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Autore: Mei91    18/05/2015    8 recensioni
La giovane ed esperta guaritrice del regno di Konoha, Sakura Haruno, è da sempre stata innamorata del principe minore Sasuke Uchiha.
Ma come potrebbe una semplice plebea guaritrice aspirare in un interesse da parte del principe guerriero?
Lei, vergine e inesperta sogna di conquistare il bel tenebroso guerriero ma purtroppo sembra un sogno del tutto irrealizzabile.
Durante una battaglia, però, il principe rimane gravemente ferito e cieco a causa dello sforzo alla sua abilità oculare. La famiglia reale disperata cerca il soccorso di qualcuno che possa fare qualcosa per lui. Per Sakura quella è l'occasione che cercava da una vita: utilizzare la sua abilità di medico guaritore per poter conoscere il tanto agognato e irraggiungibile principe Sasuke Uchiha?
Genere: Fantasy, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Buon salve ragazzi, eccomi qua con una nuova storia. Si, so che avevo detto che non avrei scritto altre storie se prima non finivo quelle già attive ma non ho resistito. Pardon. Chiedo anticipatamente venia ma questa storia l’aggiorno lentamente. Chiedo di nuovo venia perché per lo stile e la trama che sto per creare in questo racconto è la prima volta che mi ci cimento e spero di non fare propriamente pena, ma leggendo libri come dire un po’ troppo storici per questi tempi, m’è venuta questa pazza ispirazione. Spero di non deludervi e buona lettura

P.S.: In questa storia i protagonisti hanno tutte le loro abilità ninja anche se di ninja questa storia ha ben poco. Spero vi piaccia lo stesso.

La vostra Mei.

 

 

 

 

 

 

Prologo

“Sakura, potrei parlati, per favore?” chiese una voce gentile alle spalle della giovane

Sakura Haruno, guaritrice del regno di Konoha, era intenta a prepararsi una fumante tazza di the quando una ragazza dai lunghi capelli biondi entrò nella stanza con passo veloce.

“Cos’è successo, Ino?”  Sussurrò la giovane guaritrice.

“Stanno partendo per la guerra!” esclamò la bionda.

La giovane distolse lo sguardo dal pentolino in cui stava bollendo le foglie di the nero e puntò i suo grandi occhi verdi in quelli blu dell’amica.

“Chi?” chiese piano la giovane dai capelli rosa. La sua espressione era serena e calma come sempre, mentre la giovane ed esuberante Ino non stava più nella pelle.

“Ma come chi Sakura! Il principe Sasuke e tuo cugino Naruto!” esclamò la bionda.

Sakura accennò un sorriso triste. Tempo addietro il cugino aveva dimostrato un grande coraggio e un valore che per un ragazzo della sua età era più unico che raro salvando la vita dell’erede al trono di Konoha, Itachi Uchiha, dall’attacco di alcuni briganti.  Non che quest’ ultimo avesse bisogno di protezione ma purtroppo in quel momento era distratto e l’intervento di Naruto era stato determinate così il padre di Itachi, Fugaku Uchiha, aveva proclamato il cugino cavaliere del re. A ventiquattro anni Naruto era già un eroe, non solo per aver salvato la vita al principe ereditario, ma dopo che il re lo aveva proclamato cavaliere, lui si era fatto grande onore in battaglia insieme a principe minore Sasuke Uchiha, venendo considerati da tutto il regno: gli eroi di Konoha

. All’inizio Naruto l’andava a trovare spesso ma con il passare del tempo i ruoli si erano ribaltati e adesso era lei ad andare a trovare lui e molto spesso, troppo spesso il motivo delle sue visite al castello del cugino era dovuta alla sua abilità di medico guaritore e quindi le toccava guarirlo dalle ferite di guerra. Ferite che a volte la facevano rabbrividire. Non se ne rendeva conto ma Naruto andava spesso vicino la morte e lei ogni volta era sempre più spaventata di restare sola.

“Ah, bene buona fortuna...” sussurrò lei, ormai stufa di vivere con l’acqua alla gola. Era spaventata a morte all’ idea che un giorno o l’altro le avrebbero riportato il corpo senza vita del cugino. Per Sakura Nasuto era tutta la sua vita, ma lui non era la sua unica preoccupazione, era anche in apprensione per il compagno di battaglia dell’Uzumaki ovvero il principe minore Sasuke Uchiha.  Naruto era disposto a morire per Sasuke e lei sotto sotto sapeva che anche il principe era disposto a morire per suo cugino. Se ne era innamorata a prima vista quando a dodici anni il piccolo principe era stato presentato alla popolazione.

Lei, bambina per com’era non ci aveva fatto caso, anche perché in quel giorno era impegnata a non farsi strattonare di qua e di là da alcuni bambini del villaggio che adoravano prenderla in giro per il suoi capelli rosa.

 

***

 

Una bambina di dodici anni se ne stava rannicchiata su se stessa mangiucchiandosi le unghia per trattenere il pianto.

“Che brutti capelli che hai!” ridacchiò un bambino.

“Ma la mamma che cosa ha fatto? Ti ha immerso nello zucchero!” rise l’altro bambino spintonandola.

