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Autore: Letty Cullen    19/05/2015    2 recensioni
Isabella frequenta l'ultimo anno di Liceo Artistico. Ha 5 grandi amici con i quali è cresciuta e dai quali non si separa mai, uno in particolare..ma quando meno te lo aspetti le cose possono cambiare,forse non sempre in meglio.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao ragazze/i, scusate l’immane ritardo, mi dispiace non essere riuscita a rispettare la promessa di postare almeno un po’ regolarmente. Vi lascio al capitolo e spero vi piaccia almeno un po’. Kiss.

Bella
Sono seduta sul letto in camera mia e penso. I giorni seguenti sono trascorsi nella noia e a tratti nel silenzio. Per non dare troppo nell’occhio ho cercato di comportarmi come sempre ma alle volte è stata dura. Oggi è venerdi e come ogni venerdi sera ci ritroviamo tutti a casa degli Hale per la nostra festicciola. Non ho proprio la voglia e la forza di andare ma so che devo farlo. Non so se le ragazze sospettano qualcosa,per ora non mi hanno fatto domande ma so che il mio comportamento di questi ultimi 4 giorni è stato effettivamente strano: strano perché non parlavo molto,strano perché non ridevo molto e in piu’ erano risate quasi sforzate,strano perché ho evitato in ogni momento e in ogni modo possibile di incrociare lo sguardo di Edward.
Edward.
Dio mio quello che è successo lunedi non sarebbe mai dovuto accadere,non me lo sarei mai aspettato. Non dico che non mi sia piaciuto,sarei ipocrita,ma lui è il mio migliore amico,gli voglio un bene dell’anima e farei di tutto per lui ma è un amico e non voglio assolutamente che il nostro rapporto si rovini. Abbiamo condiviso tante esperienze in passato,belle e brutte;siamo stati piu’ di una volta al mare insieme da bambini e piu di una volta l’ho visto senza costumino in spiaggia,come lui ha visto me;abbiamo sofferto insieme e ci siamo fatti forza quando un nostro compagno di scuola è venuto a mancare a causa di una malattia.Ci siamo presi in giro deridendoci per le nostre manie di ragazzini. E poi abbiamo riso a crepapelle per tutti gli scherzi fatti ad Emmett,per le volte che prendevamo i biscotti al cioccolato appena fatti di Esme e ci abbuffavamo fino a farci venire il mal di pancia. Questi siamo noi,questi siamo Edward ed io e non voglio pensare un giorno a tutto cio’ ed avere dei rimorsi.
Mi alzo dal letto a malincuore,la mia stanza è l’unico posto in cui mi sento me stessa,in cui mi sento protetta,in cui mi sento a casa. Stasera no ho proprio voglia di niente, neanche di vestirmi senza cozzare con i colori quindi afferro dall’armadio un paio di shorts fantasia e un top viola; non fa caldissimo stasera ma credo che in giardino dagli Hale la temperatura sara’ comunque equatoriale.
Infilo le prime infradito che trovo,prendo la borsa e scendo.
I miei genitori sono a un gala’ di beneficenza insieme agli Hale e ai Cullen,sarei rimasta in casa da sola a fare strani pensieri e non era il caso. Pero’ anche passando la serata insieme a loro,non so quanto mi faccia bene.
In pochi minuti raggiungo casa di Rose e Jasper e mi stupisco di essere la prima in quanto non vedo parcheggiate le 3 biciclette degli altri amici.
Suono il campanello e la voce squillante di Jasper mi risponde al citofono aprendo il cancelletto di ferro e invitandomi ad entrare.
Il giardino d’ingresso di casa Hale è bellissimo:c’è un salice piangente sulla sinistra vicino al quale si trova un salottino di cemento mentre a destra,in cerchio, ci sono le statuine di Biancaneve e i sette nani. Il viottolo che conduce alla porta di casa è composto da sassi incastrati tra loro e ben posizionati,ai bordi come illuminazione si trovano dei lampioncini bassi. L’erba del prato tutt’intorno è perfettamente curata e pulita. I signori Hale tengono molto al loro giardino. Raggiungo l’ingresso e mi apre la porta una sorridente Rosalie.
“Ciao Bella,benvenuta,stasera sei la prima”
“Ciao Rose si ero a casa da sola e ho pensato di raggiungervi prima”
“Brava hai fatto bene,vieni andiamo di la’”
Mi fa entrare e mi precede verso la piscina.
