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Autore: We_Are_A_Family    16/05/2015    3 recensioni
"La notte eterna è calata su New York. Non riuscirete mai a riportare la luce"
Shredder e i Kraang sono riusciti nel loro intento: hanno conquistato New York, e ora il loro intento è conquistare il mondo.
Ma un gruppo di ragazze, sette kunoichi, è deciso a non arrendersi alla tirannia.
Dovranno ritrovare coloro che un tempo combattevano contro il loro stesso nemico, e convincerli a tornare sul campo di battaglia.
Ognuno di loro ha un segreto.
Ognuno di loro vuole la pace.
Ma la pace non si raggiunge senza pagare un prezzo.
Segreti, nemici, avventure, amore, dolore.
Combatterano insieme fino alla fine.
Ma prima, dovranno mettere chiarezza nei loro cuori...
Genere: Azione, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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9
MISSION



Bianca e Cristina erano sedute sul divano ad aspettare il ritorno di Helen, quando improvvisamente il cellulare della maggiore squillò. Inizialmente pensarono fosse la loro testa calda, ma poi la bionda lesse il nome, e rimase a bocca aperta.


-Leonardo?- disse ad alta voce sorpresa.


-Che centra Leonardo, adesso?- chiese Cristina stupita. Così Bianca rispose:
-Leo, che succede?-


-Si tratta di Helen- aveva un tono irregolare e dolorante, come se gli facesse male qualcosa.


-Leo stai bene, hai la voce strana...aspetta, che è successo?-


-I ninja! L...l’hanno rapita...Shredder...vi prego dovete venire subito!-


-Ok, dimmi dove sei e arriviamo- concluse la leader alzandosi e dirigendosi verso il laboratorio di Aicha.


-Bianca, ma che c’è? Che è successo a Hel?- provò a domandare Cristina, ma non le rispose. 


“E adesso che ha combinato..” pensò rassegnata, contorcendosi un secondo dopo per una forte fitta al torace. Vide le altre riunirsi all’uscita, mentre si preparavano con le armi e gli equipaggiamenti vari. 


-Bianca! Che sta succedendo?!- urlò la castana, ignorando i forti dolori che la invadevano a ogni singola mossa. Allora l’altra sospirò avvicinandosi.


-E’ successo un casino e dobbiamo andare dalle tartarughe, ma non ti preoccupare non è niente di grave. Tu resta qui e riposati- le disse per non agitarla, perché tutte sapevano quanto facilmente Cristina si allarmava per le altre, o semplicemente per qualcosa che era successo incolpandosi da sola.


-STAI SCHERZANDO!? IO NON RESTO QUI! NON SE UNA DI NOI E’ NEI GUAI!- sbraitò allora Cri. Da quando aveva trovato la sua nuova famiglia si era ripromessa di non abbandonare nessuna di loro.


-Cristina smettila ok? Non sei nelle condizioni adeguate! Resta qui e basta!- ordinò Bianca. Era molto stressata, non c’era alcun dubbio, ma Cristina non voleva mollare.
-Non posso! Non ce la faccio! Devo venire con voi!-



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Nel frattempo le altre si erano già avviate al rifugio dei mutanti, ma Giulia si fermò guardando alle sue spalle.


-Chissà perché ci mette così tanto- si chiese preoccupata per Bianca.


-Sicuramente sta cercando di convincere Cri a restare dov’è- ipotizzò Aicha mentre armeggiava con un piccolo computer da polso.


-Sappiamo tutte qui come si altera Cri appena la blocchi, peggio di un orso!- aggiunse Funny.


-Forza Giuly, dobbiamo andare, l’hai sentita B…- iniziò Zoey, ma fu Funny a terminare la frase per lei. -Bianca!- gridò puntando il dito verso l’amica che le stava raggiungendo.


-Sbaglio o vi avevo detto di non aspettarmi?- disse la maggiore, seguita da un coro di “scusa”. 


-Forza andiamo- concluse sospirando.



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-Non sei in grado.. tsk, che stupidaggini- farfugliò Cristina entrando in camera sua. 


Prese le sue amate jitte da sotto la rete del letto, indossò la sua felpa azzurra preferita e un cappello con visiera variopinto e si guardò allo specchio: una ragazza masticata dalla guerra in corso e poi sputata come una gomma priva di sapore.

 

Gli occhi segnati dalle innumerevoli notti passate ad aspettare Helen al rifugio, mentre era fuori con la moto, era quello che la colpivano ogni giorno di più...

 

Helen.. doveva andare a salvarla. Era compito suo. Senza aspettare un secondo di più spense le luci e uscì.



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-Come sarebbe a dire che devo restare qui?!- gridò Leonardo molto alterato, lui era il leader, non poteva rimanere indietro solo per una stupida ferita.


-Leo sei ridotto troppo male per combattere contro Shredder e i suoi- spiegò Donatello.


-Per l’amor del cielo Leonardo! Fallo per Helen ok!?- sbottò improvvisamente Aicha, che aveva completamente perso la pazienza, ma almeno era riuscita a convincere il blu. 


Le tartarughe e le guerriere passarono i dieci minuti successivi a organizzarsi sul da farsi e quando furono tutti pronti, se ne andarono, accompagnati da un semplice “buona fortuna” da parte del povero Leonardo, che in quel momento non riusciva a pensare ad altro che a Helen…



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Aria gelida sulla pelle, un forte odore di incenso nelle narici e una voce quell’orrenda voce...Era un suono profondo, da incutere paura in poco tempo.


-Black- iniziò la voce. Pronunciò quell’unica parola con un grande disprezzo e una leggera nota di disgusto.


-Non ci vediamo da un po’ eh?- continuò.

