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Autore: Tsunade1    24/05/2015    0 recensioni
In ordine sono:Una sfidaper Kakashi,Pain,Il ricordo di Iruka,Una guerra inaspettata e Naruto e Kida diviso in 6 capitoli.Grazie sempre!Ho deciso di scrivere una sorta di storia parallela a quella originale mantenendo il più possibile l’originalità dell’opera,da un lato perché è giusto,dall’altro perché l’adoro e la rispetto.Perchè?Qualcuno mi ha chiesto,perché voglio dare un po’ più di giustizia,che secondo me manca,ai personaggi che amo di più e volendo me una gran bella storia d’amore e non “essere lasciato come una pezza vecchia”citando una mia recensista,è Kakashi,perché insomma quante ne ha passate?Se lo merita no?E poi è talmente bello…Prendetela come una storia di rivincita per chi è stato lasciato solo,o dovrei dire rovinato di più,per chi conosce gli sviluppi dellle novel di Kishimoto.L’unica libertà che mi sono presa è stata creare un personaggio che gli facesse totalmente da contrappunto e che in qualche modo però fosse uguale a lui, e le vicende legate a loro ovviamente:direte voi,per quale motivo fare ora questa premessa?In realtà perché avrei voluto spiegarlo alla fine,ma ci ho ripensato...
Genere: Azione, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Più contesti
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Ad un certo punto, percepii una strana energia pervadermi, mi sollevai e guardai le mani: dal corpo di Shado fluiva uno strano chakra giallo, caldo e misterioso e una volta finito, Shado scomparve in una polvere d’oro tutta intorno a me. Mi diressi verso casa, traballante e stordita, poi cominciai a tremare di freddo, molto freddo, vidi la mia pelle a tratti normale a tratti squamata e svenni. Mi svegliai che ero in ospedale; dal vetro della stanza vidi un ninja medico e Minato che discutevano: Minato si accorse che ero sveglia ed avendo interrotto l’altro entrò -Come ti senti Kida? -

-Sto bene-risposi rauca, sbalordita -Sta tranquilla è il fiato del drago, ti sei stabilizzata, ora i tuoi valori sono buoni ma hai rischiato- spiegò grave Minato, si girò verso un ninja che era giunto e annuì ad un suo cenno -Devo partire per una missione, mi dispiace lasciarti così…Non ho detto nulla ai tuoi di cos’è successo e non lo sapranno se non da te, sanno solo che eri in giro e che ti ho portato con me. Dicono che essendo un soggetto molto giovane hai reagito bene, dovrai imparare a gestirlo meglio tuttavia, perciò quando ti sentirai meglio parlane al tuo maestro d’accordo? Puoi anche venire da me se hai difficoltà. Ora devo andare, mi raccomando- e uscì strizzandomi l’occhio. Rimasi lì a pensarci su, ma non appena l’indomani ricominciai col mio maestro privato, da un po’ studiavo a casa affinché non scappassi, mi passò la voglia; mandavo una copia dal maestro e mi allenavo da sola; non fu un cattivo risultato, le ferite mi guarivano più in fretta e imparai ad usare le tecniche di fuoco, pur non avendone il chakra, così divenni genin, con grande soddisfazione di Asuma, i miei non erano presenti. Tuttavia all’esame chunin mi distrassi e persi; Minato mi riprese e tanta fu la vergogna, conseguente all’esame, anche dell’incontro con Kakashi, che mi convinsi e iniziai ad allenarmi con lui, previa approvazione del terzo e piena coscienza da parte mia, che non avevo imparato a gestire neppure un quarto di quel potere.
