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Autore: risakoizumi    28/05/2015    5 recensioni
La mia breve vita è stata un susseguirsi di momenti di gioia e infelicità.
La sofferenza è quella che ricordo meglio e che è stata al centro delle mie giornate per lungo tempo.
Una volta ero soltanto l’ex ragazza di Sam dal cuore spezzato e che nessuno sopportava.
Adesso mi sento una persona diversa.
Sono più forte, sento che niente può distruggermi. Sono padrona della mia vita. La triste e collerica ragazza di La Push si è trasformata in una persona nuova.
Osservo il ragazzo che sta in piedi accanto a me. I suoi occhi sembrano sorridermi, come sempre.
"Sei pronta?" mi chiede, prendendomi per mano.
"Sì". Ricambio la sua stretta sicura e familiare.
Il momento è arrivato, ma non ho paura. Santo cielo, sono Leah Clearwater! Dovrebbero essere loro ad avere paura di me!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Buona lettura! :)

 
Thomas è qui, in questo bar sperduto. Mi avvolge in un abbraccio.
<< Che ci fai qui? >> chiedo, sorridendo, quando ci separiamo. E’ da tanto che non sorrido, mi sembra quasi strano.
 Thomas studia il mio viso con curiosità. << Sono venuto a trovarti >>.
<< Come hai fatto a trovarmi? >>.
<< Beatrix ti ha mandato un messaggio chiedendoti dove fossi, no? >>.
Annuisco. << Tre giorni fa. Ero a cento chilometri da qua >>.
<< Ho seguito la tua scia >>.
<< Sono felice di vederti >> dico, con sincerità.
<< Anche io. Vieni, sediamoci a un tavolo >>.
 La gente ci lancia ancora delle occhiate furtive.
<< Noto che stai sfogando la tua rabbia repressa sui poveri umani >> dice Thomas appena ci sediamo.
<< Non è colpa mia. La gente mi infastidisce e poi ne deve pagare le conseguenze, no? >>.
<< Spero che non ti stia infastidendo pure io >>.
<< Certo che no! >>.
<< Pensavo che non volessi avere nessuno contatto con il mondo che ti sei lasciata alle spalle settimane fa >>.
Scrollo le spalle. << Questo non significa che non mi faccia piacere vederti >>. E’ la verità, anche se il suo viso mi riporta in mente i bellissimi mesi che ho trascorso a San Francisco e quello che ho perso.
Thomas sorride. Alcune ragazze a un tavolo vicino lo fissano e ridacchiano.
<< Hai delle ammiratrici >>.
<< Se sapessero cosa sono scapperebbero in due secondi >>.
<< Allora, com’è andato il salvataggio? >> chiedo, cercando di avere un tono indifferente.
<< Emma è salva. L’hai saputo? >>.
Annuisco. << Beatrix mi ha informato. Quindi stanno tutti bene? >>.
<< Sì, almeno per ora. Hai fatto quello che ti ha chiesto Beatrix? >>.
<< Sì >>. Mi aveva detto di chiedere a Seth di raggiungermi, senza darmi spiegazione. “Leah, è una questione di vita o di morte, non posso dirti altro” aveva scritto. << Il suo messaggio mi ha fatto preoccupare un po’. Che cosa sta succedendo? >>.
Thomas sospira. << Ti spiegherò tutto. Siamo nelle mani di un gruppo di licantropi che vuole combattere contro i Volturi. Loro vogliono che combattiamo con loro >>.
<< Cosa?! >>.
<< Oh, questo non te l’aveva detto nessuno >>.
<< Perché dovrebbero voler combattere contro i Volturi? >>.
<< Dicono di essere stanchi di subire soprusi da loro >>.
<< Perché non ve ne andate? >>.
<< Ci minacciano. Loro avevano Emma e adesso siamo costretti ad aiutarli a combattere >>.
<< Non potete scappare? >>.
<< Hanno degli ottimi segugi >>.
