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Autore: kairifenicia96    17/05/2015    3 recensioni
// Sequel di "Fullmetal Alchemist a modo mio!", non è necessario conoscere la prima stagione
Il Padre è stato sconfitto, il viaggio dei fratelli Elric è finito...
Il viaggio dei fratelli Enrick però continua!
Due forze contrastanti si affrontano....
I sacrifici avranno un nuovo ruolo all'interno di una battaglia fra dei...
Riusciranno i fratelli Enrick ad aiutare la dea dell'Armonia....oppure la dea della Distruzione assieme ai suoi alleati trionferà?
Scopritelo in questa storia!!!!!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry, Roy/Riza
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fullmetal Alchemist a modo mio - saga'
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FULLMETAL ALCHEMIST A MODO MIO 2: IL VIAGGIO CONTINUA!
 
Capitolo 1: Prologo
 
Il sole era alto nel cielo mentre i cinguettii degli uccelli stavano rimbombando per tutta Resembool quella mattinata splendida.
Davanti alla porta di casa Rockbell c’erano quattro ragazzi ed un’anziana che stavano salutando.
La prima aveva dei capelli biondi chiari, lunghi e legati a coda di cavallo, occhi azzurri come il mare il pomeriggio, sotto uno splendido sole, indossava abiti casual sul nero e bianco, era più alta della mora accanto a lei e più bassa dei due ragazzi biondi, consolava la mora che sembrava dispiaciuta della partenza dei due ragazzi e mandava sguardi d’incoraggiamento ai due fratelli.
La seconda aveva dei capelli neri, anche lei a coda di cavallo, con occhi azzurri come l’oceano in mattinata, alta e snella, nonostante in quel gruppetto fosse la più giovane.
Indossava una t-shirt gialla con le maniche bianche, pantaloni di jeans azzurro chiaro e scarpe sportive, indossava nel braccio destro il suo braccialetto porta fortuna, guardava sorridendo i due amici che partivano, nonostante lei avrebbe voluto fossero rimasti con lei.
Il terzo era il più alto del gruppo ed era anche abbastanza robuto.
Aveva dei lunghi capelli biondi come il grano, legati a coda di cavallo, occhi dorati seri e profondi, nonostante in quel momento mostravano uno sguardo di felicità per i suoi fratellini.
Indossava una camicia bianca con le maniche raccolte al fondo delle braccia, così da lasciargli le braccia libere, pantaloni neri che coprivano il suo auto-mail e scarpe del medesimo colore.
Il quarto era il più magrolino del gruppo.
Aveva dei capelli biondi come il grano, però corti e sistemati come si deve, occhi dorati che risplendevano in quella mattinata, era piuttosto risecchito, pelle e ossa, ma nonostante tutto non sembrava intaccare il sorriso che mostrava ai fratelli che partivano.
I due ragazzi si osservarono per poi guardare i quattro ragazzi e anche l’anziana, avevano ancora un viaggio da continuare e non potevano arrendersi in quel momento.
“Dovete partire proprio ora? Non potete aspettare ancora un po’...?” chiese la mora dispiaciuta, mentre tutti i presenti la guardavano con sguardi di comprensione per poi osservare i due ragazzi che sembravano abbastanza determinati.
“Non possiamo Lenne, dobbiamo partire immediatamente” disse il ragazzo biondo osservando la mora che sospirava, sapendo già in anticipo la risposta del ragazzo.
“Ragazzi vedete di venirci a trovare!” disse la bionda sorridendo ai due ragazzi che ricambiarono il sorriso.
“Certo! Verremo a trovarvi quando possiamo!” disse l’armatura rassicurante mentre osservava l’amica che sembrava rassicurarsi alle sue parole.
“Mi raccomando…ragazzi non cacciatevi nei guai!” disse il biondo più adulto, mentre il biondo lo guardava male e l’armatura stava ad annuire.
“Edward…non ne ho voglia delle tue raccomandazioni!” sbuffò il biondo mentre il diretto interessato scoppiò a ridere, seguito dal gruppo.
“Fratellone, non è necessario riempirli di raccomandazioni!” disse ridendo il ragazzo magrolino mentre si teneva nelle stampelle ed osservava i due ragazzi.
“Va bene! Va bene! Alphonse, ho capito” disse Edward rassegnato, lasciando libero i due poveri ragazzi.
“Vedete di tornare presto!” dissero Winry e Pinako in coro, sorridendo ai due ragazzi che annuirono, cominciando a camminare, allontanandosi dalla casa.
I due fratelli osservarono per l’ultima volta la casa, vedendo gli amici ancora salutare, l’armatura attirò l’attenzione del fratello.
“Fratellone..? Noi avremmo una casa dove tornare?” chiese l’armatura esitante, ricevendo sguardi comprensivi dal fratello, dopo quello che avevano passato, era ovvio chiedersi una cosa del genere…
“Ovvio che avremmo sempre una casa a cui tornare Alex, una casa dove ci sono le persone a noi care…” rispose il biondo sorridendo, dando un ultima occhiata al gruppetto che stava salutando a braccia spalancate, con i loro raggianti sorrisi.
I due si guardarono determinati, per poi mettersi in cammino verso la loro prossima metà.
 
