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Autore: Evil Ulquiorra    27/05/2015    2 recensioni
Nel mondo di Code Geass,il 10 Agosto del 2010,un giovane Lelouch VI Britannia perde la sorella Nunnally a causa dei bombardamenti alleati sulle coste Giapponesi. In preda alla disperazione,il principe esiliato trova tra i rottami della battaglia il corpo di un androide senziente che afferma di chiamarsi Ultron...
-Crossover tra Code Geass e Avengers
-LelouchXHarem
-Lelouch super intelligente,manipolativo e decisamente più psicopatico.
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dichiarazione d'intenti

L’hotel di lusso sorgeva in un panorama da sogno, che corrispondeva perfettamente all’immagine stereotipata del Giappone.
Da Kanto si prendeva la Hindyalay 99 lungo la seconda autostrada passante per Tokio e si raggiungevano lo montagne: lì si trovava il gigantesco hotel,che sorgeva in mezzo a una foresta su un dolce pendio circondato da imponenti cime, che splendevano di bianco anche durante i mesi estivi.
Il vulcano dormiente che costituiva il monte Fuji si ergeva al di sopra di tutto.
Ora, a Gennaio,gli ospiti venivano lì prevalentemente per giocare a golf e per fare passeggiate. Si poteva esplorare la zona con la mountain bike, oppure essere portati sulle nevi esterne con l’elicottero. Lo chateau disponeva anche di un ristorante eccezionale e offriva ogni confort immaginabile.
Nove livelli al di sotto di quel complesso, circa 100 metri lungo la crosta terrestre, una coppia di figure camminava tranquillamente all’interno di un’intricata rete di tunnel e corridoi che percorreva più di tre quarti dell’intera regione .
Mentre zampettava lungo il bunker,il rumore dei passi attuito dal tappeto, CC non riusciva a levarsi dalla mente quello che era successo durante quella giornata pomeridiana.
Seguì con lo sguardo il giovane britanno che l’aveva salvata, pensando con divertimento alla scarsa conoscenza del genere umano che sembrava caratterizzarlo.
Era un eccellente soldato e uno straordinario stratega, ma pareva faticare a distinguer gli uomini dalle macchine. Sembrava quasi convinto che, nel corpo umano, ci fossse da qualche parte un settore da programmare in modo da essere sicuri che le istruzioni fossero eseguite. In un certo senso, era molto simile a lei.
Dopo qualche secondo, raggiunsero una grande porta. Situato sulla destra, vi era un pannello a riconoscimento vocale.
Il giovane si chino e prese un respiro profondo
<< Lelouch VI Britannia>>proclamò.
La donna non ebbe neanche il tempo di compiere un passo, che un paio di mitragliatrici fuoriuscirono dal nulla ,lungo l’asse del soffitto, puntando nella sua direzione.
L'adolescente emise un sospiro irritato
<< E ospite>>mormorò.
La coppia di armi si ritrasse, permettendo il passaggio della straniera.
La porta si aprì, e il giovane vi passò attraverso, seguito da CC.
Afferrò un walkie talkie e ne schiacciò il pulsante d’accensione
<< Tutto a posto, fin qui. Ora tocca a te>>
<< Ha disattivato le linee di trasmissione? Siamo senza rete?>>domandò la voce di una donna.
L’ex principe britanno ridacchiò
<< La nostra base sta per diventare il primo esempio di energia pulita autosostenibile>>
<< Bhe, presumendo che il reattore  si inserisca e che funzioni>>
<< Lo presumo>>ribattè l’altro, con fare fiducioso.
Prese un respiro profondo
<< Illuminala>>ordinò.
L’impulso lasciò il centro di comando a trecento kilometri al secondo.
Il testo, preparato sul laptop da Sayoko, si spostò nella rete, configurato in una massa di dati digitali ,e fu trasformato in segnale luminoso da un diodo laser.
Poi fu sparato con una lunghezza d’onda di 1,5 millesimi di milllimetro infrarosso in un cavo a fibre ottiche, insieme con milioni di pacchetti dati. La fibra permetteva ai fasci luminosi di scorrere in un diametro doppio di quello di un capello e li rifletteva verso l’interno per non farli uscire.