Jasper sta armeggiando con la griglia e appena mi vede si avvicina per salutarmi.
“Ciao Bella,sei arrivata presto. Posso offrirti qualcosa da bere mentre aspettiamo i soliti ritardatari?”
 “Ti ringrazio Jasper,un po’ di succo d’arancia andra’ benissimo”
Prendo il bicchiere che mi offre e mi siedo su uno sdraio a bordo piscina.
Persa come sono nei miei pensieri non mi accorgo che Rosalie si è avvicinata e mi sta fissando. Mi ha quasi spaventata.
“Rose mi hai quasi spaventata” le dico cercando di essere il piu’ naturale possibile ma so che adesso iniziera’ a farmi domande. “Bella,vuoi dirmi che diavolo ti succede? E’ tutta la settimana che sei su un altro pianeta,parli poco,ridi ancora meno,non mangi e sei schiva quanto un riccio. Si puo’ sapere che hai?”

Eccolo il generale Rosalie Hale in persona. Sto per inventarmi una scusa qualsiasi quando suonano al citofono: non so se vengo salvata o devo ritenermi ancora piu’ nei guai in quanto conosco benissimo chi c’è dall’altra parte della porta.
Ora si che è l’inizio della fine.
Entrano tutti,in fila indiana. Io me ne resto dove sono in attesa di occhiatacce varie.
La prima ad entrare è Alice,esuberante come sempre,mi corre incontro e mi abbraccia salutandomi.
Dietro c’è Emmett.
“Oh ciao Bellina,come sta.. oh diamine ma ti si è rotto lo specchio a casa, Bellina? Come caspita ti sei vestita?”
Ecco lo sapevo, Alice non ha detto niente sul mio abbigliamento pero’ ci si mette lui.
“Emmett siamo tra noi,non serviva essere in ghingheri”
“Oh oh oh ma proprio tu dici queste cose,che sei sempre tutta perfettina?”
Mi sta facendo innervosire,se bisogna fare una questione del mio scarso senso dell’abbigliamento di stasera e incentrare quindi la serata su di esso,allora me ne torno a casa. In piu’ nessuno fiata ma sento addosso gli occhi di tutti tranne che di Lui.
“Credo che il mio abbigliamento e tante altre cose di me non ti riguardino” sbotto improvvisamente.
Alle mie parole segue il silenzio. Sono stata davvero stronza, Emm non se lo merita ma stasera gira male,gira proprio male e per ogni cosa potrei farne una questione.
Li ho zittiti, tutti. Ma non mi sento a mio agio.
 Poi Alice mi salva dall’imbarazzo piu’ totale.
“Oook vieni Bella, Rosalie e io volevamo un consiglio per il nostro portafoto”
Siamo nella camera di Rose e mi fanno sedere sul letto. Chiudono la porta a chiave e accendono lo stereo rivolgendo le casse verso la porta.
“Ok,adesso svuoti il sacco per favore” mi dice battendo un piede per terra.
Ecco il generale in seconda Alice Cullen.
Poi penso.
Non so se posso dirglielo, lui si arrabbiera’.
Non so se voglio dirglielo, alla fine è una cosa molto personale ed è mia ed è stato un errore.
Non so se devo dirglielo, è sempre suo fratello e noi siamo amiche. Oh sai Alice tuo fratello,nonché il mio migliore amico o meglio dovrei dire ex migliore amico,beh mi ha baciata e il fatto è che mi è piaciuto e pure tanto direi.
Alla fine l’onesta’ che sta in me decide di uscire ma non avendo dimestichezza con queste cose decido di sganciare la bomba e pagare le conseguenze. “Edward mi ha baciata e a me è piaciuto tanto”
“Oh ecco ci voleva molto a dire che Ed…. aspetta Cosa? Chi? Quando? Dove? Perché?” urla sbarrando gli occhi
“Mi ha baciata 2 volte, Edward, lunedi, nel giardino della scuola, perché devi chiederlo a lui.”
Mentire non mi piace ma quella parola non riesco a farla mia e usarla per NOI due.
“Oh santo cielo ecco perché ho passato una settimana d’inferno con lui che girava per casa come uno zombie.”
“E quale sarebbe il problema?” Rosalie tu si che vai subito al sodo.
