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Autore: emychan    05/01/2009    4 recensioni
-Corretta e completa!- Futura Spike/OC.AU.Al posto di Kendra viene attivata un'altra cacciatrice,Julien Moore. In seguito a diversi eventi julien finisce a Sunnydale definitivamente,tra l'iniziativa e il chip di Spike gli eventi si sviluppano così come li conosciamo...oppure no??
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: William Spike
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cap 14:Un nuovo patto.

Nonostante la notte di sonno profondo e senza interruzioni, al mattino si svegliò stanca come se non avesse dormito affatto e in più il suo mal di testa non le dava tregua, ormai era chiaro che la causa fossero le sue visioni e l’unica cosa a cui poteva ricollegarle al momento era Adam.

Se il problema era l’androide c’era un solo modo per risolverlo: distruggerlo il prima possibile.

Purtroppo la vittoria sembrava senpre più distante.

Buffy non parlava più con nessuno e gli altri non si parlavano tra di loro, Spike si comportava in modo strano e Giles aveva decido di fare l’alcolizzato.

Forse poteva andare alla grotta di Adam, quella in cui Buffy era stata il giorno prima, cercare qualche indizio... o magari lo stesso Adam... non che ci tenesse in modo particolare.

Non le dispiaceva una bella battaglia impegnativa, ma ci teneva ai sui arti… e non era sicura di essere all’altezza del mostro.

“Speriamo che non mi prenda a calci…”

Indossò un paio di jeans strappati sulle ginocchia, un paio di anfibi e una felpa nera con sopra disegnato un teschio con un grosso cuore rosa dietro.

Prese qualche paletto e due pugnali che nascose negli anfibi, non sapeva che tipo di armi le sarebbero servite, ma era sempre meglio tenersi leggere.

Una volta nella grotta non ci fu molto da vedere, non era molto grande.

In fondo c’erano dei computer spenti, nessun dischetto, nessuna traccia o indizio su cui lavorare: niente.

Viaggio inutile sembrava.

“Cosa fai qui? Ti sei persa?”

Julien si voltò, Spike stava a pochi passi da lei con la sigaretta accesa in bocca e l’aria di chi era stato sorpreso a rubare dei biscotti in un supermercato.

“Questo è il covo di Adam.” spiegò con aria innocente.

Se il vampiro nascondeva qualcosa era meglio non insospettirlo con troppe domande o spiegazioni.

“Lo so già, stavo cercando delle informazioni per te. Me le avevi chieste.”

“Davvero?”

“Certo.”

Per un attimo Julien si sentì in colpa per aver dubitato di lui… per un attimo… prima che il suo cinismo si facesse sentire “Così te ne vieni qui in pieno giorno, rischi la vita, rischi di incontrare Adam e farti ammazzare… per i miei 800 dollari?”

“Perché no? Vuoi accusarmi di qualcos’altro? Forse di essere in combutta con questo Adam? Avanti fallo, ecco la ricompensa per il proprio onesto lavoro.”

Un vampiro che si vantava di essere onesto, adesso le aveva sentite proprio tutte… Spike che si vantava di esserlo poi era segno dell’imminente apocalisse.

“E voi due cosa ci fate qui?”

Buffy comparve imbracciando un’ascia.

“Controllavo la caverna per vedere se Adam era ancora qui.” rispose prontamente la moretta.

“E tu?” chiese la biondina guardando il vampiro sospettosa.

“Mi dava una mano, gliel’ho chiesto io.” rispose in fretta la ragazza, lo sguardo della biondina non preannunciava nulla di buono, se non faceva qualcosa Spike sarebbe presto diventato un mucchietto di cenere.

“Di giorno? Devi averlo pagato bene.” replicò guardando il vampiro con disgusto.

Julien scosse le spalle “Non volevo venirci da sola… e dopo ieri non credevo volessi accompagnarmi.”

“ Ehi cacciatrice, avete scoperto cosa c’era nei dischetti? Mi dovete ancora pagare.” si intromise Spike

“Ancora no… Willow ci sta lavorando.”

