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Autore: Rossy_chris    17/05/2015    7 recensioni
Ciao ragazze! Questa è la prima fan fiction AU che scrivo: Felicity è al college, fidanzata felicemente con Cooper. Una bella mattina incontra...Oliver! E questo incontro anche se all'inizio non lo ammette, la cambierà,totalmente. Ho avuto questa idea nel mezzo della notte e spero di svilupparla bene. Vi lascio un'anteprima:
"-Il suo biglietto non è timbrato signorina..-
-Cosa? Non è possibile!- iniziai a farfugliare, agitandomi. Sentivo il sudore scendere sempre più veloce sul mio viso e le guance avvampare.
-Mi sa che dovrò farle la multa..-
Lo vidi tirar fuori un block note e una stilografica fin troppo elegante per lo stipendio di un controllore.
-Può mostrarmi un documento?-
Sbattei velocemente le palpebre più volte e continuai a guardarlo imbambolata.
-No, mi scusi, ma ci deve essere un errore.-
Lui sollevò un sopracciglio ,sorpreso, e serrò le labbra, caricando di più il suo sguardo. Posò una mano sulla cintura del suo pantalone e respirò profondamente, gonfiando il petto.
-Un documento signorina..o sarò costretto a perquisirla.-
Ammiccò di nuovo, allentandosi il nodo della cravatta.
Deglutii rumorosamente.
-Che intende con uhm..- avvampai. –Perquisire?.-"
Genere: Angst, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Come ogni lunedì da quella parte, la sveglia suonò puntuale alle sei e trenta minuti.
-Mm, vieni qui piccola.- grugnì Cooper, allungando una mano verso la mia vita per non farmi muovere.
Mi voltai verso di lui, sorridendogli. Piano accarezzai il suo viso ancora sonnolente e poi balzai fuori dal letto, come una lepre.
-Mmm..-grugnì lui di nuovo, trattenendo una risata. –Perché non puoi essere come le altre ragazze e amare le coccole pre risveglio?-
Mi infilai i miei strettissimi pantaloni di pelle, e tenendomi in bilico su un piede solo, gli lanciai il cuscino, sbuffando. – Perché abbiamo un meeting Cooper.- Canzonai, infilandomi una t-shirt con scritto “I’m not a Hacker, I’m a security professional”.
Cooper alzò gli occhi al cielo e si stese sul fianco –Che importa se arriviamo tardi? Nessuno se ne accorgerà!-
-Alzati o andrò senza di te!-
Iniziai a truccarmi, litigando con l’eyeliner e Cooper finalmente si alzò.
-Buongiorno principessa..- sussurrò,abbracciandomi da dietro. Mi lasciai baciare sul collo e poi gli morsi le labbra, preoccupata. –Ti prego.- implorai, tra un bacio e un altro –è molto importante per me.-
Lui sorrise e mi lasciò per andare a vestirsi. Diedi un ultimo sguardo al mio look e decisi di aggiungere anche il mio solito rossetto viola.
-Dio..-fece Cooper mentre uscivamo. –Che bomba sexy che sei.-
-Smettila.- Risi, colpendolo forte sul braccio.
-Sexy,intelligente, e ..- si fermò, bloccandomi contro il muro. –Mia.-
Gli scoccai un bacio, intenerita. –Oddio, l’autobus!-
Tenni stretto lo zaino dietro le mie spalle ed iniziai a correre, senza badare al mio fidanzato. Lui ,preso dall’orgoglio, mi sorpassò, facendomi la linguaccia. Riuscì a fermare le porte del bus giusto in tempo per farmi entrare.
Rise, mentre io col fiatone timbravo il biglietto.
-Ma che brava ragazza..- mi mise una mano sul sedere e me lo strizzò, baciandomi piano il collo. –Dovrebbero vederti sotto le coperte.-
Arrossii ed iniziai a tossire per camuffare l’imbarazzo. Non gli risposi, ma mi limitai a lanciargli un’occhiataccia e poi mi sedetti a terra al bus, essendo tutti i posti occupati.
Il viaggio sembrava proseguire molto a rilento e io non facevo altro che picchiettare nervosamente sulla porta del bus, controllando spesso l’orologio.
Cooper mi osservava da lontano divertito e io non avevo il coraggio di guardarlo. Mi sentivo così a disagio a volte con lui. Il college era ciò che avevo sempre sognato: l’opportunità che mi avrebbe allontanato dalla mia famiglia e non potevo prenderla alla leggera come lui.
Ero così assorta nei miei pensieri che non mi accorsi dell’aprirsi delle porte.
-Signorina..- mi ammonì una voce –Le spiace fare un passo indietro?-
Mi drizzai a quella richiesta e balbettando un –mi dispiace- a testa bassa, indietreggiai, colorandomi in viso di una tinta molto simile al viola del mio rossetto.
