II Capitolo
Sono riuscita ad arrivare alla stazione eppure ho un brutto presentimento. Mi dirigo alla biglietteria,
dubito che alle undici passate ci sia un treno in partenza, ma provo lo stesso.
C'é un treno in partenza per Magnolia. Da bambina ho sempre fantasticato di andare nella capitale
della magia e di unirmi ad una gilda. Ma quando é morta la mamma tutto é diventato cupo e tetro.
Decido lo stesso di prenderlo. Mi siedo su una panchina ad aspettare il treno. Non c'è nessuno, sono sola. Mi stringo la borsa e mi guardo attorno. C'é un palo della luce ad ogni pilastro. Tira un' aria fredda.
Finalmente il fischio del treno si fa sentire. Mi alzo in piedi e mi metto dietro la linea gialla.
Dopo pochi minuti il treno si ferma. Lo sportello si apre. Entro e inizio a cercare un posto,
lo trovo subito poiché il treno è vuoto o quasi. C'è un gruppo di ragazzi seduti davanti.
Uno di loro mi guarda per poi ritornare a fissare davanti e a parlottare con gli altri.
Mi siedo in fondo distante da loro. Metto la borsa in grembo e guardo fuori dal finestrino.
" Mamma... forse era un sogno ma... sono convinta che tu mi abbia aiutato."
Sospiro. Appoggio la testa contro il vetro e chiudo gli occhi.
....
<< In arrivo a Magnolia. In arrivo a Magnolia. >>
La voce metallica mi fa aprire gli occhi. Guardo fuori dal finestrino e c'è l'alba.
"Che ore sono? "
Guardo di fianco a me e vedo una ragazza dai capelli rossi e lunghi, gli occhi scuri .
La parte superiore di un'armatura, una gonna blu a pieghe e degli stivali alti sotto il ginocchio.
E sul sedile affianco c'è un gatto blu " Lo sembra solo dalle orecchie però... " che dorme.
La parte superiore di un'armatura, una gonna blu a pieghe e degli stivali alti sotto il ginocchio.
E sul sedile affianco c'è un gatto blu " Lo sembra solo dalle orecchie però... " che dorme.
" Un gatto blu..?" Fisso il gatto, la ragazza con la coda dell'occhio mi nota.
<< Cosa c'è? Ti serve qualcosa? >>
Sobbalzo e incrocio i suoi occhi con i miei. << No... Cioè, si. Sai che ore sono?>>
<< Si. Le cinque e dieci.>>
<< Ah Grazie. >> mi volto verso il finestrino.
<< Ehi! Hai la giacca sporca di sangue.>> esclama la ragazza.
Mi volto a guardarla. << ... Non é niente. >> dico mettendo le mani come a fermarla.
Le si alza e si avvicina.
Le si alza e si avvicina.
<< Fammi vedere.>> dice con uno sguardo minaccioso.
<< Non è niente ti dico.>> le rispondo .
Lei non si muove. Sospiro e mi volto verso il finestrino. Si siede e mi toglie la giacca, con la coda dell'occhio noto una grossa macchia rossa sulla giacca.
<< Cosa ti é successo?>>