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Autore: astarinthefantasysky    19/05/2015    1 recensioni
Quattro ragazzi, quattro elementi. Alissa controlla l'acqua, e si è appena unita al gruppo dopo giorni di sofferenza e combattimenti. E' confusa, non si fida di nessuno, vuole risposte ma tutti la reputano troppo debole per sostenere il peso di una orribile verità. L'unico raggio di luce sono i suoi coetanei, gli altri custodi, in particolare Aiden, custode del fuoco che sembra capirla più di ogni altro. Non potrebbero essere più diversi, ma il loro legame è potente e terribilmente pericoloso.
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Dal testo:
Aiden si accorse della sua espressione terrorizzata. Sapeva anche lui come era finita l’ultima volta che Alissa aveva visto qualcuno lanciare un coltello. Le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla provocandole la solita scossa che sentiva ogni volta che si toccavano. “Ehi, non devi avere paura. Non sei come loro, non sei crudele come loro. Sei forte e sei in grado di distinguere cosa è giusto e da cosa è sbagliato. Ricordi la nostra promessa?”
Alissa annuì con le lacrime agli occhi. Doveva essere forte, doveva resitere, era una combattente, una forza della natura.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La canzone per questo capitolo è: https://www.youtube.com/watch?v=kt0g4dWxEBo&index=66&list=PLo8BvBnliKIJMN_HkvpEpxzwnS5lSbSEO
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Alissa gli buttò le braccia al collo e gli stampò un sonoro bacio sulla guancia.
“Grazie, grazie, grazieee” diceva con le lacrime agli occhi.
Aiden la staccò delicatamente. “Ehi, è a questo che servono gli amici”
“Ma come...?”                                                              
“Un telefono non rintracciabile e le pagine gialle. Vi vedete stasera ‘nel vostro posto’ anche se non ho idea di cosa voglia dire. Ti accompagno, sgattaioleremo via quando Will spegnerà le luci e speriamo di non farci beccare.”
Alissa guardòAiden piena di gratitudine e lo abbracciò.
“Andrà tutto bene, vedrai.” Le disse piano Aiden. Poi si staccò dall’abbraccio. “Dobbiamo andare a prepararci, la cena è pronta tra 1 h”
“Ok capo”

 La serata trascorse tranquilla. Arrivati al momento della buonanotte Alissa sentiva l’adrenalina nelle vene, se qualcosa fosse andato storto non li avrebbero mai più fatti uscire e addio vita sociale .

Giunti in camera Aiden e Alissa aspettarono pazientemente che le luci nella camera di Will si spegnessero. Queando finalmente la luce si spense Aiden le fece cenno che era ora di andare.
Aiden  aprì il comodino, tirò fuori una corda e la legò a un gancio di metallo nel muro.
“Ma che...?” disse Alissa.
“Miss Budino non dimenticarti che prima che arrivassi tu questa camera era mia” disse Aiden facendole l’occhiolino. “Ora lego la corda, mi calo per primo, al mio segnale scendi anche tu.”
Aiden si legò la corda in vita e fece lo stesso con Alissa.
“Vado, ci vediamo giù” e si calò dalla finestra.

Dopo un po’ Alissa sentì un fischio e si calò giù.
Nella discesa, era la prima volta per Alissa, la sua maglietta si impigliò a qualcosa e lei finì appesa a testa in giù senza nemmeno accorgersene.
Aiden soffocò una risata.
“Cosa ridi tu?! Tirami giù!!”
“Scusa...scusa , è che....è troppo divertente!” disse Aiden scoppiando in una risata.
“Shhhh, fai piano o ci sentono!”
“Ok, ok, Miss Budino stai ferma e arrivo”
Aiden si arraampicò fino dove era appesa Alissa e con un movimento veloce liberò la maglia di Alissa dal gancio a cui si era attaccata.
“Fatto, ora scendi e cerca di non fare qualche altra acrobazia, eh!” disse Aiden facendo l’occhiolino.
Alissa scese be dopo poco riuscì finalmente a rimettere i piedi a terra.
“Alè, ce l’ho fatta”

“Bene, ma non abbiamo finito , la vedi quella?”
Alissa osservò un faro che ruotava illuminando  a ruota il terreno circostante.
“Dio, questo posto è una prigione di massima sicurezza!!”
“Si, a volte lo penso anch’io. Ora veloce, guarda quello  che faccio e al mio segnale corri.”
Aiden si mise a correre nel giardino evitando il la luce del faro fino ad arrivare al cancello della villa.
Qualche secondo dopo le fece segno di correre, Alissa partì. Corse più veloce che poteva guardando Aiden che la incitava ad andare più veloce. Ovviamente, non guardando per terra, non si accorse della buca scavata dal giardiniere, inciampò e finì lungodistesa per terra mentre la luce del faro si avvicinava.

