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Autore: Sophiee    20/05/2015    0 recensioni
Ho deciso di provare a scrivere una storia, un romanzo, una ragazza "vulcano" che fa impazzire un ragazzo che è disposto a tutto per stare con lei.
Lei che sotto sotto lo ha sempre desiderato ma aspettava Lui...
Buona lettura
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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IV «Ma che ore si sono fatte?»
«Sono le cinque, principessa? Vogliamo riprendere la via di casa?»
«Mi sa che è ora, anche perché, anche se domani non ho scuola, vorrei combinare qualcosa in giro per casa o almeno cominciare ad avvantaggiarmi qualcosa per la settimana che mi aspetta a braccia aperte.»
Lui la guarda con una faccia un po’ perplessa
«No, ma, tranquilla, fallo un discorso un po’ più complesso eh. AHAHAHAHAAH. Matta!!»
«Ah. Complesso, dici? Okay, portami a casa..»
«Ai suoi ordini signor capitano!!»
Arrivano davanti al cancello, scendono entrambi dalla moto e lui la tiene forte mentre la bacia, la tiene vicina a se, come se la desiderasse sopra ogni cosa. La stringe ma con cura, come si stringe una bellissima bambola di porcellana che, tanto bella quanto fragile, si può spezzare per una qualsiasi distrazione.
«Vogliamo dirlo oggi alla mamma?»
«Mah, potremmo, però non ti aspettare che domani sto li da te AHAHA!!»
«Comprensibile per una mamma. Però noi ci proviamo.» Dice lui con un tono dolce e poi la bacia ancora.
«Dai, andiamo che mi aspetta una fantastica serata riposo, finalmente.-Poco prima di arrivare al portone lei aggiunge:- E non pensare di accettare qualsiasi invito a cena per oggi AHAHAAH!!»
«Ma quanto ti amo?»
«No! Non cambiare discorso!!»
«Okay capitano! Accetto termini e condizioni. Andiamo!»

«Ciao mamma!»
«Ciao figlia! –entrano nella sala- Ah, ciao fidanzato di mia figlia! Qual buon vento vi porta entrambi qui?»
«Che mamma simpaticona che ho! Mamma…»
«Oh, qualcosa di serio visto l’inizio della frase: “Mamma”puntini puntini.»
«Ascolta, si, è una cosa seria, okay, però fammi parlare.» Dice lei con tono spazientito.
«Si, signora, è una cosa molto seria. –prende la parola lui- abbiamo deciso, di comune accordo, di andare, al più presto, a vivere insieme.»
«Woow, ma sono felicissima per voi!! Uh, e io chisà cosa mi credevo! Aspettavate il mio consenso? E lo avete! Però, ad una ed importantissima condizione, continua ad impegnarti a scuola che quest’anno, signorina, ci sono gli esami!!! -Dice la mamma mentre si alza dal divano per andare ad abbracciarli- e quando avete intenzione di effettuare questo magnifico trasloco?»
«Ma quale trasloco, mamma, porto giusto un po’ di cose. Non sappiamo ancora quando.»
«Io stavo pensando, così, su due piedi, che potremmo prendere qualche cosa già da stasera e, visto che domani niente scuola potremmo approfittarne per ambientarsi e finire di portare tutte le sue cianfrusaie.»
Lei si gira e lo guarda con uno sguardo strano, non se l’aspettava.
«Hai detto bene, giovanotto!! Portate via tutte le sue cianfrusaie AHAHAH»
Ridono tutti e tre!
«Dai, mettiamoci all’opera, principessa!»
«Okay, ma ti ricordo che siamo in moto, quindi, pigiama, roba da bagno, qualche cambio, e parte delle mie “cianfrusaie” di cui necessito per passare la notte.»
«Volete rimanere a cena o andate subito via?» Chiede la mamma.
«No, signora, grazie, ma pensavamo di andare presto a casa per non attardarci nel sistemare.»
«Okay, allora ci vediamo nei prossimi giorni! –da un bacio alla figlia e le dice:- Mi raccomando! Niente casini e.. La scuola. –sottolinea quest’ultimo concetto- Attenzione, tutti e due!!»
Mentre scendono le scale, lui le mette un braccio sulle spalle, se l’accosta e le da un bacio sulla fronte. Poi dice alzando la voce per farsi sentire:
«Avrò cura di lei! E’ la mia principessa!»

Arrivano a casa, lei poggia le borse e si dirigono in camera.
«Prendo le lenzuola per rifare il letto. Intanto puoi portare le tue cose in bagno, ma, ti prego, non invadere tutto!» Dice lui scherzando.
«Va bene capo! Mentre tu rifai il letto io cerco qualcosa da mangiare qui in cucina!»
«AHAHAHAH buona fortuna, principessa!!»

«Non mi ricordavo di avere abbastanza ingredienti per una cena! AHAHA Hai vinto!!»
«Infatti, per te non c’è niente. AHAHAHA –dice lei mentre lui le si avvicina cingendole la vita- ho trovato due piadine, non scadute, con un paio di pomodori e un po’ di prosciutto.»
«Accidenti, ci credi che non ho mai mangiato così tanto? HAHAHA»
«Mi stai prendendo in giro, forse?»
«No, alzo le mani, sono serio! HAHA»
«Dai, siediti a tavola, arrivo.»
Si siedono, mangiano, ridono delle disavventure, e di lei, di tutte le sue pazzie.
«Forza, principe azzurro, tocca a te ora! Lava i piatti!!»
«Noo, dai, li laviamo domani mattina, insieme alle tazze.»
«Ma sentilo! Mister pigrizia.»
«Hey, signorina, se io sono la pigrizia, puoi comunque lavarli tu!!»
«AHAHAHA, aggiudicato, li lavi tu, domani mattina! AHAHA Io vado a mettermi il pigiama!»
«Si, mi avvantaggio anche io.»