“Lo spero, non si devono ignorare cose importanti solo perché avete litigato.” alle sue parole entrambe le ragazze sgranarono gli occhi.

Come faceva a sapere della lite?

“Io non gli ho detto niente e non credo che gli altri l’abbiano fatto...”

“Si… certo.” rispose Buffy incerta “Julien ci vediamo dopo, va bene?”

La cacciatrice le lanciò uno sguardo d’intesa, sarebbe andata a cercare la rossina e Julien annuì.

“Bene direi che è ora di levare le tende.”

“Come sapevi che avevano litigato?”

“Come?”

“Buffy e gli altri. Come lo sapevi? Non eri lì… e io non te l’ho detto.”

“Oh… è stato solo intuito… si vedeva che la cacciatrice era fuori fase… era ovvio…”

“Già, certo.” replicò la moretta guardandolo storto.

Stava chiaramente architettando qualcosa… ma cosa?

“Adesso devo proprio andare, ci vediamo... ti contatterò se e quando troverò qualche informazione sul nostro uomo… va bene?”

Il biondo si allontanò veloce, ma stavolta Julien non si sarebbe accontentata delle sue parole.

Era stufa di questa storia, era ora di risolverla.

Decise di seguirlo a distanza, con un po’ di fortuna il vampiro non se ne sarebbe accorto.

Lo seguì lungo le fogne e poi verso il campus universitario, all’inizio Julien pensò si stesse recando da Willow, per tormentarla un po’ per la storia dei dischetti, ma ci mise poco a capire che non era così.

Deviò in tutt’altra destinazione, sembrava quasi che stesse andando… “No è impossibile, Spike non tornerebbe mai lì…”

Si intrufolò in una porta secondaria e su per una scala nascosta, scomparve oltre una botola di legno.

La moretta aspettò qualche secondo prima di seguirlo e quando lo fece si ritrovò in un corridoio che non conosceva, ma che chiaramente faceva parte del quartier generale dell’iniziativa.

Era un corridoio costruito tutto in pannelli di metallo, in fondo c’era una porta chiusa, con accanto il pannello in cui inserire il codice d’accesso, codice che lei ovviamente non aveva, ma che Spike chiaramente possedeva.

Perché lo aveva? Quella era una bella domanda.

Si accostò alla porta per cercare di capire cosa stesse accadendo, sentì due voci discutere all’interno.

Una era bassa e robotica,non l’aveva mai sentita prima di allora, ma l’altra era familiare... apparteneva al vampiro.

Con chi stava parlando? E perché all’iniziativa? La moretta non riusciva a venirne a capo.

Qualcosa l’afferrò da dietro sollevandola per aria, Julien si dimenò inutilmente, voltò la testa per vedere il suo aggressore e si trovò faccia a faccia con… non ne era esattamente sicura… una specie di mezzo uomo, mezzo robot… un mostro da film fantascientifico.

Se non avesse creduto di dover mantenere la propria dignità avrebbe gridato, ma era una cacciatrice e le cacciatrici non urlavano per la paura.

Provò a colpirlo con un calcio, ma lui non fece nemmeno una piega.

“Tu sei Adam.” sussurrò la ragazza, ma il mostro rise divertito “No, ma se ci tieni tanto a conoscerlo, te lo mostrerò subito.”

La lanciò contro la porta con una tale violenza da sfondarla sotto il suo peso.

Schegge di legno la graffiarono attraverso la felpa facendola gemere di dolore.

Julien si ritrovò sul pavimento dell’altra stanza, incapace di rialzarsi o solo di respirare, sotto gli occhi rispettivamente stupiti e confusi di Spike e quello che doveva essere il vero Adam.

“Cosa succede adesso?” chiese l’androide con aria seccata.

“L’ho trovata qua fuori a curiosare.”

Adam la sollevò dalla maglia guardandola dritta negli occhi “Chi sei?” le soffiò contro il viso.

”Sono Julien la..” cominciò a dire, ma Spike si intromise gesticolando selvaggiamente “... la mia amichetta.” concluse ammiccandole…

“Tu guarda che faccia tosta...”