<< Avete davvero intenzione di combattere con questi pazzi contro i Volturi? >> chiedo, sotto shock.
<< Non credo che abbiamo altra scelta.      Sono molto forti, Leah. Se ci rifiutassimo ci ucciderebbero. Non ho mai visto tanti doni concentrati in un solo branco >>.
<< E’ un suicidio >> dico, agitata. Penso ai miei amici morti, a Alex morto. Il mio cuore si rifiuta. Non credevo che la situazione fosse così grave. Da quando me ne sono andata ho scambiato solo qualche sms con Beatrix e William, quindi non sapevo quasi nulla se non che tutti loro stessero bene: questa era l’unica cosa che mi importava. Una parte di me ha sperato in una chiamata di Alex, ma l’altra è stata sollevata dal non riceverla. Alex non è Sam: non vuole illudermi o ferirmi ancora.
<< Il capo di questo branco di rivoltosi si chiama Karen ed è una donna molto determinata >>.
<< Determinata a morire >>.
<< Sai, ultimamente inizio a pensare che forse abbiamo una piccola possibilità di farcela >>.
<< Cosa te lo fa pensare? Loro sono i Volturi; ti fanno fuori prima ancora che tu possa muovere un dito >> dico, scettica.
<< Devo crederci perché altrimenti questa sarebbe la fine della mia famiglia, di mio figlio >>.
Sento una morsa stringermi il cuore e una sensazione di panico. << Non è giusto >>. Per un attimo mi attraversa l’idea di chiedere ai miei fratelli mutaforma e ai Cullen di combattere contro questi licantropi sconosciuti. E’ un’idea folle, lo so, infatti l’accantono subito, ma il mio cervello vuole trovare una soluzione.
<< Thomas, dovete tirarvene fuori >> dico, infine.
Thomas sospira. << Ora ti racconterò ogni cosa, così capirai anche tu che è impossibile >>.
Mi dice del loro arrivo ad Atlanta, di Karen e del suo branco, del loro accordo, di Emma, dei loro poteri. Hanno trascorso alcune settimane in compagnia di questo branco e, a quanto pare, l’accordo sembra irreversibile. Sono tenuti sotto controllo da una certa Beth, il braccio destro del capobranco.
<< Se sono così potenti come dici forse hai ragione: c’è una possibilità >> mormoro, affranta.
<< Diciamo che siamo quasi tutti rassegnati all’inevitabile. Alex è quello che si dà meno pace: ha finalmente ritrovato sua moglie e non vuole assolutamente perderla di nuovo. Ricordi che lei ha un conto in sospeso con i Volturi? >>.
<< Sì >>. Deglutisco: in questo momento non mi importa nulla di Emma, anche se ci sarebbero tante domande da fare.
<< Anche se non fossimo nelle mani di Karen, saremmo in pericolo. I Volturi la cercano >>.
<< Tom, voglio venire con te da questo branco >> affermo, determinata.
<< Per quale motivo? >>.
<< Voglio combattere con voi. Una mano in più non può che essere d’aiuto, no? >>.
Thomas è sbalordito. << Lo ami così tanto che moriresti per lui anche se il suo unico desiderio è stare al fianco di sua moglie? >> mormora.
Mi vengono le lacrime agli occhi ma le caccio via. << Non è solo per lui, è per tutti voi >>.
<< Nessuno di noi vuole che tu sia coinvolta in questa guerra >>.
<< E’ una mia scelta, non vostra >>.
<< E alla tua famiglia non ci pensi? >>.
<< Se la caveranno anche senza di me. Poi una volta hai detto che io facevo parte anche della tua famiglia. Hai cambiato idea perché adesso Alex non … >>.
Thomas mi interrompe. << Assolutamente no, Leah. Non posso smettere di tenere a te, così come Alex non può. Ed è per questo che sono qui, per metterti in guardia, per salvare la tua vita e quella di Seth >>.
<< In che senso? >>.
<< Il branco di Karen … loro sanno tutto di te. Sanno tutto quello che hai raccontato a Alex, grazie al potere di Beth che ha “visto” nella sua mente >>.