 
-Aspetta aspetta, un momento: vuoi dire che non eri compagna di Kakashi? - si meravigliò Naruto -Neanche per sogno, sono più piccola di 2 anni e lui coi suoi amici, che erano anche miei, erano già avanti-
-Ah sì? E chi erano? - il ragazzo dondolò i piedi sbarazzino -Beh ecco c’erano…- Kida si morse la lingua -Ecco forse dovresti domandarlo al tuo maestro. Credo dovrebbe essere lui a parlartene…- (Nell’altra stanza) -Che ti dicevo? Adesso parla di te- suggerì il capitano accostando l’orecchio alla porta, guardingo; a quel punto Kakashi abbassò il libro, e si unì a guardare dalla sua parte: scorse Kida seduta sulle ginocchia che dialogava assorta e velatamente melanconica.
-Devo ammettere però, che tu assomigli proprio ad uno di loro- Kida storse le labbra in un sorrisetto
-Davvero?-s’interessò Naruto -Sì, invece l’altra beh…forse a Sakura, tolta la nevrosi, anche perché pure la mia amica era un medico, e l’uno voleva l’altra, che voleva l’altro e tu vuoi Sakura che vuole Sasuke, mmmhh- si bloccò con gli occhi al soffitto pensierosa -Embè?- a quanto pareva Naruto aveva capito le simmetrie che nel monologo Kida aveva fatto tra il Team 7 e i suoi amici -Mmmh no, Sasuke non ci somiglia proprio a Kakashi, senza offesa, dichiarò infine espirando -Eh sì hai ragione- ammiccò il ragazzo grattandosi la testa -Posso procedere?- domandò lei -Ah ah-
 
Mi sottopose ad allenamenti durissimi, spiegandomi che il chakra del drago era unito indissolubilmente al mio ma scorreva più veloce, danneggiandomi, il che significava o eguagliare la sua velocità o superarla ,in entrambi i casi avrei dovuto raggiungere quella di Minato e per me era praticamente impossibile: non solo, corsa a ostacoli, salti, esercizi di coordinazione, corpo a corpo e meditazione, già perché per caso scoprimmo durante una lotta tra me e lui, che nello schivare avevo evocato involontariamente la coscienza di Shado, e mi era spuntato sotto le gambe, volando per une secondo prima di rovinare per terra. Certo eravamo meravigliati e lui suggerì allora che dovessi controllare stilla a stilla, prima il mio chakra e poi impastare l’altro, secondo un rapporto ben preciso o mi sarei fatta male. Poco prima del mio secondo tentativo per diventare chunin, avevo raggiunto un buon livello e per premiarmi, a fine allenamento, mi faceva sfogare perché vedeva che non ero mai del tutto pacifica, rivelandomi i suoi pareri, o semplicemente ascoltando, quindi parlavamo, ogni giorno un po’ di più. Dopo che lo superai, mi confidò che, strategia estrosa a parte, gli ricordavo un suo allievo, benché conservassi la mia femminilità: sì, uomo geniale, il lampo giallo di Konoha indubbiamente, solo…coi nomi e certe uscite, partiva per la tangente, senza motivo…Purtroppo era in corso la terza guerra, e non lo incontrai per un po’,proseguendo da sola il training, e perdemmo un nostro caro compagno… Razionalizzai con difficoltà la vicenda, ma qualche amico mi era rimasto dopotutto, avevo Asuma, in misura minore i miei, e Minato non smise di sostenermi, di contro io perseveravo anche per il mio amico e andai avanti alla fine; passò un anno, e Minato mi annunciò lieto che mi avrebbe raccomandato come jonin se volevo continuare -Mi ha colpito molto il modo in cui ti sei destreggiata nelle prove, specialmente in quella finale: trucco poco ortodosso lo ammetto, ma un ninja è anche un eccellente truffatore, hai unito magistralmente teoria e pratica e in uno stile…liscio, per così dire. D’altra parte, le tecniche più semplici sono spesso le più vincenti, e ti sei pure liberata da un genjutsu ma stavi per capirlo troppo tardi…Lavoreremo anche su questo- mi espose Minato stimolante, gli camminavo di fianco poco convinta -Non mi pare di aver fatto molto…Ma se ne è sicuro lei, a me andrebbe di passare ancora di grado. Solo…Non sarò troppo grande?