Fingeva di volerla aiutare ora? Dopo che chiaramente si era alleato col loro nemico? Dopo che aveva complottato per ucciderli tutti? E lei che come una stupida si era fidata, lo aveva perfino pagato… e lui… lui… era una scema!

“Amichetta?” ripeté confuso Adam.

“Si… lo sai… una ragazza che... passa del tempo con te, ti distrae...”

“Ti distrae?”

La moretta divenne paonazza... “Che diavolo sta dicendo?È matto??”

“Si… lo sai come vanno queste cose, no? Le avrai tra i tuoi dati.”

“Conosco le pratiche sessuali degli umani, stai dicendo che questa donna condivide il tuo letto?”

“Non solo il letto… ma… si, esatto.” sorrise soddisfatto il vampiro.

“Cosa?! Lo ammazzo!!!”

“È un’amica della cacciatrice, le ho viste insieme una volta.” si intromise il secondo mostro.

Julien non ricordava di averlo mai visto, ma in genere non prestava molta attenzione a chi aveva intorno… eppure una faccia così brutta l’avrebbe certo ricordata.

“Non è vero, devi averla confusa con un'altra. Mi ha seguito fin qui perché le ho promesso un po’ di adrenalina, sai queste cose la eccitano. Ti avevo detto di aspettare fuori, Karen”

“Karen? Karen? Io lo torturo e lo ammazzo... te la do io l’adrenalina, idiota!!!”

“Oh,” rispose Adam “interessante. Arrivi a mentirmi per difendere questa umana? Cosa è lei per te?”

“Niente, te l’ho detto. Solo un passatempo per infastidire la cacciatrice. Detesta non avere tutto sotto controllo.”

“Non posso credere di essermi fidata di te.” mormorò Julien a mezza-voce.

“È arrivata la preda.” intervenne Grahams.

“Visto? Come da accordo. Il pesce ha abboccato, perciò liberami dal chip e salutiamoci qui, okay?”

Tutta quella storia per il chip, ecco il perché dei sotterfugi e del tradimento, il chip.

“Cosa potevo aspettarmi in fondo? È pur sempre un vampiro.”

“Non è da sola.” gli rispose Adam indicando sul monitor Xander e gli altri “Hai fallito.”

Spike guardò Julien per un secondo prima di alzare le mani in segno di resa “Almeno ci ho provato, potresti pagarmi lo stesso.” in tutta risposta Grahams lo afferrò alla gola.

“Staccagli la testa.” ordinò Adam e colpì Julien allo stomaco lasciandola cadere, il dolore fu terribile, la ragazza si accasciò di nuovo a terra, doveva avere qualche costola rotta, Adam le sferrò un altro calcio spedendola contro le gambe di Grahams. “E dopo uccidi anche la ragazzina.”

Julien tossendo si spinse sui gomiti.

Spike spense la sigaretta nell’occhio del suo avversario e si liberò facilmente, sollevò la ragazza da terra senza sforzo e se la caricò in spalla correndo fuori a tutta velocità.

Si fermò solo molti corridoi più su, quando ormai era chiaro che nessuno li inseguisse.

Il vampiro si fermò e la lasciò cadere con un tonfo che la fece gemere per il dolore.

“Cosa diavolo credi di fare? Vuoi farti ammazzare?” le inveì contro.

“Non ci provare!” gridò lei di rimando, rialzandosi e puntandogli un dito contro il petto “Tu lavoravi per Adam! Alle mie spalle! Mi hai mentito, traditore! Non posso crederci!”

“E allora?” chiese lui, tornando calmo, la cosa sconvolgente era vederlo davvero confuso.

Come se Julien fosse arrabbiata per una cosa ovvia.

“Sono un vampiro, lo hai dimenticato? Mento, rubo, uccido… e allora? È la mia natura.”

La moretta lo colpì così forte da mandarlo a sbattere contro la parete, il rumore della testa che cozzava col metallo fu piuttosto soddisfacente, così come il sangue che gli sgorgò dal naso “Ma sei impazzita?”