“Siamo amici e io non voglio rovinare la nostra amicizia”
“Non si rovinera’ niente se ci andate piano” sospira Alice
“Ma è proprio genetica questa allora,anche lui l’ha detto. E comunque è cosi, io non voglio iniziare niente per non rovinare niente con lui”
“Bella ma ti sei resa conto che si è gia’ rovinato qualcosa?” Colpita e affondata.
Rosalie ha sempre ragione.
“Va bene dai ragazze,torniamo di la’ altrimenti ci danno per disperse. Continueremo questo discorso con calma domani dopo scuola” è Alice a parlare adesso.
“Grazie ragazze”
Torniamo in piscina e sentiamo i ragazzi borbottare…
Mentre le ragazze parlano i ragazzi parlano
Edward
“Oddio non so cosa aveva Bella prima ma mi ha quasi offeso. Se non sospettassi che c’è sotto qualcosa direi che si è trasformata in una zitella acida e arcigna.”
“Emmett non prendertela,magari ha litigato con la madre,lo sai che ogni tanto le capita,poi si è sfogata su di te, tu che dici Edward? Edward?”
Non mi ero neanche accorto che parlava con me,pensavo al comportamento di Bella e che è colpa mia se ha risposto male ad Emmett.
“Ah si si scusate si secondo me hai ragione Jasper,puo’ essere cosi si”
“Ma che avete tutti oggi? Prima Bella con i suoi problemi ora tu con i tuoi pensieri, dì c’entrera’ mica una donna eh? Ti sarai mica innamorato eh?”
Emmett non sa mai farsi i fatti suoi pero’ è proprio un indovino. E se il detto –Chi tace acconsente- è verita’, beh allora io ho appena acconsentito. E mi sono fregato da solo.
E Emmett ovviamente non perde occasione per ficcanasare.
 “Ma dai!! Chi è? La conosciamo? Come si chiama? Quando la vedremo?”
“Emmett per favore smettila e comunque sì la conoscete e l’avete gia’ vista”
Mi vorrei maledire da solo e affogare Emmett in piscina e mi sto alzando per fargli fare almeno un bagnetto quando ritornano le ragazze. Speriamo che adesso si calmi un po’ in loro presenza. Ma il peggio deve ancora venire.
Bella
In giardino i ragazzi sono tutti in piedi,a bordo piscina. Emmett parla a voce alta e gesticola con Edward finchè quando ci vede esclama
“Ehi ragazze sapete la novita’, Edward è innamorato!”
Mi si gela il sangue e mi irrigidisco a dismisura. Sono i miei amici e non devo vergognarmi ma adesso mi sento proprio fuori luogo,vorrei scappare via e non tornare piu’.
Le ragazze non danno troppa importanza alla notizia per evitare che vengano fatte battute spiacevoli. Ma il discorso della serata adesso è questo e Emmett non demorde.
“Allora, ci ha detto che la conosciamo e che l’abbiamo gia’ vista.. dunque in questo periodo non ci sono ragazze che gli girano attorno pero’..”
Mi sento male, sta per accadere l’irreparabile e nessuno fa niente per evitarlo. “..tranne la mia Rose,sua sorella Alice e resta Bella..”
Al sentire il mio nome sobbalzo richiamando ovviamente l’attenzione di tutti.
Seguono attimi di silenzio in cui Emmett sposta lo sguardo da Edward a me,da me a Edward.
“E dai Edward sara’ mica lei,sara’ mica Bella?”
Quando lo ripete mi sento davvero svenire e tutti gli occhi sono su di me,questa volta anche i SUOI.
Alzo il viso e incontro quei due smeraldi che mi fissano quasi come per chiedermi scusa. E allora faccio quello che avrei dovuto fare prima,prendere la porta e uscire,scappare via lontano e lasciarmi questa serata alle spalle.
Prendo la bici,non so neanche io dove sto andando,pedalo e continuo a pedalare finchè mi ritrovo nella piccola radura poco distante dal nostro quartiere. E’ buio ma non ho paura,sono stata qui tante volte con Edward,quando litigavamo con i nostri genitori e mi sento come a casa.
Mi siedo appoggiando la schiena contro la NOSTRA roccia sulla quale da bambini avevamo inciso i nostri nomi.
Non avrei mai immaginato che potesse succedermi una cosa cosi e mentre penso mi lascio scivolare fino a sdraiarmi sul prato.