-azzardai insicura -Hai 15 anni Kida, o forse volevi paragonarti a Kakashi e Rin?- ammiccò lui astuto, borbottai un “è così evidente” tra i denti ma non replicai, da lontano notai una splendida donna dai capelli lunghissimi di un rosso acceso, che ci venne incontro e salutò amorevole Minato, porgendogli un sacchetto del pranzo -Kida lei è la mia compagnia Kushina Uzumaki- la donna aveva 2 occhi nocciola dolcissimi mi salutò carezzevole, io balbettai in risposta provocandole un tenue risolino -Tieni Kida, sono anche per te- mi porse una polpetta di riso che assaggiai -Cavoli! Buonissima! Lei è una cuoca eccellente! -mi complimentai effervescente e divorando il resto della polpetta -M-mi ha dato del lei…e mi ha fatto i complimenti- incespicò arrossita Kushina, Minato cercò di avvisare l’allieva -Sì ecco vedi lei è…- ma Kushina mi stava già tempestando di baci, o meglio soffocandomi, io ero rossa quanto lei -Che brava ragazza! Lei e Rin! - mi strinse ancora forte, e Minato fu costretto a separarci; Kushina mi fissava ancora sognante, all’improvviso l’espressione contenta sparì, alzò un pugno furente, e così i suoi capelli -Minato…hai davvero provato a fermarmi? Dopo che rientri a casa tardi tutte le sere, e non provare a dare le colpe a questa piccolina? - e mi feci piccolina per davvero, mentre Minato agitava le braccia -Non è come pensi eh eh…- ridacchiò nervoso ”Il maestro messo in mutande dalla sua ragazza…” per quella volta finì lì, ma non osai immaginare se avesse continuato, coi miei poteri avvertivo un chakra davvero potente, molto più del mio e ne ebbi timore. Comunque, qualche settimana prima che sostenessi l’esame, io avevo preso ad addestrarmi da me dato che avevo tutto sotto controllo, Minato mi raggiunse nella palestra di casa mia e mi portò nel bosco -Voglio verificare una cosa, insegnatami una volta dal mio maestro, Jiraiya-a quel nome non obiettai, lui spiegò - Adesso, prova ad estrarre la coscienza di Shado al di fuori di te, serbandone circa il 30% e con quello contemporaneamente estrarre energia naturale-mi stranii perché solitamente mi faceva fare quell’esercizio senza entrare in modalità eremitica dove, poi compresi, mi volesse portare: mi concentrai e ci stavo per riuscire, però dopo mi sentii malissimo, come quando Shado mi aveva donato il suo cuore e Minato dovette colpirmi per impedirmi di trasformarmi; essendo rinvenuta m’informò -Lo immaginavo, ricordi quando ti parlai del mio maestro e delle modalità eremitica? Il tuo potere ha lo stesso comportamento ma non disperare, siamo a buon punto visto e considerato, ci lavoreremo in queste settimane-
-Sì ma come? - chiesi incerta -Dunque ti spiego: poco fa quando hai provato a stare in modalità eremitica ed evocare Shado allo stesso tempo, il dolore che hai sentito era l’energia che solitamente sentono gli animali, di tutta la natura che come capirai è pressoché infinita, e tu non sei un animale. I primi tempi questo disturberà il tuo chakra ma c’è rimedio, poiché hai un cuore di drago, che è un animale, e la natura è un energia benigna, devi concentrarti molto e resettare il chakra, bloccarne il flusso, prima l’uno poi l’altro, e fare ripartire il tuo goccia a goccia; non appena sarai al 30%inizia a far scorrere l’altro alla stessa maniera e mantieni il rapporto; fortunatamente hai un eccellente controllo del tuo chakra, lo avrai presto anche dell’altro- mi chiarì -Così sarebbe un rapporto inverso, come se si originasse riconoscendo il chakra ”disturbante” e non mi creasse più problemi-osservai riflessiva -Bravissima!-
