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Autore: The_Lock    20/05/2015    1 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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2.8 

 

La festa al castello sembrava una di quelle feste piene di ogni sfarzo e lusso che avevano luogo secoli prima alla reggia di Versailles. C'erano i nobili di tutta Encante che guardavano con curiosità e divertimento gli umani che cercavano di integrarsi con gli altri encantados, ottenendo le stesse attenzioni di un turista che viene a vivere nella propria nazione.

Skylar era invece l'unico terrestre che rimaneva a guardare fuori dalla finestra, taciturno e malinconico, desideroso di risentire i suoi amici che ritornavano a salvarlo. Certo, Skylar aveva ancora la tuta addosso, ma non poteva di certo resistere agli attacchi di tutti quei nobili encantados, quindi per adesso poteva solo aspettare.

“Attenzione, per favore...” disse il re, colpendo il calice di vetro con un cucchiaino, e immediatamente il brusio si interruppe “...vogliate dare il benvenuto a mia figlia, la principessa Cordelia!” e tutti i presenti applaudirono, mentre la ragazza iniziava a scendere dalle scale.

Era simile a tutti gli altri encantados, aveva capelli lunghi, neri e lisci che mettevano in risalto gli occhi verdi come smeraldi, ma aveva qualcosa nello sguardo che colpì Skylar immediatamente. Era uno sguardo che non aveva visto partire da nessun altro encantado, era uno sguardo timido, quasi impacciato, che trasudava disagio per quella situazione in cui erano tutti a puntare i loro occhi su di lei.

“Buon Compleanno, cara Cordelia!” disse il re, abbracciando la figlia e subito alcuni encantados iniziarono a suonare i loro strani strumenti, dando inizio alle danze. Il ritmo era parecchio invitante, quasi ipnotico, ed alcuni nobili invitarono Skylar a ballare con loro, ma il bruno mentì sostenendo di avere male ad una caviglia, gli altri umani, invece, non esitarono un solo momento a ballare con gli altri encantados, pur non sapendo i passi alla perfezione.

Lo stomaco di Skylar brontolò, e lui poggiò la mano sopra come a placarlo, mentre la musica che si insidiava piano nelle sue orecchie come un serpente velenoso iniziava sempre di più a corromperlo, tanto che si sorprese più volte a battere il piede a ritmo. Massaggiandosi le tempie, Skylar decise di concentrarsi sul paesaggio notturno, pregando che i suoi amici arrivassero in fretta.

 

Un portale si aprì alla destra di Sydney, facendo sussultare il biondo, che sorrise immediatamente appena vide Tyler, Kyle e Lydia sbucare dalle luce biancastra.

“Sydney!” sorrise Lydia, abbracciando il biondo, subito seguito da Tyler che, vedendo il ragazzo in forze, si sentì leggermente più sicuro di vincere la battaglia contro gli encantados. L'Oracolo entrò in sala dalla porta principale, portando un vassoio con una dozzina di provette contenenti un liquido violastro.

“L'antidoto...” mormorò Sydney, mentre metteva due provette in tasca, subito imitato dagli altri tre.

“Kandrakar conta su di voi per ristabilire l'ordine e l'equilibrio dell'intero universo. Ma tenete a mente che per arrivare al re di Encante, dovrete prima sconfiggere l'esercito e i loro tre ufficiali che, del resto, avete già conosciuto.” spiegò l'Oracolo.

“Olivia, Felipe e Nicholas sono i tre ufficiali dell'esercito?” domandò Tyler, sconvolto.

“In effetti erano decisamente più forti e abili rispetto agli altri encantados.” aggiunse Kyle.

“Ed è per questo che il re ha inviato loro tre sulla Terra. Erano i più adatti a tenerci d'occhio e a rapire vittime.” meditò Sydney.

“Fate attenzione, guardiani! L'equilibrio del mondo dipende dall'esito di questa battaglia.” disse l'Oracolo, e con un gesto della mano, aprì un portale verso Encante.

 

La città di Encante appariva agli occhi dei ragazzi come una versione ricca e pulita di Venezia. C'erano canali pieni di acque talmente limpide che si poteva vederne il fondo, ed ogni tanto persino qualche pesce dai colori fluorescenti che guizzava mangiando qualche briciola caduta. Gli appartamenti erano alti, sfarzosi così come i ponti che collegavano i vari isolati erano stretti ma splendidi in architettura e strutture.