Guardo il cielo: ci sono cosi tante stelle,brillano e sembrano cucite su di un enorme mantello blu. Rimango a fissare quell’immensita’ fino a che senza accorgermene mi addormento.
Non so quanto tempo è passato ma dal niente sento dei rumori intorno a me,delle voci ovattate.
“..si di qua di qua sono sicuro”
“..fai luce,di piu’ verso destra..”
Le sento avvicinarsi ma non ho paura. Si avvicinano sempre di piu’ finche’ sento
“Eccola eccola l’abbiamo trovata”
“La prendo io,è solo colpa mia se questo è successo”
Riconosco la sua voce,riconosco la voce di Edward.
“Edward,Edward”
“Si Bella sono io,è tutto finito, vieni ora ti riporto a casa cosi potrai riposare”
Il mattino dopo..
Mi sembra di avere gli occhi incollati,non si vogliono aprire. Sento dolori alla schiena e la testa sembra voglia scoppiarmi.
Di colpo mi tornano alla mente gli avvenimenti della sera precedente e mi sento cosi in ansia e infastidita.
La camera è completamente illuminata e tutto questo chiarore è abbastanza fastidioso ma non mi accorgo comunque di una presenza nella stanza. Quindi mi copro il viso con un braccio e allungo le gambe sotto le lenzuola.
“Ciao Bella” Al sentire quella voce mi rizzo sul letto,a dir poco sorpresa. Volto leggermente la testa e lo vedo. E’ accanto alla finestra,le braccia incrociate ed è bellissimo e.. ok Bella basta.
“Ehi ciao ma,ma.. che ci fai tu qui?”
“Volevo vedere come stai”
“Mi sento un po’ stordita ma sto bene grazie”
Mentre parlo mi fissa con quei suoi smeraldi che sembrano trapassarmi. So cosa sta pensando e ho paura di quello che potra’ dirmi. Infatti…
“Senti Bella io volevo chiederti scusa per quello che è successo ieri sera e..”
“Edward non devi scusarti,sarebbe successo prima o poi,i nostri amici sono intelligenti e ci conoscono come le loro tasche,lo avrebbero scoperto”
“Si ma io non ho fatto niente per limitare i danni e ..”
“Ehi Edward ascoltami non devi piu’ angosciarti, è tutto a posto,da oggi tornera’ tutto come prima”
Pronuncio queste parole con convinzione ma so che per lui non cambiera’ niente nei miei confronti.
“Niente tornera’ piu’ come prima e lo sai anche tu” sussurra mentre si avvicina al letto
“Edward sai come la penso e non..”
“Bella io non posso reprimere i miei sentimenti, per me non sei piu solo un amica,una compagna di scuola,una confidente sei molto di piu’,io non posso negare questo,io non posso fare finta di niente e frenare la voglia che ho di abbracciarti,di stringerti,di baciarti” si avvicina ancora
“Io non posso,non ce la faccio e soprattutto non voglio. Aspettero’,ti aspettero’ finchè anche tu non ti accorgerai dei sentimenti che provi, fino a quando smetterai di nascondere la testa sotto la sabbia.”
Non voglio ferirlo ma deve rendersi conto che non ci sara’ mai un NOI. Non cambiero’ idea,mai.
“Aspetterai in vano Edward,mi dispiace. Ed ora se non ti dispiace mi faccio una doccia e poi esco un po’”
“Ok tolgo il disturbo. Ci vediamo lunedi a scuola,ciao”
Mi guarda ancora un attimo e poi esce dalla stanza. Mi sento cosi in colpa, cosi dispiaciuta. Sento un buco nello stomaco come se fossi stata svuotata. Io non riusciro’ mai a farlo desistere mentre lui sara’ sempre pronto a provarci a farmi cambiare visuale. L’unica soluzione che vedo adesso è quella di mettere un po’ di distanza tra Edward e me e di conseguenza tra i miei amici e me. Sara’ doloroso e forse non servira’ a niente. Gli ho detto che da oggi tornera’ tutto come prima ma forse ho sbagliato,forse non tornera’ piu’ come prima. No, niente potra’ essere come prima. Questa giornata non poteva cominciare peggio di cosi.
