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Autore: Sylvie91    23/05/2015    5 recensioni
Non si parla di una nano qualsiasi, ma del Nano... quel nano che ha aiutato il suo popolo in esilio dopo l'arrivo di un drago e che ha cercato di riconquistare la sua casa.
Non credo di essere da sola nel chiedersi: com'era Thorin prima di tutti questi avvenimenti?
Tenendo d'occhio il nostro pezzo di quercia e buona parte dei nani conosciuti e non, provo a narrarvi una sua ipotetica vita ad Erebor e soprattutto durante l'esilio! cercando comunque di creare un filo rosso tra questa storia ed un altra!
vi auguro una buona lettura (se vi va :D ) bisous bisous!
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dwalin, Smaug, Thorin Scudodiquercia
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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 Scatti scomposti e quasi innaturali calciano le lenzuola dal letto, il continuo rigirarsi di Thorin fa sparire le coperte, che vanno ad accumularsi per terra... il corpo del nano è madido di sudore che cerca di cacciare via dalla fronte con l'avambraccio.
 
Ti odio, dice la sua bocca e confermano i suoi occhi neri in uno sguardo irremovibile...Ti odio... lo odierà per sempre e vede la sua schiena allontanarsi, e lui cadere sulle ginocchia mentre la chiama... ma solo due parole vorticano: Ti. Odio.
 
È da giorni che gli incubi lo tormentano un miscuglio di ricordi e di sensazioni si incontrano e si scontrano, gli annebbiano la mente facendogli rivivere momenti che credeva aver rilegato ad un parte di sé.
 
Il clangore della battaglia, in un turbinio di sangue ed urla. Si distrae per vedere la posizione di Dwalin e... una lancia pericolosamente si avvicina, è la fine... è la fine..., ma la traiettoria dell'arma viene interrotta e vede Vitr, un suo soldato sorridergli con una lancia trapassargli da parte a parte. Ed il volto di Vitr mutare e diventare quello di Frerin... Vitr...Frerin... -Non ci si deve mai distrarre, mio capitano.- altre parole... Vitr.
 
Thorin si muove ancora scosso si gira e rigira sperando che così le immagini se ne vadano via, lontano dove dovrebbero stare, perchè lo inseguono senza dargli pace? Grugnisce qualcosa di incomprensibile schiacciando la faccia nel materasso.
 
Fuoco, fiamme alte come montagne... altre urla, altri morti... cadaveri dagli occhi vitrei che lo fissano, con profonde bruciature... e poi qualcosa di enorme e scuro davanti a lui, e l'unica cosa che riesce a vedere chiaramente sono dei denti lunghi, bianchi e taglienti... poi una risata malvagia.
 
Digrigna i denti mentre con la schiena si avvicina sempre di più verso la parte del letto appoggiata al muro, si sente come circondato prende un cuscino e lo lancia andando a colpire la scrivania, da dove cadono le sue armi appoggiate prima di andare a dormire.
Il fragore creato lo riscuote da questo sonno disturbato facendogli appoggiare la schiena contro il muro, mentre passa una mano sul volto stravolto ed assonato; Thorin si alza dal letto raccogliendo le coperte in un unica palla e buttandole sul materasso.
Va alla scrivania e comincia a raccogliere le armi cadute per poi appoggiarle sulla tavola di legno scuro, si sofferma su un piccolo pugnale dall'elsa d'oro, con strani segni scavati... sospira e lo nasconde dentro un cassetto della scrivania; è il ricordo di quello che ha perso.
-Beth...- sussurra al silenzio guardandosi allo specchio e vedendo nei suoi occhi la stanchezza e la solitudine che questi mesi senza di lei l'hanno portato, scuote la testa ritenendosi l'unica origine dei suoi rimorsi... prende il cuscino e si ributta a letto, sperando di dormire almeno un altro paio di ore prima dei festeggiamenti del Dì di Durin.
 