«Pronta!! Dove sei?»
«Qui! Sul letto!!»
«Ah, già dormi?» Dice lei sedendosi accanto a lui sul letto.
«No, ti stavo aspettando, principessa.»
«Addirittura? Che onore!»
«Ci sono cose che si possono fare solo in due.» Dice lui con un sorrisetto malizioso.
«Levati quel sorrisetto dalla faccia, è inquie..» Non fa in tempo a finire la frase che le si butta sopra e inizia a baciarla.
Lei sta al gioco. Dopo un po’ lui comincia a metterle le mani sulla schiena per tirarle su la maglia.
«Roba seria» Dice lei sfilandosela mentre lui si leva la sua.
«No, principessa, non ho intenzione di farti del male. Non voglio iniziare già da questa sera, è la prima notte che sei qui, voglio passarla abbracciato a te, e magari anche sveglio, solo per guardarti dormire e sognare, come una principessa.»
Ricominciano a baciarsi ma passarono una serata tranquillissima fino a quando, dopo aver appoggiato la testa sul petto, lei, crolla esausta a dormire.
Lui, però, non riesce a dormire, è davvero affascinato da quella ragazza che, finalmente, dormirà tra le sue braccia, da qui per moltissimi altri giorni.
E saranno felici, veramente, e poi arriverà un giorno in cui tra loro due, ci sarà un’altra creaturina, piccola e indifesa, loro figlio, indifeso come lo era la mamma e lui sarà pronto ad allargare ancor di più le braccia per proteggere entrambi, con quel suo corpo alto e robusto, temibile agli occhi degli altri, che ricopre un grande cuore, pronto ad amare e a proteggere.
Lui non vede l’ora che arrivi questo giorno, in cui dovrà prendersi cura amorevolmente di due principesse, sua moglie e sua figlia e sa che neanche lei vede l’ora che arrivi questo momento, perché glie lo aveva confessato una volta: “Io voglio creare una bella famiglia con dei bambini e voglio essere felice, per sempre, con l’uomo che avrò accanto.”
E da quella volta che glie lo aveva raccontato, gli capitò più volte di pensare a lui, con lei e con altri piccoli principini e principesse che correvano per quella casa, ed ora, erano davvero molto vicini alla realizzazione di questo sogno..
Passò un mese, lei si era ambientata benissimo e avevano passato delle sere fantastiche e tranquille, dopo che lei aveva finito di studiare tutto il pomeriggio, lui tornava da lavoro e stavano sul letto, abbracciati a coccolarsi e parlavano, ridevano, discutevano anche di cose che piacevano a lei e lui detestava o viceversa.
E c’erano state anche volte in cui si erano desiderati così tanto l’una l’altro per tutta la giornata che avevano passato serate indimenticabili di amore.
Finalmente era quasi finito Maggio, quel mese struggente per gli studenti, pieno di compiti e interrogazioni prima della fine della scuola.
Quasi ogni pomeriggio portava a casa le sue amiche e si preparavano per gli esami. E la sera era talmente tanto esausta che quando lui tornava da lavoro la trovava sdraiata sul divano a dormire. Lui, le si sedeva vicino, le accarezzava il viso, poi la prendeva in braccio, con tanta cura e la portava a letto e si riparlavano la mattina quando si salutavano sulla porta e poi lei andava verso la scuola e lui verso il lavoro.
Poi, finita la scuola, era passato un periodo in cui quando lui tornava da lavoro, invece, trovava ancora le sue amiche che studiavano per la prova del giorno dopo e, alcune volte, erano anche rimaste a dormire sul divano. Il giorno in cui rimase davvero sorpreso fu quando, il giorno dopo, avrebbero avuto la prova orale e, per l’occasione, lui, si era anche preso un giorno libero, a sorpresa, per andare a tifare per lei, dovette andare in sala per obbligarla a smettere di studiare, a suo avviso, fu quella la nottata più bella. La notte più tesa che lui avesse mai passato, almeno, da quando c’era lei.
Quella mattina la accompagnò lui a scuola e, quando lo stava salutando per lasciarlo andare a lavoro, lui gli confessò che le sarebbe rimasto vicino e che dopo sarebbero andati a pranzo per festeggiare.
Passò tutto il tempo a parlare, disse tante di quelle cavolate in solo mezz’ora che era molto evidente quanto lei fosse agitata, quando la chiamarono pregò tutti di rimanere fuori, tranne la sua migliore amica, lui rimase un po’ deluso ma accettò questa condizione. Quando uscì da quella stanza aveva la faccia di una che aveva desiderato da così tanto di finire e di uscire definitivamente da quella scuola, lui si alzò, la prese in braccio, le diede un bacio, salutarono le sue amiche e la portò fuori, a pranzo, come le aveva promesso.
Finalmente sarebbe stata tutta per lei ed era ufficialmente iniziata l’estate.

Dopo un paio di giorni passarono da scuola per vedere l’esito finale, erano tutti strafelici e si abbracciavano, chiunque abbracciava chiunque, e lui, un po’ geloso, rimase in un angoletto.

«Amore, alzati. C’è una sorpresa per te!!
   
 
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