Decido di farmi una doccia e uscire per andare al parco a prendere un po’ d’aria. Le altalene del parchetto dietro casa sono tutte libere; mi siedo sulla prima e inizio a dondolarmi dolcemente. Ricordo quando da bambina venivo qui con Edward e ci passavamo interi pomeriggi,quando caddi sbucciandomi un ginocchio e lui me lo fascio’ con un fazzoletto. Oddio Edward,Edward e ancora Edward,devo smetterla di continuare a pensare a lui,di continuare a ricordarlo. E’ tutto finito,tutto anche la nostra amicizia. Avevo cosi paura di rovinare il nostro rapporto che cercando di proteggere la nostra amicizia da qualcosa di piu’ grande ho finito col distruggere tutto per davvero, mi si è rivoltato tutto contro. Sono a pezzi,avevo una vita felice,degli amici meravigliosi e avevo qualcosa di piu’ con una persona con cui ora non so come comportarmi. Sarebbe cosi facile abbandonarmi e vivere quello che effettivamente c’è tra lui e me; lo so e lo sento anche io. Sarebbe forse la cosa migliore da fare? Ogni cosa sarebbe perfetta e senza problemi? Non so,adesso sono molto confusa. Sento il telefono vibrare in tasca, lo estraggo e vedo che è Ellie, una mia vecchia compagna di scuola. Rispondo subito.
“Ciao Ellie ma che bello sentirti,come stai?”
“Ciao Isa sto bene grazie e tu? Mi mancavi cosi tanto che ho pensato di chiamarti,ma ti distrurbo? Sei occupata?”
“Oh no no Ellie sono liberissima e poi per te lo sono sempre. Novita’? Di cosa vuoi parlare?”
“Beh ecco vedi i miei genitori sono a New York per lavoro e mio fratello ed io non volevamo restare a casa da soli quindi li abbiamo seguiti.”
“Ehi ma è bellissimo cosi vi fate una vacanza e ne approfittate per visitare New.. ehi aspetta, hai detto New York? New York? Sei a New York e.. cosa aspettavi a dirmelo?”
“Beh te lo sto dicendo adesso,no?” ride
“Quando possiamo vederci? Mi farebbe piacere stare un po’ insieme”
“Che ne dici se ci vediamo stasera,passo a prenderti io,penso di ricordarmi ancora il tuo indirizzo. Facciamo per le 20? Il posto sceglilo tu.”
“Ok, per le 20 è perfetto, a dopo allora. Ciao!”
“Ciao!”
Riattacco felice per quella telefonata e per la serata che mi aspetta. Mi è mancata molto la sua amicizia in questi anni e nonostante ci vedessimo 2/3 volte l’anno,siamo sempre rimaste amiche. Non faccio in tempo a riporre il telefono in tasca che squilla di nuovo. E adesso chi è. Guardo il display, è Alice. Rispondo malvolentieri,non mi va di sentire prediche ma glielo devo.
“Ciao Alice,dimmi”
“Ciao Bella ti chiamo per sapere come stai..” mi sembra un po’ in imbarazzo,molto strano per una come Alice
“Sto bene Alice grazie,sono uscita a prendere un po’ d’aria fresca” è una mezza verita’ il fatto che io stia bene ma non ho voglia di parlarne tanto meno per telefono
“..e per chiederti se ti va di uscire stasera,un’uscita di sole donne”
La sua proposta mi lascia spiazzata, io ho gia’ un impegno per stasera.
“Ti ringrazio Alice ma per questa sera ho gia’ un impegno. Esco con Ellie,è a New York per una settimana.”
“Ellie,davvero? Beh allora sara’ per un’altra volta, buon divertimento e salutamela tanto. Noi ci vediamo lunedi a scuola. Un bacio,ciao”
“Certo,ciao a lunedi”
Non ha insistito e questo mi è sembrato strano,mi ha dato appuntamento a lunedi a scuola quindi penso che non passera’ a casa a prendermi ne’ verranno gli altri,ci troveremo direttamente a scuola.
Vado a casa è meglio,mangero’ qualcosa,faro’ i compiti e poi mi preparero’ per stasera. Ho bisogno di svagarmi altrimenti rischio di impazzire.
Sono quasi le 19 e io sono quasi pronta.
Ho indossato un vestitino color cipria e un paio di ballerine, la pochette, un trucco leggero e via. Ellie suona al campanello in orario perfetto e la trovo bellissima.
“Ciao Bella anche tu sei uno schianto! Spero che mi perdonerai Bella..
” Non capisco a cosa si riferisca.
“Non capisco Ellie, per cosa dovrei perdonarti?”
