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Autore: Hayhey    24/05/2015    6 recensioni
«Rosie!»
«Sco’!» urlò Rose correndo verso un ragazzo biondo platino con un sorriso enorme sul volto, specchio di quello dell’altro. Ebbene sì, Scorpius Malfoy e Rose Weasley erano migliori amici da un giorno non ben definito di undici anni fa. [...]Scorpius era –come diceva Rose- un distributore di abbracci: ne avevi bisogno e bastava chiedere per essere stretti in una morsa forte e rassicurante.
I due ragazzi si strinsero come se non si vedessero da una vita e infatti per tutta l’estate non erano riusciti a vedersi, a causa delle vacanze di entrambi, prima una poi l’altro. [...]
Sentirono un fischio acuto e si fiondarono tutti verso il treno per non perderlo e per trovare i posti vuoti e vicini. Quando furono nel vagone si sporsero e salutarono i rispettivi genitori e parenti, Ron e Draco si guardavano un po’ schifati pensando all’assurdo motivo per cui i loro figli fossero migliori amici [...].

Dal capitolo 2
Speciale 1- James e Selene
Speciale 2- Lysander e Arya
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 10 – Nuove situazioni
 
Dal fatidico giorno dell’appuntamento erano passati quattordici giorni, era sabato e Rose e Michael avrebbero festeggiato le due settimane di fidanzamento.
Erano cambiate un po’ di cose fra la rossa e Scorpius. Nonostante la promessa era inevitabile che la ragazza avesse meno tempo per lui fra la scuola che era ormai iniziata del tutto, i suoi numerosi famigliari, le sue migliori amiche e, in aggiunta, il suo meraviglioso ragazzo, dolce ma un po’ invadente nel loro rapporto. E ovviamente il biondo ne soffriva, voleva abbracciarla di più –doveva mantenersi carico come distributore, diceva- e sopratutto vedere la sua adorata migliore amica con un ragazzo che non era lui non gli piaceva per niente.
Quando poi erano insieme la Corvonero non faceva altro che parlargli del suo fidanzato e questo non gli andava proprio giù.
Il Serperverde, mentre rilfetteva su ciò, era in Biblioteca a studiare per lunedì, per così avere la domenica libera.
Ragionando su un esercizio particolarmente difficile di Incatesimi, sentì un sospiro e quando alzò la testa vide Albus entrare e dirigersi verso di lui con un’aria afflitta.
«Ehi Al, come mai così triste?» gli chiese, anche lui non esattamente contento.
«Rose...» sospirò nuovamente il prefetto.
«Che ha? Problemi?» esclamò l’altro con un velo di preoccupazione.
«No, sono io che non sopporto il suo attuale ragazzo... continua  a dirle, oggi che è il loro anniversario inoltre, che è noiosa! Parla lui, Misterroserossecomeituoicapelli!»
«Come osa quel cretino? All’inizio era perfetto e ora vuole spingere Rose ad essere adatta a lui? Tra l’altro le aveva detto che voleva qualcuno di diverso dalle solite ochette! Lei è perfetta.» quasi urlò dal fervore per quella risposta.
«Sco’? Calmati...» una luce di comprensione si accese negli occhi verdi di Al «Non è che sei innamorato della mia cuginetta?»
Scorpius strabuzzò gli occhi e arrossì imbarazzato.
«Io? Di Rose? Ma va, figurati...»
Iniziava a sudare freddo sotto lo sguardo furdo –da serpe qual’era- del suo amico, spostò il suo verso il compito di Incantesimi come se potesse salvarlo, poi decise che almeno qualcuno lo doveva sapere, e chi meglio del suo migliore amico?
«Okay, lo ammetto, mi piace praticamente da quando ci siamo conosciuti...» mormorò, ancora imbarazzato.
«Oh, bene! Gli altri saranno felici di sapere che non si erano sbagliati!»
«G-gli altri?»
«Sì, i miei cugini e quelli di Rose e, ovviamente, suo fratello!»
«P-perchè?» Scorpius aveva uno sguardo sempre più impaurito.
«Ma ovviamente perchè avevamo dei fortissimi, e fondati, sospetti sulla tua cotta colossale per la nostra adorata Rose!» rispose con calma e naturalezza.
A questo punto il biondo si accasciò sul tavolo e cominciò a sbatterci sopra la testa, mentre il suo migliore amico rideva di gusto.
 
