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Autore: The Land Of Disagio    20/05/2015    4 recensioni
Il caso più duro di tutta la vita si è presentato a Shinichi Kudo, e questa volta due vite, quelle dei suoi migliori amici, sono in serio pericolo.
Deve proteggerli, deve proteggere Ran, ma in questa battaglia non sarà solo.
Il conto alla rovescia è appena cominciato.
(Crossover con Death Note)
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REVISIONE COMPLETATA (dal cap. 1 al cap. 8)
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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REVISIONATO

Yeaaahh!! Tanti auguri a me!! Tanti auguri a me!! Tanti auguri alla...
Emhhh...
Ve beh...lasciate stare che è meglio... -.-
Bentrovati!! Sono veramente felice di essere finalmente riuscita ad aggiornare la mia storia!! Lo so che avevo già avvertito che avrei fatto ritardo, ma giuro che nemmeno io mi immaginavo che avrei tardato così tanto...perdonatemi, perdonatemi sul serio :'(
Comunque, dato che oggi è il mio compleanno, ho deciso di farvi io un regalo quindi ho accellerato un pò la produzione del capitolo per pubblicarlo proprio oggi per festeggiare insieme a voi la mia raggiunta maggiore età. :)
Grazie a tutti per il vostro preziosissimo supporto, è solo merito vostro se trovo idee nuove e spinte per continuare la mia attività (che al momento scarseggia un pò, ma non per colpa mia :( ) :)
Spero veramente che questo capitolo sarà di vostro gradimento e, detto questo, vi auguro buona lettura :)

Un aiuto inaspettato

La porta si aprì silenziosamente, rivelando un'alta figura vestita completamente di nero.

L'uomo si avvicinò lentamente, fissando i due ragazzini che dormivano beatamente, stretti l'una nelle braccia dell'altro: trovava pateticamente sdolcinato il modo in cui il giovane cercava di proteggere l'amica, posando il braccio intorno alle piccole spalle di lei, ma allo stesso tempo c'era qualcosa in loro che gli causava un grosso nodo all'altezza dello stomaco.

Era soprattutto la giovane Kazuha, con il suo temperamento intrepido, sfrontato e assolutamente incurante del pericolo, che gli lacerava l'anima...gli ricordava terribilmente lei, quella piccola e impertinente scienziata dagli occhi color ghiaccio che, per quanto si sforzasse, non riusciva a togliere dalla mente.

Non la vedeva dal giorno su quell'hotel durante il quale l'aveva quasi uccisa (*), sparandole a sangue freddo ferendola alla spalla...non aveva trovato la forza di spararle una seconda volta, sarebbe stato inutile negarlo.
La ragazza era scivolata via nel nulla senza che nemmeno se ne accorgesse, con gli occhi che le luccicavano per il dolore, cercando di scappare dal pericolo verso chissà dove...per qualche giorno aveva pensato che fosse morta, ma in fondo sapeva che non era così.

Sherry era viva, poteva sentire la sua presenza anche da lontano, ma non poteva né vederla, né toccarla.

L'uomo digrignò i denti, frustrato, e si contenne per evitare di lasciare libero sfogo alla sua rabbia.
Era riuscito a provare che Kudo era vivo, anche se non sapeva in quale stato, ma non aveva avuto altrettanta fortuna con Sherry, che sembrava letteralmente svanita nell'aria, però era convinto che fosse più vicina di quanto pensasse e intuiva che doveva essersi alleata con quel dannato detective da quattro soldi.

Quella maledetta!

Non si sarebbe fermata finché non l'avrebbe visto strisciare, e non poteva permettere che ciò accadesse!
Doveva fermarla, doveva trovarla prima che lei trovasse lui e lo distruggesse, perchè l'avrebbe fatto, di questo poteva starne assolutamente certo...

Shiho Miyano aveva il potere di distruggere tutto ciò che desiderava con il pensiero se solo l'avesse voluto, e lei desiderava con tutte le sue forze distruggere l'Organizzazione degli Uomini in Nero e avrebbe agito alla prima occasione.

L'ombra oscura rimase ancora per diversi minuti a fissare con sguardo gelido i volti dei due giovani che, ignari di tutto e di tutti, stavano ancora dormendo profondamente, completamente dimentichi di tutto ciò che era successo in quella orribile giornata, anche se solo per qualche ora. Sembravano così calmi e sereni nell'oblio del sonno, e lui li invidiava per questa loro tranquillità, la loro completa ignoranza del fatto che il loro destino era già stato scritto...o forse no.
Forse erano consapevoli che non sarebbero usciti vivi da lì, non erano completamente stupidi, questo doveva concederglielo.

Già...probabilmente quello stronzetto di Hattori stava già progettando la strategia per spianare la strada a Kudo ed a Sherry, era disposto a morire per difendere i suoi alleati e Kazuha...oh sì, doveva prepararsi, quel detective con il forte accento del Kansai gli avrebbe giocato un brutto tiro da un momento all'altro e doveva essere pronto a contrattaccare.