“Miseriaccia!” esclamò Alissa.
“Miss Budino, non è il momento per le citazioni di Harry Potter, alzati e corri, forza!”
Alissa si stava alzando ma la il faro di luce accorciava sempre di più la distanza che li separava, ad Alissa mancava pochissimo per raggiunger l’area sicura ma non avrebbe mai fatto in tempo.
Con un balzo Aiden si lanciò verso Alissa finendole addosso ma riuscendo a spostarla dal faro che qualche secondo dopo raggiunse l’area in cui s trovava la buca.

“Ahia!” si lamentò Alissa.
“Prego, eh”
Si sbroglairono un po’ dal groviglio di braccia e erba in cui si trovavano rimanendo sdraiati l’uno di fronte all’altra.
“Sei la persona più imbranata che io conosca” sussurrò Aiden.
“Gne, gne”
Si misero entrambi a ridere.
“Ehi ma a me piace” rispose Aiden sottovoce facendo arrossire Alissa che rise nervosamente.
Si trovavano vicini, decisamente troppo vicini, Alissa poteva sentire il respiro di Aiden a pochi centimetri dal suo viso, si sentiva come se una carica di energia elettrostatica li stesse avvolgendo.
Se uno dei due si fosse mosso di qualche centimetro...
Aiden si scostò, imbarazzato. “Hem...è ora di...andare...”
“Oh, si certo, scusa, andiamo”
Si alzarono entrambi frettolosamente.

Scavalcarono il cancello ed entrarono nella macchina di Aiden.
“Dove la porto signorina?”
“Se ti aspetti una citazione di Titanic in risposta mi dispiace ma non sarà quella. Spiaggia di Santa Monica, grazie”
“Che delicatezza...ok, si parte!”
Giunti allaspiaggia di Santa Monica scesero dalla macchina ed Alissa fece strada ad Aiden verso il ‘loro posto’.
“Sentiti onorato mio caro, nessuno è mai stato qui prima al di fuori di me, Peter ed Amy.”
“Oh, lo sono. E’ un grande onore per me signorina.”

Alissa scostò le foglie di palma e fece entrare Aiden.
Si sentirono dei rumori di passi.
“Chi è? Alissa sei tu?” disse una voce nell’oscurità.
Aiden accese la torcia che aveva portato con sè illuminando un ragazzo alto e biondo.

“Peter!!!!”
“Oh mio Dio Alissa!”
Alissa strinse Peter in un abbraccio stritolatore.
“Non sai quanto mi sei mancato, pensavo di non rivederti più!”
Peter aveva le lacrime agli occhi, Alissa non lo aveva mai visto piangere.
“Pensavo fossi morta! Ho visto la casa bruciare e tu, tu non c’eri più, avevi detto che saresti andata a pranzare a casa e poi non sei più tornata e poi il funerale, il funerale...”
“Shhh, va tutto bene. Sono qui, qui con te.” Era strano dover consolare Peter, per tutta la sua vita era stata Alissa a dover essere consolata da Peter, ricordava bene gli infiniti pianti per i genitori e lui che la calmava.
“Non posso crederci. Come, come è successo?”
“Non posso dirti nulla. Mi dispiace.”
Non aveva mai visto Peter così, le occhiaie, il viso segnato dalle ore arretrate di sonno, i capelli arruffati e il viso che sembrava perso.
“Ma tu stai bene?”
“Si, credo di si.”
Non le credeva.

“Isaac e Lidya?”
“Loro...loro sono...” Alissa abbassò lo sguardo.
“Oh, no. Ti prego dimmi che non è vero.”
Alissa lo guardò negli occhi, Peter capì.
“Hem...lui è Aiden, un mio...amico” disse Alissa indicando il ragazzo.
“Ciao” disse Aiden teso.
“...ciao” rispose Peter.
“Amy? Dovrebbe essere tornata. Sta bene? Come l’ha presa?”
“Oh, Alissa tu non sai cos’è successo? “
Alissa si fermò. Cos’altro poteva essere successo?

