Why you care?
Elena sta sistemando le ultime valige per
il college mentre Caroline è seduta sul suo letto a farsi le mani perché lei ha
già preparato tutto, ovviamente, da tempo.
Il pensiero di partire ora che ha saputo
cosa è accaduto a Damon un po’ la angoscia, soprattutto quando Stefan le ha detto
che farà di tutto per convincerlo a tornare a casa e non vorrebbe avere lo
stomaco stretto al pensiero di lui, la sua ragazza e
la loro bambina che passeggiano felici per il quartiere.
Che cosa
stupida Elena.
Sbuffa provando a trarre beneficio dai
profondi respiri che prende, proprio come le ha insegnato suo padre per calmare
un po’ quel bruciore di stomaco.
-Stai bene? Sei strana-
Alza distratta lo sguardo sull’amica che
stende il liquido corallo con una precisione invidiabile.
-Si certo…sono solo agitata...insomma la partenza per il college è un momento
importante-
-Si, ma partiamo tra una settimana-
La bionda muove i suoi boccoli insieme
alla mano smaltata per far asciugare il prodotto.
Elena intanto continua la sua valutazione
su cosa portarsi dietro.
-Sei sicura che questo tuo strano
atteggiamento-
-Non ho nessuno strano atteggiamento-
-Elena, davvero vuoi fare questo gioco con
me???-
Gli occhi azzurri lampeggiano un "seriamente" grosso come una
casa.
-Perché dovrei avere qualcosa?-
-Oh non lo so fammi pensare....forse perché il tuo ragazzo non ti ha raccontato una
cosa importante come il fatto di aspettare una nipotina-
-Beh...posso
capirlo...avevamo non-litigato-
Caroline sospira e inizia a passarsi la
seconda mano di smalto.
-Appunto, puoi capirlo e poi lui non l’ha
presa bene insomma - ok che non te lo ha detto - ma Damon
ha fatto la stessa cosa con lui, è molto più grave! Non si sono parlati per un
mese!-
La mora alza lo sguardo fermando un istante le sue operazioni e fissa l’amica leggermente
confusa.
-Tu lo sapevi?-
-Beh...sì-
Sbatte le lunghe ciglia innocenti, non
capendo quale sia il problema.
-E come mai?-
-Perché quando eri in Irlanda e io ero qua – attendendo il momento in cui saremo partire
per raggiungerti-Stefan è andato a New York a trovare Damon e quando è
riapparso dopo nemmeno tre giorni gli ho chiesto cosa fosse accaduto-
-E non hai pensato di dirmelo quando sei
venuta in Europa?-
La bionda alza gli occhi al cielo con
sufficienza e percepisce le guance arrossarsi, sentendosi per qualche strano
motivo come messa sotto accusa da Elena.
-Pensavo lo sapessi! Non tengo di certo il
conto delle confidenze che vi fate!-
La mora sospira e alza le mani in segno di
resa, non ha certo voglia di litigare con lei su questo
argomento, così torna a piegare vestiti e torturarsi il labbro.
-Va bene, ho capito-
-Lui ora l’ha perdonato importa questo...quel ragazzo lo faranno santo-
Elena alza leggermente gli occhi sull’amica
intenta a fissarsi le unghie compiaciuta e aggrotta la
fronte.
-Perché?-
-Come perché...Elena
hai presente quanto soffra Stefan per come si comporta Damon?-
-Scusa e tu che ne sai di Damon?-
-Perché me lo racconta Stefan e poi non c’è
mai e guarda in che situazione si è messo, dai!-
Già in che situazione.
Si vede che la ama così
tanto da farci un figlio.
Buon per lui.
Anche se sono giovani, che fretta avevano?
Che poi lei non ha capito se non era voluto, oppure era cercato.
E non ha neanche molta voglia di indagare
perché ha un po’ paura di quel piccolo parassita che ha sotto pelle e le
irrigidisce i muscoli, teme che prenda forma e si trasformi in quello che non
dovrebbe essere -minuscola punta di fastidiosa gelosia- perché lei sta con
Stefan e Damon diventerà padre.
Ed è tutto molto sbagliato.
-Non spetta a noi giudicare e poi non sai
cosa ha passato Damon-
-Da quando sei team Damon?-
Carolina sbotta lievemente scocciata e si
allunga verso il beauty aperto sul letto di Elena che – dopo averle lanciato un’occhiata
torva - si rimette frenetica a piegare alcuni vestiti in modo confuso e
agitato.