“Ecco vedi non siamo sole stasera, c’è anche mio fratello con noi”
Oddio suo fratello? Quel gran pezzo di ragazzo palestrato che sembra appena uscito da una copertina di modelli? Ok stiamo calmi.
“Oh no Ellie sara’ divertente,non devi preoccuparti” io invece un po’ mi preoccupo.
“Oh bene perfetto;vieni andiamo ci sta aspettando in macchina.”
Percorro quei pochi metri con un po’ di agitazione e quando salgo in auto esplode di peso.
“James lei è Isa,te la ricordi? Eravamo a scuola insieme”
“Certo che mi ricordo,come si fa a dimenticarsi di una sbadata come lei? Ahahah scherzo Bella,è un piacere rivederti,come stai?”
Starei meglio se Ellie fosse venuta da sola o mi avesse avvisato cosi mi sarei preparata per questo incontro o ancora meglio avrei avuto il tempo per inventare una scusa e non presentarmi.
“Ciao James è sempre un piacere vederti e sto bene grazie”
“Bene principesse,dove devo portarvi?”
Indico la strada,stasera andiamo al Piper.
Il parcheggio è gia’ gremito ma troviamo ugualmente un posto.
Entriamo e ci sediamo al nostro tavolo;non ho molta fame ma ordiniamo comunque qualcosa.
In attesa delle bevande James inizia a fare qualche domanda. Mi chiede cosa studio, quali sono i miei hobby,se ho un ragazzo. Ecco questa se la poteva pure risparmiare. Rispondo gentilmente e in modo prolisso alle prime 2 domande cercando di fargli dimenticare la terza ma non serve a niente. “Bene,sembra molto interessante la tua vita ma non hai risposto ad una domanda,quella piu’ importante”
“Dai James smettila se Isa non ti ha risposto vuol dire che non ne vorra’ parlare”
Oh santa Ellie!
“Ma dimmi Bella, quel ragazzo, quel gran figo di cui mi parlavi,Edward,è ancora disponibile?”
Al sentire quel nome quasi mi strozzo ma cerco di non darlo a vedere.
“Mh Edward,il mio amico,si credo di si”
“Ok”
Arriva la nostra ordinazione e la serata continua piacevolmente fino a quando dalla porta d’ingresso del Piper vedo entrare Alice,Jasper,Rose,Emmett e per ultimo Edward.
“Merda”
“Che dici Bella?”
“Oh no no niente è che devo andare un attimo in bagno,torno subito Ellie”
Mi alzo svelta dal tavolo facendo attenzione a non inciampare,mi dissolvo tra la folla e scompaio in bagno.
Ok,respira.
Mi guardo allo specchio e poi penso. Ma che diavolo sto facendo,perché mi nascondo. Non ho fatto niente di male ad uscire con loro e non devo vergognarmi. Cerco di calmarmi un attimo e poi esco,ritornando al mio tavolo.
“Bella,tutto bene,sei cosi pallida.”
“Mhh si si Ellie non preoccuparti”
“Bella,non sai chi è appena entrato da quella porta”
Oh si vorrei dirle,lo so bene.
“Il tuo amico Edward”
Il mio ex-amico,il mio ex-tutto,il mio niente-Edward.
Annuisco senza dar troppo peso e sorseggio un po’ del mio drink.
La serata continua tra le mie mimetizzazioni, le risate e gli sguardi furtivi che lancio alla pista, conoscendo Edward dovrebbe esserci sopra gia’ da un po’. James non mi stacca gli occhi di dosso,non è fastidioso no,è un caro ragazzo ma io non sono in cerca di un fidanzato.
Poi,come un fulmine a ciel sereno lui mi invita a ballare.
La musica che suonano qui ti impedisce di stare ferma seduta ad un tavolo,solo che io non voglio farmi vedere dai miei amici.
Oh al diavolo,che ti frega Bella,lo sanno che sei qui,hanno visto Ellie e Alice sa che uscivi con lei.
Accetto l’invito di James e inizio a ballare con lui.
E’ davvero bravo e mi trovo bene con lui. Ci stiamo divertendo tanto, una canzone dopo l’altra e ho perso la cognizione del tempo. Uno sguardo al nostro tavolo e trovo Ellie intenta a parlare con un ragazzo. Sono contenta almeno non si annoia troppo.
La musica cambia e per questo lento dobbiamo stringerci un po’.