 
-Buongiorno principessa! Tesoro dovremo essere già in piedi.- sussurra Mandli all'orecchio della nana che sta abbracciando, il nano la stringe ancora più forte contro il suo petto... la dondola teneramente, soffiandole sull'orecchio per cercare di svegliarla leggermente, ma ottiene solo mugolii.
-Dis, oggi è il Dì di Durin e come principessa dovresti essere già pronta.- continua il nano cominciando a dargli leggeri baci lungo il collo, e Dis sorride subito soddisfatta di questa amorevole sveglia.
-Mandli, se continui così potrei non alzarmi più dal letto.- mormora la nana girandosi verso il nano per dargli un tenero bacio.
-Non tentarmi, che se potessi ti costringerei a letto per giorni.- risponde con voce roca Mandli strusciando il suo naso contro quello di Dis -Ma oggi no! Quindi su alzati e vestiti.-
-Quanto vorrei non essere costretta a questi festeggiamenti...- brontola Dis sedendosi sul letto e tenendosi il lenzuola a coprirla, mentre il nano esce e comincia a vestirsi, dandole la schiena.
Dis guarda Mandli sorridendo, sa di essere fortunata ad averlo, i momenti con lui sono i più belli che potesse mai desiderare pieni di amore e di dolcezza... da quel giorno passato da soli al mercato le cose sono velocemente migliorate, sa che deve ringraziare Beth.
Ma il pensiero di lei la turba, non risponde alle sue lettere e ciò la rende triste... ha paura che la sua amica sia arrabbiata con lei, per quel che è successo con Thorin; anche se in verità non sa bene come l'ha allontanata il fratello.
Mandli si gira, dopo aver finito di vestirsi, e vede Dis seduta con il capo chinato e lo sguardo abbassato sulle lenzuola... sembra davvero molto triste e solo un pensiero può rendere la sua nana così malinconica.
Il nano risale sul letto sedendosi davanti a lei e prendendole le mani -Dis, tesoro... Beth sta bene, hai letto anche te le lettere di Joanna a Thorin.-.
-Lei mi odia, non l'ho salutata...- risponde la nana alzando lo sguardo e incontrando gli occhi scuri e rassicuranti di Mandli, lui le prende il volto e le accarezza le guance -Non ti odia, ti vuole molto bene invece... ma deve essere successo qualcosa di davvero brutto con Thorin, durante il viaggio le è scivolata qualche lacrima e in cinque anni non l'avevo mai vista così.-.
Dis riabbassa lo sguardo, ma viene subito rialzato da Mandli -Dis, non posso vederti così... mi piange il cuore, ti prego... vedrai che la rivedremo presto.-.
La nana sorride alle sue parole e si avvicina a lui per dargli dei piccoli e teneri baci, sino a quando Mandli si allontana sorridente -Meglio che mi allontano, altrimenti ti salto di nuovo addosso!- esclama lasciandole un ultimo bacio sulla guancia.
-Ci vediamo dopo, allora.- risponde Dis allontanandolo con una leggera spinta -Che vestito mi consigli?-
-Direi uno facile da togliere...- afferma Mandli uscendo dalla stanza schivando un cuscino volante lanciato dalla principessa.
 