-Io non sono in nessun team-
-Dovresti...quello
del tuo ragazzo per l’esattezza-
-Non si tratta di prendere una posizione o
di schierarsi-
-Elena, se un mio amico soffre
mi preoccupo per lui....-
-Ma questo non ti autorizza ad avercela
con lui-
-Come mai ci tieni così
tanto a tutelarlo proprio non lo capisco-
-Non lo sto tutelando-
-In tutta sincerità non mi
interessa dei problemi di suo Damon-
-Beh a me si!-
Il respiro si Elena è accelerato
come il cuore che batte più svelto di quanto dovrebbe e sente il calore
imporporare le guance.
Le due si guardano per istante in cui Caroline
sembra studiarla come se fosse qualche raro esemplare in via di estinzione
mentre la brunetta deglutisce riavviandosi i capelli.
Ok la conversazione ha preso una piega
strana.
Gli occhioni azzurri sbattono veloci.
-Sarà meglio raggiungere Bon Bon in piazza-
-Si decisamente-
-Ti aspetto di sotto-
Ed Elena pensa -mentre segue con lo
sguardo la bionda ondeggiante- che la vergogna provata
davanti all’ultima occhiata di Caroline sia
sufficientemente eloquente su quanto si stia dimostrando una fidanzata pessima.
Eppure non le sembrava sbagliato il suo
punto di vista.
Eppure lei vede, sa, quanto dolore ci sia
dietro quei mari artici che, forse ora, con la sua nuova vita si scioglieranno
un po'.
E si domanda se anche Stefan si sia accorto
che qualcosa in lei non va perché di Damon -con lei- si sarà lamentato o
confidato forse due volte, non di più.
Eppure un tempo erano amici.
Ma Elena non è brava a pressare le persone,
a tirar fuori i drammi altrui, non come Caroline.
Almeno, come Caroline con Stefan.
Ma accantona il senso affliggente di inadeguatezza che emerge talvolta quando pensa al suo
ragazzo e decide di scendere dall’amica.
***
Novembre
I primi due mesi di college sono stati duri,
non tanto per la lontananza da casa visto che il Withmore College - dove frequenta psicologia insieme a
Bonnie- dista solo un’ora da Mystic Falls.
Quelli davvero lontani sono il suo ragazzo e la
sua migliore amica bionda e non vede l’ora che sia Natale per
poter rivederli.
Per ora si è goduta qualche festa organizzata
da una confraternita e le sbronze dei compagni di corso.
Ogni tanto si chiede come invece stia Damon con
la sua nuova famiglia.
Stefan le ha detto che sono andati alcune volte
a Mystic Falls e che Giuseppe si sta stranamente comportando bene.
Di quanto questa ragazza -Rose-
sia un toccasana per Damon e per i rapporti con suo padre che è comunque freddo
col figlio, ma meno incline a denigrarlo.
Ed Elena è grata di essere al college, lontana
da tutto.
Non è amante della distanza Elena perché non
riesce mai a sentire le persone che ama avvolte dalla
frenesia del college, come è giusto che sia.
Ma almeno non deve fare i conti coi suoi demoni interiori e quel pungolo lì, alla bocca
dello stomaco, se pensa alla sua vita e a quanto senta tutto fuori posto.
Stefan e Caroline distanti.
La mente che torna costantemente a due occhi
troppo azzurri.
I suoi genitori dai quali non è mai stata
troppo lontana.
La facoltà di Stefan -medicina-
è impegnativa tanto che non riuscirà a tornare a casa per il Ringraziamento e
alla fine è contenta di sapere che Caroline resterà con lui.
Anche se, tra tutti e due,
lo sforzo di farsi sentire di più potrebbero farlo, sembra che solo loro siano
studenti impegnati in facoltà serie.
Ma come cerca sempre di ricordarle Bonnie la loro
università non dista un’ora di macchina da Mystic Falls e dovrebbero perdere
troppi giorni, tra un mese c’è pur sempre Natale.
Se non fosse tranquilla
potrebbe pensare che quei due la stanno evitando ultimamente, non li sente mai
se non per messaggio ogni tanto, ma non ci pensa mentre ora esce da lezione e
si dirige al dormitorio dove Bonnie l’aspetta per sistemare le cose nella sua
auto e partire per casa.