A velocità folle,le onde sfrecciavano dal paese fino alla costa, attraversando ogni cinquanta chilometri in un amplificatore ottico, finchè la fibra non spariva in mare ,avvolta in un mantello di rame, impacchettata in diversi strati di filo metallico e di morbido isolante.
Sott’acqua,il fascio di cavi aveva lo spessore di un robusto avambraccio umano.
Correva sul fondo dello zoccolo continentale, sotterrato per essere protetto dalle ancore e dalle reti dei pescatori. Centinaia di migliaia di chilometri di cavi e fibre ottiche formava in tutto il mondo la spina dorsale dell’informazione.
La sfera terrestre era circondata da un intreccio di fili capaci di condurre la luce, in cui correvano in tempo reale i bit e i byte della società, della comunicazione, le telefonate, i video, la musica ,le e-mail…e la corrente. Ed ora,grazie al nuovo programma da lui personalmente creato, Lelouch Vi Britannia aveva accesso a tutto questo.
L’intera base si illuminò all’istante, rivelandone gli interni
<< Come le sembra?>>domandò Sayoko.
Il giovane si strinse nelle spalle
<< Sembra Natale. Ma con qualcosa…di me>>
Lo shinobi chiuse il volto in un sorriso genuino, per poi volgere la propria attenzione nei confronti del laptop
<< I livelli rimangono stabili…credo>>
<< Certo che sì,ero direttamente coinvolto, e da qui la domanda: cosa si prova ad essere un  genio?>>
La donna ridacchiò
<< Bhe,in realtà non lo so,come potrei?>>
Al sentire tali parole ,il giovane non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Che vuoi dire? Tutto questo…è opera tua>>
<< No,tutto questo viene da…qui>>
posò delicatamente una mano sulla fronte del britanno e questi emise un sospiro divertito
<< Un po’ più di autostima. La zero base è una tua creatura, prendi almeno…il 12% del merito>>
<<....>>
<<…>>
<< il 12%?>>
<< Si potrebbe arrivare a 50>>
<< il 12%,una mia creatura?>>
Lelouch alzò ambe le mani, in posizione di difesa
<< A me è toccato il lavoro pesante. Letteralmente, ho alzato…parecchi pesi. E poi, scusa , ma quella figuraccia con la sicurezza? Quella è colpa tua>>
La donna si voltò, visibilmente indignata
<< Come scusi?>>
<< Il mio ascensore privato…>>
<< Dice il nostro ascensore privato?>>
<< Sì,quello,pullulava… di operai sudaticci>>
<< Bhe, tecnicamente erano sotto il vostro controllo mentale>>ribattè l’altra.
Il giovane sembrò pensarci un attimo, prima di stringersi nelle spalle
<< Touche>>
Volse la propria attenzione nei confronti della shinobi
<< Mi serve un foglio>>
Sayoko non perse tempo e porse al padrone un pezzo di carta, estraendolo dal cassetto della prima scrivania disponibile. Fu in quel preciso istante, che la donna si accorse della presenza di una giovane straniera, ad appena pochi passi dalla figura del britannio
<< E lei è?>>
Lelouch inarcò un sopracciglio, puntando lo sguardo in direzione di CC
<>
<< Shinobi in pensione, molto piacere>>continuò lei, volgendo la mano in avanti. CC la strinse esitante, prima di avvicinarsi all’adolescente, incuriosita da quello che stava facendo.
Lelouch aveva appena finito di dipingere la figura di una giovane donna, completa di capigliatura rossa e occhi azzurri come un paio di zaffiri. Aveva avuto si e nò un totale di appena due minuti e lui era riuscito a completare un’opera degna di un artista di fama mondiale.
Il giovane afferrò il foglio e lo posò delicatamente al di sopra di un tavolo rettangolare, dotato di una superficie simile  a quella di un toutchscreen.
