva un tono schifosamente malizioso.
-Poi  da brava bambina.. quale sei, ridammi il pezzo della mappa.- Adesso era accigliato.
Misao si rialzò quasi immediatamente, purtroppo però durante la colluttazione aveva perso un pugnale e l’altro giaceva ad un metro di distanza da lei. Tese la mano, buttandosi per riprenderlo, ma il trentenne fu più veloce e calpestò il coltello per non farglielo prendere. Prese la ragazza per i capelli e la lanciò nuovamente contro il muro.
Misao: - AAAAH!-
Ella non fece in tempo a riaprire gli occhi che si trovò sollevata per il collo come un salame. La mano grande di lui stringeva il suo esile e fragile collo,quasi in procinto di spezzarsi, premendo la rossa testa contro il muro.
-Sarebbe uno spreco ucciderti o massacrare quel bel visino che ti ritrovi.-
Misao:- La..lascia..-  Alla rossa mancava il respiro, si sentiva svenire.
Pian piano cominciava a sentire pesanti le palpebre, a vederci sfocato.
Sentì una mano intrufolarsi sotto la sottile stoffa dei jeans. Una presa possessiva su una coscia la fece quasi sobbalzare impercettibilmente, poiché non aveva più le forze necessarie per muovere anche un solo muscolo.
L’argenteo poi, tirò fuori il pezzo di carta dalla tasca di lei.
D’un tratto per Misao fu tutto buio, l’ultima cosa che balzò ai suoi occhi fu un semplice lampo… una scintilla azzurra. Quello che bastò per non farla cadere totalmente nell’oblio, in preda all’oscurità e disperazione.
***
-Và ALL’INFERNO!!-
-Io sono già all’inferno.-
“Sento delle voci e.. e del calore.. mi sento bene. È una sensazione rassicurante” Misao aprì lentamente gli occhi, ancora un po’ stordita dall’accaduto.
Killua la teneva in braccio, stretta. Lei teneva la testa appoggiata sul petto di lui, accoccolandosi.
Il tepore che emanava quel corpo tonico e forte le dava un senso di protezione. Sarebbe rimasta così per sempre se solo avesse potuto. Ma si rese conto della situazione solo qualche istante dopo, capendo di essere tra le braccia dell’albino.
Per un attimo si spaventò e cercò di allontanarsi da lui dimenandosi.
Killua: - Ma perché ti spaventi??!! Ti ho salvato la vita stupida!- Detto questo la fece scendere.
Misao si ritrovò davanti all’entrata della casa. Aveva smesso di piovere, ma il terreno era molliccio e bagnato. Sembrava come essere tornata ad un punto di partenza e tutto quello che aveva fatto fino a quel momento era stato solo un sogno. Spostò lo sguardo in basso.
L’uomo che fino a poco prima l’aveva tenuta alle strette era lì che giaceva semi morto, sofferente, al suolo.
-Tu.. tu hai preso una cosa che mi appartiene!- L’uomo si rivolse al ragazzo.
Killua:- Cosa? Ti ho rubato il portafogli? Me ne ricorderei.-
-Il pezzo della mappa!!- L’omone allungò davanti a  sé le mani come per cercare di raggiungere il ragazzo lontano qualche metro.
-è mio!! Mi appartiene!-
Il povero malcapitato era ridotto peggio di uno straccio, massacrato un po’ ovunque, riusciva a muoversi a stento.
Killua:- Ah dici questo?- il giovane sventolò il foglio, ignaro del valore che poteva assumere, come fosse carta straccia. Talmente era leggero, che il vento l’avrebbe trascinato con sé senza neanche rendersene conto.
-Ridammelo!- Urlò disperato.
Killua: - Misao, chi è costui?-
Misao:- Ecco..-
Nel frattempo il diretto interessato riuscì a rialzarsi. Camminava zoppicante e lento verso il ragazzo. Nell’ultimo tratto che mancava, ci mise tutta la sua forza e buona volontà, attaccando poi Killua. L’albino lo finì completamente, trapassando il tenero cuore con la sua mano aguzza. Il movimento gli venì così naturale, come se stesse semplicemente respirando.
 L’uomo cadde a terra esanime.
Killua:- Ops, ho finito con il giocare al cattivo bambino.-
La ragazza rimase a bocca aperta per lo stupore. Aveva creduto fin da subito che il fratello della sua amica fosse potente, ma non fino a quel punto.
Misao si sentì piccola piccola.
“ è così.. così.. formidabile.. Io non ero riuscita neanche a farli un graffio e ora lo vedo lì, morto, per mano sua.”
Misao:- Sei.. sei riuscito a stenderlo..-
Killua:- Ora che ti ho salvato la vita esigo una spiegazione. Adesso pensi di potermela dare?-
Misao:- Credo di non avere altra scelta a questo punto.- Replicò rassegnata. – Però prima dimmi almeno il tuo nome, non ci siamo neanche presentati.-
Killua: - Sono Killua.
Misao:- Ecco Killua..-
 
Commento dell’autrice:
Sono costretta ad aggiornare molto lentamente perché ho un esame della scuola e devo studiare molto, non uccidetemi xD. Recensitemi mi raccomando!  J Ringrazio Zapt e Lux_Klara che hanno messo la storia tra le seguite <3
 
  
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