Rose camminava mano nella mano col suo ragazzo per i corridoi di Hogwarts. Pioveva quel pomeriggio e non sapeva dove la stesse portando per il loro settimaniversario.
«Ehi Mike, dove mi porti?»
«Adesso vedrai Rosie, non essere troppo curiosa!» rispose Michael sorridendole.
Chissà perchè mi deve sempre criticare... era solo una domanda, poteva farci tranquillamente una battuta!
La Corvonero si era accorta che nonostante le avesse detto che non voleva ragazze oche, il Grifondoro la voleva cambiare, correggere; però in altri momenti era dolce ed era per questo che non voleva lasciarlo.
A confermare la dolcezza del moro fu la sorpresa.
«Vieni Rose!» la prese per mano e la portò nel cortile interno, verso il piccolo chiosco. Corsero come pazzi sotto la pioggia, ridendo e trascinandosi l’un l’altra, schizzando nelle pozzanghere e infine arrivarono davanti al chioschetto. Prima di entrare però, Michael fermò la ragazza, le spostò alcuni ciuffi rossi incollati sulla fronte e le diede un bacio mozzafiato, di quelli da film, e la Corva, subito addolcita, rispose con passione, mettendo tutti i suoi sentimenti per il Grifone in quel bacio, quel bacio che le confermava di aver fatto una buona scelta; perchè, nonostante tutto, Rose sapeva che le scelte più belle erano quelle che bisognava ottenere sopportando grandi, anche se non evidenti, fatiche.
Finito il bacio i due si guardarono per un tempo indeterminato, con le mani di lui sulle guance di lei e quelle di lei sul petto di lui.
«Grazie» dissero all’unisono.
 
Arya guardava dalla bifora del quarto piano Rose e Michael con un senso di felicità, uno di tristezza e uno –seppur piccolo- di invidia. Felicità per la sua migliore amica, tristezza perchè vedeva qualcosa di stonato nel loro rapporto e invidia perchè anche lei voleva quel genere di rapporto con una persona che le ballonzolava nella testa un po’ troppo per i suoi gusti.
Ultimamente erano diventati più uniti, ma voleva qualcosa in più.
Come richiamata dai suoi pensieri, sentì una voce che la chiamava.
«Arya?»
La ragazza si girò di scatto con il cuore che le batteva a mille dalla sorpresa ma anche a causa del bellissimo Corvonero che le stava davanti, che la guardava attraverso il ciuffo biondo con i meravigliosi e grandi occhi azzurri.
«Lys!»
«Hai la voce e l’aria di una colta sul fatto...» indagò assottigliando le palpebre.
«I-io? M-ma che d-dici?» balbettò, avvicinandosi di più alla finestra mentre il biondo camminava verso di lei. Stava andando così indietro che arrivò a toccare con le mani il basso parapetto, se fosse arretrata ancora un po' sarebbe caduta.
Lysander la fermò appena in tempo, le mise una mano dietro la schiena e la strinse a sè, mettendole l’altra mano sulla testa. Arya sentiva il suo cuore battere forte.
«Attenta, stupida! Volevi forse farmi morire di crepacuore? La mia era solo una domanda innocente, non ti dovevi spaventare così tanto!» la lasciò andare ma la tenne ferma per le spalle. «Non lo fare mai più!»
Arya non seppe nè come, nè perchè, ma scoppio improvvisamente a piangere. Forse era tutto il peso dei pensieri precedenti e l’arrivo della causa di quei pensieri a farla scoppiare.
Il prefetto rimase sconvolto, non sapeva cosa fare, quindi fece la stessa cosa di prima e la abbracciò. Continuava a sussurarle parole dolci, cercava di calmarla ma lei proprio non riusciva a fermarsi, quindi, come ultima spiaggia, Lysander le lasciò un dolce bacio sulla fronte al sapore di felicità e di speranza.
 