Resto senza parole. Un’estranea, a quanto pare pericolosa, sa tutto. Che cosa ho raccontato al mio ex ragazzo? O forse dovrei chiedermi che cosa non gli ho raccontato? Gli ho detto praticamente tutto, inclusi i dettagli.
<< Questo cosa significa? >>.
<< Significa che sanno che voi mutaforma insieme ai succhiasangue avete sfidato i Volturi e avete vinto >>.
<< Ma noi non abbiamo combattuto! >> esclamo.
<< Perché eravate forti e avete spaventato i Volturi >>.
<< Ma … >>.
<< Sono diretti a Forks >>.
Mi alzo di scatto dal tavolo. << Chi è diretto lì? >>.
<< Karen e il suo branco >>.
Resto senza parole.
Veloce come un fulmine mi precipito fuori dal bar. Sto per trasformarmi quando Thomas mi si para davanti.
<< Leah, calmati, ti prego >>.
<< Come faccio a calmarmi dopo che mi hai appena detto che la mia famiglia è in pericolo? >>.
<< Sono venuto proprio per avvisarti >>.
<< E ti hanno lasciato andare? >>.
<< Diciamo che abbiamo trovato un compromesso e ci hanno permesso di risparmiare almeno te. Se non tornerò uccideranno Alex >>.
Alex. No. << Che cosa vogliono? >>.
<< Vogliono reclutare la tua gente e i succhiasangue delle tue parti per battere i Volturi >>.
<< Non permetterò loro di distruggere la mia famiglia >> dico, in un ringhio.
<< E’ per questo che ti abbiamo convinto a far venire tuo fratello qui: sarete al sicuro. Dovete fuggire. >>.
Mio fratello era partito il giorno prima: si sarebbe salvato.
<< Loro non scopriranno che avete fatto scappare un altro mutaforma? >>.
<< E’ solo uno, Karen non si arrabbierà molto. Perdonaci se non ti abbiamo avvisato prima, ma se l’avessimo fatto ci sarebbero state gravi conseguenze >> mi supplica Thomas, con espressione colpevole.
<< Allora perché me lo stai dicendo adesso? >>.
<< Perché non era giusto tenerti all’oscuro; inoltre sono venuto qua perché volevamo che venissi a saperlo di persona >>.
<< C’è mia madre lì, Thomas >>.
<< Non le faranno del male, ce ne assicureremo noi >>.
<< E’ stato Alex a organizzare questa “fuga” di mio fratello? >>.
<< Vuole che almeno tu e lui siate al sicuro >>.
<< La nostra sicurezza non è più un suo problema >>.
<< E’ colpa nostra se ti trovi in questo pasticcio >>.
<< Tom, non capisci? Non importa se mio fratello sta venendo qui e Karen non lo prenderà. Lì ci sono i miei “fratelli”: ero già disposta ad aiutarvi senza il loro coinvolgimento, adesso devo necessariamente farlo >>. Poco fa mi sembrava assurda l’idea di coinvolgere i mutaforma e i Cullen … non sapevo che, invece, sarebbero stati coinvolti in ogni caso.
<< Credevo non avessi un buon rapporto con loro >>.
<< Questo non vuol dire che non voglia loro bene o che non rischierei la mia vita per salvarli >>.
<< Immaginavamo che non li avresti abbandonati ma dovevamo tentare di salvare te e Seth. Te lo dobbiamo >>.
<< E’ colpa mia, se io non fossi scappata di casa loro non si ritroverebbero in questi guai. Devo andare a Forks immediatamente >>.
<< Leah, non sei costretta ad andare >>.
<< Ho già preso la mia decisione. Non sono una tale codarda: non mi importa di rischiare la vita per salvare le persone che amo. Preferirei morire qui, adesso, piuttosto che non aiutare la mia famiglia di mutaforma >>.