-Ma se il chakra non dovesse essere benigno? - gli interruppi il suo momento di gloria -Dovrai provarci ugualmente. Se non migliorasse, azzera il chakra di Shado, o ti danneggerà- mi avvisò serio ,io annuii -Vorrei provarci subito- lui approvò e facendomi distendere incominciai. In origine fu semplice, azzerare i chakra e anche riattivare il mio fino al 30%, ma quando provai con quello di Shado non volle attivarsi e non capii perché: forse ora non essendo attivo con me, non mi riconosceva come corpo ospite e mi rigettava; ritentai ma niente. Allora ricominciai da capo: funzionò, ma era difficile perché Shado provava a scorrere inarrestabile e quando rischiai di non fermarlo, azzerai tutto di nuovo eccetto il mio, non avrebbe avuto senso; zuppa di sudore e febbrile respirai profondamente e finalmente, dopo ore, funzionò. Minato mi aiutò a sollevarmi e mi diede una pillola del soldato -Hai compreso da sola il funzionamento, non ho dovuto dirti niente. Presto lo farai senza intoppi e potrai restare in modalità eremitica insieme a Shado; stimare quanto tempo è difficile, in genere più ti alleni, più tempo hai- concluse cristallino girandosi mentre mi rialzavo -Un’ultima cosa…- lo sentii iniziare ma dovetti subitanea parare un attacco a tradimento e in un baleno mi ritrovai a fendere l’aria a vuoto e mi resi conto che la mia mano mandava fulmini. La sventolai terrorizzata finché non tornò normale -Come l’ha capito? - sibilai terrificata -La 2 volta che hai provato ad attivare il chakra, quello di Shado, il tuo corpo in tensione ha mandato scintille e non sembravano affatto di fuoco, appunto perché lo stavi ancora resettando. Allora ho realizzato che il cuore che hai ricevuto ti ha ritardato il risveglio del 2 tipo di chakra che possiedi, il fulmine appunto- se lui era serafico, anzi contento, io me la stavo facendo sotto -Perché sei spaventata Kida? - Minato si materializzò alle mie spalle e di nuovo saltai in aria -Potresti raggiungermi facilmente lo sai? Hai tutte le carte in regola, quando sei concentrata non ti ferma nessuno, però quando ti distrai crolla tutto. Che ti succede Kida? - il suo tono s’inasprì parecchio -Certo è facile parlare dall’alto di quel piedistallo, lei che si è diplomato a 10 anni e sa fare tutto. Beh buon per lei, io sono sempre stata versata per gli studi e lo sa meglio di me. L’unico motivo per cui ho proseguito la strada del ninja è perché un vecchio drago burbero e pazzoide ha avuto l’illuminazione di regalarmi il suo cuore e ho dovuto imparare a controllarlo per vivere. E poi chi diavolo lo sapeva che avevo il chakra del tipo fulmine? Nella mia famiglia c’è solo il tipo del vento, che è l’esatto opposto ed io che continuavo a sentirmi idiota perché non ero capace, grazie! Il mio chakra praticamente combatte contro se stesso! - mi sentii profondamente ferita dalle parole del maestro, quasi in lacrime volli correre a casa -No- mi frenò per il polso -Perché ti sconvolge tanto questa scoperta? Non credi di potercela fare? Perché non hai rinunciato anche prima? - Minato non mollò -Mi ascolta quando parlo? Io non sono lei o il suo pupillo Kakashi! A 12 anni genin, a 14 chunin ma chi voglio prendere in giro, questo è troppo persino per me! Non mi conosce, non sa com’è vivere la mia vita, solo perché è un adulto super intelligente non ha la sapienza infinita, fronteggiarsi con quei 2 e con Asuma per giunta, non m’interessa se non sono come i suoi allievi che traggono ispirazione l’uno dall’altra, io non ho mai avuto compagni e non posso giudicare, quegli insegnamenti li tenga per loro, i confronti sono distruttivi se non altro non finirò ammazzata in qualche landa sconosciuta- gli rinfacciai rotta dai singhiozzi