Sul volto dell'uomo incappucciato nacque un sorriso malato e terrificante, poi si voltò di scatto, sgusciando fuori della cella, proprio come un serpente.

Nel momento in cui la porta si chiuse, Kazuha si alzò di scatto, spaventata. "Heiji! Heiji svegliati! Hai sentito quel rumore? Che cosa era?" urlò indicando la porta.
Il giovane detective schiuse gli occhi, girandosi verso la porta. "Kazuha io non ho sentito un bel nulla...probabilmente te lo sei immaginato...avanti torna a dormire” borbottò assonnato, attirando nuovamente l'amica tra le sue braccia.

La ragazza richiuse gli occhi, riaddormentandosi quasi istantaneamente, mentre Heiji continuava a fissare la porta.
Kazuha aveva ragione, qualcuno si era introdotto nella stanza e ci era rimasto per molto tempo, ma non voleva far preoccuparla eccessivamente senza un motivo apparente.

Si domandava perchè l'intruso si fosse semplicemente limitato a fissarli dormire, ma qualsiasi fosse il motivo, doveva stare molto attento.



Conan aprì lentamente gli occhi, svegliato dalla flebile luce che penetrava nella stanza.

Si girò stancamente verso Ran, ma scoprì con stupore che il letto della karateta era vuoto e freddo. Scattò in piedi preoccupato, domandandosi dove si fosse cacciata, e notò che anche il letto di suo padre era disfatto.

Dove diamine si erano cacciati Goro e Ran?

Mentre il panico si stava impossessando di lui, Conan notò la piccola sveglia sul comodino, constatando che erano quasi le 10. Il ragazzino imprecò mentalmente contro la ragazza mentre si vestiva di tutta fretta; a quell'ora le indagini dovevano già essere riprese e lui se ne era perso una grande parte.
“Perchè nessuno mi ha svegliato?” borbottò, mentre si infilava i pantaloni “Non posso indagare se dormo!”

In pochi minuti il bambino era già pronto, e mentre stava andando di corsa verso le scale incrociò proprio Ran, che stava per entrare nella camera con un vassoio con sopra una ricca colazione.

Conan osservò il volto della ragazza, notando che aveva il volto arrossato e gli occhi lucidi.
Aveva pianto, e, a giudicare dalle profonde occhiaie che aveva sotto gli occhi, l'aveva fatto per tutta la notte.

Lo stomaco di Conan sprofondò, sentendosi in colpa, ma non ebbe il tempo di dirle qualche parola di conforto che venne interrotto dalla ragazza, stranamente sorridente. "Buongiorno Conan, finalmente ti sei svegliato, dormiglione” lo salutò gaiamente “Dormito bene?".
Il ragazzo si stupì, ammirando la forza d'animo della giovane, domandandole con un filo di voce. "Sì, grazie Ran...è successo qualcosa? C'è qualche novità?".

Il volto della karateta si incupì ulteriormente, con gli occhi pieni di lacrime. "No, piccolo, nessuna novità...” rispose, scutendo la testa in segno di diniego “sono come spariti nel nulla...non sappiamo neppure s-se s-sono ancora...". La voce della ragazza si spezzò, scoppiando a piangere disperatamente.
Il bambino le prese il vassoio e la abbracciò con dolcezza, desiderando con tutte le sue forze di veder sparire quelle maledette lacrime.

Non l'aveva mai vista in quelle condizioni e odiava vederla stare così male.

Ran strinse a sè quel corpicino caldo, cercando ti trarre forza da lui, cominciando a accarezzargli lentamente quegli indomabili capelli corvini, così simili a quelli del suo Shinichi...se solo fosse stato lì in quel momento era sicura che avrebbe già risolto il caso.

Dopo pochi secondi Ran si rimise in sesto, rindossando la dura corazza che aveva usato fino a quel momento, e si asciugò le lacrime con la manica della maglietta.
Riprese il vassoio, poggiandolo nel letto davanti al suo 'fratellino'. "Avanti, su, facciamo colazione, immagino che avrai una gran fame" lo incoraggiò, porgendogli una tazza di latte.
Conan le sorrise di rimando, cominciando a sbocconcellare il suo pasto, che avvenne nel più totale silenzio.

Dopo qualche minuto di assoluto mutismo, Conan decise di rompere il silenzio, chiedendole con tatto. "Ehm...Ran...perchè non mi hai svegliato prima? Ti avrei fatto compagnia e sarei stato d'aiuto a tuo padre!".
Ran lo guardò con intensità, mordendosi il labbro "Non volevo che sentissi quegli orribili discorsi...per questa volta vorrei che tu ti comportassi come un ragazzino normale” gli rispose con un sussurro “Non hai nemmeno 8 anni, eppure ti trovi sempre nelle situazioni più atroci...non voglio che partecipi a casi come questi, mai più".

Conan la osservò ammutolito, colpito dalle parole della ragazza.
Si era quasi dimenticato che ora era solo un bambino ai suoi occhi, e non si era aspettato tanto affetto dalla giovane e, da una parte, sentiva di non meritare questa immensa fiducia incondizionata.