La donna inarcò un sopracciglio
<< Quello cos’è?>>
L’adolescente ridacchiò
<< Questo è….questo>>
schiacciò un pulsante sul bordo del mobile e, come dal nulla, uno schermo virtuale si materializzò al di sopra della macchina. Milioni di luci e impulsi elettrici nuotavano tra centinaia e centinaia di filamenti color turchese,al pari di una perfetta riproduzione di un sistema nervoso.
CC  non potè fare a meno di dilatare ambe le pupille
<< Wow>>
Porse la mano in avanti e, non appena le sue dita entrarono in contatto con l’interfaccia artificiale, la rappresentazione grafica cominciò a mostrare una serie di immagini che andavano da argomenti riguardanti animali e piante, a foto satellitari della superficie terrestre. E allora capì.
Questa…cosa,qualunque cosa fosse…era conoscenza allo stato puro
<< è bellissimo>>sussurrò.
Lelouch analizzò il tutto con fare attento, prima che i suoi occhi si bloccassero su un file in particolare. Come fosse un oggetto dalla struttura solida, la mano del giovane afferrò il pacchetto, riversandone il contenuto
<< Ah,eccola qua. Kallen Statfeld,erede della famiglia Statfeld,17 anni,partecipa alla Ashford Academy…oh, mezzosangue !>>
Dilatò il palmo, ingrandendo l’immagine della rossa
<< Nata da padre britanno e madre giapponese . Ed ora è diventata un terrorista con tendenze suicide. Perché? Cosa la spinge a rischiare tanto?>>
In quel preciso istante, il suono di un ‘allarme cominciò a rieccheggiare nelle profondità della camera
<< Oh, è il momento !>>esclamò, afferrando un telecomando dal cassetto della scrivania.
Puntò l’oggetto in direzione di un televisore sospeso al centro del complesso e premette il pulsante d’accensione.
L’immagine mostrava la figura di un uomo alto e tarchiato, vestito con una divisa militare britanna , in piedi, di fronte a una folla.
CC e Sayoko fissarono il tutto con fare incuriosito.
Il purosangue, identificato da una scritta scorrevole come Geremiah Gottwald, prese un respiro profondo
<< Vi comunico… che il principe Clovis La Britannia, terzo erede al trono per linea di successione…è morto appena un paio di ore fa>>
Al sentire tali parole, un boato di indignazione cominciò a sollevarsi dalle persone presenti nella piazza, seguito da urla e grida di puro orrore
<<  La guerra ai terroristi eleven ,condotta in nome di pace e giustizia ,ha richiesto il suo sacrificio. È nostro dovere sopportare il dolore e farci eredi delle sue ultime volontà>>continuò l’altro, il volto ornato da un lieve pizzico di rammarico.
L’immagine cambiò all’improvviso, presentando la figura della giornalista di turno
<< Ci è appena giunta la notizia di una comunicazione ufficiale. È stato arrestato il principale sospettato dell’omicidio>>
Lelouch inarcò un sopracciglio, arricciando le labbra in un sorriso divertito
<< La cosa si fa interessante>>commentò.
La donna riprese a parlare
<< Il comunicato stampa riporta le generalità di un britanno onorario>>
L’immagine cambiò una seconda volta, rivelando la foto del criminale in questione
<< Si tratta di un soldato semplice, Suzaku Kururugi>>
Il tempo parve fermarsi.
Sayoko sussultò leggermente, prima di volgere lo sguardo in direzione del proprio maestro. Questi era rimasto fermo e impassibile, osservando il tutto con un ‘espressione visibilmente indurita.
Il giovane posò  il telecomando sulla superficie della scrivania e prese un respiro profondo
<< Abbiamo del lavoro da fare>>

                                                                                                                         * * *

Il carcere della base non era ne lussuoso ne ampio. Non ce n’era bisogno, del resto, perché la maggior parte della gente che ci finiva dentro non restava lì per molto.
I motivi più comuni per una detenzione temporanea andavano dal passare una notte al fresco dopo una sbornia esagerata ,alla necessità di schiarirsi le idee dopo una rissa tra soldati, o di accordarsi sul pagamento di qualche debito da due celle adiacenti.
Ma il caso di Suzaku Krurugi era diverso.