“La hanno rapita. Mentre tornava a casa dalle vacanze, due giorni fa. Era tornata indietro da sola per venire al funerale, nel tragitto in macchina qualcosa l’ha fermata e la hanno rapita. Mi ha chiamato per chiedermi aiuto mentre...mentre la stavano picchiando, ha detto che erano dei ragazzini e che sembravano selvaggi, che appartenevano a una certa organizzazione e che chiedevano di te...poi è caduta la linea e non l’ho più nè sentita nè vista. La sarei andata a cercare se solo...se solo non fossero venuti anche da me è ntre giorni che mi cercano, io continuo a scappare ma non mi danno mai tregua, non sembrano umani, sono terrificanti...”
Alissa si mise le mani nei capelli. Non poteva crederci, non poteva credere che avessero fatto questo ad Amy, per colpa...sua come sempre. Le lacrime incominciarono a rigarle le guance. Aiden, Aiden lo sapeva, ne era sicura, lo aveva visto parlare con Will mentre lei scendeva dalle scale, e aveva visto come si fossero fermati non appena la avevano vista. “Dispersi” è stata l’unica parola che era riuscita a captare.
Voltò la testa verso Aiden.

“Tu...tu, sapevi tutto non è vero?”
Lui la guardò, gli occhi tristi il viso sofferente ma ad Alissa non importava.
“Te lo avrei detto...volevo solo aspettare che...”
“Che la uccidessero?!?! Così sarebbe stato troppo tardi per fare qualsiasi cosa?! Così non avrei potuto disubbidire alla vostra stupida organizzazione?! Chi credi che io sia?!  Come ho fatto a fidarmi di te...”
“Alissa non dire così...” disse Aiden cercando d avvicinarsi a lei.
“Non mi parlare! Stai lontano da me!” urlò Alissa arretrando.
“Alissa cerca di calmarti..la tua rabbia...sta attirandi i Disp-”
“No! Non mi calmo! Hai tradito la mia fiducia! Pensavo di potermi fidare di te...”
“Alissa, perfavore, odiami se vuoi ma calma la tua rabbia. Stai ingrossando il mare e la tua rabbia ha bruciato l’anti odorante, stai liberando un profumo percepibile per chilometri e tra poco i Dispersi saranno qui!” disse Aiden afferrandole un braccio.
“N-O-N   L-A   T-O-C-C-A-R-E” disse Peter a denti stretti.
“Stanne fuori” sibilò Aiden in risposta.
“Che vengano! Così potranno scambiarmi con Amy! Non vale più la pena stare qui...”

“Alissa non sai di cosa sono capaci...ti tortureranno, faranno degli esperimenti su di te...non posso permetterlo. Sei indispensabile per me quanto per l’equilibrio della terra”
“Ally, non so cosa voglia dire il tuo amico ma nemmeno io posso permettere che questi tizi ti prendano. Per quanto questo tizio mi stia antipatico devo dirti che sono d’accordo con lui” aggiunse Peter.
“Dobbiamo sbrigarci, li sento vicini...” disse Aiden preoccupato.
Ma Alissa era in stato di shock, piangeva e tremava, non sembrava accorgersi di quello che le stava accadendo intorno.
“Andate, lasciatemi qui...”
“No tu vieni con noi.” Rispose Aiden secco.
“Alzati, forza.” Le disse Peter dolcemente.
Alissa provò adalzarsi ma non riuscì a reggersi in piedi, cadendo dopo pochi secondi.
Peter si avvicinò e la prese in braccio. Aiden gli scoccò un’occhiataccia.
“Bene, andiamo” disse Aiden sempre più nervoso.

Mentre si stavano preparando ad usccire dalla cappana una voce proveniente da un angolo li fece rabbrividire:
“Dove pensate di andare? Noi siamo appena arrivati...”

E un gruppo di ragazzini con vestiti stracciati e viso insanguinato irruppe nella capanna.

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Ciao!!!! Sono tornata finalmente!!!
Ho deciso di farvi una sorpresa: metterò dei link con delle immagini di persone che io vedo come i personaggi della storia. (ne metterò due così potrete scegliere quale vi sipira di più)dovrete adattare il colore dei capelli e degli occhi ahahahah
Prontiiii.....
Alissa
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Aiden
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Peter
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Boras
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Gaia
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Will
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Amy
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http://www.wdonna.it/wp-content/uploads//2013/12/Taylor-Momsen.jpg
NOTA IMPORTANTE:
Mi riferisco al viso in foto, non alla persona in generale.
Spero questo capitolo vi sia piaciuto, a presto!
astarinthefantasysky
 
                                                                     
  
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