I quattro ragazzi erano, però, su uno dei tetti dei palazzi più alti, dal quale potevano vedere facilmente com'era strutturata la città: un porto trafficato e ben attrezzato, un centro storico ben curato, ed infine la lontana reggia del re di Encante, riconoscibile anche a distanza grazie al suo lusso. Tyler tirò fuori il cuore di Kandrakar, ed il monile lanciò un raggio di luce verso la reggia stessa, come a voler confermare l'obiettivo dei ragazzi.

“Si scende in campo, ragazzi.” disse il rosso.

 

Quando la musica finì, un applauso fu rinnovato per la principessa Cordelia, e quando finalmente l'attenzione fu spostata al buffet dove iniziavano ad essere serviti dei dolci, Cordelia prese un piatto, lo riempì di frutta e lo portò da Skylar, il quale rimase parecchio interdetto da quel gesto.

“Ho visto che non hai mangiato nulla.” spiegò Cordelia, porgendogli il piatto.

“Una principessa non dovrebbe servire.” mormorò Skylar, declinando l'offerta gentilmente, ma Cordelia sorrise e prese un frutto, lo fece a metà e poi ne offrì una parte a Skylar il quale, questa volta, accettò l'offerta.

“Ti manca casa?” domandò lei. “Hai una famiglia, sulla Terra?”

“Sì. Ho una famiglia, e degli amici. E una ragazza... in Norvegia.” spiegò, con tono secco e duro.

“Sai, noi encantados amiamo la musica... ma non sappiamo inventarla. Io c'ho provato tante volte, ma l'inventiva non è propria della nostra specie.”

“Neanche io ho mai scritto una canzone in vita mia...” rispose Skylar, aggrottando la fronte.

“Ma lo farai. Lo sento.” gli disse, sorridendogli e addentando il frutto.

“E noi siamo, tipo, i regali di tuo padre per il tuo compleanno?” chiese Skylar, e Cordelia arrossì, guardando a terra, abbattuta, come un ladro che era stato scoperto nell'atto.

“Io... non volevo...” mormorò, per poi asciugarsi una lacrima ed alzarsi di nuovo in piedi “Scusa, devo andare...” spiegò, tornando alla festa.

 

“Fermi fermi fermi!” disse Lydia, bloccando l'ingresso dei tre ragazzi alla reggia di Encante.

“E ora che c'è?” domandò Kyle, sbuffando, per poi ricevere una gomitata da parte del biondo.

“Non abbiamo un piano!” fece notare loro Lydia.

“Ne abbiamo mai avuto uno?” domandò Sydney, sorridendo, ricevendo una gomitata da Kyle per ripicca.
“Se per questo non abbiamo neanche una mappa degli interni della reggia...” rifletté Lydia.

“Ci stiamo facendo troppi problemi! Entriamo, atterriamo qualche encantado facendo attenzione ai tre generali del piffero, recuperiamo Skylar e gli altri umani, e sculacciamo il re. Ta-da!” disse Tyler, facendo scoppiare a ridere Sydney, che fu subito zittito da Kyle che gli tappò la bocca con la mano per evitare che il suono della sua risata attirasse l'attenzione di qualche guardia.

Lydia sospirò, alzando gli occhi al cielo, e poi tornò a guardare Tyler con la sua solita aria da diva.

“Avremmo bisogno di un piano, lo sai?” disse, ritornando all'argomento precedente.

“Ok, ok!- sospirò Tyler, grattandosi la testa -Kyle e Sydney affrontano le guardie o chiunque si trovino davanti, catalizzando l'attenzione su di loro.” iniziò.

“Che idea magnifica.” commentò Kyle, caustico.

“Mentre tu, Lydia, cercherai Skylar. Libererai prima lui, poi raggiungerete Sydney e Kyle e li aiuterete a sconfiggere i tre generali, poi tornerete indietro e libererete gli altri umani. A quel punto, se sarò ancora vivo dal mio scontro contro il re, vi raggiungerò e partiremo tutti quanti per la Terra.” disse, subito seguito da un lungo silenzio in cui Sydney, Kyle e Lydia lo guardarono a lungo per vedere se stesse parlando seriamente o meno.