Per prima cosa, non era stato lasciato da solo a cuocersi nel suo brodo, al contrario dei soliti reclusi. Fuori dalla gabbia c’era sempre una sentinella armata. Lui non cercò di attaccare discorso con le guardie e loro non mostrarono alcun desiderio di parlare.
Non avevano idea del perché fosse lì. Non erano affari loro.
All’interno dei ristretti confini del quartier generale ,c’era la regola tacita di non ficcare il naso nelle faccende altrui, per evitare che gli altri si impicciassero nelle proprie.
Ma uno dei due uomini che stava  venendo a fargli visita aveva ,evidentemente, tutta l’intenzione di contravvenire a quel principio.
Non appena l’ufficiale che l’aveva scortato se ne andò, Suzaku si rialzò a sedere sul bordo della sua branda e osservò il suo visitatore
<< Lyoid>>
Le cerimonie lasciarono subito il posto alla curiosità
<< Cosa ti porta quaggiù?>>
Accennò alle pareti attorno a lui
<< Seriamente,dovreste rimodellare questi affari,ho un mal di schiena terribile>>
<< Vedo che non hai perso il tuo senso dell’umorismo>>ridacchiò l’altro, il volto chiuso in un sorriso divertito
<< A proposito, congratulazioni!>>esclamò, guadagnandosi l’attenzione del britanno onorario.
<< Le due persone di cui mi hai chiesto non risultano nella lista delle vittime>>continuò.
Al sentire tali parole, il giovane dialtò le pupille
<< Dice sul serio?>>
Il conte annuì di rimando, prima di emettere un sospiro di rammarico
<< Tuttavia… la tua posizione rimane compromessa. Ci sarà un processo, ma nessuno si schiererà dalla tua parte>>
Suzaku inarcò un sopracciglio, visibilmente confuso<< Il tribunale è un luogo in cui la verità viene a galla>>
Lyoid scosse la testa un paio di volte
<< Al contrario, ho la netta sensazione che gran parte della verità rimarrà morta e sepolta>>mormorò.
L’adolescente rimase fermo e immobile, assimilando le informazioni appena ricevute.
Dopo circa una decina di secondi, chiuse ambe le palpebre degli occhi e prese un respiro profondo
<< Se è così che funziona il mondo…allora io…non ho rimpianti>>

                                                                                                                     * * *

Nella vecchia chiesa ,là dove un tempo risuonavano le risate e le esclamazioni incredule dei bambini che per la prima volta vedevano stelle e pianeti, ora c’erano soltanto il silenzio e macerie.
Ben poco della sua famosa cupola era rimasto intatto.
Pannelli distrutti ed esposizioni rovinate dalle intemperie giacevano spezzati, senza ormai nessuno che rispettasse più la conoscenza che avevano rappresentato. Sparpagliate, le pagine dei libri frusciavano nel vento.
Le parole stampate sembravano voler lasciare la carta ingiallita per riunirsi agli spiriti di chi le aveva un tempo scritte.
Scendendo dalle colline e infilandosi nelle crepe del parcheggio distrutto, senza alcun riguardo per le priorità degli uomini o delle macchine, la vegetazione selvatica ,che una volta era stata eliminata per costruire, ora reclamava il suo antico territorio.
Gli alberi si sollevavano dall’asfalto dissestato, mentre rampicanti di ogni specie e cespugli selvatici assalivano le mura indebolite e si infilavano nelle finestre prive di vetri. Ma nonostante tutta quella distruzione, il luogo non era completamente deserto.
Anche se la guerra contro i britanni era costata ai giapponesi gran parte del loro accesso all’elettricità, il fuoco non era mai mancato. Intorno al focolare di fortuna, riempito di materiale combustibile e di un paio di gambe di sedie, erano stati radunati i resti di una civiltà devastata: televisori rotti, qualche radio, un forno a microonde che poteva almeno contenere cibo, se non cuocerlo.
E tra questi oggetti si aggiravano un totale di cinque stanche figure.
Oigi e Kallen stavano in testa alla squadra, seguiti da Tamaki e una coppia di uomini.
