Chris: “Buongiorno spettatori. Benvenuti ad una nuova puntata di A Tutto Reality Mondo Ninja dove oggi assisteremo ad uno speciale natalizio. Niente sfide o eliminazioni, ma solo scambi di regali e pranzi preparati da Chef e dai suoi allievi. Con 4 partecipanti rimasti in gara e con solo poche puntate alle fine, chi verrà schiacciato dall’umiliazione di una sconfitta? E chi invece potrà esaudire il suo desiderio più nascosto? Ma soprattutto chi vomiterà per primo il pranzo natalizio? Chi sopravvivrà fino al 27 di questo mese, giorno della prossima sfida? Se volete scoprirlo restate con noi su A Tutto Reality Mondo Ninja.”
 
Sigla.
 
Dal ritorno della sigla scopriamo che i 4 superstiti hanno diritto ad una telefonata dove possono chiedere un consiglio o qualcosa ai loro genitori.
Dato che il povero genio delle ombre è ancora intento a dormire, le 3 ragazze iniziarono una guerra per decretare chi fosse il primo a dover parlare.
 
“Io sono la più carina e ho il diritto di parlare per prima.” Ino come sempre cercava di superare gli altri, propinando sempre la storia della bellezza.
“Se sei così carina chissà perché sei single come una vecchia zitellona.” Sakura con quell’argomento tirato fuori all’improvviso sperava di far innervosire la ragazza.
“Cosa diavolo cambia, se uno di noi parla prima rispetto agli altri?” Temari non capiva il motivo per cui discutere su una stupidaggine.
“Io devo essere la prima in qualsiasi cosa.” Urlando come una pazza e fornendo una spiegazione molto sensata, degna di una megalomane.
Dovete sapere che l’apparecchio usato per telefonare era vicino alla casetta dei ragazzi e senza volerlo il povero disgraziato rimasto in gara si era svegliato.
“Signore dammi la forza per non uccidere nessuno.” Non era ancora cominciata la giornata ed ecco il povero Shikamaru in ginocchio intento a chiedere pietà, invocando aiuto.
“Il telefono è mio.” Sakura aveva preso con forza il ricevitore e lo strattonava con forza sperando di riuscire a rompere la presa di Ino.
“Silenzio. Shikamaru potrebbe svegliarsi e voi sapete di cosa è capace.” Temari sperava di tranquillizzare quella situazione incandescente, ma nulla sembrava placare l’ira delle due.
“Parli di quell’idiota con il codino? Siamo 3 ragazze contro 1. Siamo in maggioranza, volendo potremmo sbatterlo fuori in poco tempo.” Ino stava dimostrando di nuovo le sue doti da stratega e se non fosse per la mente superiori delle due interlocutrici, quella sarebbe potuta suonare come una richiesta di alleanza.
“Perché mai dovrei stringere un alleanza con te, stupido porcellino biondo?” Sakura non aveva alcuna intenzione di stringere patti con quella ragazza ed ecco che la guerra riprendeva di nuovo con maggior forza.
“Ora basta.” Shikamaru uscì dalla casa prendendo a calci la porta e guardando le 3 ragazze con uno sguardo omicida e mostrando un coltello molto affilato.
“Cosa credi di fare con quello?” Ino si era nascosta dietro a Temari che fronteggiava il ragazzo rimasto con un sorriso.
“Dammi un motivo… ti… prego.” Il ragazzo rispose stringendo lo sguardo su coloro che avevano disturbato il suo sonno.
“Shikamaru non fare sciocchezze.” Sakura e Temari convinsero il giovane a mettere via il coltello e Ino poté uscire dal suo nascondiglio.
“Quale sarebbe il problema che vi attanaglia?” Il ragazzo osservava le concorrenti rimaste, mentre si sedeva su una sedia che aveva raccolto dalla stanza.
“Il telefono.” Ino e Sakura risposero insieme come due perfette amiche, ma era ovvio che le due fossero ai ferri corti già da molto tempo.
“Ordine alfabetico. Prima Ino, poi Sakura, poi Temari e infine il sottoscritto.” Il sguardo del giovane non lasciò spazio ad obiezioni e infatti fu il porcellino la prima ad avvicinarsi.
 