Thròr è seduto sul suo trono tamburellando le dita sulla roccia di questo e aspettando impaziente l'arrivo dei nipoti; suo figlio Thràin e la moglie sono arrivati da un pezzo e già sistemati alla destra del trono, mentre alla sinistra sta il suo compagno e fido consigliere Nàr.
Il telo nero ancora copre la parte di trono dove è situata l'Arkengemma, da una parte il sovrano non vorrebbe nemmeno toglierlo, quella pietra è sua... nessuno a parte lui ha il diritto di vedere la sua bellezza.
Thorin arriva assieme a Frerin ed entrambi si inchinano al cospetto del sovrano -Siete in ritardo.- fa notare con voce bassa e un po' stizzita Thròr.
-Scusaci Gamilda.-
-Oggi è un giorno importante non vi dovrebbero essere questi inconvenienti.- afferma altero -Dov'è vostra sorella?-
Thorin e Frerin si guardano tra loro non sapendo come rispondere; entrambi hanno visto la sorella la sera prima, quando gli ha salutati prima di andare a dormire... sembra strano che non sia già in piedi, essendo andata a letto presto.
-Eccomi!- esclama la voce acuta ed allegra di Dis che arriva a fianco dei fratelli, per poi inchinarsi.
-Ecco l'ultima ritardataria.- sorride Thròr alla nipote tutta scarmigliata per la corsa appena fatta -Unitevi ai vostri genitori, allo squillo della tromba entreranno gli ospiti e ci sarà il discorso al popolo.-.
I tre principi si posizionano vicino a Thràin e a Fris, questa subito si avvicina a Dis cominciando a pettinarle delicatamente i capelli con le dita e formando una ordinata treccia, tanto per renderla un po' meno selvaggia per questo evento pubblico.
-Perchè non ti sei pettinata, figlia mia? Sai che oggi è un giorno importante.- chiede Fris amorevolmente riposizionatesi vicino al marito.
-Mi sono svegliata tardi sta mattina, scusa amad.-
-Strano sei stata la prima ad andare a letto ieri.- stuzzica sorridente Frerin alla sorella -O in verità avevi altri impegni?-
-Non sei proprio capace di fare gli affari tuoi, vero Frerin.- risponde Dis seccata -Comunque sono andata subito nelle mie stanze.-
-Dipende da chi c'era nelle tue stanze.- ribatte divertito il fratello.
-Smettetela voi due! Fra poco cominciano i festeggiamenti.- li riprende Thorin -Dis, prima o poi mi dovrai far parlare con Mandli riguardo ad un paio di cosette.- continua inviperito al pensiero di quel nano con sua sorella.
-Thorin, sei... non so neanche cosa sei.- sbuffa ancora più seccata Dis.
-Direi protettivo.- risponde il maggiore guardando la sorellina, si perchè per lui rimarrà sempre la piccola da difendere.
-Fin troppo.- tossicchia Frerin ridendo, mentre Thorin lo sgomita con un accenno di sorriso.
Se non ci fossero loro due a farlo sorridere qualche volta... non sarebbe riuscito a superare questi giorni: la preparazione soffocante della celebrazione assieme al lavoro normale di burocrazia, si sono unite alla malinconia e al rimorso di quanto accaduto.
Un suono di corni e trombe distrae Thorin dal turbinio dei suoi pensieri, Thròr si alza dal suo trono mentre si sentono acclamazioni e urla di gioia provenire dai piani inferiori, mentre i nani e uomini di un certo rango innanzi al trono si limitano ad applaudire.
-Popolo di Erebor.- comincia il sovrano dopo aver ottenuto un po' di silenzio -Oggi comincia un nuovo anno fatto di prosperità e soprattutto ricchezza per la nostra città! E come iniziare meglio un nuovo anno col presentarvi il Cuore della Montagna!-.
All'esclamazione del sovrano si susseguono altre acclamazioni festose e qualche “Lunga vita al Re!”; Nàr si avvicina al trono e con un gesto secco toglie il panno scuro che nascondeva l'Arkengemma.
È come un globo dalle mille facce, splende come argento alla luce del fuoco, come acqua al sole, come neve sotto le stelle e come la pioggia sopra la luna.°
I suoi raggi si perdono nell'atmosfera illuminando l'area circostante, ed abbagliando gli ospiti davanti allo scranno un uomo in particolare conosciuto come Girion Signore di Dale, copre il figlio per evitare che venga accecato.
-Che la luce dell'Arkengemma faccia brillare gli anni a venire!- esclama il sovrano -Questa pietra è il segno della legittimità del nostro Regno! Nessuno a parte il Re sotto la Montagna potrà mai toccarla!- continua Thròr proclamando il suo possesso -Ed ora comincino i festeggiamenti!-.