“No, anzi… direi che sono ritornata sana piuttosto. Era una cosa da folli fidarmi di te, farti entrare in casa mia, trattarti da amico… sono arrivata a pagarti! E tu nel frattempo progettavi un modo per uccidermi. Sei disgustoso.”

Le luci saltarono di colpo, ruggiti e rumori di battaglia si alzarono da ogni parte e l’allarme iniziò a suonare.

“Senti non mi sembra il momento adatto per parlarne, Adam ha aperto tutte le gabbie, sai cosa significa? Se vogliamo uscirne vivi è meglio unire le forze.”

Julien replicò con un gesto non molto signorile e si incamminò verso il corridoi più lontano da Spike, ma il vampiro non sembrava voler cogliere l’indizio perché continuò a seguirla in silenzio.

Ben presto si ritrovarono in mezzo alla battaglia, i demoni stavano massacrando gli uomini dell’iniziativa.

Julien si ritrovò a combattere entrambe le parti, i militari erano semplici da abbattere, ma doveva stare attenta a schivare le loro armi, i demoni erano più difficili, la metà apparteneva a razze sconosciute, non sapeva nemmeno come ucciderli.

Nella lotta si era allontanata dal vampiro, ma con la coda dell’occhio le sembrava di scorgerne di tanto in tanto gli inconfondibili capelli… non che le importasse... potevano anche ucciderlo per quanto le importava, quel viscido doppiogiochista.

La rabbia le diede ancora più adrenalina, prese a calci un militare e si voltò pronta ad affrontare un demone.

Un altro la afferrò alle spalle e un vampiro ne approfittò per colpirla “Buon appetito.” le sussurrò calando il volto del demone, si avvicinò alla sua gola per morderla, la paura le strinse lo stomaco paralizzandola… sarebbe morta così?

Non sapeva perché, ma in quel momento, senza nemmeno pensarci, Julien gridò con tutte le sue forze il nome più inaspettato di tutti “Spike!!!”

Strinse gli occhi per proteggersi dal dolore del morso che fortunatamente non arrivò mai,la presa attorno al suo collo svanì e la moretta cadde a terra tosssendo, con gli occhi colmi di lacrime per la paura e il dolore “Stai bene?”

Spike si guardava attorno, tutti gli altri combattevano indisturbati “Dobbiamo cercare la cacciatrice e i suoi… se vogliamo uscire da qui loro sono la strada migliore.” L’afferrò sotto al braccio per tirarla in piedi e la trascinò con sé aprendosi una via di fuga tra i demoni e i militari “Occupati degli umani…” le ordinò “io penso ai demoni.”

Combatterono aprendosi una strada fra i nemici, i corridoi si trasformarono presto in una sala più ampia, erano vicini all’entrata.

Qualcuno poco più avanti aveva aperto una via di fuga nel vano ascensore. “Ecco l’uscita, muoviti.” Spike la afferrò di nuovo dal braccio cercando di trascinarla verso la scala, ma la ragazza si divincolò.

Non poteva certo andarsene ora.

La battaglia era appena iniziata e lei era una cacciatrice doveva rimanere lì fino alla fine “Non posso andarmene senza gli altri.”

“Sei pazza? Guardati attorno, non riuscirai mai a trovarli.”

“Tu vai pure se vuoi, ma io resto qui.” non stava scherzando, non avrebbe ceduto su quel punto.

Iniziò ad allontanarsi, ma Spike la raggiunse “Sei una pazza, lo sei sempre stata.” si passò una mano tra i capelli esasperato, la riafferrò dal braccio e la trascinò nella direzione opposta.

“Dove vai adesso? Lasciami.”

“Fai silenzio, ti sto aiutando, vuoi andare da miss salva-mondo e il suo gruppetto di eroi, no?Ti ci sto portando.”

Poco lontano c’erano dei demoni indaffarati a buttare giù una porta, il vampiro iniziò a liberarsene con facilità e Julien gli diede una mano, pur senza capire...