Devo dire a mio fratello di interrompere il suo viaggio, così prendo il cellulare, ma prima di fare il suo numero osservo il viso tormentato di Thomas.
<< Quando arriveranno a Forks? >> chiedo.
<< Ci vorrà ancora qualche ora >>.
<< Quindi potrei ancora avvisare il mio branco >>.
<< Sì. Non ti biasimerò se dirai loro di scappare >>.
Potrei chiamare Jake e avvisarlo, ma cosa accadrebbe ai miei amici licantropi? Forse alcuni mutaforma e alcuni Cullen scapperebbero mentre altri resterebbero a combattere, ma Karen scoprirebbe che sono stati avvisati. Non potrei mai farlo. A quanto pare non posso mettere in salvo i mutaforma senza tradire i licantropi e viceversa. Mi sento divisa a metà.
<< Avete corso un bel rischio dicendomi la verità con qualche ora di anticipo:  tuttavia non dirò niente e non avviserò nessuno. Voi siete importanti quanto i mutaforma, per me. Inoltre, anche se li avvisassi, i miei fratelli non scapperebbero mai, a loro piace combattere e difendere il loro territorio >>.
<< Grazie, Leah >> mormora Thomas guardandomi con gratitudine.
Faccio il  numero di Seth. Risponde dopo qualche squillo.
<< Leah, ero in viaggio! Mi hai fatto ritrasformare. Sai, sento un lieve desiderio di tornare dal branco, però quello di venire da te è più forte >> dice Seth, entusiasta della sua scoperta.
<<  Dove sei arrivato? >>.
<< Sono ancora a metà strada >>.
<< Ti raggiungo io >>.
<< Leah, mi sembri agitata, che sta succedendo? >>.
<< Ti spiegherò tutto appena arriverò lì >>.
<< Mi stai facendo preoccupare >>.
<< Mi dispiace ma è una cosa importante >>.
Seth mi dice dove si trova, gli ordino di non muoversi da lì.
Sto per chiudere la chiamata quando mi viene in mente un’ultima cosa. << Resta umano, per favore >>. E’ una precauzione che preferisco prendere per non permettergli di leggere nella mia mente, nel caso in cui riuscissi a sentirlo. Non so cosa succede ai pensieri collegati con Seth così vicino a me. Detto questo, poso il telefono.
<< Thomas, sto partendo adesso  >>.
<< E la tua roba? >>.
<< Ho già tutto con me, non ho altro. Stai andando a Forks anche tu? >>.
<< Sì >>.
<< Come viaggi? >>.
<< Tra poco ci sarà la Luna Piena. Tu vai avanti, vi raggiungerò lì. Non credo che riuscirai ad arrivare prima di loro >>.
<< Riusciremo a uscirne vivi, sia noi che voi >>.
<< Lo spero. Mi auguro che i mutaforma non combatteranno contro Karen >>.
<< Staremo a vedere >> mormoro, con voce strozzata. << Qualsiasi cosa accadrà, io starò al loro fianco >>.
Thomas mi lancia un’occhiata di ammirazione. << Sei molto decisa, riesco a percepirlo >>.
Annuisco e lo abbraccio. << Alex è felice? >> mormoro, prima che possa riuscire a trattenermi.
<< Non ti ha dimenticato, Leah >> risponde Thomas, come se volesse rassicurarmi.
<< Ci vediamo a Forks >>.
<< A presto >>.
Mi trasformo e inizio la mia folle corsa.
Corro, corro e corro. Quanti danni ho causato con la mia fuga da casa? Non solo mi sono fatta spezzare di nuovo il cuore, ma ho anche messo in pericolo i miei fratelli. Jacob mi ucciderà. Per un momento rimpiango quella notte in cui mi sono fermata a salvare un licantropo a San Francisco. Se dovesse accadere qualcosa a  Seth … o a Jacob, Embry, Quil … Sam! Non potrei mai perdonarmelo. I sensi di colpa mi stanno soffocando.
Determinata, aumento il già sostenuto ritmo della mia corsa.
