L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
Giorno 4, il prompt è Cardinal. Avevo dei dubbi su come svolgere la storia, poi ho scoperto che il Cardinal è un bellissimo passerotto rosso fiammante proveniente dall'America e, beh, quello che segue è ciò che è derivato dalla scoperta.
Spero che la fic vi piaccia e vi auguro buona lettura.
Alla prossima!
Giulia
La missione
pericolosa
Erza era triste, malinconica.
Si trascinò fino al bancone della gilda ed ordinò solamente qualcosa da bere.
Teneva le spalle abbassate e sembrava assorta in chissà quali pensieri.
Mirajane, la bella barista dai lunghi capelli d’argento, si preoccupò nel
vederla in quel modo.
-
- Erza, tutto bene? – domandò.
Titania alzò lo sguardo su di lei dopo un po', come se si fosse resa conto soltanto in un momento successivo che Mira si stava rivolgendo a lei.
- Sì, Mira. – rispose con un
tono che non avrebbe convinto nemmeno il più credulone degli esseri umani.
Mirajane però non indagò
oltre: Erza non era una che si apriva facilmente, soprattutto quando si trattava
di un certo mago che ogni tanto partiva per pericolose missioni in luoghi
lontanissimi e non dava sue notizie per settimane.
-
-
Non ho sue notizie da molto tempo. – aggiunse alla fine, pacatamente,
sentendo il bisogno di sfogarsi. –
Sono preoccupata, Mira. Lui è forte, ma a volte… sbaglia. -.
Mira comprendeva. Erza aveva
paura, paura che a Jellal accadesse qualcosa, non solo di fatale, ma anche
qualcosa che avrebbe potuto portarlo di nuovo su una cattiva strada.
-
- Tutti sbagliano, Erza. – la rassicurò Mirajane. – Ma si
impara dai propri errori e Jellal non è stupido. -.
Erza arrossì nel sentirlo
nominare, ma quel momento fu interrotto dalla voce di Natsu, che si trovava
fuori dalla Gilda e che stava evidentemente urlando.
-
-
Ma insomma!!! Cerchi rogne??? -.
Mirajane alzò gli occhi al
cielo, trattenendo un sorriso, mentre Erza strinse con più forza il suo
bicchiere.
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Perché quei due non possono stare senza creare problemi? – mormorò
tra i denti, perdendo la pazienza.
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- Io non credo che si stia riferendo a Gray. – intervenne Mira,
indicando il mago del ghiaccio che parlava con Cana.
Erza fissò Gray confusa.
Gajeel era in missione con Juvia, Natsu non poteva avercela con lui. Allora
chi…?
-
-
Brutto uccellaccio, ti faccio arrosto se non la smetti di seguirmi!!
KARYU NO…. -.
Uccellaccio?
Erza aveva sentito bene?
Prima che accadesse
l’irreparabile, la rossa si slanciò fuori dalla Gilda con una bruttissima
aura intorno e afferrò Natsu appena in tempo, facendolo cadere.
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-
Erza ma che cosa…? – Natsu era sorpreso.
-
- TACI, NATSU! –.
Erza si alzò in piedi e tese
una mano verso il passerotto. Era rosso fiammante, paffuto, con le ali
marroncine e una grossa cresta appuntita. Il becco era aguzzo, il muso nero.
E, soprattutto, aveva un messaggio. Non c’era alcun dubbio, era uno
degli uccellini che Jellal usava per inviarle messaggi. Un cardinal.
Erza si sentì il cuore
esplodere dalla gioia così tanto che si dimenticò completamente di Natsu e
prese il fogliettino di carta che l’uccellino portava. Lo aprì con le mani
tremanti.
Sono
vivo e sono
in viaggio.
Sto tornando da te.
Erza quasi si commosse.
Ti
amo.
Jellal.