“Confetto…confetto...confetto…” canticchiavano in coro i bambini. La bimba tratteneva le lacrime.

“Vi pare il modo!” esclamò poi una voce da bimbo ma al contempo autorevole. La bimba sussultò e voltò il viso di lato per vedere chi era e quando il bimbo dai capelli scuri come la pece e gli occhi del medesimo colore la guardò per poi metterle una mano sulla testa, la bambina si sentì confortata e al sicuro.

“Tu chi sei!” chiese un bimbo che poco prima l’aveva prese in giro.

“Sasuke ! Le bambine vanno rispettate!” esclamò autorevole il giovane bimbo.

“Non i confetti!” rise un altro bimbo e fu un attimo. Sasuke si era mosso talmente veloce che con una semplice mossa aveva dato un pugno allo stomaco ai due bambini facendoli accasciare a terra e per poi scappare in lacrime chiamando la loro mamma. Sasuke si voltò verso la piccola Sakura e l’aiutò ad alzarsi, per poi sollevarle il viso e asciugarle la lacrime ribelle.

“Non farti mettere i piedi in testa, i tuoi capelli sono particolari. Non permettere che ti dicano il contrario!” sussurrò il piccolo Sasuke autoritario. Sakura in quel momento sentì il cuore in gola e le guance si tinsero di rosso.

“Ciao.” concluse infine Sasuke lasciando la piccola a guardare il vuoto. Solo poche ore dopo vi fu l’annuncio del maggiordomo  della famiglia reale di Konoha che lasciò la piccola Sakura a bocca aperta.  Il bimbo che l’aveva salvata era Sasuke Uchiha, il principe minore della famiglia reale di Konoha.

***

Sakura accennò un sorriso al ricordo e di come si era innamorata del principe in un baleno. A volte invidiava profondamente il cugino che aveva la possibilità di passare gran parte del suo tempo proprio con il principe Sasuke.

“Non importa!” sussurrò Sakura all’ amica guardando fuori dalla finestra con un sorriso amaro stampato sul volto.

“Come non importa Sakura, Naruto è la sola famiglia che hai!” esclamò Ino e Sakura sorrise.

“Non è vero, ho te!” dichiarò la guaritrice togliendo dal fuoco il pentolino con l’infuso di the.

“Che c’entro io, dicevo con legami di sangue hai solo lui Sakura!” esclamò ancora la bionda.

“Uhm. Ino…” sussurrò Sakura. La ragazza si morse leggermente le labbra mettendole in tensione e rivelando il suo nervosismo.

“Dimmi.”

“Ho paura di perderlo. Non voglio soffrire… Non più” esclamò la rosa. Non voleva perdere altri membri della sua famiglia a causa della guerra, ma di certo non poteva impedire a Naruto di svolgere il suo lavoro o di rendersi utile. Quanto desiderava che la guerra finisse…ma sembrava quasi una speranza vana.

“Soffriresti di più se non lo salutassi, amica mia!” concluse saggiamente Ino. Sakura sospirò mentre il cuore le andava in gola, ma se andava da Naruto avrebbe visto per la prima volta Sasuke a una distanza di dieci metri e non di chilometri.

Decisa annuì a se stessa e corse verso il palazzo seguita da una Ino raggiante. Arrivò circa dieci minuti dopo e vide il maggiordomo della famiglia reale che stava rientrando.

“Signore…Signore.” esclamò la giovane.

“Salve signorina, mi chiami Kakashi!” sorrise cordialmente il maggiordomo. Sakura si fermò davanti a lui per riprendere fiato.

“N…Na…Naruto.” riuscì a dire la giovane tra un respiro e l’altro mentre dentro di se avrebbe voluto chiedere pure di Sasuke. L’espressione del viso del maggiordomo cambiò.  Il suo sorriso gentile scompare lasciando il posto a un’espressione di rammarico.

“Mi spiace signorina, siete arrivata tardi, sua maestà e lord Uzumaki sono partiti dieci minuti fa.” rispose il maggiordomo Kakashi. Sakura sospirò afflitta.

“Oh, grazie lo stesso.”

Voltò le spalle al maggiordomo e cominciò a camminare verso casa con Ino che le metteva una mano sulla spalla per consolarla.

 

Dalla finestra del palazzo una figura osservava la giovane dal capelli rosa e la giovane dai capelli biondi e sospirò.

“Potevano attendere altri dieci minuti. Sasuke sei proprio impaziente!” borbottò la figura. Alle spalle un uomo ridacchiò.

“Itachi sai come è fatto tuo fratello, la sua filosofia di vita è prima ci sbrighiamo meglio è! Mi chiedo come faccia a sopportarlo il giovane Naruto!” rise. Itachi rise.

“Non so padre, non so. Forse prima o poi dovremmo proclamare il giovane Naruto –santo” rise il principe ereditario seguito dal padre.

 

To be continued

Che ve ne pare come inizio è patetico vero? Bo fatemi sapere alla prossima Mei

Ps. In questa storia Kakashi non ha la maschera.:) grazie a chiunque legga e recensisca alla prossima

 

   
 
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