Sono in imbarazzo e lui sembra accorgersene cosi mi accarezza la schiena dolcemente. Poi avvicina le labbra al mio orecchio e mmi sussurra
“Quanto sei bella Isa”
Non mi posso vedere ma so di arrossire.
Stringe forte la presa sulla mia schiena e mi attira ancora di piu’ a se. E’ una strana sensazione ma mi sento bene.
Dondoliamo cosi fino alla fine della canzone. Il pezzo dopo è piu’ movimentato, suonano Danza Kuduro.
Stiamo ballando vicini e alla fine di una piroetta,non riuscendo piu’ ad afferrare la sua mano,vado a sbattere contro un petto duro e scolpito.
Due mani mi afferrano dolcemente per sostenermi. Sto per chiedere scusa mentre alzo il viso e in quel momento non vorrei mai essere uscita di casa stasera.
E’ Edward.
“Scusami Edward,non volevo,non ho fatto apposta,scusa”
“Non devi chiedermi scusa Bella,tutto bene?”
Annuisco e mi rendo conto che mentre tutti intorno a noi ballano,qualcuno alle nostre spalle ci osserva.
“Oh Edward lui è James,il fratello di Ellie,James lui è Edward”
“Ah tu sei il famoso ragazzo, il famoso pezzo di figo di cui parlava mia sorella? Piacere allora”
Edward si irrigidisce e capisco che forse è meglio se torniamo a sederci.
“Ok io torno al tavolo,mi fanno un po’ male i piedi” James per fortuna mi segue subito.
Ellie è felice di vederci tornare e poco dopo sentendo una canzone che le piace tanto,chiede al fratello di farla ballare.
Salgono in pista e iniziano subito a scatenarsi,sono davvero belli insieme e non si direbbe proprio che sono fratelli.
Complice la musica assordante e il mio essere sempre soprapensiero, non mi accorgo che Edward mi si è avvicinato da dietro.
“Bella”
Sobbalzo per lo spavento ma subito mi sistemo sul divanetto.
“Cavolo Edward vuoi farmi morire giovane”
“Scusa non pensavo di spaventarti. Ti stai divertendo vedo”
“Si abbastanza,Ellie è sempre la stessa esuberante simpaticona.”
“E anche suo fratello è simpatico?” Ecco deve sempre rovinare tutto.
“Cosa vorresti dire? Geloso Cullen? E poi non mi sembrache ti debba interessare, mi sembrava di essere stata chiara no?”
“Certo, è che non voglio che tu soffra” bella questa
“Oh grazie del tuo interessamento Edward ma sto benissimo ed ora se non ti dispiace vado fuori a prendere un po’ d’aria. Ciao”
Esco come una furia,urtando un paio di persone e beccandomi delle occhiatacce.
Ma come si permette di parlarmi cosi,neanche fosse il mio ragazzo.
Sbatto la porta dell’ingresso e inizio a camminare avanti e indietro.
“Se continui cosi ci farai un buco sul marciapiede” James.
“Scusa ma devo sbollire la rabbia”
“Per quel ragazzo? Tu devi sbollire la rabbia,lui la cotta”
Ma si vede cosi tanto?
“Scusa ma non credo che questo ti interessi”
Si avvicina e mi guarda da capo a piedi.
“Isa sei una gran bella ragazza,sei intelligente e simpatica e mi piaci” si avvicina ancora;adesso solo un passo ci divide.
Allunga le sue mani e prende il mio viso,annulla le distanze e mi bacia. So che sta accadendo ma sono come immobilizzata.
Il bacio si fa audace ed è allora che trovo la forza di respingerlo.
“James smettila,lasciami”
Ma non mi lascia.
Provo ancora cercando di prenderlo a pugni e a calci fino a quando sento una voce e il peso di James sparire.
“Lasciala subito,ti ha detto di smetterla verme schifoso”
Edward.
 James è infastidito e per niente impaurito da Edward.
“Oh il tuo spasimante è venuto a salvarti Isa,ma noi ci stavamo divertendo pero’, cosa dici preferisci restare qui o contin….”
ma la frase resta in sospeso.
Edward colpisce James dritto sul naso e lui si accascia per terra.
Raggiungo Edward e prendendolo per mano lo porto dentro al locale per spiegare l’accaduto ai nostri amici.
E poi propongo di tornare a casa
   
 
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