L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
Oggi pubblico in estremo anticipo, ma altrimenti domani non sarei riuscita a postar nulla :S Alloooora, ecco qui la fic per il prompt "Bells" ovvero "campane": con un prompt così potevo non inserire Gajeel? xD Ok, non vi anticipo nulla :)
Ringrazio davvero tantissimo Roby_chan_ per la sua recensione e Ginny_Anastasia per aver inserito la fan fic tra le preferite ^.^ Grazie mille!!
Bene, allora direi che vi auguro una buona lettura e, vista l'ora, una buona notte.
Giulia
Serenata
Erza
era felice.
Era
il giorno del suo compleanno e a malapena riusciva a trattenere le lacrime.
Di
gioia.
Era
insieme a quella che considerava la sua famiglia, che da poco aveva acquisito un
nuovo membro: Jellal.
Per
tutto il giorno i suoi amici si erano fatti in quattro per festeggiare la grande
Titania e quella sera Jellal aveva organizzato una grande festa in suo onore,
che avrebbe coinvolto non solo Fairy Tail ma anche le altre Gilde. Sting, Rogue,
Minerva, Kagura, Milliana, Bacchus, Ichiya e gli altri e anche Lyon e Chelia e
sua cugina. Insomma, ci sarebbero stati proprio tutti.
Erza
si ammirò nel suo vestito blu, abbondantemente scollato e tuttavia estremamente
fine: si stringeva in vita, le evidenziava i fianchi e le belle gambe allenate.
I capelli erano raccolti in un elegante chignon fissato con una rosa rossa, una
come quella che Jellal le aveva regalato molti anni prima. Sorrise al ricordo:
all’epoca non avrebbe nemmeno osato sperare in un compleanno così.
Era
quasi pronta per uscire quando ad un certo punto sentì qualcosa
provenire da fuori la finestra di Fairy Hills.
Qualcosa
che assomigliava troppo alla
chitarra di Gajeel e qualcosa che
assomigliava davvero troppo alla voce
di Gajeel.
Erza
si domandò che cavolo stesse facendo quel Dragon Slayer e per un momento fu
tentata di usare la sua magia per rimetterlo a posto. Poi, però, pensò al
tempo che aveva impiegato per prepararsi e cambiò idea: un requip avrebbe
rovinato tutto. In mancanza di una soluzione migliore, Titania si diresse a
passo di marcia verso la finestra, pronta a urlarne quattro alla ferraglia, ma
si rese conto che c’era anche un’altra voce che stava cantando. Una voce che
le sembrava nota.
Jellal?
Erza
spalancò la finestra e ciò che vide la lasciò senza parole per poi farla
arrossire fino alla punta dei suoi capelli rossi, il che è tutto dire: Jellal
le stava dedicando una canzone d’amore sotto la sua finestra.
Gajeel,
invece, si stava prestando a fare da accompagnatore e da corista con
un'espressione che lanciava lampi più furenti di quelli di Laxus.
Erza
non sapeva che cosa dire e boccheggiò a vuoto due o tre volte, mentre il suo
volto assumeva gradualmente tutte le sfumature esistenti tra il rosso peperone e
il viola.
La
scenetta in sé sarebbe stata anche comica, se non fosse stato che l’amato le
stava davvero cantando una meravigliosa canzone sotto la finestra di camera sua,
incurante delle risate delle altre abitanti del dormitorio che, nel frattempo,
si erano affacciate.
Alla
fine Erza decise di godersi fino in fondo quel gesto un po’ folle ma
estremamente romantico e sorrise, riconoscente.
Non
importava che quei due fossero stonati come campane. Erano lì per lei. Jellal
era lì per lei, per il suo compleanno. Di nuovo. E in ciò Erza non trovava
assolutamente nulla di stonato.