L’ultimo riuscì a sfondare la porta poco prima che il vampiro se ne liberasse, Spike lo seguì “Meno male che c’ero io a difendere la porta! State tutti bene?”

Julien si fece spazio ed entrò, seduti in cerchio c’erano tutti gli altri sani e salvi. E tutti guardavano male Spike, chiaramente non era la sola ad aver capito il suo sordido piano.

“Adam?” chiese Julien, non aveva la minima voglia di affrontare i tentativi di Spike di levarsi dai guai, la rossina le fece il segno della vittoria “Buffy lo ha appena eliminato.”

“Peccato che tu ti sia persa il divertimento...” esclamò Xander “... è stato fortissimo.”

La biondina scelse proprio quel momento per rientrare nella stanza “Voi cosa fate qui?”

“È una storia lunga, stavamo inseguendo Adam e siamo finiti qui.” spiegò Spike con un’incredibile faccia tosta, Julien lo guardò storto.

Riusciva a mentire anche in quell’occasione? E soprattutto era convinto che l’avrebbe coperto?

“Visto che lavoravi per lui non ti sarà stato difficile rintracciarlo” se ne uscì Xander, ma ovviamente Spike non si lasciò cogliere in fallo “Starete scherzando! Facevo solo finta,ero un infiltrato, niente di più.”

“E speri che con questa storiella non ti ridurremo in cenere...”

“Vi ho convinti?”

“Penso sia il caso di andare adesso.” si intromise Julien.

Era arrabbiata, ma non era ancora pronta a vedere il vampiro svanire… anche se non capiva perché le importasse la sua sorte.

“Okay, usciamo.”

Buffy fece strada fuori dalla stanza, aiutarono i militari ancora vivi a mettersi in salvo, ormai anche i demoni erano più occupati a salvarsi che a combattere… l’iniziativa era un progetto concluso per sempre.

Gli altri andarono tutti a festeggiare la vittoria, ma Julien non aveva praticato un incantesimo che la rendesse incapace di stancarsi e stremata come era voleva solo dormire, così declinò gli inviti e se ne andò a casa.

Spike era svanito nel nulla non appena erano usciti dall’iniziativa, ma ora era seduto nella sua cucina con una tazza di sangue fra le mani e l’aria più innocente del mondo.

“Nel caso prima non fosse stato chiaro, non sei più il benvenuto qui… sparisci.”

Gli disse gelida salendo al piano di sopra, non l’avrebbe perdonato.

Non questa volta. Era andato oltre. Era troppo pericoloso.

Spike era un vampiro, non aveva morale e questo era un rischio non solo per lei, ma per tutti.

Per quanto potesse piacergli o starle simpatico, non poteva mettere gli altri in pericolo.

“Aspetta...” la seguì “Non mi dirai che ce l’hai ancora con me per prima? Pensavo avessimo risolto tutto.”

Julien non gli rispose neanche.

“Ascolta, lo so. Ho sbagliato. Ma aveva promesso di togliermi il chip! Che altro dovevo fare? Mi avrebbe reso di nuovo forte come prima, mi avrebbe fatto tornare un vampiro e non questa cosa patetica che sono adesso… tutto qua. Non potevo rifiutare.”

Julien lo ignorò, si chiuse in bagno a cambiarsi, forse si sarebbe stufato di parlare a vuoto.

“E in più non ho tradito te, non esattamente. Ho promesso a quel tizio una sola cacciatrice. Capisci? Buffy e i suoi amichetti, tu non c’entravi niente. Lo sai che non mi sono mai piaciuti.”

“Hai cercato di ucciderci tutti Spike...E ora vattene!”

Uscì dal bagno con l’intenzione di andarsene a dormire, ma si bloccò.

Il vampiro si era seduto sul suo letto, quindi era costretta a rimanere in piedi… di certo non si sarebbe sdraiata vicino a lui.

“Non è vero. Te l’ho detto, tu eri fuori dall’accordo, perciò tecnicamente non ho violato il nostro patto.”