“Ciao mamma, mi serve un favore. Vai in bagno e prendi le prime 3 pomate che trovi sulla mensola a destra. Impacchetta il tutto e mandami ciò che ti ho chiesto.” Ino stava preparando i regali di Natale per i suoi compagni di sventura e credeva che quella fosse una strategia ottima per andare in finale. Parlottò per altri 10 minuti con i genitori e con la sorella e poi passò il ricevitore a Sakura, la quale decise di chiamare suo padre.
 
“Come sta il mio confettino?” Il padre della ragazza amava dare stupidi soprannomi alla figlia. Partiva utilizzando confettino e poi passava per pasticcino, orsacchiotto e principessa.
“Tutto bene, mi servirebbe che tu mi mandassi qualcosa da casa. Qui i piatti fanno schifo, mandami qualcosa di dolce e di gustoso e non dimenticare una bottiglia di vino.” La rosa come la bionda aveva avuto la stessa idea e purtroppo per le due anche Temari e Shikamaru avevano pensato allo stesso piano.
“Va bene pasticcino. La mamma è al lavoro, ma mi ha detto di salutarti. A proposito quando ci farai conoscere il tuo ragazzo?” La ragazza non si aspettava che fosse giunto il momento di far conoscere il suo fidanzato ai genitori e sperava di avere ancora un po’ di tempo.
“Appena torno, vedrò di farvelo conoscere.” I due chiacchierarono ancora per qualche minuto e dopo aver riagganciato fu il turno di Temari che decise di chiamare il fratello normale.
Dalla regia mi chiedono quale sia il fratello normale?
Credo Gaara, ma non ne sono convinto.
 
“Gaara sei tu?” Temari sentiva un gran casino in sottofondo e non era convinta che la voce con la quale stesse parlando appartenesse al fratello.
“Scusa per il casino Tem. Kankuro piange e urla perché gli ho bruciato l’intera collezione di bambole.” Il rosso si staccò per un attimo dal ricevitore per stendere il fratello con un mattarello su misura.
“Zitto mezza sega.” Gli aveva urlato dietro con tutta la rabbia che aveva in corpo. Tornò al ricevitore ma si accorse che aveva ancora il mattarello tra le mani e dato che non sapeva dove appoggiarlo, lo lanciò con forza verso Kankuro il quale venne colpito in testa.
“Hai fatto bene.” Temari approvava quello che il fratello più giovane aveva fatto a quello più vecchio.
“Gaara mi servono tre cose. La prima una rivista di moda, la seconda una bottiglia di vino e la terza un gioco di società.”
“Tutto qui?” Il rosso aveva già messo da parte qualcosa per la sorella e sperava che in mezzo al mucchio preparato ci fosse qualcosa di utile.
“Sì.” I due restarono a parlare per altri 10 minuti e poi la ragazza e il rosso chiusero la conversazione.
In ultima fu il turno del povero Shikamaru che decise di formulare il numero di suo padre. Come aveva previsto il suo povero vecchio ci mise un eternità ad afferrare la cornetta, ma durante l’attesa iniziò a formulare la sua richiesta.
“Casa di Yoshino Nara. Chi la desidera?” Ebbene sì, nonostante fosse il padre ad avere la casa di proprietà ormai era la consorte a farla da padrone e lui si era ridotto a farle da servo.
“Papà sono io.” Sentendo una voce amica, il padre tirò un sospiro di sollievo e riprese ad appoggiare i piedi sul tavolino.
“Shikamaru da quanto tempo. Cosa ti serve?” Shikaku sapeva bene che il figlio chiamava solo quando aveva bisogno di favori oppure quando si trovava nei guai.
“Tra un po’ è Natale e pensavo…” Il povero padre interruppe la discussione completando la frase lasciata in sospeso.
“Di fare un regalo ai superstiti.”
“Sono in mezzo a tre ragazze papà.” Shikamaru sapeva che suo padre non avrebbe mai perso tempo dietro a quel reality, ma un po’ di appoggio non sarebbe stato male.
“Hai trovato l’oro.”
“Semmai, ho trovato il demonio.” Shikamaru prese quindi a descrivere le ragazze con le quali era costretto a convivere e solo per una in particolare spese belle parole.
“Cosa devo mandarti infine?” Il ragazzo per un po’ pensò a cosa chiedere, ma infine riuscì a trovare i regali perfetti.
“Una rivista di moda della mamma per Ino, una cornice per fotografie per Sakura e quell’oggetto che ho nascosto in camera mia nel secondo ripiano a destra della scrivania.” Il ragazzo sapeva che il padre aveva osservato diverse volte in quella scrivania e sapeva che sarebbe andato a botta sicura.
“Salire fino in camera tua, ma vuoi scherzare? Prendere quel ciondolo? E poi andare alle poste per imbucare i pacchi? Quanto lavoro mi fai fare? Io sono in vacanza.”
“Zitto e alza il culo dal divano se non vuoi che dica alla mamma chi è stato in realtà a rompere il vaso della nonna. Cosa gli hai raccontato? Ah sì… colpa del gatto dei vicini.” Le minacce con quel povero essere funzionavano sempre bene, ormai viveva solo per essere minacciato.
“Sono spacciato, come sempre del resto.” Fu così che Shikaku richiuse la telefonata e dopo aver raccolto gli oggetti richiesti, si avviò verso le poste.
 