Quando raggiungo Seth, questo sta dormendo appoggiato al tronco di un albero.
<< Seth! >> lo chiamo.
Apre gli occhi. << Leah! Sei arrivata. Si può sapere cosa sta succedendo? Prima mi dici di venire, poi di aspettarti qua … >>. Lo interrompo, mi metto sulle ginocchia e gli metto la mano sulla spalla.
<< Dobbiamo tornare a casa >>.
<< E’ successo qualcosa di grave? >>.
Il telefono di Seth squilla.
<< E’ Jacob >> dice Seth. Poi risponde. << Jake? >>.
Spalanco gli occhi, allarmata. Sento la voce di Jake.
<< Seth? Sta accadendo qualcosa. Un gruppo di strani esseri – credo siano licantropi – si sta avvicinando a Forks >>.
<< Cosa? Chi diavolo sono? Che cosa vogliono? >>.
<< Ho appena messo al corrente Sam e il suo branco dei licantropi. E’ molto arrabbiato perché non gliel’ho detto prima >>.
<< Maledizione >>.
<< Sei già da Leah? Devo chiamarla e chiederle spiegazioni. Perché sei in forma umana? >>.
Seth mi guarda e mi faccio passare il telefono.
<< Jake? Sono qui >>.
<< Leah, ne sai qualcosa di questi licantropi? >>.
Deglutisco. << Sono vicini? >>.
<< Li abbiamo avvistati a trenta chilometri dal perimetro. Stanno per arrivare >>.
Ormai è troppo tardi per scappare. Non so se esserne contenta o dispiaciuta. << E’ colpa mia se sono lì >>.
<< Sono i tuoi nuovi amici? >>.
<< No. Almeno non la maggior parte di loro >>.
<< Forse li attaccheremo >>.
<< Non fatelo, Jake! >>.
<< Perché stanno venendo qui? >>.
<< Vogliono il nostro aiuto >>.
<< Aiuto? >>.
Dal momento che hanno scoperto da soli che i licantropi stanno arrivando, decido di dirgli tutto. Sono sicura che non scapperanno. Inoltre Karen non potrà accusare Thomas di aver rovinato il suo effetto a sorpresa: era inevitabile che sarebbe successo. << Per sconfiggere i Volturi >>.
Silenzio. << Questa volta l’hai fatta grossa, eh >>.
 
Dopo aver fatto un riassunto dell’intera situazione a Jake e averlo supplicato di non attaccare, Seth e io ci trasformiamo e iniziamo a correre come dei forsennati verso Forks.
<< La mia mente è stata vuota per tanto tempo >> dico, accorgendomi che riesco a sentirlo.
<< Lo so. Quindi non riesci a sentire gli altri? >>.
<< No, sento solo te >>.
<< Buon per te perché sta succedendo un putiferio dopo la notizia che hai dato >>.
<< Mi dispiace, Seth >>. E sono sincera.
<< So che sei sincera, a me non importa, starò sempre dalla tua parte. Perché mi stavi facendo venire da te? Per salvarmi da loro? >>.
<< E’ stata Beatrix a ordinarmelo, diceva che dovevo farti partire e che era una questione di vita o di  morte. Non ne sapevo nulla nemmeno io. Alex voleva che tu fossi in salvo >>.
Gli faccio vedere la conversazione che ho avuto con Thomas.
<< Quindi abbiamo a che fare con un gruppo di licantropi fanatici che vogliono spodestare i Volturi >>.
<< Esatto >>.
<< Embry mi sta chiedendo di ringraziarti >>.
<< Perché? >>.
<< Perché si stava annoiando e finalmente sta succedendo qualcosa di interessante >>.
Nonostante tutto, rido mentalmente.
Seth vorrebbe chiedermi di Alex.
<< Non è il momento >> gli dico.
<< Lo so, ma mi hai dato poche spiegazioni >>.
<< Te ne darò molte di più quando il pericolo licantropi sarà passato >>.