Julien lo guardò incredula.

Era serio? Cioè secondo lui questo era essere fedeli? Buono a sapersi!

“Non guardarmi così, è vero. Per questo non gli ho detto cosa eri, non gli ho mai rivelato che anche tu eri una cacciatrice.”

“E questo cosa c’entra?”

“Come sarebbe a dire? C’entra eccome! Tu non sei mai stata un bersaglio, era Buffy la sua unica preoccupazione. Non sapeva neanche della tua esistenza… sarebbe andato tutto bene se non fossi piombata nel suo ufficio a quel modo.”

“Fammi capire bene… volevi uccidere Buffy, i suoi amici, farti togliere il chip, uccidere, divertirti uccidendo, uccidere e poi? Tornare a casa mia come niente fosse cambiato? Fare finta di avere ancora il chip e magari continuare a farti pagare? Oppure uccidermi nel sonno?”

“No!”

“E allora?”

“Ecco... non ci ho pensato,va bene? Volevo solo che mi togliesse il chip tuto qua! Volevo solo tornare ad essere un vampiro degno di questo nome, non ho pensato a cosa sarebbe successo dopo.”

Spike si morse il labbro e abbassò gli occhi.

Julien sospirò.

Era sbagliato sentirsi triste per lui, sentire compassione per un mostro che si lamentava di non poter più uccidere la gente? Si… doveva esserlo per forza, ma in fondo come Spike stesso ripeteva sempre, lei era pazza. E il vampiro lì seduto le faceva una gran pena.

Doveva essere difficile adattarsi a un mondo non tuo. Con regole che non conoscevi e non ti piacevano.

Lei lo sapeva bene. Non era anche lei una specie di scherzo della natura?

“Tu sei un vampiro. Insomma, sei cattivo e spaventoso… anche così.”

Spike la guardò poco convinto “Lascia perdere.”

“A me piaci così.” arrossì.

Spike sorrise a malapena “Ma tu sei una mocciosa e sei pure pazza.”

“Però ti pago settecento dollari al mese per come sei, se tornassi un vero vampiro non potrei più farlo.”

Si sedette sul bordo del letto, rimasero così in silenzio uno affianco all’altra.

“Allora, sono ancora nei guai?” chiese dopo un po’ il vampiro.

“Dipende. Saresti disposto a darmi la tua parola che non tenterai più una cosa del genere? Che non proverai più a uccidere Buffy?”

Spike si lasciò cadere sul letto sospirando. “Quanto mi pagheresti?”

“Cosa? Ti pago già settecento dollari.”

“Quello è per il mio aiuto e non uccidere te.”

“Cento dollari.”

“Oh andiamo! La cacciatrice e i suoi amichetti ne valgono almeno trecento.”

“Cosa? Vuoi mille dollari al mese?”

“Perché no? Mi piacciono le cifre tonde.”

Julien sospirò. Come mai non riusciva mai a dirgli di no?

“Va bene, affare fatto, ma se provi a tradirmi di nuovo ti prenderò a calci sul serio.”

“Parola di vampiro, scricciolo.”

“Vado a farmi una doccia.” se ne uscì infine Julien e Spike sorrise alzandosi “Ti va di vedere quell’orrendo film sui vampiri che ti piace tanto?”

“Ehi!Lestat è un vampiro coi fiocchi… è bello, intelligente, divertente… tutti vorrebbero essere come lui.”

“Si, si… è un ideale irraggiungibile per tutti noi.”

“E non dimenticarlo.”

“Vado a preparare i popcorn.”

“Non riempirli di sangue come tuo solito.”

“Come se fosse meno disgustoso tutto il cioccolato che ci rovesci sopra tu.” uscì brontolando.

Julien sorrise andando in bagno, si sentiva stranamente felice.

Alla fine il vampiro aveva ottenuto la cifra iniziale di mille dollari sembrava.

Ma in fondo non era così male cedere a volte.

Soprattutto quando si teneva davvero a qualcosa.

Sunnydale non era così male, non lo era affatto.

   
 
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