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Passano due anni dal giorno della promessa, il Padre ormai era stato sconfitto, i fratelli Elric nonostante avevano terminato il loro viaggio, ne avevano iniziato un altro ma con strade differenti.
Roy Mustang fu promosso in generale e riottenne anche la sua squadra, soprattutto Riza.
Per il resto, non era cambiato molto…
In un sole splendente, che rifletteva la sua luce sul bellissimo prato che si espandeva nei pressi dell’ovest, un carro si muoveva in quella stradina di campagna, mentre al suo interno due ragazzi erano impegnato a farsi i fatti loro.
Il primo era un ragazzo non molto alto, con dei lunghi capelli biondi, come il grano in primavera, raccolti in una treccia, due occhi dorati che si stavano aprendo in quell’istante, venendo riflesso lo scintillio del sole.
Indossava abiti in pelle, usati dal fratello maggiore alla sua età, due guanti bianchi d’alchimista, stivali di pelle e come tocco di classe, la sua fedele giacca rossa.
Con il biondo c’era un enorme armatura, tenendo al ‘collo’ una bandana rossa, ormai affezionatosi, era intento a leggersi un libro, mentre l’altro, ormai sveglio, si stava stiracchiando.
“Ahhhhhh! Che dormita! Alex, siamo arrivati?” chiese il biondo mezzo addormentato, mentre l’armatura lo guardava sorridente e facendo una piccola risata, vedendo la faccia del ragazzo.
“Non ancora fratellone, siamo appena a metà strada” rispose sorridente l’armatura con una voce infantile ma anche metallica nello stesso momento, mentre il biondo sbuffò per poi volgere lo sguardo sull’autista.
“Ehi vecchio! Quando arriviamo?” chiese il biondo impaziente, mentre l’uomo lo guardava male per poi sospirare.
“Guarda che Ovest City non scappa mica, capito ragazzo?” gli disse l’uomo tornando a guardare la strada, mentre il biondo sbuffò impaziente e l’armatura mandasse sguardi di rimprovero al biondo.
“Ho capito, non c’è bisogno che me lo dici, ho sentito” brontolò il biondo mentre l’autista rotolò gli occhi ormai stanco del ragazzo, mentre l’armatura sospirò rassegnato.
“Piuttosto, sapete dell’Alchimista di Metallo?” chiese l’uomo attirando l’attenzione dei due, soprattutto il biondo, che sembrava molto curioso.
“No, perché non ce lo dici tu?” rispose il biondo, stendendosi ed ascoltando parecchio interessato, mentre l’armatura non sapeva come fare con il fratello maggiore.
“Si dice che l’Alchimista di Metallo sia tra i migliori di Amestris, ovviamente quasi quanto l’Alchimista d’Acciaio che è diventato una leggenda! Si dice anche che aiuti il popolo e gli indifesi, ma che sia praticamente un nano” raccontò l’uomo mentre il biondo era rosso di rabbia ed l’armatura si allontanava dal fratello.
“CHI SAREBBE IL NANO ULTRA-MINUSCOLO CHE NON SI NOTA ALLA LUCE DEL SOLE!?!?!?” urlò il biondo, mentre le urla erano udibili anche da fuori il carro, infatti chi udiva quella voce, si chiedeva di chi potesse mai essere.
 
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“Mi chiedo come possibile che dobbiamo farcela a piedi, la strada per Ovest City!” brontolò il biondo mentre teneva la sua valigia e camminava per la stradina, seguito dall’armatura.
“Forse perché….TU hai messo K.O. l’uomo e noi dobbiamo camminare a piedi??” rispose ironico il fratello, mentre il biondo lo guardava malissimo, infatti odiava il biondo non avere ragione su qualcosa.
I due si fermarono all’improvviso, infatti si era udito un rumore, quindi si guardarono intorno.
Alla loro sinistra c’era una piccola città che non avevano notato, forse il rumore veniva da lì, quindi decisero di dare un’occhiata.
L’entrata della città sembrava consumata ed arrugginita, essendo fatta di ferro, dopo un paio d’anni arrugginisce…
Il tutto non trasmetteva sicurezza ai due che decisero comunque di entrarvi.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
SALVE POPOLO DI EFP!!!
Sono tornata con la seconda….NAH NAH….STAGIONEEEEEEEE!
Vi dico già da ora che non è necessario seguire la prima stagione per capire questa, nei primi capitoli verrà spiegato tutta la storia dei due protagonisti.
Nel prossimo capitolo verranno presentati i due protagonisti, mentre chi già ha visto la prima stagione, avrà intuito chi sono.
Inoltre nel prossimo capitolo entrano in scena Roy, Riza e il team Mustang!!!
 
ALLA PROSSIMAAAAAA
 
Kairifenicia96
   
 
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