Il motivo per cui erano lì? Appena tre ore fa, qualcuno era riuscito a contattarli.
Quella voce. La stessa voce che aveva perseguitato la loro immaginazione dalla battaglia combattuta nel ghetto.
Camminarono oltre la recinzione, le pistole a portata di mano.
Ad accogliere il gruppo, vi era un piccolo televisore portatile, il canale ancora acceso sulla notizia riguardante l’arresto di Suzaku Kururugi.
La donna alzò lo sguardo ,e allora lo vide.
Era lì, seduta al centro della sala, una figura avvolta in un mantello color pece, la testa rivolta in direzione del cielo. Kallen fu la prima a farsi avanti e prese un respiro profondo
<< Parla. E se sprecherai il nostro tempo…>>
<< Sapevate che questo tempio fu costruito nel centro esatto della città? Lo vollero gli anziani ,in modo che Dio potesse essere…ugualmente vicino a tutti. Mi piace…la geometria della fede>>
Al sentire tali parole, la giovane inarcò un sopracciglio, prima di stringere gli occhi
<< Eri tu, non è vero? La voce di Shinjuku>>domandò in tono brusco.
Passarono circa una decina di secondi.
Dopo che quel breve lasso di tempo giunse al suo termine, la figura si alzò di colpo, rivelando le proprie sembianze
<< In carne e ossa>>ridacchiò.
Davanti al gruppo, aveva appena preso forma l’immagine di un uomo alto circa un metro e ottanta, il corpo avvolto in una tuta nera come la notte, una maschera blu che gli adornava il volto.
Lelouch compì un passo in avanti, battendo ambe le mani in un rapido rintocco
<< Allora, spero che abbiate apprezzato questa piccola gita>>
Oigi trasalì leggermente, al sentire la voce robotica del britanno( non che loro fossero in grado di riconoscere la sua vera etnia, sia chiaro)
<< Che cosa?>>domandò, in tono confuso.
La creatura annuì lentamente
<< Volevo rendervi consapevoli della situazione>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< Gli insediamenti…e il ghetto>>terminò.
Il giapponese annuì in assenso
<< Non c’è dubbio che tra noi e i Britanni vi sia un abisso. Ed è un abisso disperato. Ecco perché combattiamo! In qualità di residenti…>>
<< Ti sbagli>>ribattè l’altro, in tono freddo
<< Il terrorismo non è altro che un dispetto infantile>>continuò.
Tamaki non potè fare a meno di chiudere il volto in un espressione visibilmente irritata
<< Un momento,questo tizio ci sta dando dei mocciosi ?!>>
Anche il resto del gruppo pareva della stessa idea. L’uomo, tuttavia, sembrò non prestar loro la minima attenzione e riprese  a parlare
<< Mi dispiace, avete buone intenzioni, ma non avete riflettuto. Come può il Giappone salvarsi…se non gli viene permesso di…di evolvere>>
indicò la tv ancora accesa
<< Da questi…burattini>>sussurrò.
Volse la propria attenzione nei confronti della squadra
<< Esiste una sola via per la pace. L’estinzione di Britannia !>>

Il silenzio calò inesorabile, nelle profondità del tempio.
Kallen trasalì leggermente
<< L’estinzione di Britannia? E tu credi davvero di poter riuscire la dove uomini più grandi di te hanno fallito?>>domandò incredula.
La figura si strinse nelle ,prima di cominciare a camminare in tondo
<< Tutti creano le cose che temono. Gli uomini di pace creano le macchine di guerra. Gli invasori creano i terroristi. Le persone creano….piccole persone, ehm…bambini! Ah, mi sfuggiva la parola !>>
Ridacchiò divertito, per poi prendere un respiro profondo
<< Bambini…creati per eliminarli. Per favorire…la fine>>terminò.
La donna inarcò un sopracciglio
<< Questo che significa?>>
<< Tutto a suo tempo, mia cara. Piuttosto, devo dire che la tua presenza mi intriga>>commentò l’uomo, compiendo un passo nella sua direzione
<< Perché mai una donna di Britannia …sceglierebbe di andare contro il suo stesso popolo ?>>domandò, visibilmente incuriosito.
