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Autore: CrazyFantasyWriter    17/05/2015    2 recensioni
La guerra di Hogwarts è finita, Voldemort è stato sconfitto.
Harry decide di spezzare la bacchetta di Sanbuco, non fa per lui, non la vuole.
Un nuovo futuro aspetta il trio e l'intero mondo magico.
E se i ragazzi decidessero di tornare al castello per studiare un ultimo anno insieme?
Nuovi professori, nuove magie, gli amici di sempre, il coraggio di sempre.
Coppie degli scritti originali e caratteri non stravolti. E' un vero e proprio continuo secondo ciò che ha lasciato detto la Rowling, a parte per il fatto che i ragazzi tornano ad Hogwarts.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Capitolo 6- Basta accontentarsi delle piccole cose

Harry e Ginny erano nella camera della rossa.

La ragazza cominciò a spogliarsi mentre Harry si andava a sedere sul davanzale della finestra incurante di ciò che aveva escogitato la rossa.

“Ti fa così schifo guardarmi?” chiese Ginny dopo alcuni istanti.

Harry alzò lo sguardo: Ginny aveva un paio di pantaloncini molto corti che le scoprivano le gambe e una canottiera leggera con le spalline strette, entrambi erano color panna.

“No, scusa. Hai ragione, perdonami” disse svelto Harry e cominciò a togliersi la maglietta.

“Se non vuoi rimanere con me l'uscita è da quella parte!” esclamò Ginny osservandolo.

“Dai... non fare così” disse Harry riallacciandosi svelto i jeans e andandole vicino.

“Cosa c'è?” chiese la rossa scocciata.

“Niente...”

“Dimmelo”gli impose lei con uno sguardo eloquente.

“Ho litigato con tuo fratello, tutto qui” tagliò corto Harry voltandosi di spalle e togliendosi i pantaloni, poi entrò nel letto di Hermione che Ginny aveva rapidamente unito all'altro poco prima, “Adesso vieni qui”

“Avete litigato per me e te?” chiese Ginny con le braccia incrociate al petto.

“No, vieni” disse ancora Harry.

“E perché?”

“Ginny, non ha importanza, adesso vieni qui...”

“No, io non mi metto nel letto se tu non mi racconti tutto”

Harry la guardò spiazzato e lei sorrise compiaciuta.

“Vieni nel letto” sospirò Harry, “E spegni la luce o tua madre verrà a controllare se tu ed Hermione dormite e troverà me”

Ginny lo raggiunse sotto le coperte.

“Ron ha la bacchetta di Sambuco” spiegò.

“Non può essere, l'hai spezzata e gettata via, ricordi?” disse Ginny comprensiva.

“Me l'ha fatta vedere” sussurrò Harry nel buio, “L'ha trovata mentre mettevamo a posto l'esterno del castello”

“Mio fratello è un idiota” sentenziò Ginny.

“Si” disse Harry pensieroso.

“E poi?” chiese Ginny puntellando il gomito sinistro sul cuscino e sostenendosi il capo con una mano.

“E poi cosa?” chiese Harry cominciando a fissare il soffitto, non voleva dirle quello che gli aveva rinfacciato Ron.

“E poi niente”

“Ma non è pericolosa vero? La bacchetta... è spezzata, non può fare magie, vero?”

“No, non credo”

I due rimasero ognuno immerso nei propri pensieri per qualche minuto, poi Ginny si avvicino di più al fidanzato.

“Harry?”

Il ragazzo la guardò, era a pochi centimetri da lui, poteva sentire il calore del suo corpo.

“E' la prima volta che siamo insieme nello stesso letto”

Harry sorrise, si era fatto talmente prendere dalle parole di Ron che non aveva quasi considerato per niente Ginny.

“Hai ragione” disse e la consapevolezza di essere quasi nudi sotto le coperte fece risvegliare la bestiolina che da tanto tempo non ruggiva di felicità.

Ginny si avvicinò e appoggiò il capo sul petto nudo del ragazzo.

Harry provò un brivido e il suo respiro cominciò a diventare irregolare, prese coraggio e circondò Ginny con le braccia. In quel momento erano vicinissimi. Probabilmente Ginny sentì che il battito del cuore di Harry era irregolare perché ad un tratto gli soffiò all'orecchio:

“Tranquillo, per il resto è ancora presto”

Harry sorrise e gli schioccò un bacio sulla fronte.

“Adesso dormi” disse poco dopo stringendola a sé.

“Buonanotte”

* * *

La mattina dopo Harry e Ginny si svegliarono sereni e riposati, ma erano gli unici a sentirsi bene, perché, a quanto pareva, erano gli unici a non aver passato una nottataccia. I Signori Weasley erano stati svegli perché Teddy aveva pianto tutta la notte. Hermione non era riuscita a dormire per la puzza del demone nella soffitta e Harry si sentì in colpa quando la ragazza entrando in cucina per la colazione sbiancò e corse in bagno senza dare spiegazioni. George era riuscito a riposare poche ore, perché aveva ricevuto un Patronus dal negozio e alle quattro era già uscito da casa lasciando un biglietto sul tavolo.