e lui mi mollò il polso desolato e ricevendo la frecciatina, senza preavviso  mi abbracciò, per nulla arrabbiato -Manca anche a me- io lo strinsi più forte, percependo il suo dolore che non gli avevo mai visto trapelare né da uno sguardo né da un gesto -Dire che ci si abitua è riduttivo…ma dovremmo farci i conti tutti prima o poi. Kida se ti dico questo, è perché sono sicuro che tu ce la possa fare, te lo garantisco. Lascia perdere me o Kakashi o Rin o chiunque, non è vero che i confronti sono distruttivi, lo sono i paragoni: confrontarsi significa guardare le affinità come le differenze dell’avversario, sia esso un nemico o un rivale non ha importanza, al fine di valutarne punti di forza e debolezza e premeditare un attacco vincente- mi staccò e mi guardò dritto negli occhi -Ed è tra le regole principali del combattimento e di guerra, te le ho insegnate no?- annuii abbattuta -Comprendo perfettamente che questa storia ti abbia sfiduciato, ma non vorrebbe questo…Quanto all’essere ninja- indicò il mio petto all’altezza del cuore -Io credo che sia una cosa che tu ami immensamente, al di là di me o dei tuoi, così come i tuoi studi, forse ti senti solo più sicura fra questi perché in fondo hai capito che per il lavoro sul campo, hai la responsabilità di altri oltre che di te stessa-qualche lacrima uscì ribelle e lo fissai dubbiosa stringendomi il giubbino verde militare -Voglio svelarti un segreto, una cosa che nessuno sa, nemmeno Kakashi- drizzai le orecchie guardinga, lui sorrise sghembo -Lui ha il chakra del tipo del fulmine, anche se sa manipolare acqua e terra; io invece padroneggio fuoco, vento e fulmine, mi segui?- m’illuminai, resami conto che ero molto più simile a lui del suo pupillo -Perciò tira fuori la stessa grinta e continua, il duro lavoro paga sempre-
-Ora parla come il papà di Gai- osservai, strisciandomi gli occhi bagnati -E questo non ti dice niente? - chiese inarcando un sopracciglio, poi ridemmo.

 
-Naruto? Tutto bene?- Kida guardò il ragazzo che aveva cambiato umore -Allora tu…hai conosciuto anche mia madre- constatò pensieroso -Di vista, in compenso ti ho visto nel pancione- riprese lei allegramente, il ragazzo si mise a sedere più rapito di prima -Ma…non voglio rovinarti il piacere di ascoltare di lei da qualcun altro che la conosceva meglio…- Naruto divenne perplesso, Kida accennò alla stanza di fronte -Non ero io a farti da guardia del corpo quell’anno…-si portò un indice al naso e Naruto ridacchiò -Perciò tu e mio padre parlavate tanto?-
-Si di tante cose, intanto però ti narro delle discussioni più importanti che abbiamo avuto, e ci stiamo avvicinando alla notte del 10 ottobre, in cui sei nato tu- preannunciò, sudando dalle mani ma pacata -Insisto però che almeno dell’esame jonin tu mi narri come si è svolto, sai io sono rimasto genin…- si adombrò, curvando le spalle -Vuoi sapere pure dell’esame?-Kida gemette: era già un grosso problema sintetizzare il racconto evitando di svelargli dettagli su Obito, Rin, Kakashi o altro, dettagli che si non gli diceva ma era impossibile non ricordare, quello era un capitolo infinito della sua vita perché aveva segnato in un certo senso la sua maggiore età, avendo raggiunto il fratello e i suoi amici, e soprattutto avendo raggiunto un traguardo che perfino suo padre non aveva potuto non riconoscere -Per favore!- e le piantò i suoi soliti occhioni blu dolci nei suoi -Va bene- acconsentì sospirando.
Di fronte…

-E va bene Yamato, ma solo 5 minuti, e se parla di cose personali e non di me la smettiamo qui, chiaro?- lo avvertì serio Kakashi accovacciandosi però interessato con l’orecchio e l’occhio alla porta.
   
 
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