James passeggiava tranquillamente mentre pensava ai prossimi allenamenti della squadra per la prima, imminente, partita.
Arrivato al portico del piano terra che dava su uno dei cortili interni -quello con la quercia dove il padre di Scorpius era stato trasformato in furetto, come gli aveva raccontato suo padre-, scorse un ciuffo castano-ramato. Avvicinandosi vide che era Selene che leggeva un libro che si chiamava Cime tempestose.
Prima di salutarla la osservò, piegò la testa di lato come se stesse contemplando un’opera d’arte e Selene era in effetti la sua opera d’arte. Il viso appuntito della ragazza trasmetteva dolcezza e compassione molto probabilmente a causa del libro che aveva sentito nominare da zia Hermione. Le sopracciglia erano corrugate e gli occhi erano lucidi nel tentativo di non piangere per la storia.
Aveva le ginocchia tirate su, con le braccia le avvolgeva e teneva il libro davanti alla gambe dovendo quindi appoggiare il mento su di esse per riuscire a leggere. I capelli erano sciolti e le ricadevano ondulati fino a metà schiena.
James si decise ad avvicinarsi e si sedette di fronte a lei a gambe incrociate. Selene finì il capitolo prima di alzare la testa e sorridere dopo aver visto chi aveva davanti, tirando su col naso.
«Triste?» domandò il castano.
«È il libro... una storia d’amore struggente e descritta maleddattamente bene.» rispose.
«Allora non dovresti  leggerla.»
«Perchè non dovrei?» chiese perplessa.
«Perchè se leggi una storia “struggente” non riesci a sorridere e a me, ecco... a me...»
«A te?» domandò curiosa e speranzosa.
«A me piace quando sorridi... mi sento bene.» Il Grifone girò la testa dall’altra parte mentre diceva queste parole, cercando di non far vedere le sue guance rosse.
Selene sorrise contenta come non mai, si mise sulle ginocchia e prese il viso di James tra le mani, girandolo verso di lei. Gli occhi del ragazzo erano fisse sulle sue mani cercando di non guardarla negli occhi.
«Allora Jamie facciamo così: quando leggo una storia di questo genere o continuo questa ti chiamo, perchè, sai, basti tu a farmi sorridere e sono contenta che ti faccia sentire bene. Okay?» sorrise.
A quel punto finalmente Jamie alzò lo sguarso e fu colpito dal meraviglioso sorriso della ragazza, si sentì in pace con se stesso e col mondo, vedeva solo lei e non pensava minimamente al Quidditch.
«Va bene.» e la abbracciò, poggiando la testa sul ventre della Corvonero.


MY CORNER^^
*spunta da un angolo*
Saaalve gente! Scusateeee *prega in ginocchio* scusate per il ritardo, ma come gli studenti sanno, questo è un po' un periodo de medda, ecco. Verifiche, verifiche e.... verifiche! In più sono ogni pomeriggio fuori per impegni miei tranne il venerdì e quando torno sono stanchissima... Ecco spiegata la mia assenza! Spero che vi piaccia questo chap e che il prossimo arrivi entro la fine della scuola!
Grazie a tutte per tutte le recensioni, le seguite/preferite/ricordate!
la vostra ritardataria,
hayhey<3

ps. come al solito dedicato ad Arya <3 questo è il tuo regalo di compleanno (ma che bello...)
pps. Ho scritto una flash-fic moolto triste sempre su Rose e Scorpius se vi interessa^^ si chiama "Lettere ritardatarie"
Love you all <3<3
   
 
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