“Sarà successo qualcosa?” chiese Ginny mentre la madre le metteva nel piatto un uovo fritto.

“No, cara. Stai tranquilla, ha scritto che doveva aprire lui perché la ragazza che aveva il primo turno è rimasta a casa, malata. Tutto qui.”

Ginny parve rassicurata quindi cominciò a mangiare.

Molly stava servendo anche Harry quando Ron entrò in cucina. Aveva le borse sotto gli occhi ed era vestito come la sera prima, segno che non doveva nemmeno essersi messo nel letto.

Harry squadrò il rosso che al posto di sedersi vicino a lui si mise vicino al padre e non lo degnò di uno sguardo.

“George ed Hermione?” chiese.

“George...” il signor Weasley si fermò per sbadigliare, “George è dovuto andare in negozio prima e Hermione dovrebbe essere in bagno, credo che non si senta molto bene”

“Si...” annuì Molly stancamente, “Non è che stai male anche tu? Hai una faccia! Forse è qualcosa che avete mangiato”

“Ehm... no, mamma, non credo che sia quello che abbiamo mangiato, perché... a me è venuto solo un gran mal di testa” inventò, “Adesso infatti torno a letto”

Harry gli lanciò un occhiataccia e lui si alzò e lasciò la cucina.

“Cos'è successo questa notte che siamo tutti così?” chiese il signor Weasley, “Gli unici che sembrano di aver dormito sembrate voi due cosa avete combinato?”

“Niente” risposero all'unisono Ginny e Harry.

“Cioè” cominciò la figlia, “Abbiamo dormito”

Harry abbassò lo sguardo e sorrise perché il signor Weasley si era di nuovo interrotto per sbadigliare.

“Avete già deciso con chi andare alla Coppa?” chiese poco dopo stropicciandosi gli occhi, “George non verrà, lo sapete vero?”

“Si, ce lo ha detto ieri sera” rispose Harry.

“Però non sappiamo con chi andare” continuò Ginny, “Né Luna né Neville ci sono e Charlie non torna più dalla Romania fino a Natale, vero?”

Molly annuì assonnata.

Un pianto ruppe la quiete.

“Oh, no...” mormorò Arthur.

“Vado io caro” sospirò Molly andando verso le scale che portavano al piano superiore.

“Aspettami, vengo anch'io. Devo prepararmi per il lavoro” disse il marito e seguì la donna su per le scale.

Harry posò la forchetta e si rivolse a Ginny che ormai era l'unica rimasta nella stanza.

“Dobbiamo fare qualcosa per Teddy” disse, “Non può piangere tutto il tempo... Ti va se lo teniamo noi tutto il giorno? Tua madre si riposerà un po'”

Ginny scosse il capo.

“Conosco mia madre meglio di te, non accetterà mai. Già me la immagino: Harry caro, no. Hai sconfitto Lord Voldemort, non puoi perdere tempo con un lattante...

Harry rise, un paio di mesi prima non si sarebbe ma immaginato di scherzare su Voldemort e invece era lì con Ginny e non si era mai sentito più felice.

“Provare non costa nulla, no?”

“Non ti arrabbiare se poi ti dirò: te l'avevo detto” disse la rossa con un alzata di spalle.

“Se non accetterà le dirò di andare fino a Diagon Alley per comprarci i libri, così potrà passare a salutare George al negozio... Non potrà dirmi di no e sarà di sicuro meno stancante che badare a Teddy”

“Teddy, qualcuno ti sta chiamando” disse la signora Weasley scendendo le scale con il bimbo in braccio.

“Eccolo!” esclamò Ginny prendendo in braccio il piccolo.

“Signora Weasley, potremmo tenere noi Teddy, almeno per oggi” cominciò Harry.

“Non è quello che fate sempre?” chiese Molly chiudendo il biberon con un colpo di bacchetta.

“Beh... no” riprese Harry, “Potrebbe uscire e magari andare fino a Diagon Alley, potrà salutare George e comprare i nostri libri per la scuola. Noi terremo Teddy a casa”

“Ma domani non dovete andare alla Coppa del Mondo? Non vi riposate oggi?”

“Mamma dobbiamo andare a vedere una partita, mica la dobbiamo giocare!” esclamò Ginny portando di nuovo Teddy dalla madre.

Harry sorrise.

“Ginny ha ragione”

La signora Weasley non parve convinta.

“Sarà solo per oggi...” continuò a persuaderla Harry, “E potrà andare a trovare George... E cercherò di parlare con Kingsley, così Teddy potrà andare da Andromeda se per lei non è un problema, altrimenti troveremo una soluzione”

“Oh... va bene” cedette, “Però poi non lamentatevi se vi sporca di vomito”

I due ragazzi scoppiarono a ridere e Molly alzò gli occhi al cielo.