-Posso vedere il suo biglietto,signorina?-
Mi attivai, cercando nervosamente il biglietto nelle tasche del mio strettissimo pantalone. Iniziai a fare delle smorfie e a sudare facendo attaccare i capelli alla fronte. Soffiai per spostarli e poi finalmente alzai lo sguardo, per porgere il biglietto al controllore.
Apparve davanti ai miei occhi un ragazzo bellissimo: alto, muscoloso, con i capelli corti biondo miele e dei bellissimi occhi azzurri. Credevo di non aver mai visto degli occhi così enigmatici, così accattivanti.
Lui parve accorgersi del mio indugiare a guardarlo e mi sorrise,marpione.
-Il suo biglietto non è timbrato signorina..-
-Cosa? Non è possibile!- iniziai a farfugliare, agitandomi. Sentivo il sudore scendere sempre più veloce sul mio viso e le guance avvampare.
-Mi sa che dovrò farle la multa..-
Lo vidi tirar fuori un block note e una stilografica fin troppo elegante per lo stipendio di un controllore.
-Può mostrarmi un documento?-
Sbattei velocemente le palpebre più volte e continuai a guardarlo imbambolata.
-No, mi scusi, ma ci deve essere un errore.-
Lui sollevò un sopracciglio ,sorpreso, e serrò le labbra, caricando di più il suo sguardo.  Posò una mano sulla cintura del suo pantalone e respirò profondamente, gonfiando il petto.
-Un documento signorina..o sarò costretto a perquisirla.-
Ammiccò di nuovo, allentandosi il nodo della cravatta.
Deglutii rumorosamente.
-Che intende con uhm..- avvampai. –Perquisire?.-
Lui mi sorrise e io mi accorsi che un ragazzo moro, carino quasi quanto lui, rideva a crepa pelle dietro le sue spalle.
-Ehi amico..-
La voce di Cooper mi sorprese e tranquillizzò allo stesso tempo. Venne ad abbracciarmi e io tentai di allontanarmi, ma mi tenne ferma, bloccandomi con una mano dietro la schiena.
-Bel tentativo..- guardò dritto negli occhi il controllore, pur essendo molto più basso di lui. –Ma la ragazza è già occupata.-
Io li guardai confusa, mentre il cuore accelerava sempre di più nei battiti.
Il ragazzo che aveva finto di essere il controllore, strinse forte la mano di Cooper.
-Mi dispiace, spero sia tutto ok.-
Cooper rise, stringendomi forte a sé. –Certo amico, bel modo di conoscere ragazze, se funziona fammi sapere.-
Lui parve in imbarazzo.
-Già, beh, buona giornata.-  disse, mostrando un meraviglioso sorriso. Io mi sentii svenire e come una bimba che guarda le caramelle continuai a perdermi nei suoi meravigliosi occhi. –Complimenti per la ragazza.- Strinse di nuovo la mano a Cooper e poi mi fece l’occhiolino, facendo diventare la mia faccia del tutto viola.
-Wow..-sussurrai, mentre lo guardavo dirigersi dal suo amico. Li vidi scambiarsi il cinque e poi chiacchierare come se non fosse successo nulla.
-Wow cosa?- mi ammonì il mio ragazzo, seguendo il mio sguardo.
Scossi la testa come a voler scacciare via i miei pensieri e poi sospirai, guardandolo.
-Che faccia tosta.-
-Dai, è stato divertente.-
Mi strinse forte a lui, mordendo il mio orecchio. –E poi ti ha distratta dall’orologio, siamo arrivati, perfettamente puntuali.-
-Oh..-feci, tradendo una punta di amarezza mentre scendevamo. Gettai un’ultima occhiata a quel ragazzo e ne ammirai altri dettagli, come la chiara camicia azzurra che indossava, morbida sui muscoli, ed una giacca nera abbinata ad un pantalone classico. In effetti poteva benissimo apparire come un controllore.
Sospirai di nuovo e presi la mano di Cooper avviandomi alla struttura in cui avremmo seguito il corso.
Il pullman si allontanò da noi,ma il ragazzo si affacciò dal finestrino e mi guardò, sorpreso che io stessi ancora lì a fissarlo.
Mosse il capo in cenno di saluto e poi sorrise di nuovo, passandosi una mano dietro il collo.
Il mio respiro si fece più pesante e come se fossi stata scoperta in un momento molto intimo, mi voltai, contenta che Cooper non si fosse accorto di nulla.
-Pronta?-
Annuii e lo segui all’interno, mentre col cellulare inserivo tutti i particolari di quel ragazzo. Ci misi poco a trovarlo:
“Oliver Jonas Queen..”
Lessi nella mia mente,mentre mi perdevo nella sua immagine profilo di Facebook.
-Che succede?-
Spensi il cellulare fingendo un sorriso.
-Nulla.- mentii, sorridendo. –Assolutamente nulla.-
E per tutta la giornata non potei fare a meno di pensare a quei meravigliosi occhi blu.

 
Angolo autrice:
Spero di avervi incuriosite. Pubblicherò ogni nuovo capitolo nei weekend, tra sabato e domenica. :)
  
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