In un primo momento, la giovane sembrò esitare, per poi ricomporsi quasi subito
<< Perché io mi sento giapponese. Anche se metà del mio sangue è britanno>>mormorò.
La figura sembrò prendere in considerazione le sue parole ,prima di scuotere la testa un paio di volto
<< No,c’è qualcos’altro. Credo che abbia a che fare con la tua famiglia, ma non so cosa>>
Al sentire tali parole, Oigi compì un passo in avanti
<< Adesso basta…>>
<< Oigi,fermo !>>
La voce dell’amica richiamò la sua attenzione
<< Ma, Kallen…>>
<< No>>
Questa volta, l’interruzione arrivò direttamente dall’uomo mascherato
<< Ti prego>>>continuò lui, lo sguardo puntato nei confronti della rossa.
Questa annuì comprensiva, prima di prendere un respiro profondo
<< Io e mio fratello stavamo nascondendo un gruppo della Yamato alleancy, nella nostra vecchia casa, situata ai confini del ghetto. Eravamo riuniti tutti a cena. La prima granata colpisce il piano sotto di noi. Si crea una…voragine nel pavimento, uccidendo i nostri amici>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< L’intero palazzo comincia a crollare. Mio fratello mi afferra…e rotola sotto il letto>>
In quel preciso istante Lelouch capì che c'era qualcosa che non andava.
Il tono di voce della ragazza, ora ,era più simile a quello di un pianto . Cercò di metterle una mano sulla spalla ma lei non si fermò e continuò a parlare
<< Poi…entrano gli uomini di Clovis. Lui mi dice di stare zitta e io lo ascolto>>
Sentì i singhiozzi ,la disperazione ,il dolore delle sue parole. Tutte quelle emozioni gli attraversarono il corpo con un unica grande scarica
<< Esce dalla porta sul retro ,mentre io rimango nascosta. Sento degli spari e poi…più niente>>
La ragazza si voltò e il britanno potè finalmente vederla bene per la prima volta ,da quando aveva iniziato quel racconto. Aveva gli occhi pieni di lacrime. Era una visione straziante.
<< Non l’ho mai più rivisto>>sussurrò.

Rimase in silenzio, a contemplare le parole del pilota.
Dopo circa un minuto buono, alzò la testa ,fissando il gruppo con una tale intensità che alcuni di loro si voltarono, per paura di rimanere ustionati da quello sguardo
<< Mi chiedevo come foste sopravvissuti fino ad ora>>
scosse la testa un paio di volte
<< Adesso non più. Avremo giustizia>>
Volse la propria attenzione nei confronti di Oigi
<< Da soli possiamo colpirli. Ma insieme…>>
compì un passo in avnti, posando delicatamente la mano destra sul volto della donna
<< Li tortureremo…dall’interno>>sussurrò.
La giovane inarcò un sopracciglio
<< è per questo che sei venuto? Per eliminare Britannia>>
<< Sono venuto per salvare il mondo>>ribattè lui.
Cominciò a incamminarsi in direzione dell’uscita, prima di stringersi nelle spalle
<< Ma sì…anche quello>> 

Com'era? spero bello!
Approfitto di questo chappy per ringraziare il mio lettore più accanito,KingKurama,davvero ,è grazie a te se continuo questa fic.
Nel prossimo capitolo,avremo il slavtaggio di Suzaku che,tuttavia,sarà assai diverso da quello della serie. Molti avranno notato che il personaggio di Sayoko è un po' OOC ma questo perchè il rapporto tra lei e Lelouch è molto più confidenziale,un po' simile a quello tra Pepper e Tony Stark,considerando il fatto che si conoscono da molto più tempo. Inoltre,vedimao un altro dei poteri di Lelouch,ovvero,una memoria fotografica e la capacità di rappresentare sulla tela qualsiasi immagine in pochissimo tempo,un pò' come aveva fatto il robot di IO ROBOT.

Mi raccomando,recensite in molti,per cui...a presto!
  
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