“Senti, tu hai insistito per un piano...” si lamentò Tyler, indicando Lydia.
“Ok, facciamo che a grandi linee seguiremo questo piano. Vi va?” domandò Sydney, e gli altri annuirono.

Due guardie sbarravano l'ingresso alla reggia, ma i ragazzi se ne sbarazzarono velocemente con un getto di fuoco ed un fulmine, quindi entrarono indisturbati nel cortile coperto di ghiaia. Cinque guardie armate fino ai denti uscirono sul cortile, chiedendo ai ragazzi chi fossero. Tyler fece un cenno a Lydia, e la ragazza sollevò quattro sassolini che partirono come proiettili, colpendo gli elmetti di quattro soldati, facendogli cadere a terra storditi.

“Siamo qui a nome di Kandrakar. Portami dal tuo re.” disse Tyler, all'unica guardia superstite.

“Altrimenti?” domandò la guardia, mal celando una certa paura.
“Altrimenti- disse, facendo crepitare un fulmine sul palmo della sua mano -non credo che con quell'armatura di metallo avresti qualche chance.” sorrise.

“Da questa parte.” disse l'encantado, conducendo Tyler verso il portone principale.

“Questa ghiaia può tornare utile.” disse Lydia, riempiendosene un pugno.

“Ci incontriamo tutti in questo cortile entro l'alba. Va bene?” domandò il rosso, e i tre ragazzi annuirono.

 

“Signore e signori! Prego, un applauso per mia figlia che adesso si esibirà in una meravigliosa performance per ringraziarvi tutti della vostra presenza.” disse il re di Encante, e tutti i nobili applaudirono, mentre Cordelia saliva sul palco e abbracciava l'arpa, pronta ad iniziare a suonare.

If I could fly I'd come to see you wherever you are
I would lie down beside you while you're sleeping...”

Brividi lungo la schiena di Skylar serpeggiarono. Era una delle più belle, limpide e cristalline voci che Skylar avesse mai ascoltato in tutta la sua vita- e lui si riteneva un esperto di musica. Purtroppo per il concerto, però, una guardia entrò spalancando le porte, attirando l'attenzione dei presenti e facendo distrarre Cordelia che si interruppe, corrugando la fronte.

Il re camminò verso la guardia e quest'ultima mormorò qualcosa, ed il re annuì.
“Signori, per un contrattempo siamo costretti a spostare la festa in un'altra sala! Scusate per il disagio, ma riprenderemo appena potremo!” disse il re. Cordelia scese dal palco e andò incontro al padre, preoccupata.

“Che succede?” domandò Cordelia.

“Ci sono i soldati di Kandrakar. Vorranno riportare gli umani sulla Terra.” spiegò.

“Bene, allora restituiamoli! Tanto io non voglio nessun umano!” disse la principessa, prendendo l'occasione al volo.

“Non fare la sciocca. Questi umani servono a tutto il regno.” rispose il re, facendo entrare nella sala tre persone che Skylar riconobbe immediatamente: Olivia, Felipe e Nicholas. “Impedite ai guardiani di arrivare fino alle stanze degli umani! A qualsiasi costo. Felipe, tu rimani con noi, potremmo aver bisogno di difenderci.” disse il re. I tre generali si inchinarono e si divisero, obbedendo agli ordini.

Una guardia arrivò alle spalle di Skylar, e chiese non troppo gentilmente al ragazzo di alzarsi. Skylar obbedì, e si lasciò condurre alla propria stanza, non prima di aver scambiato un ultimo sguardo con Cordelia.

 

Un raggio di luce verde colpì una parete e i tre guardiani rimasti ancora uniti entrarono in un corridoio.

“Col mio potere sarà un gioco da ragazzi far scappare Sky!” disse Lydia, richiudendo il buco nel muro che aveva creato poc'anzi.

“Come farai a trovarlo?” domandò Sydney, e la rossa si morse le labbra, guardandosi in giro alla ricerca di una soluzione a portata di mano, ma per i corridoi non c'era nulla se non piante in costosissimi vasi, specchi incorniciati nell'oro più brillante e quadri artisticamente complicati. Un'idea passò per la testa di Lydia, allora raccolse alcuni petali, vi soffiò sopra e, dopo averli tenuti delicatamente fra le mani, li lasciò volare via.