<< C’è anche lui? Anche Thomas e gli altri, quindi? >>.
<< Credo di sì >>.
 
Mancano ormai pochissimi chilometri quando riesco a sentire con la mia mente i miei fratelli.
<< Oh, la figliol prodiga è tornata >> mi sfotte Quil.
<< Solo perché ha combinato un bel guaio >> aggiunge Jacob.
<< Un guaio divertente >> è quello che dice Embry.
<< Chi è? >> chiede una voce sconosciuta.
<< Questa è Leah, il tuo capo in seconda. Leah, questo è Roby, uno degli ultimi arrivati. Poi ci sono Viktor e Fred. Embry, adesso dovrai lasciare il tuo posto di capo in seconda. Leah riprende il suo posto >> dice Seth.
<< Maledizione, sono stato di nuovo declassato >> si lamenta Embry.
<< Ragazzi, vi sembra il momento di scherzare? >> sbotto.
<< Che cosa dovremmo fare? Strapparci i capelli e piangere? Non abbiamo paura di qualche licantropo >> afferma Embry.
<< Leah ha ragione, stiamo concentrati >> dice Jacob.
Wow, mi da ragione anche se tutto questo casino è colpa mia.
<< Non abituarti >> mi avverte.
E’ come se questi  mesi non fossero passati.
<< Mi dispiace tanto >> ammetto, afflitta.
<< Leah che chiede scusa: questa sì che è una novità >> dice Quil.
Vedo che i miei fratelli sono in una radura, in attesa. Il Sole è ormai quasi sorto, la Luna Piena è passata. Riesco a vedere che c’è anche il numeroso branco di Sam, molto meno rilassato di quello di Jacob e in allerta. Sam sembra molto arrabbiato.
<< Non sembra, lo è. Tutti lo sono >> sottolinea Quil.
Sospiro mentalmente.
Accanto al branco di Jake ci sono i Cullen, ma non tutti: manca Rosalie, probabilmente è con Renesmee.
<< Sì, è con lei >> conferma Jake.
Edward ha gli occhi neri: è una statua impassibile. Non sembra essersi rassegnato per la morte di sua moglie.
<< Si sta riprendendo, lo fa per Nessie >> spiega Jake.
All’improvviso i miei fratelli nella radura avvertono un odore strano, non familiare. E’ odore di licantropi. Sono quasi arrivati. Seth e io acceleriamo il nostro passo, come se fosse possibile correre più velocemente di così.
Dalla foresta verde spuntano i primi volti: non conosco nessuno di loro. Sono numerosi e si fermano appena vedono gli altrettanto numerosi mutaforma che sono di fronte a loro. Continuano a uscire licantropi dalla rigogliosa vegetazione alla velocità della luce. Sono tutti in forma umana. Si saranno trasformati e vestiti poco fa.
Il mio branco adesso ha i sensi all’erta: sono pronti ad attaccare. Tra quei licantropi sconosciuti noto con sollievo e disperazione i miei amici.
Cerco di essere disinteressata, ma attraverso la mente dei miei fratelli sto cercando una persona specifica: Alex. Il mio cuore sussulta leggermente quando riesco a vederlo attraverso gli occhi di Embry, ma cerco di calmarmi. Ha i capelli spettinati e sembra stanco.
<< Leah, ti prego, mi sento emozionato come una femminuccia al suo primo appuntamento. Smettila >> mi sfotte Quil.
<< Vaffanculo >>.
Riacquisto il controllo delle mie emozioni. I licantropi sono tutti lì, nella radura. Mutaforma e licantropi si studiano a vicenda, in un silenzio assoluto.
Finalmente Seth e io spuntiamo dalla foresta, alle spalle dei Cullen. I licantropi ci osservano e sono sicura che i miei amici mi abbiano riconosciuta. Sento gli sguardi di rabbia del branco di Sam e quelli impassibili dei Cullen su di me. Anche i succhiasangue sono arrabbiati, lo so. Mi posiziono vicino a Jacob, al mio posto di beta del branco. Mi sento così in colpa per quello che ho fatto!