L'odore degli arrosti e quello della birra si mischiano fra loro assieme ad un turbinio di chiacchiere e di risate, di musica e di balli rendendo tutto un vortice di colori, le donne seppur piuttosto allegre aspettano l'invito a ballare dei cavalieri, i più impegnati in lunghi brindisi e discussioni di affari.
Mandli una volta finito il discorso del Re ha cominciato a correre per raggiungere Dis ed invitarla in mezzo alle danze seguendo il ritmo di un pazzo violino, Thorin li guarda mentre si divertono prestando poca o nulla attenzione alle nane che gli si avvicinano.
Sarebbe un giorno perfetto se lei fosse qui” pensa il principe dando un occhio anche al fratello impegnato a dare un baciamano ad una giovane nana dai capelli castani, sorride pensando al fatto che Frerin non cambierà mai e la donna che riuscirà ad incastrarlo debba essere per forza una santa o una forza della natura.
-E' proprio una bella festa, principe.- lo distrae una voce particolare: allegra ma con un pizzico di ironia, volge lo sguardo verso l'interlocutore e vede un alto uomo barbuto vestito di grigio, con un buffo cappello avente la punta piegata all'indietro, stringe un bastone molto lungo con una lavorazione finale.
-La conosco?- chiede Thorin.
-No, ma presto mi conoscerà.- sorride il vecchio -Gandalf il Grigio e lei è Thorin, giusto?-
-Sì, spero che si sia divertendo.- dice il nano invitando a prendere qualcosa da bere -Ho sentito parlare di lei.-
-Spero bene.- risponde Gandalf prendendo un boccale di birra scura -Mi chiedevo perchè il principe di Erebor non si stia divertendo.-
-Questa è una sua presunzione.- afferma il nano -Queste cose perdono il mio interesse anno dopo anno.-
-Si dovrebbe godere questa pace invece, nessuno sa quanto possa durare.-
-Allora deve godersela anche lei. Mi scusi.- conclude Thorin andando poi verso Girion intento a guardare il figlio giocare assieme ad altri piccoli nani con delle spade di legno.
Il Signore di Dale a prima vista è una persona che ispira sicurezza ed affabilità, gli occhi scuri segnati solo da qualche ruga indicano che sono passati più di un paio di anni dalla sua giovinezza, ma l'altezza e il portamento fanno presume che la sua forza ne sia rimasta invariata.
-Girion, benvenuto.- accoglie Thorin allungandogli la mano, che viene subito stretta fortemente.
-Grazie per l'invito... è una splendida festa.- sorride Girion accarezzando la barba sale e pepe -Ma fra poco io e mio figlio dobbiamo andare, i festeggiamenti sono anche a Dale e devo presidiarli.-
-E' un peccato, avrei voluto presentarle mio cugino Dàin dovrebbe essere a momenti qui.-
-Vuole dire che avrò l'onore di vederlo per i prossimi accordi commerciali!- continua Girion -Mi chiedevo però, se fosse il caso di aumentare il numero di frecce nere...-
-Non mi sembra il caso di parlarne ora, Girion... tutto a tempo debito.- afferma Thorin bevendo un sorso di birra -Anche se io sarei d'accordo con lei, tre sono poche nel caso di avvistamento di lucertole volanti.-.
Girion ride alla battuta del principe e dopo aver chiamato il figlio, si allontana ritornando verso la sua città; Thorin sbuffando un po' esasperato già stanco di questa mondanità zigzaga tra gli ospiti salutando con piccoli cenni di capo, strette di mano e baciamano fino arrivare al campo di allenamento dove finalmente da solo, può pensare come spiegare la sua proposta al nonno... proposta che potrebbe segnare il ritorno di una nana particolare nella sua vita.
 

 

Ciao!
Et voilà i festeggiamenti per il Dì di Durin, credo che un certo stregone si sarebbe imbucato in questi eventi mondani per scombussolare un po' le cose! Poi ditemi voi se può essere palese o pure meno.
Non credo invece che tra Girion e Thorin ci fosse qualche distacco prima di Smaug... anche se la sua presenza sta cominciando ad aleggiare un po'.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto anche se privo di Beth, fra poco rientrano nel racconto buona parte dei nani conosciuti!
Vi ringrazio come sempre e vi auguro un buon weekend!
Bisous
Sylvie
   
 
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