Il Natale per i 4 superstiti passò tranquillo:
Chef cucinò per una volta un tacchino senza sorprese all’ interno, mentre Chris regalò ad ognuno dei superstiti una piccola somma di denaro per lo sforzo che avevano compiuto.
Arrivò il momento dello scambio dei doni ed ognuno aprì i suoi bei 3 pacchetti.
Sakura si vide recapitare una pomata contro le rughe, gentile concessione di Ino, una bottiglia di vino da parte di Temari e una cornice portafotografie da Shikamaru.
Ino ricevette due riviste di moda quasi uguali e una torta da parte di Sakura.
Temari ricevette il fantomatico ciondolo di Shikamaru il quale venne travolto e stritolato da un abbraccio della ragazza, una pomata contro le macchie nere da parte di Ino e una torta da Sakura.
Il ragazzo superstite ricevette il gioco di società di Temari, un dopobarba da Ino e una torta da Sakura.
Sakura non aveva proprio fantasia con i regali e infatti gli altri osservavano la ragazza abbastanza delusi.
 
Ino passò il resto della giornata a leggere e rileggere i consigli della moda, Sakura passò il suo tempo a bere e a riflettere su quale foto mettere sulla cornice (alla fine avrebbe scelto una foto con Sasuke, ma questo era ovvio) e gli altri due ragazzi passarono il resto del tempo a provare il gioco di società e a nascondersi per fare i piccioncini.
Ovviamente terminato il Natale la situazione tornò come prima.
Ino e Sakura in guerra, Temari a fare da paciere e Shikamaru pronto a spararsi un colpo in testa pur di farle smettere.
Chris: “Non si può lavorare per 365 giorni l’anno e quindi il Natale lo si deve passare tra amici e alcool. Vi lascio alla prossima sfida e se volete sapere chi sarà il prossimo a salire su Gamabunta, restate con noi su A Tutto Reality Mondo Ninja.”
 
Sigla.
 
FUORIONDA
 
Bear Grills: “Avanti Chef vai con il limbo.” Bear Grills aveva sfidato gli altri a una gara di limbo e tutti, tranne Chris accettarono la sfida.
Gordon: “Aspetti maestro ho un regalo per lei. In segno che l’ascolto.”
Detto questo il cuoco tirò fuori la sua specialità: pesce di palude fritto con melanzane marce come contorno.
Il signore assaggiò quel piatto e ne restò meravigliato e andò ad abbracciare il suo giovane allievo che per una volta ne combinava una di giusta.
Sull’immagine di Bear Grills, di Joe e di Graham che abbracciano un incredulo Gordon Ramsay si chiude la puntata odierna.
Alla prossima.




Con qualche minuto di ritardo rispetto ai miei soliti standard, ma riesco ad aggiornare.