Intercetto Beatrix, William, Edgar, Max e faccio loro un breve cenno, che ricambiano: sembrano stupiti di vedermi lì. Adesso riesco a vedere con i miei occhi Alex: guardarlo mi provoca contemporaneamente gioia e dolore. Mi sta fissando e sul suo viso si succedono una serie di espressioni: stupore, gioia, ansia, preoccupazione. Sposto dolorosamente lo sguardo sulla figura minuta accanto a lui: è una bellissima donna bionda, come nelle foto che ho visto. Tiene Alex per mano e mi fissa con curiosità: distolgo lo sguardo.
Davanti al branco di licantropi umani c’è una donna altissima e dai lunghi capelli neri che si fa avanti a sorride.
<< Buongiorno, amici. Il mio nome è Karen e vengo in pace >> esordisce. Dietro di lei, una donna dai capelli viola ci guarda con aria minacciosa: sembra vegliare su Karen.
<< Sappiamo perché sei qui >> mormora Carlisle, facendosi avanti.
<< Davvero? >>. Karen lancia un’occhiata ai miei amici.
<< Tu saresti Carlisle? >> riprende Karen.
<< Sì >>.
<< Sei il capo dei Cullen? >>.
<< Noi siamo tutti dei pari, non abbiamo una gerarchia >>.
<< Oh >>. Karen inarca un sopracciglio. Ha un’espressione benevola tutt’altro che rassicurante. Il suo sguardo si sofferma su di noi.
<< Immagino che questi siano i due branchi di mutaforma >>. I suoi occhi ci scrutano con curiosità.
<< Sì >> risponde Edward.
<< Questo è mio figlio Edward, parlerà per i due branchi. Legge nel pensiero >>.
Karen sorride falsamente a Edward.
<< Dille che non sono i benvenuti >> dice Jake a Edward.
Edward parla. << Questi sono i branchi di Jacob Black e Sam Uley. Entrambi sostengono che non siete i benvenuti qui >>.
<< Oh, davvero? Non siete molto ospitali, abbiamo fatto tanta strada per venire a trovarvi! E voi Cullen siete d’accordo? >>.
<< Noi vogliamo solo vivere in pace, non vogliamo avere problemi con nessuno >> risponde Carlisle.
<< Non causeremo alcun problema >> dice innocentemente Karen.
<< Allora perché non ve ne andate? >>.
<< Sapete già perché, giusto? Voi avete combattuto contro i Volturi, quindi abbiamo un nemico in comune >>.
<< Abbiamo già sconfitto il nostro nemico, non ci interessa metterci di nuovo contro i Volturi >> dice Carlisle.
<< Invece vi interessa e vi elencherò perché >>.
Il branco di Sam e noi ringhiamo. I miei amici licantropi hanno un’espressione impenetrabile.
<< Uno: i Volturi non amano le sconfitte, quindi in un tempo non così lontano come credete, torneranno e vi annienteranno. Due: potrebbero accidentalmente scoprire che Charlie – sì, so tutto di voi - sa del vostro segreto … non è una delle regole dei Volturi quella di non far sapere della vostra esistenza agli umani? Tre: se non vi unirete a noi vi uccideremo. Quattro: con noi c’è anche un vampiro, non è qui perché è andato a recuperare il suo esercito di succhiasangue; sapete, quei neonati potrebbero passare da qui e distruggere questo posto da cima a fondo. Cinque: quando sconfiggerò i Volturi – potete scommetterci che lo farò – vi darò la caccia e vi eliminerò tutti, inclusa la piccola Renesmee. A proposito, dov’è? >>.
Il vampiro che è andato a recuperare il suo esercito deve essere Clara.
I Cullen ringhiano e Jacob si fa avanti, come per attaccare.
<< Come osa? Non sa con chi ha a che fare! >> urla Jacob.
<< Jacob dice che non sai con chi hai a che fare >> dice Edward.