Chissà come avrebbe reagito una volta scoperta la verità...

Improvvisamente il campanello dell'abitazione suonò con particolare insistenza, e i due giovani scattarono in piedi, sperando che chiunque fosse arrivato portasse qualche novità che desse qualche pista che servisse a concludere qualcosa.

Poteva essere anche la notizia più brutta di tutte, ma dovevano comunque sperare nel meglio.

I due corsero per le scale e, con stupore, trovarono all'ingresso due persone che il detective in miniatura conosceva molto bene: Jodie Starling e James Black, i due agenti dell'FBI, che stavano già mostrando i loro distintivi.

Conan soppresse un sorrisetto soddisfatto, il suo piano stava funzionando alla perfezione.
Aveva mandato un messaggio in codice all'agente Starling quella stessa notte e, grazie al cielo, aveva risposto con prontezza mantenendo il segreto su chi aveva fatto la segnalazione.

Gli ospiti furono portati nel salone, pronti a rispondere alle domande che i presenti gli avrebbero posto.
Una volta accomodati, Jodie prese la parola prima che qualsiasi domanda le venisse posta.
"L'FBI è venuta a sapere di questa strana sparizione e ha mandato noi per collaborare nelle indagini” spiegò spicciola, sotto gli sguardi sospettosi degli agenti “Abbiamo modo di pensare che questo caso sia collegato a una pericolosa organizzazione criminale: l'Organizzazione degli Uomini in Nero".

Heizo Hattori fissò incredulo la donna, non capendo la situazione. "Un organizzazione criminale?” borbottò tra sé “E cosa vorrebbero da mio figlio e da Kazuha?!".
"È quello che vorremmo scoprire...ma ci sono indizi che ce lo fanno credere, come la bottiglia di gin trovata nella scena del crimine, e il giovane Hattori è uno dei più promettenti detective di tutto il Giappone. Probabilmente ha visto o scoperto qualcosa e la ragazza deve essere stata nel posto sbagliato al momento sbagliato” suppose con tono grave l'agente Black “Di una cosa però siamo certi: questo non è il loro modus operandi, di solito fanno immediatamente fuori le loro vittime, evidentemente i ragazzi sono più fortunati del previsto...se non avete notizie significa che sono più utili da vivi che da morti, e ciò significa che bisogna trovarli prima che la loro utilità cessi".

I padri delle due vittime sentirono i loro cuori ricominciare a battere, in parte rincuorati all'idea che c'era qualche speranza di trovare i loro bambini ancora vivi, ma sapevano che dovevano fare in fretta. "Come fate a dire che sono stati loro da una bottiglia? Come dobbiamo agire? Faremo qualsiasi cosa pur di ritrovare i nostri figli".

I due agenti dell'FBI si lanciarono uno sguardo, prima che Jodie chiarisse i loro dubbi. "I membri dell'Organizzazione si fanno chiamare con nomi di superalcoolici o liquori, e uno di loro si fa chiamare proprio Gin, quindi possiamo considerarla come la sua firma per far capire al committente, cioè il Capo, che ha compiuto il suo lavoro...prima di tutto, bisogna scoprire il motivo per il quale i due ragazzi sono stati portati via con cotanta violenza e, non trovando spiegazioni, abbiamo deciso di ricorrere ad un aiuto esterno".

I presenti, Conan compreso, sgranarono gli occhi e, dopo qualche secondo di sbigottimento, il piccolo detective ruppe il silenzio. "Un aiuto esterno? Di chi si tratta?".

Jodie fissò il ragazzino con un sorriso, aspettandosi il suo intervento. "Si tratta di un detective misterioso, nessuno ha idea di come sia fisicamente, ma puoi star sicuro che risolverà qualsiasi caso gli venga sottoposto, è considerato il miglior detective del mondo e ha risolto migliaia di casi già archiviati in ogni parte del globo...il suo nome è L!".


(*) Naturalmente in questa frase mi riferisco agli episodi dal n. 190 al n. 192






Spazio dell'autrice pazza
Ok...ok...non ammazzatemi vi prego...
Inizialmente non volevo fare un crossover, ma avendo rivisto di recente gli episodi di Death Note non ho potuto fare a meno di fantasticare una collaborazione tra i miei due detective preferiti, quindi ecco anche il mio amato L nella mia fanfiction!
Per chi non sapesse chi è L e non ha mai visto questo stupendo anime prego di NON precipitarsi su google o wikipedia alla ricerca di informazioni o foto perchè vi rovinereste tutta la storia!! Posterò la sua immagine nei prossimi capitoli, quindi dovete solo pazientare in pò. :)
Per chi ha già visto Death Note, che ne pensate di questa mia nuova trovata? Vi è piaciuta? Ditemi le vostre opinioni nei commenti e tranquilli, molti altri personaggi arriveranno moooolto presto per la gioia di alcuni ;)
Un'altra buona notizia è che ora dovrei aggiornare più frequentemente e regolarmente, o almeno spero che sarà così XD
Comunque sia, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, io ci ho messo tutto il mio impegno! :D
Alla prossima!!
   
 
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