Staranno via solo il giorno di festa, ma ha
bisogno di tornare a casa sua.
Nel nido della sua intimità.
Apre la porta tutta trafelata e sobbalza quando
una chioma familiare si alza dal letto e si volge verso di lei.
-Care-
Per una frazione di secondo tutti i fastidi di
questi mesi si vanificano contro lo sguardo azzurro dell’amica.
È venuta a trovarle.
Ma il sorriso sul volto di Elena scema, frenando
la sua corsa per abbracciarla quando scorge una tristezza che non aveva notato
subito.
-Ehi, ma che succede?-
Bonnie le affianca e passa una mano sul braccio
di Caroline.
-Io intanto vado a portare le borse in
macchina-
Esce dalla stanza sotto lo sguardo confuso di Elena
che poggia la tracolla coi libri sul letto, iniziando
a togliersi la sciarpa.
-Come mai sei qui? Va tutto bene?-
Gli occhi chiari, un po’ meno truccati del
solito, si riempiono di lacrime che iniziano a preoccupare Elena.
-Ehi-
-No Elena-
Caroline retrocede per sfuggire all’abbraccio
dell’amica, che sta succedendo?
La vede trafficare con le mani provando a
cancellare le lacrime, ma sono più forti di lei e inizia a singhiozzare.
-Mi dispiace Lena, tu non sai quanto….io...noi...non-
Gli occhi scuri vagano confusi, di cosa sta
parlando?
-Caroline mi stai spaventando adesso…ti prego
dimmi cos’hai-
-Devi capire che sono stati mesi strani e io….bè avevamo bevuto e poi...oddio Elena non volevo
ferirti, non avrei mai voluto che accadesse-
Le lacrime di Caroline scendono abbondanti
sulle gote arrossate dallo sforzo di trattenerle e la stanza si riempie solo
dei respiri rotti e sconnessi di lei.
Elena resta immobile, piantata sul posto mentre
una serie di domande e anche risposte affollano la sua
testa.
E la sente quella sensazione di vertigine
affliggerle lo stomaco, lo sente il sapore amaro del tradimento.
-Io e Stefan…-
Alza la mano di scatto per fermare quella che -
un tempo - era la sua migliore amica e che ora non riesce nemmeno a guardare
negli occhi. Non vuole sentire altro adesso, non le interessano i particolari
raccapriccianti di come la sua fiducia sia stata così miseramente tradita.
-Vai via per favore-
-Ma…-
-Ti prego Caroline, prima che io possa dire
qualcosa di cui mi pentirei...vattene-
Sente gli occhi bruciare di rabbia e tende il
collo sospirando, appena la ragazza la supera a testa bassa ed esce incrociando
Bonnie, in attesa fuori dalla porta.
La moretta le sorride mestamente e la stringe.
-Ti chiamo dopo che ho parlato con lei, va bene?-
La sente annuire contro le sue spalle e dopo la
allontana gentilmente.
Qui non si tratta di scegliere una fazione, ma
solo di provare col tempo a ricucire uno strappo enorme nella stoffa della loro
amicizia.
Quando Bonnie rientra
trova Elena in piedi a fissare un punto indistinto fuori dalla finestra.
-Possiamo non parlarne, per ora?-
-Certo, prendo le ultime cose e partiamo ok?-
Elena annuisce silenziosa e poi afferra la
borsa uscendo da quella stanza che adesso la opprime più del solito.
Ciao
a tutte!!!!!
Allora
innanzi tutto come sempre un grazie immenso a tutte voi che recensite,
preferite, seguite, leggete nel silenzio!!!!
Seconda
cosa perdonate il ritardo ma sto ancora gestendo la
vagonata di feeling post delena 6x22 (quanto possono
essere belli e perfetti???).
Tornando
a noi, abbiamo due momenti importanti: il primo vediamo come Elena sta gestendo
la notizia della bambina di Damon e si confronta con Caroline su questo. E la
seconda parte….si ho fatto la bastardata lo so ma ehi,
mica possono essere sempre i delena a tradire
qualcuno – Stefan di solito- è una piccola rivincita a parti invertite! Magari
un po’ pericolosa, come diverse mie scelte ma sarei
davvero davvero curiosa e anche bisognosa di sapere
cosa ne pensate!!! Prometto di postare il prossimo un po’ prima!!!!
Baci
Eli