Karen sorride, come se stesse parlando di argomenti futili e piacevoli. << Lo so benissimo, invece >>.
<< Noto che ti piace minacciare >> mormora Carlisle.
<< Carlise, stiamo dalla stessa parte, quello che dico lo dico per convincervi. Non rendete tutto più difficile >>.
<< Cosa ti fa pensare di poter sconfiggere i Volturi? >>. E’ stato Jasper a parlare.
Karen sposta il suo sguardo su di lui e sulle sue numerose cicatrici. Se è rimasta impressionata non lo dà a vedere.
<< I nostri straordinari doni. Non sono tanto diversi da quelli dei Volturi >>.
<< Perché avete bisogno di noi se siete così dotati? >> continua Jasper.
<< Perché con voi la nostra probabilità di vincere si alza al … Carter, a quanto? >>.
Un ragazzo basso e magro si fa avanti. << Al 68,78 % >>.
<< Ottimo >>.
<< E la probabilità che qualcuno di noi muoia quant’è? >> chiede con tono duro Carlisle.
<< Quello non è importante: stiamo combattendo per una causa più grande. Chi morirà lo farà per migliorare questo mondo >>.
<< E chi dovrebbe prendere il posto dei Volturi? Saranno crudeli ma grazie a loro vengono rispettate le leggi >> dice Carlisle.
<< Io e il mio branco >>.
<< Così inizierai la tua caccia al vampiro? >> chiede Jasper.
<< Assolutamente no. Solo chi non rispetta le leggi verrà punito. La giustizia verrà applicata in modo giusto e onesto >>.
<< Uccidiamola e facciamola finita >> sbotta Embry.
<< Dobbiamo essere cauti >> afferma, invece, Quil.
<< Parliamo in privato con i Cullen e il branco di Sam per decidere cosa fare >> dice Jacob.
<< Quindi ci stai dicendo che dobbiamo combattere con te, altrimenti ci saranno delle conseguenze? >> chiede Jasper.
<< Gravi e irreversibili conseguenze >> conferma Karen.
<< I branchi vorrebbero consultarsi >> comunica Edward.
<< Se non ti dispiace, Karen, ne parleremo tra di noi >> mormora Carlisle.
Karen fa un cenno di assenso. << Vi darò un’ora di tempo. Vi aspetteremo qui >>.
<< Parlare? Stacchiamole la testa! >> si lamenta Embry.
<< Embry, non vedi quanti sono? >> ribatto.
<< Tu non vuoi combattere solo perché ci sono i tuoi nuovi amichetti licantropi tra di loro >> dice con disprezzo Quil.
<< Bada a come parli >> lo minaccio.
<< Non sei tanto diversa da Jake. Hai sempre detto che lui è il cane dei succhiasangue, ma tu adesso sei quello dei licantropi >>.
Ringhio.
<< Quil, piantala. Forse parlare sarà inutile perché Sam vuole attaccare >>.
<< Andiamo tutti a casa Cullen >> dice Edward.
Iniziamo ad allontanarci da lì, ma proprio in quel momento nella radura arriva un uomo alto e biondo che conosco benissimo.
<< Thomas. Sei in ritardo >> lo saluta Karen.
<< La Luna Piena dura solo una notte >> ribatte lui, togliendosi qualche foglia di dosso.
Lo guardiamo tutti ma succede una cosa strana.
Carlisle Cullen strabuzza gli occhi e fa un’espressione di stupore che credevo non potesse esistere in un viso granitico come il suo. Thomas si accorge di lui e lo fissa di rimando, come se avesse visto un fantasma, e diventa pallido.
Gli sguardi di vampiri, licantropi e mutaforma sono tutti su di loro che si fissano intensamente.
Dopo quelli che sembrano infiniti momenti di silenzio, Carlisle parla. << Thomas, sei tu? >>.
<< In carne e ossa, Carlisle >>.
<< Ti credevo morto, non sapevo che fossi diventato un licantropo >> ribatte il dottore.
   
 
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