Mezz'ora dopo i signori Weasley erano usciti di casa lasciando Ron e Hermione nelle proprie camere e Harry, Ginny e Teddy in cucina.

“Allora, cosa facciamo?” chiese Ginny giocherellando con un pupazzo a forma di coniglio del bambino.

“Gli insegniamo a volare” disse Harry euforico.

“Come se non sa nemmeno reggersi in piedi?” chiese Ginny.

“Giusto... allora gli insegniamo a camminare” ritentò Harry.

“Imparerà col tempo. Adesso è ancora troppo piccolo”

“Allora proponi qualcosa tu” disse Harry rassegnato.

Ginny si avvicinò al fidanzato.

“Usciamo in giardino... Io mi porto un libro... Teddy gioca con il Mago Coniglio e tu dai la caccia a tutti gli gnomi che dicono le parolacce”

“Sembra divertente” sorrise il ragazzo e andò a prendere imbraccio Teddy, “Portaci la coperta e il Mago Coniglio, noi usciamo”

Teddy cominciò a ridere come un matto e i suoi capelli divennero blu elettrico.

“Noi usciamo, ciao!” poi si rivolse al bimbo, “Teddy, di' ciao a Ginny”

Teddy lo fissò sorridendo.

“Non lo dirà mai” ridacchiò la rossa e Harry uscì.

Passarono una mattinata divertentissima. Ginny si portò un libro da leggere, ma Harry glielo portò via dalle mani e si fece rincorrere per tutto il giardino dalla ragazza mentre Teddy tirava per le gambe uno gnomo particolarmente grassoccio e brutto.

“E' una fortuna che non l'abbia morso” disse Ginny mentre rientravano per il pranzo.

“Oh, dai... era solo uno gnomo” disse Harry.

“Avrebbe potuto fargli male” replicò la ragazza stringendo il bambino a sé.

“Adesso stai tranquilla, non è successo niente e poi Teddy...”

“Non mi importa se non è successo niente!” esclamò Ginny, “Siamo stati degli stupidi a giocare in quel modo, prima” aggiunse con un tono più basso mettendo Teddy nel seggiolone e cominciando ad apparecchiare tavola con dei colpi di bacchetta.

“Dai, non arrabbiarti. Non voglio litigare anche con te” disse Harry, “Mi basta già non parlare con Ron”

Ginny si rabbuiò.

“Se vuoi provo a farlo ragionare. Magari capisce che non doveva prendere la bacchetta e...”

“No. L'ha capito nel momento in cui me ne sono andato” la interruppe Harry.

“Oh... Guarda” disse poi la ragazza interrompendolo.

Harry guardò Teddy che si era addormentato con la testa a penzoloni da un lato.

“Lo porto di sopra” disse Ginny prendendolo delicatamente in braccio, poi si guardò in giro e, assicuratasi che né Ron né Hermione fossero vicini, diede un lieve bacio sulla bocca al fidanzato, “Con mio fratello si aggiusterà tutto”

“Lo spero” disse Harry dando una carezza a Teddy e lasciando che Ginny lo portasse a letto.




NOTE:
Ciao a tutti!
Sono stata molto, moooolto indecisa se pubblicare questo capitolo o riassumerlo e aggiungerlo come intro a quello successivo, poi però alla fine ho detto "perchè devo togliere certi momenti?" e quindi, anche se è solamente un capitolo di passaggio ho deciso di pubblicarlo.
Harry sta cambiando, non può più essere spensierato ora che sa che la bacchetta è così vicina a lui e alle persone che gli vogliono bene. Spero come sempre di essere stata IC per ogni personaggio e di non aver scritto cose che non stanno né in cielo né in terra.
Per quanto riguarda Ginny ed Harry come coppia, secondo me sono ancora insicuri e non sono proprio a loro agio insieme e soli... lo so che molte ff parlano esclusivamente di loro che "fanno robe" e vivono esclusivamente per il loro amore, ma secondo me la Rowling non li ha disegnati così e comunque stiamo parlando di ragazzi degli anni 90 appena maggiorenni che hanno vissuto una guerra e tante morti e quindi (sempre secondo ciò che penso io) "fare robe" e dedicarsi esclusivamente alla loro "vita di coppia" non è la loro priorità.
In questo capitolo viene anche fuori il lato materno di Ginny e spero che vi piaccia.
Il proseguimento sarà dedicato alla Coppa del Mondo, curiosi?

Lasciatemi il vostro parere e anche le critiche e i miglioramenti che vorreste, servono per crescere e migliorare!

Non so quando riuscirò ad aggiornare, perchè sono molto impegnata tra il lavoro, lo studio e la pagina instagram (my_crazy_world_of_nailart) e non voglio tralasciare nulla, spero comunque di riuscire a mantenere i due aggiornamenti settimanali, anche se i giorni varieranno di volta in volta.

A presto
-Vale
  
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