Helen impiegò qualche secondo a mettere a fuoco la figura che si trovava davanti a lui e quando ci riuscì si smosse appena (il che non era da lei): un uomo alto e molto palestrato, coperto di lame dalla testa ai piedi. La ragazza era sicura di averlo già visto, solo non ricordava dove.. già, non ricordava. Al pensiero ringhiò leggermente. -Ch...Chi sei?- sibilò.


-Non ti ricordi più di noi? Va beh, rimediamo subito..- concluse con un sorrisetto

compiaciuto sul volto e dando un ordine con un cenno della mano a un individuo che la ragazza non riuscì a identificare se ne andò.

 

Poco dopo la vittima iniziò a contorcersi, con polsi e caviglie legati a un pilastro di cemento, per le violente scosse elettriche che le stavano colpendo.


Il dolore la avvolse il breve tempo, ma non riusciva ad abbandonarsi all'incoscienza.


Soffriva.



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-Basta devo fare qualcosa. Non posso restare a guardare!- decise Leonardo alzandosi dal divano, ma ricadendo un secondo dopo per una tremenda fitta.


-Certo, come faccio da solo?- domandò sarcasticamente non aspettandosi una risposta.

 

-Chi ha detto che sei solo?-

 

Leonardo si girò vedendo qualcuno appoggiarsi all’entrata del rifugio.


-Cristina?- chiese il blu a dir poco sorpreso. 


-Hai indovinato- lei provò ad avvicinarsi, ma cadde pesantemente sulle ginocchia e venne raggiunta dalla tartaruga, conciata, più o meno, nelle stesse condizioni.


-Hanno scaricato anche te vero?- disse Leo aiutandola a rialzarsi.


-Già.. credono che non sono nelle condizioni adatte! Ma ti rendi conto?!- disse la ragazza. 


-Sì ok lo ammetto, non siamo messi benissimo,ma mollarci così mi sembra esagerato!-


-Hai perfettamente ragione Leo. Ehi!- esclamò poi, improvvisamente folgorata da un'idea. -E se andassimo a salvare Hel per conto nostro?! Che ne dici?- chiese.


Il blu sembrò pensarci.


-Non lo so.. non credo sia una buona idea-


-Preferisci rimanere qui come una mummia?- sbottò la castana.


Leo la guardò storto. -Mi hai convinto.. Andiamo!-


-Perfetto!...Come?- detto questo Leonardo portò Cristina al garage della tana, dove Donatello custodiva il tarta-carro.


-Ti va di fare un giro?- chiese il ninja alla ragazza, che gli lanciò uno sguardo d’intesa, era incredibile come potessero intendersi senza spiccicare parola..



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Per le strade dissestate e deserte di New York uno strano veicolo ottenuto da un vagone abbandonato sfrecciava a zig-zag a tutta velocità.


-Te la cavi alla guida Cri!- disse Leo, complimentandosi con la ragazza, che le sembrava più una sorellina: in lei aveva visto una persona da proteggere e aiutare a tutti i costi, senza sapere il perché... Ma i suoi pensieri vennero interrotti da un rumore di motori rombanti alle loro spalle.


-Soldati ninja!- avvertì la mora all’amico.
-Meglio seminarli, dobbiamo evitare gli scontri diretti- disse Leo.

 

-Agli ordini boss!- In un attimo il mezzo acquistò velocità, eseguendo mosse quasi impensabili. Una dopo l’altra le auto dei nemici si schiantarono con poca delicatezza contro un ostacolo come un muro o una vetrina.


-Fammi un favore, la prossima volta avvertimi ok?!-


-Ti ho salvato il guscio simpaticone...-


Fecero a turno. Per un po' guidò Leo, per un po' Cri. 


Finalmente arrivarono al covo di Shredder: una vecchia chiesa sconsacrata. I due entrarono a fatica, sorreggendosi l’un l’altro nel miglior modo possibile lei con una jitte nella destra, lui con una katana nella sinistra. Ora si trovavano ai piedi di una specie di trono e il pesante portone si chiuse autonomamente alle loro spalle.


-Finalmente! Vi stavo aspettando Leonardo e Cristina!- disse qualcuno nell’ombra.


-Shredder...- sussurrò Leo, consapevole del fatto che stavano per fare una grandissima stupidaggine. Le luci si accesero, rivelando un intero esercito di ninja robotici e una piccola squadra di mutanti poco amichevoli che facevano la guardia a una gabbia contenente...erano i loro amici!  Ma Helen non si vedeva da nessuna parte...


-Fortuna non avevano bisogno di noi Leo- bofonchiò Cri.


-Già, le ultime parole famose- commentarono i due sarcasticamente.


-Ora basta giocare! All’attacco!- ordinò Shredder sedendosi a guardare lo spettacolo.
-La più grande stupidaggine che io abbia mai fatto-


-Io sono più esperta Leo- dissero i due prima di iniziare il combattimento. 


Era incredibile la coordinazione che avevano nella lotta: si difendevano a vicenda e riuscivano addirittura a parare e rispondere contemporaneamente!


Ma la bravura contava meno del numero in questo caso. Il primo a cadere fu Leonardo, seguito da Cristina...


La situazione non giocava certo a loro favore.



ANGOLO DELLE PAZZE AUTRICI
Zoey: Eccoci qui!
Funny: Con un nuovo chappy!
Aicha: Scritto dalla nostra Cri!
Cri: Grazie a tutti! *si inchina*
Giulia: Speriamo vivamente che vi sia piaciuto!
Helen: E che recensiate!
Bianca: Ringraziamo tutti coloro che l'hanno inserita nelle preferite/ricordate/seguite!
Tutte: Grazie!
;*
We_Are_A_Family

   
 
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