“Ecco fatto!” disse Lydia, seguendo lo stormo di petali che svolazzava verso la rampa di scale più vicine.

“Stai attenta!” le urlò Kyle, e lei si girò per salutarli ancora una volta.

Kyle e Sydney, invece, iniziarono a vagare senza meta lungo i piani della reggia, ma nessuna guardia si faceva ancora viva.

“Dobbiamo attirarli in qualche modo...” mormorò il biondo, allora Kyle lanciò una sfera di fuoco contro un mobile di legno che esplose in mille pezzi infuocati. Sydney guardò il moro con uno sguardo interdetto, e Kyle per tutta risposta gli sfoggiò uno dei suoi sorrisi più smaglianti, facendolo sorridere. Era da tanto- pensò Kyle -che non rimaneva da solo con Sydney, e un'improvvisa voglia di baciarlo si fece avanti nella sua testa.

“Attento!” sussurrò Kyle, prendendo Sydney per il colletto della maglia e schiacciandolo contro la parete. Il biondo rimase in silenzio, in attesa dell'arrivo di qualcosa- qualunque cosa -ma poco dopo alzò lo sguardo su Kyle e trovò il moro che gli sorrideva da un orecchio all'altro.

“Era una scusa per appendermi al muro?” domandò Sydney.

“Era una scusa per baciarti!” lo corresse Kyle, avvicinandosi per baciarlo. “E poi ho sempre sognato farlo!” aggiunse annuendo, ma subito dopo Sydney lo spinse e i due caddero per terra. Kyle non capì il perché di quel gesto da parte di Sydney, quando poi vide tre frecce conficcate nel punto esatto in cui i due erano poggiati poco prima.

“Si comincia...” sbuffò Kyle, vedendo dieci guardie avvicinarsi a loro con fare poco pacifico. Sydney assunse una posizione d'attacco, subito imitato da Kyle. Le guardie iniziarono a correre in loro direzione, allora Sydney si abbassò improvvisamente, toccando il pavimento con le sue mani ricoperte dai guanti, e subito dopo le guardie si ritrovarono a scivolare lungo una spessa lastra di ghiaccio, andando a sbattere l'una contro l'altra.

Kyle ne approfittò e iniziò a lanciare qualche palla di fuoco in loro direzione, fino a che non rimase nessuno in piedi. I due si guardarono, si sorrisero, e poi si riavvicinarono, provando a baciarsi una seconda volta, ma il rumore dei passi delle altre guardie fece sbuffare entrambi. Armato con alabarde, balestre, spade e scudi, una trentina di encantados occuparono le due uscite del corridoio, bloccando ogni via di fuga per i due guardiani.

“Io mi occupo dei quindici a destra!” disse Sydney, appoggiando la propria schiena a quella di Kyle.

“Perfetto. Vediamo di uscirne vivi!” mormorò Kyle.

 

“Come hai detto che si chiama il tuo re?” domandò Tyler.

“Non l'ho detto.” rispose la guardia.

“Ok, saresti così gentile da dirmelo?” sospirò Tyler, sorridendogli in modo falso e forzato.

“Non abbiamo il permesso di rivelare certe informazioni agli umani.” sbottò la guardia.
“Certo che abbiamo risparmiato proprio la guardia più pallosa!” grugnì Tyler.
“EHI!” si lamentò la guardia.

“Voi encantados siete così amanti della musica, e poi dimostrate di essere spontanei quanto... quanto una spugna per lavare i piatti!” con questo insulto, la guardia si voltò a guardare Tyler con un'espressione realmente offesa, ed il rosso si ritrovò ad alzare le spalle come per giustificarsi.

“Comunque. Dietro quella porta c'è la sala del trono. Ora scusami, vado a lavare dei piatti!” e così dicendo la guardia si allontanò, gettando l'elmetto e borbottando qualcosa sulla sua dignità da soldato. Tyler sorrise, poi aprì la porta della sala da ballo, per poi ritrovarsi in una sala vuota. Il rosso sbuffò, imprecando contro la guardia che l'aveva condotto in quel posto, quando poi le sue orecchie udirono qualcosa: un suono di cetra e di risate che veniva da un luogo non troppo lontano da lì.

 

  
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